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FLR: ENTRO ANNO SOCIETA' PRESENTA PROGETTI SVILUPPO SCALO A ENTI LOCALI
(ASCA) - Firenze, 16 set - Almeno tre progetti per lo sviluppo dell'aeroporto 'Amerigo Vespucci' di Firenze.
Sono quelli che AdF, la societa' di gestione dello scalo, presentera' agli enti locali, secondo la richiesta dell'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, intervenuto questa mattina in Consiglio regionale a una seduta speciale dedicata al sistema aeroportuale toscano.
Partendo dalla constatazione che quello di Firenze e' e dovra' rimanere un ''city airport'' e che l'obiettivo della Regione e' quello di ''migliorare il sistema'' con una ''maggiore integrazione'' tra gli scali toscani (Pisa, Siena, Grosseto, Isola d'Elba), Conti non ha pero' 'chiuso' all'eventualita' di un ampliamento dell'aeroporto del capoluogo toscano, richiesta da piu' parti. ''AdF ci presenti almeno tre progetti di fattibilita' - ha detto - tenendo conto di tre aspetti: la sicurezza, il rumore, l'efficienza operativa dell'aeroporto. Noi li sottoporremo a una valutazione integrata, con un tavolo tra tutte le istituzioni coinvolte''.
''Siamo molto interessati e disponibili a seguire queste indicazioni - ha commentato Michele Legnaioli, presidente di AdF - cercheremo di presentare i progetti prima possibile, sicuramente entro l'anno''.
Nel suo intervento Conti ha anche ricordato che il sistema aeroportuale toscano intercetta sei milioni di passeggeri l'anno e, ha detto, ''bisogna aumentare questi numeri ma gestendo la cosa con intelligenza. E sapendo che la Toscana non sara' mai dotata di un Hub internazionale''.
Alla fine della seduta e' stata approvata una mozione presentata dalla maggioranza (Pd, Prc, Verdi, PdCi) con cui si chiede alla giunta regionale di promuovere un ''procedimento di governance tra gestore, istituzioni territorialmente interessate e categorie economiche e sociali ricorrendo allo strumento della valutazione integrata'' sui progetti che AdF presentera' e che devono riguardare ''l'abbattimento del rumore, la sicurezza e la funzionalita' dello scalo''. Respinte invece la mozione presentata da Fi-An in cui si chiedeva di ''sostenere il potenziamento dell'aeroporto'' di Firenze e quella presentata dal Ps nella quale si chiedeva un progetto di nuova pista. AdF ha come principale socio la Sagat (Aeroporti Holding) con il 31%, a cui si aggiungono Meridiana (15,9%), Comune di Firenze e Camere di commercio di Firenze e Prato (in totale poco meno del 20%).
Consiglio regionale: seduta speciale su sistema aeroportuale toscano
Firenze, 16 settembre 2008– “Vorremmo uscire da questo Consiglio con alcune indicazioni chiare e oggettive sul futuro dello scalo di Peretola e, più in generale, del sistema aeroportuale toscano”. È questo l’auspicio espresso dal capogruppo di FI-Pdl, Alberto Magnolfi, in apertura della seduta speciale del Consiglio regionale dedicata al sistema aeroportuale della Toscana. Seduta, ha ricordato Magnolfi, che era stata espressamente richiesta dalle varie forze dell’opposizione di centrodestra. Secondo il capogruppo di Fi-Pdl, “su questo argomento si è registrata e si registra una forte difficoltà della politica e delle istituzioni a rispondere in modo tempestivo e chiaro ai problemi” legati all’efficienza e allo sviluppo dello scalo fiorentino di Peretola e all’integrazione dei vari scali toscani. Una impasse che ha impedito sia “il dovuto sostegno all’economia” sia la “capacità di implementare la vocazione turistica” di Firenze e della piana fiorentina. L’obiettivo, ha detto Magnolfi, “è di valorizzare non solo Peretola, ma l’intera realtà regionale” ma ha sottolineato che “l’auspicata integrazione si raggiunge solo con il libero mercato e lo sviluppo sia dello scalo di Firenze che di quello di Pisa”. Riguardo a Firenze “ci sono limiti oggettivi che vanno tenuti in considerazione, ma in questo contesto si devono cogliere tutte le potenzialità di sviluppo possibili”. Magnolfi ha ricordato che il ministro Matteoli ha parlato di una diversa dislocazione della pista: “Su questo è importante riflettere e dare indicazioni chiare senza creare inutili allarmismi, come è stato fatto, in alcune comunità della piana”. La Regione, quindi, dovrebbe indicare “le priorità strategiche del territorio, per impedire che le scelte dei singoli Comuni possano arginare qualsiasi progetto di sviluppo”.
Il capogruppo dell’Udc, Marco Carraresi, ha detto di condividere un recente documento della Giunta regionale che ritiene necessari maggiori investimenti negli aeroporti perché attrattivi di nuovi investimenti in altri settori economici. “È necessario però non fare del localismo – ha detto – Si sentono troppe affermazioni fuori luogo, come quella di chi dice che Peretola e il termovalorizzatore della piana non possono convivere o come quella che dice che l’Alta velocità ferroviaria, riducendo i tempi di collegamento con Bologna, permetterà di utilizzare meglio l’aeroporto emiliano, o, ancora, come quella che dice che lo sviluppo di Peretola non è possibile per salvaguardare il Parco della piana fiorentina”. Carraresi ha sottolineato che “invece anche Firenze mertita un aeroporto vero” e che “la Toscana merita un sistema aeroportuale vero”. In questo senso “servono forza e linearità dei percorsi, a partire dagli strumenti urbanistici da adottare”. Carraresi ha concluso invitando il Consiglio a mettere al lavoro i tecnici per valutare studi che permettano “di migliorare contestualmente la funzionalità, la sicurezza, l’impatto ambientale e l’efficacia del sistema dell’aeroporto di Peretola”.
Secondo l’assessore ai trasporti Riccardo Conti, “il Consiglio regionale deve creare le condizioni per una discussione argomentata e documentata che parta da alcuni elementi condivisi”. Punto di partenza è, per Conti, il Master Plan degli aeroporti, che definisce l’integrazione tra gli scali di Firenze e Pisa, l’individuazione dell’Elba come terzo aeroporto della Toscana e il sistema Grosseto-Siena come aeroporti di carattere locale. “È positivo – ha detto – che il Piano strutturale di Firenze si rifaccia alle indicazioni del Master Plan”. Secondo i dati forniti dall’assessore, il sistema aeroportuale toscano intercetta sei milioni di passeggeri l’anno. “Bisogna aumentare questi numeri – ha spiegato – ma gestendo la cosa con intelligenza. E sapendo che la Toscana non sarà mai dotata di un Hub internazionale”. Inoltre “bisogna qualificare e migliorare, sapendo che nessuna infrastruttura funziona da sola”. Conti ha affermato che entro l’anno sarà pronto il progetto di fattibilità per “una maggiore integrazione tra la stazione ferroviaria di Pisa e l’aeroporto di Pisa”. “Al tempo stesso – ha detto – si dovrà integrare sempre di più lo scalo di Firenze con quello di Pisa”. Riguardo ai progetti di sviluppo di Peretola, Conti ha affermato che “il problema va affrontato in modo documentato, perché si deve tenere presente che si parla di un aeroporto che è in mezzo alla città” e di essere “d’accordo sulla necessità di proporre l’infrastrutturazione generale dell’area e poi di pianificare lo sviluppo dell’aeroporto”. In questo senso l’assessore dice che bisogna tenere presenti i progetti già esistenti del Parco della piana e del termovalorizzatore e che un’ipotesi di pista parallela all’autostrada A11 potrebbe creare problemi. Per questo invita Adf, la società di gestione dello scalo fiorentino, a presentare tre progetti di fattibilità che andranno “sottoposti a valutazione integrata”. La commissione Ambiente e territorio, in questo senso, “potrebbe già cominciare a muoversi per valutare il lavoro che sta facendo Adf”.
Critico rispetto all’intervento dell’assessore Conti è stato Angelo Pollina (Fi-Pdl): “Bisogna partire dai dati, non fare del politichese”. E “dati alla mano – ha aggiunto – mai come adesso ci sono le condizioni per un rilancio del nostro sistema aeroportuale e se così fosse, come abbiamo sempre sostenuto, ogni città toscana dovrebbe avere un proprio scalo”. Sull’integrazione tra Firenze e Pisa, Pollina ha detto che c’è ancora molto da fare, perché i tempi di collegamento sono troppo alti rispetto ai chilometri da percorrere. “Risolvere il problema infrastrutture, dunque, è fondamentale”. Anche perché, ha aggiunto, nel frattempo “i due scali hanno ognuno percorso la propria strada e hanno assunto una propria consolidata autonomia”. Pollina ha poi detto che “Firenze ha proprie potenzialità che devono essere sviluppate. E le condizioni per lo sviluppo che la città chiede ci sono tutte”. Secondo l’esponente di Fi-Pdl la Regione deve sostenere le ragioni “di un diverso orientamento della pista, che noi proponiamo parallela all’autostrada” e ha sottolineato “che il Parco della piana si deve fare, magari allargandolo nella zona in cui sarà dismessa l’attuale pista” e che si deve lavorare per garantire “vivibilità alla aree interessate dall’attuale traffico aereo di Peretola”.
“Dagli investimenti infrastrutturali sul sistema trasportistico e aeroportuale toscano non si prescinde. Nessuno vuole limitare l’importanza delle scalo fiorentino. Bisogna però evitare scontri fra tifoserie e discussioni che non entrano nel merito anche tecnico delle questioni”. Questa la posizione di Erasmo D’Angelis (Pd), secondo il quale “non possiamo discutere senza uno straccio di progetto di fattibilità”. “La vera novità è proprio questa e l’ha annunciata Conti – ha detto D’Angelis – La Regione si fa garante di un percorso chiedendo ad Adf tre progetti di fattibilità, a partire dai quali aprire il confronto. E’ un passo avanti importante e a questo si affianca la seconda novità: un appello all’integrazione gestionale fra i nostri aeroporti, per ragionare davvero con una logica di sistema”. Per D’Angelis inoltre “è necessario pensare anche al territorio sul quale insiste l’aeroporto Vespucci, un territorio particolare, fortemente urbanizzato, con una forte e legittima domanda di qualità della vita da parte dei residenti: anche su questo, le risposte vanno date sul piano tecnico”.
“Ci sono alcuni punti di riferimento dai quali non possiamo prescindere – ha detto Pieraldo Ciucchi, capogruppo del Ps – I punti fermi sono il Pit, il masterplan, il sistema integrato Pisa-Firenze, la natura di city airport di Peretola, il parco. Se l’obiettivo è un miglior funzionamento dell’aeroporto, dobbiamo anche affrontare le questioni della sicurezza, del rumore, della salvaguardia ambientale. Tuttavia oggi siamo ancora di fronte a un aeroporto assolutamente inadeguato, in cui permangono problemi non indifferenti proprio su sicurezza, rumore e salvaguardia ambientale”. “In quest’ultimo periodo – ha aggiunto Ciucchi – abbiamo assistito però a prese di posizioni importanti, che vengono da chi rappresenta le istituzioni più significative per il territorio, in primo luogo dai sindaci e dai presidenti delle Province di Firenze e di Prato; si registrano ampie aperture ad esempio sulla possibilità di una nuova pista parallela all’autostrada. Tutta Firenze sa – ha concluso Ciucchi – che Adf ha già un progetto pronto. Credo sia opportuno a questo punto che lo renda pubblico e che, anziché attardarci su dibattiti estenuanti, si apra un confronto su quella base”. Ciucchi ha chiesto infine l’iscrizione all’ordine del giorno di una sua mozione, presentata qualche giorno fa.
“Vorremmo farvi sentire il rumore che sente quotidianamente un bambino di quattro anni che vive a Peretola. A scuola tutte le mattine le lezioni si interrompono quindici, venti volte quando passano gli aerei. E’ un tema che dobbiamo affrontare”. Così Fabio Roggiolani (Verdi), che ha spiegato: “La discussione sull’aeroporto deve riguardare anche la qualità della vita di chi vive nella zona, perché intervenire è possibile, anzi è vergognoso che ancora non si sia fatto: a livello edilizio è possibile modificare le abitazioni, e per questo i fondi e gli incentivi ci sono”. Un ragionamento, per Roggiolani, compatibile anche con ipotesi di miglioramento dell’aeroporto: “Oggi non si parla più di raddoppio della pista, di allungamento a 3000 metri, di interramento: c’è l’idea di una pista parallela all’autostrada, e su questo nessuno è contrario. Basta che ci dimostrino studi alla mano che la situazione per l’inquinamento acustico e ambientale migliora”. “L’importante è che la pista rimanga dell’attuale capacità, e non la superi – ha concluso Roggiolani – Lì attorno c’è una vera e propria città, che ha più abitanti di quelli del centro storico fiorentino”.
No su tutti i fronti: merito e metodo. E’ una bocciatura assoluta, quella opposta dal Vicepresidente di Alleanza Nazionale verso il Pdl Marco Cellai alla mozione sul sistema aeroportuale presentata per la maggioranza dal Presidente della Commissione Territorio e Ambiente Erasmo D’Angelis. «Quella che viene chiamata unitaria – afferma Cellai in aula durante la dichiarazione di voto – in realtà altro non è che una mozione che vuol mascherare le contraddizioni presenti in maggioranza, con le sinistre che avevano presentato oggi ben tre documenti distinti». «Si tratta – prosegue Cellai – di una mozione che molto generosamente solo alla fine è stata offerta alla sottoscrizione del Pdl. Grazie, ma noi non possiamo votarla perché non risponde in alcun modo alle richieste di chiarezza da noi avanzate in precedenza sulla costruzione di una nuova pista per almeno 2000 metri di lunghezza. Questo è l’ennesimo documento nebuloso che prende in giro noi e tutti i toscani. Noi non ci stiamo».
Nove Firenze
AEROPORTI: FIRENZE; VERDI, OK MIGLIORIE MA NO AUMENTO RUMORE FIRENZE -
''Facciamo tutti i miglioramenti possibili, mettiamo l'aeroporto di Firenze sempre piu' in sicurezza e se e' una necessita' facciamo anche la pista parallela, ma nessuno pensi di aumentare la dimensione degli aerei che vi atterrano perche' maggiore dimensione significa maggior rumore e questo e' intollerabile''.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi Fabio Roggiolani in una conferenza a margine della seduta del Consiglio toscano dedicata al sistema aeroportuale toscano. Secondo l'esponente verde ''e' necessario arrivare a un risanamento acustico per le zone di Brozzi e Peretola e la Regione deve impegnarsi a fare in modo che quanti abitano in queste zone possano vivere meglio''.
''Non dimentichiamo - ha detto ancora - che in queste aree vivono piu' cittadini che nel centro storico''. Roggiolani ha poi reso noto di aver registrato il rumore del passaggio degli aerei nelle zone antistanti l'aeroporto di Firenze con l'obiettivo di farla ascoltare oggi in occasione della seduta come una sorta di ''provocazione'' rispetto al dibattito in aula.
''Avevamo preparato tutta l'attezzatura - ha spiegato - ma poi non lo abbiamo fatto, anche se dalle parole di Conti sembra che il rumore lo abbia sentito veramente. Ora lo faremo sentire in diretta a Renzi durante il Consiglio provinciale magari il prossimo lunedi'''
ANSA
(ASCA) - Firenze, 16 set - Almeno tre progetti per lo sviluppo dell'aeroporto 'Amerigo Vespucci' di Firenze.
Sono quelli che AdF, la societa' di gestione dello scalo, presentera' agli enti locali, secondo la richiesta dell'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, intervenuto questa mattina in Consiglio regionale a una seduta speciale dedicata al sistema aeroportuale toscano.
Partendo dalla constatazione che quello di Firenze e' e dovra' rimanere un ''city airport'' e che l'obiettivo della Regione e' quello di ''migliorare il sistema'' con una ''maggiore integrazione'' tra gli scali toscani (Pisa, Siena, Grosseto, Isola d'Elba), Conti non ha pero' 'chiuso' all'eventualita' di un ampliamento dell'aeroporto del capoluogo toscano, richiesta da piu' parti. ''AdF ci presenti almeno tre progetti di fattibilita' - ha detto - tenendo conto di tre aspetti: la sicurezza, il rumore, l'efficienza operativa dell'aeroporto. Noi li sottoporremo a una valutazione integrata, con un tavolo tra tutte le istituzioni coinvolte''.
''Siamo molto interessati e disponibili a seguire queste indicazioni - ha commentato Michele Legnaioli, presidente di AdF - cercheremo di presentare i progetti prima possibile, sicuramente entro l'anno''.
Nel suo intervento Conti ha anche ricordato che il sistema aeroportuale toscano intercetta sei milioni di passeggeri l'anno e, ha detto, ''bisogna aumentare questi numeri ma gestendo la cosa con intelligenza. E sapendo che la Toscana non sara' mai dotata di un Hub internazionale''.
Alla fine della seduta e' stata approvata una mozione presentata dalla maggioranza (Pd, Prc, Verdi, PdCi) con cui si chiede alla giunta regionale di promuovere un ''procedimento di governance tra gestore, istituzioni territorialmente interessate e categorie economiche e sociali ricorrendo allo strumento della valutazione integrata'' sui progetti che AdF presentera' e che devono riguardare ''l'abbattimento del rumore, la sicurezza e la funzionalita' dello scalo''. Respinte invece la mozione presentata da Fi-An in cui si chiedeva di ''sostenere il potenziamento dell'aeroporto'' di Firenze e quella presentata dal Ps nella quale si chiedeva un progetto di nuova pista. AdF ha come principale socio la Sagat (Aeroporti Holding) con il 31%, a cui si aggiungono Meridiana (15,9%), Comune di Firenze e Camere di commercio di Firenze e Prato (in totale poco meno del 20%).
Consiglio regionale: seduta speciale su sistema aeroportuale toscano
Firenze, 16 settembre 2008– “Vorremmo uscire da questo Consiglio con alcune indicazioni chiare e oggettive sul futuro dello scalo di Peretola e, più in generale, del sistema aeroportuale toscano”. È questo l’auspicio espresso dal capogruppo di FI-Pdl, Alberto Magnolfi, in apertura della seduta speciale del Consiglio regionale dedicata al sistema aeroportuale della Toscana. Seduta, ha ricordato Magnolfi, che era stata espressamente richiesta dalle varie forze dell’opposizione di centrodestra. Secondo il capogruppo di Fi-Pdl, “su questo argomento si è registrata e si registra una forte difficoltà della politica e delle istituzioni a rispondere in modo tempestivo e chiaro ai problemi” legati all’efficienza e allo sviluppo dello scalo fiorentino di Peretola e all’integrazione dei vari scali toscani. Una impasse che ha impedito sia “il dovuto sostegno all’economia” sia la “capacità di implementare la vocazione turistica” di Firenze e della piana fiorentina. L’obiettivo, ha detto Magnolfi, “è di valorizzare non solo Peretola, ma l’intera realtà regionale” ma ha sottolineato che “l’auspicata integrazione si raggiunge solo con il libero mercato e lo sviluppo sia dello scalo di Firenze che di quello di Pisa”. Riguardo a Firenze “ci sono limiti oggettivi che vanno tenuti in considerazione, ma in questo contesto si devono cogliere tutte le potenzialità di sviluppo possibili”. Magnolfi ha ricordato che il ministro Matteoli ha parlato di una diversa dislocazione della pista: “Su questo è importante riflettere e dare indicazioni chiare senza creare inutili allarmismi, come è stato fatto, in alcune comunità della piana”. La Regione, quindi, dovrebbe indicare “le priorità strategiche del territorio, per impedire che le scelte dei singoli Comuni possano arginare qualsiasi progetto di sviluppo”.
Il capogruppo dell’Udc, Marco Carraresi, ha detto di condividere un recente documento della Giunta regionale che ritiene necessari maggiori investimenti negli aeroporti perché attrattivi di nuovi investimenti in altri settori economici. “È necessario però non fare del localismo – ha detto – Si sentono troppe affermazioni fuori luogo, come quella di chi dice che Peretola e il termovalorizzatore della piana non possono convivere o come quella che dice che l’Alta velocità ferroviaria, riducendo i tempi di collegamento con Bologna, permetterà di utilizzare meglio l’aeroporto emiliano, o, ancora, come quella che dice che lo sviluppo di Peretola non è possibile per salvaguardare il Parco della piana fiorentina”. Carraresi ha sottolineato che “invece anche Firenze mertita un aeroporto vero” e che “la Toscana merita un sistema aeroportuale vero”. In questo senso “servono forza e linearità dei percorsi, a partire dagli strumenti urbanistici da adottare”. Carraresi ha concluso invitando il Consiglio a mettere al lavoro i tecnici per valutare studi che permettano “di migliorare contestualmente la funzionalità, la sicurezza, l’impatto ambientale e l’efficacia del sistema dell’aeroporto di Peretola”.
Secondo l’assessore ai trasporti Riccardo Conti, “il Consiglio regionale deve creare le condizioni per una discussione argomentata e documentata che parta da alcuni elementi condivisi”. Punto di partenza è, per Conti, il Master Plan degli aeroporti, che definisce l’integrazione tra gli scali di Firenze e Pisa, l’individuazione dell’Elba come terzo aeroporto della Toscana e il sistema Grosseto-Siena come aeroporti di carattere locale. “È positivo – ha detto – che il Piano strutturale di Firenze si rifaccia alle indicazioni del Master Plan”. Secondo i dati forniti dall’assessore, il sistema aeroportuale toscano intercetta sei milioni di passeggeri l’anno. “Bisogna aumentare questi numeri – ha spiegato – ma gestendo la cosa con intelligenza. E sapendo che la Toscana non sarà mai dotata di un Hub internazionale”. Inoltre “bisogna qualificare e migliorare, sapendo che nessuna infrastruttura funziona da sola”. Conti ha affermato che entro l’anno sarà pronto il progetto di fattibilità per “una maggiore integrazione tra la stazione ferroviaria di Pisa e l’aeroporto di Pisa”. “Al tempo stesso – ha detto – si dovrà integrare sempre di più lo scalo di Firenze con quello di Pisa”. Riguardo ai progetti di sviluppo di Peretola, Conti ha affermato che “il problema va affrontato in modo documentato, perché si deve tenere presente che si parla di un aeroporto che è in mezzo alla città” e di essere “d’accordo sulla necessità di proporre l’infrastrutturazione generale dell’area e poi di pianificare lo sviluppo dell’aeroporto”. In questo senso l’assessore dice che bisogna tenere presenti i progetti già esistenti del Parco della piana e del termovalorizzatore e che un’ipotesi di pista parallela all’autostrada A11 potrebbe creare problemi. Per questo invita Adf, la società di gestione dello scalo fiorentino, a presentare tre progetti di fattibilità che andranno “sottoposti a valutazione integrata”. La commissione Ambiente e territorio, in questo senso, “potrebbe già cominciare a muoversi per valutare il lavoro che sta facendo Adf”.
Critico rispetto all’intervento dell’assessore Conti è stato Angelo Pollina (Fi-Pdl): “Bisogna partire dai dati, non fare del politichese”. E “dati alla mano – ha aggiunto – mai come adesso ci sono le condizioni per un rilancio del nostro sistema aeroportuale e se così fosse, come abbiamo sempre sostenuto, ogni città toscana dovrebbe avere un proprio scalo”. Sull’integrazione tra Firenze e Pisa, Pollina ha detto che c’è ancora molto da fare, perché i tempi di collegamento sono troppo alti rispetto ai chilometri da percorrere. “Risolvere il problema infrastrutture, dunque, è fondamentale”. Anche perché, ha aggiunto, nel frattempo “i due scali hanno ognuno percorso la propria strada e hanno assunto una propria consolidata autonomia”. Pollina ha poi detto che “Firenze ha proprie potenzialità che devono essere sviluppate. E le condizioni per lo sviluppo che la città chiede ci sono tutte”. Secondo l’esponente di Fi-Pdl la Regione deve sostenere le ragioni “di un diverso orientamento della pista, che noi proponiamo parallela all’autostrada” e ha sottolineato “che il Parco della piana si deve fare, magari allargandolo nella zona in cui sarà dismessa l’attuale pista” e che si deve lavorare per garantire “vivibilità alla aree interessate dall’attuale traffico aereo di Peretola”.
“Dagli investimenti infrastrutturali sul sistema trasportistico e aeroportuale toscano non si prescinde. Nessuno vuole limitare l’importanza delle scalo fiorentino. Bisogna però evitare scontri fra tifoserie e discussioni che non entrano nel merito anche tecnico delle questioni”. Questa la posizione di Erasmo D’Angelis (Pd), secondo il quale “non possiamo discutere senza uno straccio di progetto di fattibilità”. “La vera novità è proprio questa e l’ha annunciata Conti – ha detto D’Angelis – La Regione si fa garante di un percorso chiedendo ad Adf tre progetti di fattibilità, a partire dai quali aprire il confronto. E’ un passo avanti importante e a questo si affianca la seconda novità: un appello all’integrazione gestionale fra i nostri aeroporti, per ragionare davvero con una logica di sistema”. Per D’Angelis inoltre “è necessario pensare anche al territorio sul quale insiste l’aeroporto Vespucci, un territorio particolare, fortemente urbanizzato, con una forte e legittima domanda di qualità della vita da parte dei residenti: anche su questo, le risposte vanno date sul piano tecnico”.
“Ci sono alcuni punti di riferimento dai quali non possiamo prescindere – ha detto Pieraldo Ciucchi, capogruppo del Ps – I punti fermi sono il Pit, il masterplan, il sistema integrato Pisa-Firenze, la natura di city airport di Peretola, il parco. Se l’obiettivo è un miglior funzionamento dell’aeroporto, dobbiamo anche affrontare le questioni della sicurezza, del rumore, della salvaguardia ambientale. Tuttavia oggi siamo ancora di fronte a un aeroporto assolutamente inadeguato, in cui permangono problemi non indifferenti proprio su sicurezza, rumore e salvaguardia ambientale”. “In quest’ultimo periodo – ha aggiunto Ciucchi – abbiamo assistito però a prese di posizioni importanti, che vengono da chi rappresenta le istituzioni più significative per il territorio, in primo luogo dai sindaci e dai presidenti delle Province di Firenze e di Prato; si registrano ampie aperture ad esempio sulla possibilità di una nuova pista parallela all’autostrada. Tutta Firenze sa – ha concluso Ciucchi – che Adf ha già un progetto pronto. Credo sia opportuno a questo punto che lo renda pubblico e che, anziché attardarci su dibattiti estenuanti, si apra un confronto su quella base”. Ciucchi ha chiesto infine l’iscrizione all’ordine del giorno di una sua mozione, presentata qualche giorno fa.
“Vorremmo farvi sentire il rumore che sente quotidianamente un bambino di quattro anni che vive a Peretola. A scuola tutte le mattine le lezioni si interrompono quindici, venti volte quando passano gli aerei. E’ un tema che dobbiamo affrontare”. Così Fabio Roggiolani (Verdi), che ha spiegato: “La discussione sull’aeroporto deve riguardare anche la qualità della vita di chi vive nella zona, perché intervenire è possibile, anzi è vergognoso che ancora non si sia fatto: a livello edilizio è possibile modificare le abitazioni, e per questo i fondi e gli incentivi ci sono”. Un ragionamento, per Roggiolani, compatibile anche con ipotesi di miglioramento dell’aeroporto: “Oggi non si parla più di raddoppio della pista, di allungamento a 3000 metri, di interramento: c’è l’idea di una pista parallela all’autostrada, e su questo nessuno è contrario. Basta che ci dimostrino studi alla mano che la situazione per l’inquinamento acustico e ambientale migliora”. “L’importante è che la pista rimanga dell’attuale capacità, e non la superi – ha concluso Roggiolani – Lì attorno c’è una vera e propria città, che ha più abitanti di quelli del centro storico fiorentino”.
No su tutti i fronti: merito e metodo. E’ una bocciatura assoluta, quella opposta dal Vicepresidente di Alleanza Nazionale verso il Pdl Marco Cellai alla mozione sul sistema aeroportuale presentata per la maggioranza dal Presidente della Commissione Territorio e Ambiente Erasmo D’Angelis. «Quella che viene chiamata unitaria – afferma Cellai in aula durante la dichiarazione di voto – in realtà altro non è che una mozione che vuol mascherare le contraddizioni presenti in maggioranza, con le sinistre che avevano presentato oggi ben tre documenti distinti». «Si tratta – prosegue Cellai – di una mozione che molto generosamente solo alla fine è stata offerta alla sottoscrizione del Pdl. Grazie, ma noi non possiamo votarla perché non risponde in alcun modo alle richieste di chiarezza da noi avanzate in precedenza sulla costruzione di una nuova pista per almeno 2000 metri di lunghezza. Questo è l’ennesimo documento nebuloso che prende in giro noi e tutti i toscani. Noi non ci stiamo».
Nove Firenze
AEROPORTI: FIRENZE; VERDI, OK MIGLIORIE MA NO AUMENTO RUMORE FIRENZE -
''Facciamo tutti i miglioramenti possibili, mettiamo l'aeroporto di Firenze sempre piu' in sicurezza e se e' una necessita' facciamo anche la pista parallela, ma nessuno pensi di aumentare la dimensione degli aerei che vi atterrano perche' maggiore dimensione significa maggior rumore e questo e' intollerabile''.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi Fabio Roggiolani in una conferenza a margine della seduta del Consiglio toscano dedicata al sistema aeroportuale toscano. Secondo l'esponente verde ''e' necessario arrivare a un risanamento acustico per le zone di Brozzi e Peretola e la Regione deve impegnarsi a fare in modo che quanti abitano in queste zone possano vivere meglio''.
''Non dimentichiamo - ha detto ancora - che in queste aree vivono piu' cittadini che nel centro storico''. Roggiolani ha poi reso noto di aver registrato il rumore del passaggio degli aerei nelle zone antistanti l'aeroporto di Firenze con l'obiettivo di farla ascoltare oggi in occasione della seduta come una sorta di ''provocazione'' rispetto al dibattito in aula.
''Avevamo preparato tutta l'attezzatura - ha spiegato - ma poi non lo abbiamo fatto, anche se dalle parole di Conti sembra che il rumore lo abbia sentito veramente. Ora lo faremo sentire in diretta a Renzi durante il Consiglio provinciale magari il prossimo lunedi'''
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