Farnborough 2012: Ordini e MoU


beh penso che cmq sia un aereo "difficile" da operare no? Cioè voglio dire, un 77W o un a333 hanno ben altra flessibilità. Ovvio che il 380 ha dalla sua una capacità decisamente superiore ma , mediorientali a parte, quanti 380 potrebbe operare una major europea o usa? Le compagnie USA hanno probabilmente a prezzi decisamente concorrenziali i 748, le europee sono quello che sono e penso che in tempi di vacche magre come questi la maggior parte delle compagnie, per motivi vari, tendano a consolidare piu che ad espandersi. Poi, ipotesi mia, le europee di maggior importanza (BA,LH,AF,KLM,AZ,IB) guardano ad un prodotto che sulla carta pare molto innovativo e flessibile (a350) e magari aspettano quello per rinnovare le flotte di LR. Quali sono le rotte in cui attualmente non opera il 380 o non saturate dalle orientali che potrebbero sostenerlo? Europa-Sudamerica? Inghilterra-Usa?
 
La crisi ha rallentato la corsa dell'A380, vedremo quando si riprenderà il mercato e comunque anche ordinando oggi le macchine verrebbero consegnate fra anni ed essendo la crisi che morde per tutti non c'è fretta di piazzare un ordine che eventualmente può essere piazzato fra un po' di tempo con date di consegna similari.
 
Poi, ipotesi mia, le europee di maggior importanza (BA,LH,AF,KLM,AZ,IB) guardano ad un prodotto che sulla carta pare molto innovativo e flessibile (a350) e magari aspettano quello per rinnovare le flotte di LR. Quali sono le rotte in cui attualmente non opera il 380 o non saturate dalle orientali che potrebbero sostenerlo? Europa-Sudamerica? Inghilterra-Usa?

Le europee, come tutti i vettori del mondo, attendono di sapere da Boeing cosa offrirà per concorrere con l'A350-900 e l'A350-1000. Quando Boeing annuncerà i dettagli del 787-10 e del 777X (evoluzione del 300ER), i vettori del mondo inizieranno a decidere come configurare la propria flotta nella prossima generazione.
 
La crisi ha rallentato la corsa dell'A380, vedremo quando si riprenderà il mercato e comunque anche ordinando oggi le macchine verrebbero consegnate fra anni ed essendo la crisi che morde per tutti non c'è fretta di piazzare un ordine che eventualmente può essere piazzato fra un po' di tempo con date di consegna similari.
Quoto, la vedo anch'io così.
 
I vettori Europei che per network e dimensioni possono operare il 380 lo hanno ordinato, vedi AF, LH e BA. Manca solo TK come potenziale cliente.
 
Almeno BA potrebbe ordinarne qualcuno in più e magari Iberia potrebbe aggiungersi alla lista, dato alcune rotte sud-Americane potrebbero gistificarlo.

Il vero colpo sarebbe piazzarlo a UA o DL, chissà se a Tolosa ci riusciranno.
 
Dubito che ne vedremo molti anche in futuro. Non mi sembra davvero un grande successo...

Non credi che sia un po' presto per dirlo? Sicuramente il progetto ha sofferto molto a causa dei ritardi e dei molti problemi di dentizione, ma il 380 è ancora alla prima versione. Personalmente non ho mai creduto molto nel 380-800, ma per tracciare un bilancio credo che dovremo aspettare ancora un bel po' di anni.
 
se oltre 280 ordini con 75 velivoli volanti nonche il completo futuro monopolio del segmento VLA, visto il sucessone del 748 ti sembra male complimenti per l'analisi allora...

Non copri nemmeno la metà dei costi del breakeven, un successone
 
Non copri nemmeno la metà dei costi del breakeven, un successone
Senza contare che dei 280 una buona fetta e' di EK che avrá anche strappato un prezzaccio...Serve un grande ordine USA, ma e' anche vero che il progetto ha ancora molti anni davanti per raggiungere il break even
 
Forse hai ragione, ma come fai a dirlo?? conosci i valori del BP dell' A380??alloa dimmi quanto costa una macchina? quanto rende il customer service a 35 anni , la vita intera della bestiolina secondo IL lessor ed avitas??? quanto valgono i non ricorrenti di programma e su quante serie sono stati spalmati??
o hai questi numeri o vai a santito dire o peggio letto sulla stampa locale...

Il breakeven era già di 500 macchine anni fa, cerca su internet o sul thread 380.
 
E' vero che nel forum ognuno puo' scrivere tutto quello che gli passa per la mente ma almeno documentarsi non sarebbe male
se oltre 280 ordini con 75 velivoli volanti nonche il completo futuro monopolio del segmento VLA, visto il sucessone del 748 ti sembra male complimenti per l'analisi allora...
non preoccuparti alla peggio airbus si rifa' coi 1540 a320Neo ordinati ancora pprima di far volare il primo nel 2014

Nel forum ognuno esprime le proprie opinioni, e ti assicuro che seguo cose di aviazione da talmente tanto tempo (ho quindi assistito a veri successi commerciali) da ribadire la mia impressione riguardo al successo del 380. Non capisco poi cosa c'entrino le vendite del 320 Neo
 
Decidere se l'A380 sia o meno un successo oggi è difficile se non impossibile, un po' come chiedersi se la nazionale spagnola di calcio di questi anni sia o meno la migliore degli ultimi venti, trenta, quarant'anni. Innanzitutto perché l'A380 vola dal 2005 ed è in servizio dal 2007, secondo perché i tempi per il break even di un progetto di questa portata si misurano in anni o, meglio, in decenni. Boeing prevedeva di raggiungere il BEP per il 777 tra 10 e vent'anni dall'inizio della fase di R&D, e parliamo di un progetto lanciato in un'era di optimum per l'aviazione civile mondiale - che dico, per l'economia tutta. Alcuni dicono, per esempio, che il BEP del 787 non arriverà prima del 2034.

Dobbiamo poi ricordare che sta succedendo negli ultimi anni: prima la crisi economica che ha letteralmente demolito il traffico premium tra il 2008 e il 2010 (“This is not a question of fare reductions; it’s a question of the mix changing in a fairly dramatic manner. Premium business has just fizzled out. It has vaporized.” diceva Tim Clark nel 2009, una frase che m'è rimasta in mente per averla letta su Airliners). Ora la situazione è migliorata, almeno in alcuni settori e in alcune aree geografiche, ma il petrolio intorno ai 100$ al barile e le tasse aeroportuali stanno frenando la crescita, le analisi della IATA parlano chiaro. Aggiungiamoci gli scazzi tra Cina e Ue sull'ETS e ci troviamo in un periodo in cui tutte le compagnie stanno alla finestra, ad aspettare che la situazione migliori. Infine, ciliegina sulla torta, dobbiamo anche aggiungere i tempi letteralmente biblici per ottenere questo aereo dal momento dell'ordinazione. La filiera produttiva di Airbus è uno spettacolo per chiunque sia appassionato di lean production, just in time, metodo Toyota e tutte queste amenità, però la macedonia geografica che costringe un aereo a essere costruito contemporaneamente in tre paesi, assemblato in uno e verniciato in un altro mi scombussola un po'.

Grazie a Dio sono scevro dalle tifoserie che, spesso, portano la gente a preferire Airbus a Boeing o viceversa (secondo me entrambe, se non ci fossero gli stati a sorreggerle, sarebbero ben diverse da quelle che sono ora - posto che esistano) e posso serenamente dire che, secondo me, l'A380 è un successo. Piace ai passeggeri, piace agli operatori, piace agli abitanti posh di Richmond e Chelsea che si lamentano per gli aerei rumorosi. Venderà di più? Secondo me, in futuro, lo farà. Tra 5/10 anni, forse, ma lo farà.
 
Decidere se l'A380 sia o meno un successo oggi è difficile se non impossibile, un po' come chiedersi se la nazionale spagnola di calcio di questi anni sia o meno la migliore degli ultimi venti, trenta, quarant'anni. Innanzitutto perché l'A380 vola dal 2005 ed è in servizio dal 2007, secondo perché i tempi per il break even di un progetto di questa portata si misurano in anni o, meglio, in decenni. Boeing prevedeva di raggiungere il BEP per il 777 tra 10 e vent'anni dall'inizio della fase di R&D, e parliamo di un progetto lanciato in un'era di optimum per l'aviazione civile mondiale - che dico, per l'economia tutta. Alcuni dicono, per esempio, che il BEP del 787 non arriverà prima del 2034.

Dobbiamo poi ricordare che sta succedendo negli ultimi anni: prima la crisi economica che ha letteralmente demolito il traffico premium tra il 2008 e il 2010 (“This is not a question of fare reductions; it’s a question of the mix changing in a fairly dramatic manner. Premium business has just fizzled out. It has vaporized.” diceva Tim Clark nel 2009, una frase che m'è rimasta in mente per averla letta su Airliners). Ora la situazione è migliorata, almeno in alcuni settori e in alcune aree geografiche, ma il petrolio intorno ai 100$ al barile e le tasse aeroportuali stanno frenando la crescita, le analisi della IATA parlano chiaro. Aggiungiamoci gli scazzi tra Cina e Ue sull'ETS e ci troviamo in un periodo in cui tutte le compagnie stanno alla finestra, ad aspettare che la situazione migliori. Infine, ciliegina sulla torta, dobbiamo anche aggiungere i tempi letteralmente biblici per ottenere questo aereo dal momento dell'ordinazione. La filiera produttiva di Airbus è uno spettacolo per chiunque sia appassionato di lean production, just in time, metodo Toyota e tutte queste amenità, però la macedonia geografica che costringe un aereo a essere costruito contemporaneamente in tre paesi, assemblato in uno e verniciato in un altro mi scombussola un po'.

Grazie a Dio sono scevro dalle tifoserie che, spesso, portano la gente a preferire Airbus a Boeing o viceversa (secondo me entrambe, se non ci fossero gli stati a sorreggerle, sarebbero ben diverse da quelle che sono ora - posto che esistano) e posso serenamente dire che, secondo me, l'A380 è un successo. Piace ai passeggeri, piace agli operatori, piace agli abitanti posh di Richmond e Chelsea che si lamentano per gli aerei rumorosi. Venderà di più? Secondo me, in futuro, lo farà. Tra 5/10 anni, forse, ma lo farà.
Ti quoto, si dicevano le stesse cose del B747 allo scoppio della crisi petrolifera degli anni '70.
 
Airbus totalizza ordini e accordi per 16,9 miliardi di USD al Salone Aeronautico di Farnborough
- 115 aeromobili Airbus appartenenti a tre famiglie
- Il continuo miglioramento dei propri aeromobili è sostenuto dal mercato



Al Salone Aeronautico Internazionale di Farnborough di quest’anno Airbus ha totalizzato circa 16,9 miliardi di USD di ordini e accordi per un totale di 115 aeromobili. Fra questi, Lettere d’Intenti (MoU) per 61 aeromobili del valore 5,8 miliardi di USD e ordini fermi per 54 aeromobili del valore di circa 11,1 miliardi USD.


L’A350-1000 è stato il protagonista del Salone, sostenuto da uno dei più importanti vettori: Cathay Pacific Airways. Il vettore non solo ha siglato 10 nuovi ordini per questo aeromobile, ma ha anche convertito 16 A350-900 precedentemente ordinati nella versione più grande. Un’operazione che sfiora i 4,2 miliardi di USD. L’A350-1000 ordinato da Cathay Pacific è dotato di reattori turboelica Trent XWB di Rolls Royce da 97.000 lbs.


Un’altra protagonista di Farnborough è stata la Famiglia A330 che si è aggiudicata 10 ordini fermi del valore di 2,3 miliardi di USD da parte di CIT Group. Si tratta di un ordine di grande importanza anche perché segna il debutto della nuova versione aggiornata dell’A330 con peso massimo al decollo di 240 tonnellate. Questa versione, che può essere utilizzata su un numero maggiore di tratte, dispone di un’autonomia supplementare fino a 400 mn e quasi cinque tonnellate di carico supplementare rispetto agli A330 attualmente in consegna. Sempre nell’ambito di questa famiglia, Synergy Aerospace ha ordinato sei A330-200 più tre A330 cargo, portando a 19 il numero totale di aeromobili della Famiglia A330 ordinati a Farnborough.


Da registrarsi anche il successo della Famiglia A320, con 86 fra ordini e accordi per un valore di oltre 8,4 miliardi di USD. Nell’insieme, sono stati totalizzati 57 impegni d’acquisto per la versione della Famiglia A320 dotata dell’attuale motorizzazione CEO (‘current engine option’) a dimostrazione che resta il punto di riferimento del settore per gli aeromobili a corridoio singolo. Fra questi, una Lettera d’Intenti di China Aircraft Leasing Company (CALC) per 36 nuovi aeromobili a corridoio singolo nella versione CEO che possono essere dotati dei nuovi grandi dispositivi alari detti ‘Sharklets’ che consentono un importante risparmio di carburante. Anche l’ordine fermo di UTair di 20 A321 nella versione CEO per un valore di oltre 2 miliardi di USD ha dato ulteriore risalto a questa motorizzazione. Parallelamente, il prossimo A320neo, appena entrato in fase di produzione, ha ribadito la propria posizione di leader di mercato a Farnborough con 29 nuovi impegni d’acquisto da parte di Avolon, Middle East Airlines e Arkia Israel Airlines.




“La qualità degli ordini registrati a Farnborough è stata elevata e caratterizzata da un importante supporto della nostra strategia mirata al continuo miglioramento e alla continua innovazione dei nostri prodotti da parte di clienti importanti”, ha dichiarato Fabrice Brégier, CEO di Airbus. “Con il nostro annuncio della settimana scorsa, relativo all’apertura di una linea produttiva per gli A320 negli Stati Uniti, e l’inizio della fase di produzione dell’A320neo a Tolosa, Airbus sta cementando la propria posizione di leader mondiale”.




Oltre agli annunci relativi agli ordini, Airbus Customer Service ha conseguito un importante risultato a livello mondiale con la firma di un accordo di cooperazione con GMF AeroAsia, la società controllata di Garuda Indonesia per la manutenzione e la riparazione degli aeromobili. Questo accordo di partnership strategica della durata di 10 anni porterà alla creazione di un centro di addestramento per la manutenzione dei clienti di Airbus nella regione. Airbus è anche diventato il primo costruttore a lanciare una gamma di applicazioni per iPad, ‘Electronic-Flight-Bag’, in grado di consentire ai piloti di gestire i dati sulla performance dell’aeromobile sul popolare dispositivo leggero e maneggevole. Airbus ha inoltre lanciato una nuova innovazione per la cabina, il concetto di toilette ‘SpaceFlex’ una nuova opzione ora disponibile per la Famiglia A320 in grado di fornire maggiore comfort ai passeggeri e più spazio da utilizzare a livello commerciale.
Airbus è stato anche lo sponsor principale di ‘Innovation Zone’ e di ‘Future’s Day’ di Farnborough. La ‘Innovation Zone’ ha promosso interessanti progetti di R&T e una visione futuristica del settore dell’aviazione nel 2050 e oltre. Gli esperti di Airbus si sono confrontati su energie alternative, soluzioni del futuro e talenti del futuro.
 
io mi ricordo un bel 270 macchine poi esteso a oltre 300 in un'intervista su aircraft commerce, unica fonte abbastanza attendibile e decisamente migliore di fliteglobal.
secondo me non sara' mai redditizio conoscendo il gioco ,ma dato che , pur lavorando per la concorrenza quei numeri non li ho evito di sparare a caso guidizi poco consistenti dettati dal sentito dire, o da qualche boiata in rete(wikipedia compresa) tanto piu' che le variabili sono una moltitudine compreso il tasso di cambio che oscilla del 20-30% come ridere...

Cito da qui:

http://www.spiegel.de/international...handle-a380-engineering-dilemma-a-822391.html

After that near-disaster, the hairline crack issue has become the latest of the superjumbo's problems. The A380 has not even contributed to the company's bottom line yet. At first, Airbus officials said that it would have to sell about 250 aircraft to recoup its costs. That number was later almost doubled. Now Airbus executives aren't even citing a break-even sales figure anymore, and for good reason. According to the latest estimates by aviation experts, the company will have to sell at least 600 units of the world's largest aircraft to make a profit. But with a total of 253 orders on its books so far, Airbus is still a long way from that target.