Esuberi Meridiana


la germania in meno di dieci anni ha ridotto la spesa pubblica dal 58% del PIL al 48% (dieci punti percentuali in meno) e l'80% della contrazione di spesa pubblica l'ha destinato all'abbattimento delle tasse per dare respiro ad aziende e famiglie!

Ma guarda che anch'io sono convinto che va drasticamente ridotto il debito pubblico ed i tagli delle spese correnti vanno destinati alla riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente (il famoso "cuneo fiscale", bella idea ma battezzata con un nome incomprensibile.....e poi ci si chiede come mai il centrosinistra perde le elezioni!) e sulle medie imprese. Metà agli uni e metà alle altre.

Ci sono seri studi che suffragano la mia esperienza empirica di lustrascarpe secondo cui, eliminando le "perdite" dai tubi, la spesa pubblica, a parità di servizi erogati, si ridurrebbe del venti percento. Qualcuno sostiene anche di più.

Ma non ci riusciremo mai, almeno fino a che può accadere che un sindaco, trenta secondi dopo aver portato i saluti ad un convegno sulla trasparenza dell'azione amministrativa ospitato nella sala del suo comune, manco il tempo di uscire, prende il telefono per organizzare come truccare la gara per l'appalto di lavori che deve avviare. Sono cose che nemmeno un pessimo sceneggiatore potrebbe inventare e che invece accadono. Poi la vera questione non è che queste cose accadano ma che quando ogni tanto si scoprono, la "gente", il "popolo", le considera normali. Si cambiano un paio di nomi, se va bene, e via di nuovo.

La vicenda CAI, giusto per stare in tema, non sarebbe mai esistita in un paese dove non è consentito raccontare agli elettori bugie del valore di diverse centinaia di milioni di euro.

Come mai non si riesce a trovare la quadra sui costi standard? Molto semplice, ma talmente indecente che non si può dire (e infatti nessun politico ha il coraggio di dirlo!). Il problema è che il costo standard di una prestazione è sulla carta di molto inferiore di quello che si spende oggi (costo storico) perchè quello che si spende è aumentato di una percentuale variabile corrispondente al grado di mala gestione. Il tutto aggravato dal fatto che oggi molta parte della spesa pubblica passa dalle società pubbliche, i cui bilanci non sono aggregati a quelli degli enti che le controllano e dove si fanno le cose più turpi. Quindi, addio costo standard!

Vabbè, diciamo qualcosa per tornare ot: il problema di Meridiana è che è sopravvissuta per anni sulla continuità territoriale senza un investimento serio, senza un programma di lungo periodo. Basta vedere l'età media della flotta. Ed è un peccato perchè aveva un'ottimo avviamento.
 
Pamico, non cadere nella trappola.......
Quanto ho espresso con la battuta dei 250 anni l'ha meglio esplicitato I-Dila.....Possiamo tirarcela quanto vogliamo citando pure da Sofocle a GianniRossi, ma la realtà è che viviamo in un economia drogata dove c'è chi fotte e chi viene fottuto, con buona pace dei ragionamenti.
Nel mondo di Smith, Cai non esisterebbe......

La mia era un'esagerazione, seppur abbia letto abbastanza sui danni delle teroie friedmaniane nel mondo, che possono essere applicate solo dove ci sia una dittatura o un governo che limiti le libertà, oppure una tragedia umana dalla quale trarre profitti (per i soliti noti). neanche FR sarebbe esistita se si applicassero alla lettera le teorie liberiste originarie (Smith). hai detto proprio bene economia drogata da lobbies e intrecci tra politica e affari, per metterla nel di dietro delle masse.
 
quindi tutto gira intorno alla corruzione e all'evasione! a perimetro di spesa pubblica invariata e a tassazione invariata basta risolvere il problema della corruzione e dell'evasione e in men che non si dica l'italia si risolleverà! mi spiace ma io non ci credo, per me sono balle per non affrontare i veri problemi dell'italia: terza spesa pubblica al mondo, tassazione da secondo paese al mondo e servizi da ventesimo! la germania in meno di dieci anni ha ridotto la spesa pubblica dal 58% del PIL al 48% (dieci punti percentuali in meno) e l'80% della contrazione di spesa pubblica l'ha destinato all'abbattimento delle tasse per dare respiro ad aziende e famiglie! la germania oggi è quel che è 1) perchè ha ridotto il debito 2) perchè ha ridotto il deficit 3) perchè ha investito pretendendo da tutti più lavoro (ore in più), fatto meglio (produttività) e in alcuni periodi a meno soldi 3) ha messo in costituzione dei limiti della spesa pubblica (50% del PIL) ed entro il 2015 pure l'obbligo a deficit ZERO (altro che politiche keynesiane)...

la tanto amata germania per sistemarsi ha previsto cassa integrazione per i più giovani al massimo per 12 mesi, per i più vecchi 18! dopodichè? dopodichè per vivere ti azzeri il patrimonio. e dopo? dopo se finisci sulla strada ti aiuto altrimenti o ti metti a lavorare (qualsiasi lavoro) oppure vai avanti ad azzerarti il patrimonio (vendendo pure la casa)... questa è stata la germania di ieri per essere quella di oggi (tanto decantata da noi)...

lascio perdere il regno unito e 90m miliardi di risparmi inflitti da cameron...

il problema dell'italia? che facciamo finta di soffrire... di star male... in realtà non abbiamo idea di cosa voglia dire... e ce la raccontiamo... è l'evasione, è la corruzione! E' IL DEBITO altro che balle

ps: da noi? 7 anni di cassa integrazione alitalia... cassa a LVG.... e prossimamente sette anni di cassa a meridianafly? in germania da 12 a 18 mesi e poi non ci son più santi

Ma in Germania non c'è il liberismo sfrenato che tu adori. C'è una economia sociale di mercato, dove il mercato non è lasciato al far west dell'homo hominis lupu, ma controllato, e le politiche sociali sono controllate. In Germania esite un sistema di co-gestione tra azienda e sindacati, e quando c'è crisi TUTTI si rimboccano le maniche, quando la crisi rientra viene restituito a ognuno il sacrificio fatto. La Merkel si è guardata bene dal demolire il sistema dei diritti dei lavoratori, perchè buttare via tutte quelle 'braccia' non avrebbe permesso di riagganciare la ripresa, vogliamo poi parlare degli investimenti in formazione, ricerca e innovazione dei tedeschi? Petrus, parli di una repubblica delle banane (Italia) in cui lo sport preferito è come riuscire ametterla nel didietro al prossimo e di un paese anglosassone, in cui l'onestà nei rapporti con gli altri viene prima di tutto (certo anche lì ci saranno le ecceszioni come ci sono in italia). Poi, che senso ha distruggere il ceto medio? Si ti vendi il tuo patrimonio, e poi quando non hai più nulla da vendere, con che cosa acquisti i beni e i servizi che dovrebbero produrre le aziende? Questa è macelleria sociale.
Per quanto riguarda l'Italia, condivido, non c'è ancora abbastanza fame, e spero ne arrivi tanta,attività chiuse, persone in rovina e così forse vedremo qualche rivolta e molti politici inetti fuggire gambe all'aria.


Forse siamo andati un tantino OT? :)
 
Ma in Germania non c'è il liberismo sfrenato che tu adori. C'è una economia sociale di mercato, dove il mercato non è lasciato al far west dell'homo hominis lupu, ma controllato, e le politiche sociali sono controllate. In Germania esite un sistema di co-gestione tra azienda e sindacati, e quando c'è crisi TUTTI si rimboccano le maniche, quando la crisi rientra viene restituito a ognuno il sacrificio fatto. La Merkel si è guardata bene dal demolire il sistema dei diritti dei lavoratori, perchè buttare via tutte quelle 'braccia' non avrebbe permesso di riagganciare la ripresa, vogliamo poi parlare degli investimenti in formazione, ricerca e innovazione dei tedeschi? Petrus, parli di una repubblica delle banane (Italia) in cui lo sport preferito è come riuscire ametterla nel didietro al prossimo e di un paese anglosassone, in cui l'onestà nei rapporti con gli altri viene prima di tutto (certo anche lì ci saranno le ecceszioni come ci sono in italia). Poi, che senso ha distruggere il ceto medio? Si ti vendi il tuo patrimonio, e poi quando non hai più nulla da vendere, con che cosa acquisti i beni e i servizi che dovrebbero produrre le aziende? Questa è macelleria sociale.
Per quanto riguarda l'Italia, condivido, non c'è ancora abbastanza fame, e spero ne arrivi tanta,attività chiuse, persone in rovina e così forse vedremo qualche rivolta e molti politici inetti fuggire gambe all'aria.


Forse siamo andati un tantino OT? :)

Si, siamo molto OT. Ma proprio sulla Germania, e concordo con voi, tutto si può riassumere con l'etica e il rigore dei tedeschi; cosa che manca a noi latini.......
 
Giusto per tornare in tema:
perchè si parla di licenziamenti e non di CIGS? Non si può fare una CIGS per 7 anni come AZ, anche a rotazione?
I giornali parlano sempre di licenziamenti.......forse vogliono dire cassa integrazione?
 
ci sarebbe da approfondire... ma non mi pare il caso di aprire temi di economia politica su un forum di aviazione. ringrazio solo gl'amministratori per non averlo ancora chiuso.
 
Ho sentito dire che il numero degli AAVV coinvolti nel processo della CIGS sarà molto elevato, e se uno dei requisiti sarà quello dell'anzianità aziendale, chi rischia sono i giovani ex GJ base mxp...naturalmente contro ogni logica aziendale.

Il fatto di licenziare i meno anziani è molto comune nel settore dell'aviazione civile che da sempre dà grande importanza alla seniority. La logica economica è discutibile poiché, essendo anche gli stipendi commisurati all'anzianità di servizio, tagliare il personale meno anziano equivale a tagliare quello pagato meno, aumentando di conseguenza il costo medio del lavoro (le grandi linee aeree americane, per esempio, faticarono a gestire l'impatto sul costo unitario del lavoro degli esuberi in massa post 11 settembre 2001). Viene meno anche l'equilibrio demografico del personale, cosa che complica le cose soprattutto nelle organizzazioni più grandi.
Detto ciò - diciamoci la verità - per persone un po' più anziane può essere più difficile gestire la perdita del posto di lavoro.
 
Giusto per tornare in tema:
perchè si parla di licenziamenti e non di CIGS? Non si può fare una CIGS per 7 anni come AZ, anche a rotazione?
I giornali parlano sempre di licenziamenti.......forse vogliono dire cassa integrazione?

E' paradossale, ma i giornali, soprattutto quelli locali, non prenderli come fonti di informazione affidabili. C'è ancora poco di definito. Calma e gesso
 
«I licenziamenti ci saranno»
26 gennaio 2011 — pagina 01 sezione: Olbia


OLBIA. C’è un appunto, su un tavolo della stanza di Giovannelli. “Rotte che non coprono i costi”. E’ uno dei concetti che l’ad di Meridiana fly ha illustrato al sindaco per confermargli che, per risanare la compagnia aerea, i licenziamenti ci saranno. E colpiranno i precari appena assunti.
L’incontro con l’ad di Meridiana fly Massimo Chieli, voluto dal sindaco Gianni Giovannelli, è andato avanti dalle 16 fino a quasi le 18 di ieri, nel palazzo comunale. Per l’azienda, c’era anche Carlo Goria; per l’amministrazione Gigi Carbini.
Chieli ha anticipato a Giovannelli ciò che dirà domani a Roma ai sindacati: la procedura della 223, la legge sulle crisi aziendali e i licenziamenti collettivi, verrà avviata lunedì 31 gennaio. Meridiana fly invierà la lettera con tutti i numeri dei tagli ai sindacati, e da quel momento partirà la trattativa formale per arrivare a un accordo. Entro sette giorni, azienda e sindacati si vedranno e poi avranno a disposizione altri 45 giorni per siglare un’intesa. Se non ci sarà la firma su un atto condiviso, l’ufficio provinciale del lavoro avrà un altro mese di tempo per trattare. Sarà quella l’ultima opportunità per evitare i tagli. In tutto, se i sindacati riceveranno la comunicazione dell’azienda lunedì, c’è tempo fino 22 aprile per scongiurare la dolorosa ristrutturazione dell’azienda, in crisi finanziaria e commerciale (alcune rotte sono in perdita): dai 500 ai 600 dipendenti (se non 700) rischiano di perdere il posto di lavoro, tra licenziamenti e cessioni di servizi. I sindacati sperano di ripetere le esperienze del 2002, del 2005 e del 2009: niente licenziamenti, mobilità per i dipendenti anziani e contratti di solidarietà (stipendi più bassi per tutti). Un’operazione, coperta con soldi pubblici, meno drammatica.
«Non sono sollevato, ma sono comunque fiducioso su un buon esito della trattativa - dice Giovannelli alla fine dell’incontro -. Chieli ha chiarito che l’azienda e in crisi e che dovrà ristrutturarsi, ma ha anche detto che Olbia resterà centrale e che i servizi dismessi verranno venduti a società che si impegneranno a restare in città e a mantenere l’attuale livello retributivo. Spero che istituzioni, sindacati e azienda possano trovare un punto d’incontro». Anche Carbini, che segue la vicenda da vicino (è un comandante di Meridiana) mostra fiducia: «Credo che sia fondamentale il lavoro dei sindacati, penso che possano essere trovate delle soluzioni capaci di salvare l’azienda e l’occupazione».
Anche perché c’è un paradosso: molti dei licenziati saranno i precari appena assunti dall’azienda per decisione del giudice del lavoro. Ottenuto da Meridiana fly un contratto fisso, dopo anni di contratti stagionali, rischiano dunque di perdere subito il lavoro. Alla fine della scorsa settimana, termine ultimo della “sanatoria” del collegato lavoro, 130 precari hanno chiesto di essere stabilizzati. «E’ una situazione insostenibile dal punto di vista finanziario» ha chiarito Chieli

http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2011/01/26/SZ2PO_SZ201.html
 
rotte in perdita

Il ragionamento non fa apparentemente una grinza. Rotta in perdita = la chiudi!
Bisogna però vedere come fai a calcolare i parametri ed i costi che addebiti su quella rotta..... Se hai un organico di Sede colossale (esagero) e lo ripartisci sulle rotte vedrai che ne chiudi un bel pò; ma chiudendo le rotte "appesantisci" conseguentemente le restanti , che seppur inizialmente attive poi comincieranno a "sembrare" in perdita.

Al proposito un amico mi ha ricordato di quando Sabelli è recentemente andato a Pisa e mostrò i dati da cui appariva che con il load factor degli anni precedenti Pisa aveva rotte in perdita. I tecnici della SAT presero i dati AZ e nel seguito della riunione mostrarono che se anche i voli fossero stati al 100% di LF con la ripartizione di costi AZ le rotte avrebbero sempre perso.......
 
Il ragionamento non fa apparentemente una grinza. Rotta in perdita = la chiudi!
Bisogna però vedere come fai a calcolare i parametri ed i costi che addebiti su quella rotta..... Se hai un organico di Sede colossale (esagero) e lo ripartisci sulle rotte vedrai che ne chiudi un bel pò; ma chiudendo le rotte "appesantisci" conseguentemente le restanti , che seppur inizialmente attive poi comincieranno a "sembrare" in perdita.

Al proposito un amico mi ha ricordato di quando Sabelli è recentemente andato a Pisa e mostrò i dati da cui appariva che con il load factor degli anni precedenti Pisa aveva rotte in perdita. I tecnici della SAT presero i dati AZ e nel seguito della riunione mostrarono che se anche i voli fossero stati al 100% di LF con la ripartizione di costi AZ le rotte avrebbero sempre perso.......


vero... tant'è che il nodo di meridianafly è: o si triplico "spalmando" i costi fissi della sede colossale ad olbia (economie di scala) e lo fanno fino al punto in cui il prezzo di mercato paga l'incremento marginale... oppure si riducono drasticamente. per triplicarsi ci vogliono una montagna di soldi, una montagna di macchine e sopratutto poi occorre vendere. il sultano è in grado di farlo? vuol farlo? dal piano industriale pare di no... quindi temo che non ci siano altre alternative alla riduzione (che poi nel trasporto aereo significa innescare l'anoressia)
 
vero... tant'è che il nodo di meridianafly è: o si triplico "spalmando" i costi fissi della sede colossale ad olbia (economie di scala) e lo fanno fino al punto in cui il prezzo di mercato paga l'incremento marginale... oppure si riducono drasticamente. per triplicarsi ci vogliono una montagna di soldi, una montagna di macchine e sopratutto poi occorre vendere. il sultano è in grado di farlo? vuol farlo? dal piano industriale pare di no... quindi temo che non ci siano altre alternative alla riduzione (che poi nel trasporto aereo significa innescare l'anoressia)

Al principe non mancano certo i soldi...se come dite voi è una strategia perdente perché attuarla? Si è innescata una spirale di errori da cui è difficile uscire?
 
Al principe non mancano certo i soldi...se come dite voi è una strategia perdente perché attuarla? Si è innescata una spirale di errori da cui è difficile uscire?

al principe non mancheranno i soldi... se avesse optato per la formula "mi triplico" non avrebbero parlato di 500 esuberi!
 
Meridiana Fly/ Fonti aziendali: esuberi a quota 700Giovedi, 27 Gennaio 2011 - 20:15
Gli esuberi nel gruppo Meridiana Fly dovrebbero raggiungere 'quota' 700. E' quanto apprende l'AGI da fonti aziendali. Gli esuberi sarebbero determinati dalla riduzione della flotta (con l'uscita di 9 Md80), dalla razionalizzazione dell'organico con nuove regole di impiego e maggiore flessibilita' del lavoro come anche dalla esternalizzazione di alcune attivita' considerate 'no cor'. Le stesse fonti aziendali hanno manifestato il proprio apprezzamento per l'approccio delle organizzazioni sindacali che sembrano orientate alla ricerca di una soluzione "seria e condivisa".

http://affaritaliani.libero.it/ultimissime/flash.asp?ticker=270111201527
 
caro Insider, ti vorrei bacchettare le manine sante, perchè ancora non conosci i cari volponi di cui sopra. Malpensante in fondo non è una persona malvagia, s'intende di molte cose, ovviamente intendosi di un po' di tutto fa confusione su un po' di tutto, ogni tanto ci azzecca, molto spesso no. Il caro Nicolappì invece è uno di quei baroncelli seduto dietro la sua cattedra che a parole si fa un mazzo così, nei fatti sta sempre davanti ad un pc a sindacare del MALCONTENTO dei LAVORATORI oggi o di qualcos'altro domani, l'importante è apparire superiore in mentalità e canoscenza. Non mi stupirebbe sapere di grandi feste in casa sua al sì di Mirafiori, in quei giorni ho pensato proprio a quella tipologia di persone (bada bene,non a lui in particolare,non è nessuno in fondo). Poi ce ne sono altri 2/3 veramente degni di nota.E' anche grazie a loro e dei loro commenti del tipo "balle,la crisi non c'è" "poveri menegger" se stiamo con le pezze.E' anche grazie a gente che ragiona come te caro Insider che forse abbiamo ancora qualche bagliore di speranza,molto debole perchè di miracoli dovuti ad un singolo individuo o a pochi poveracci se ne sono attribuiti pochi nella storia.

Grande!
Disamina ineccepibile.
D'altronde il buon Oscar Wilde lo diceva spesso:«A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.»