Esuberi Meridiana


Scusa, ne convieni che c'è una crisi strutturale dell'imprenditoria e del management italiano? Superpagati, hanno trasferito ingenti somme dal salario al profitto, senza investire un soldo in innovazione, sviluppo, ma hanno pensato solo a investire in speculazioni finanziarie. Nessuna azienda al mondo nella storia dell'industria ha chiuso per il costo del lavoro elevato, hanno invece chiuso molte aziende per la malagestione e per le 'ruberie' di manager superpagati. Abbassare il costo del lavoro, oltre che ammazzare l'economia (è un circolo vizioso), crea conflitto sociale, povertà, persone che lavoranoe non ce la fanno ad arrivare a fine mese, secondo te questo è eticamente accettabile (seppur vero che le spa sono "soggetti" che soffrono di gravi psicopatologie, in primis la schizofrenia). Il mercato ha fallito, il liberismo ha fallito, perchè è in mano a esseri umani, e non si è verificato quello che propugnava A. Smith, ma un ricorso allo Stato (in tempo di crisi) da parte di coloro che stigamtizzavano lo Stato quando facevano profitti. Il sistema è bollito, il lavoro deve tornare a essere un valore e non un appendice scomoda da sopportare per le aziende.


provo a risponderti ammettendo che andrò un pochino fuori tema tuttavia cercherò di tenerla il più possibile in ambito aeronautico; lascio comunque agli amministratori la decisione se salvare o no il mio intervento.
spero in una loro clemenza per due ordini di ragioni. la prima perchè mi arrabbio un pò quando mi si tocca smith (ma anche hume, ricardo, malthus, say, hayek e non ultimo friedman... così dichiaro subito su quali pensatori ho formato il mio sapere in materia economica) liquidandolo dicendo che ha fallito! mi verrebbe voglia di rispondere a getto che chi ha fallito è stato marx con la sua pianificazione di massa e neppure keynes oggi se la passa tanto bene... la seconda clemenza è per chiedere di tollerare un intervento che parla di temi che in italia s'ignorano e che invece sarebbe opportuno discuterne dividendosi anche "partigianamente". da noi si è ben afferrati sul bunga bunga e sui processi a berlusconi e non si litiga per nulla sulla politica economica diversamente dai paesi anglosassoni dove le discussioni su questi temi sono ampie, non ultimo le grandi discussioni che ci sono negli USA in materia di scelte economiche fatte da obama. obama sta seguendo una linea pienamente keynesiana, sta schiacciando l'acceleratore sulle tre le leve keynesiane: tassi d'interesse artificialmente tenuti bassi, ampliamento del welfare (interventi statali) e non ultimo come diceva keynes, quando non si sa più cosa fare, un forte pompaggio di moneta nel mercato (tesaurizzazione del debito). risultato? il cavallo non beve! l'economia americana non riprende a galoppare! qui c'è l'aggravante, che gli smithianni made USA stanno imputando a obama: non solo il cavallo non beve tu ci stai anche riempiendo di debiti e prossimamente di tasse (per pagarli). un circolo vizioso...

cmq: redistribuzione dai salari ai profitti non ce ne sono, non possono avvenire, se prima non si produce. se la vacca è magra è magra per tutti sia per quelli che lavorano da dipendenti sia per gl'imprenditori. torniamo in tema aeronautico: in un momento di crisi chi si salva nel mercato? o chi è grandissimo, senza però produrre grandi profitti (vedi le major), oppure le low cost che viceversa qualche profitto lo producono. perchè le major si salvano? per le economie di scala. e le low cost, invece? per gli aiuti ma non solo... sopratutto per l'efficienza produttiva. in un momento di crisi economica quello che conta (anche se per noi monetaristi adepti alla teoria quantitativa e alla legge di say conta sempre) è l'offerta, è lei che genera la domanda e non viceversa. offrire oggi sedili al più basso costo kilometro stimola la domanda più che aiutare la domanda stessa. Ryanair ne è l'esempio: galleggia anche nei momenti di crisi, addirittura stimola lei la domanda anche nei momenti di pena del mercato; offrendo sedili a zero crea la domanda... e non invece come fa meridiana che aspetta che una vagonata di domanda scenda giù da marte così da risolvergli i problemi interni...

chiedo clemenza...
 
Anche di questo tuo post inutile, come sempre aperto al confronto e privo di preconcetti verso chiunque non faccia il bunga bunga.....(luogo comune per luogo comune).

p.s. tanto non mi cambierete....io continuerò a sforzarmi di ragionare, analizzare e comprendere le vostre tesi, anche se voi non siete interessati a fare altrettanto.

caro Insider, ti vorrei bacchettare le manine sante, perchè ancora non conosci i cari volponi di cui sopra. Malpensante in fondo non è una persona malvagia, s'intende di molte cose, ovviamente intendosi di un po' di tutto fa confusione su un po' di tutto, ogni tanto ci azzecca, molto spesso no. Il caro Nicolappì invece è uno di quei baroncelli seduto dietro la sua cattedra che a parole si fa un mazzo così, nei fatti sta sempre davanti ad un pc a sindacare del MALCONTENTO dei LAVORATORI oggi o di qualcos'altro domani, l'importante è apparire superiore in mentalità e canoscenza. Non mi stupirebbe sapere di grandi feste in casa sua al sì di Mirafiori, in quei giorni ho pensato proprio a quella tipologia di persone (bada bene,non a lui in particolare,non è nessuno in fondo). Poi ce ne sono altri 2/3 veramente degni di nota.E' anche grazie a loro e dei loro commenti del tipo "balle,la crisi non c'è" "poveri menegger" se stiamo con le pezze.E' anche grazie a gente che ragiona come te caro Insider che forse abbiamo ancora qualche bagliore di speranza,molto debole perchè di miracoli dovuti ad un singolo individuo o a pochi poveracci se ne sono attribuiti pochi nella storia.
 
erpolè, tu pissicologo sei.
dì la verità, non è vero come dicono che sei entrato in AP/AZ perchè t'ha raccomandato il vescovo. t'hanno preso solo perchè sei più intelligente della media. perchè c'hai 'na marcia in più.

p.s. firmato, il malvagio.
 
provo a risponderti ammettendo che andrò un pochino fuori tema tuttavia cercherò di tenerla il più possibile in ambito aeronautico; lascio comunque agli amministratori la decisione se salvare o no il mio intervento.
spero in una loro clemenza per due ordini di ragioni. la prima perchè mi arrabbio un pò quando mi si tocca smith (ma anche hume, ricardo, malthus, say, hayek e non ultimo friedman... così dichiaro subito su quali pensatori ho formato il mio sapere in materia economica) liquidandolo dicendo che ha fallito! mi verrebbe voglia di rispondere a getto che chi ha fallito è stato marx con la sua pianificazione di massa e neppure keynes oggi se la passa tanto bene... la seconda clemenza è per chiedere di tollerare un intervento che parla di temi che in italia s'ignorano e che invece sarebbe opportuno discuterne dividendosi anche "partigianamente". da noi si è ben afferrati sul bunga bunga e sui processi a berlusconi e non si litiga per nulla sulla politica economica diversamente dai paesi anglosassoni dove le discussioni su questi temi sono ampie, non ultimo le grandi discussioni che ci sono negli USA in materia di scelte economiche fatte da obama. obama sta seguendo una linea pienamente keynesiana, sta schiacciando l'acceleratore sulle tre le leve keynesiane: tassi d'interesse artificialmente tenuti bassi, ampliamento del welfare (interventi statali) e non ultimo come diceva keynes, quando non si sa più cosa fare, un forte pompaggio di moneta nel mercato (tesaurizzazione del debito). risultato? il cavallo non beve! l'economia americana non riprende a galoppare! qui c'è l'aggravante, che gli smithianni made USA stanno imputando a obama: non solo il cavallo non beve tu ci stai anche riempiendo di debiti e prossimamente di tasse (per pagarli). un circolo vizioso...

cmq: redistribuzione dai salari ai profitti non ce ne sono, non possono avvenire, se prima non si produce. se la vacca è magra è magra per tutti sia per quelli che lavorano da dipendenti sia per gl'imprenditori. torniamo in tema aeronautico: in un momento di crisi chi si salva nel mercato? o chi è grandissimo, senza però produrre grandi profitti (vedi le major), oppure le low cost che viceversa qualche profitto lo producono. perchè le major si salvano? per le economie di scala. e le low cost, invece? per gli aiuti ma non solo... sopratutto per l'efficienza produttiva. in un momento di crisi economica quello che conta (anche se per noi monetaristi adepti alla teoria quantitativa e alla legge di say conta sempre) è l'offerta, è lei che genera la domanda e non viceversa. offrire oggi sedili al più basso costo kilometro stimola la domanda più che aiutare la domanda stessa. Ryanair ne è l'esempio: galleggia anche nei momenti di crisi, addirittura stimola lei la domanda anche nei momenti di pena del mercato; offrendo sedili a zero crea la domanda... e non invece come fa meridiana che aspetta che una vagonata di domanda scenda giù da marte così da risolvergli i problemi interni...

chiedo clemenza...

Adam Smith non diceva forse che saltuariamente gli uomini d'affari si riuniscono e pur in disaccordo la finiscono sempre a parlare di come fregare il pubblico e alzare i prezzi?

Comunque mi auguro che dopo i grandi pensatori del passato ne siano arrivati altri...che so penso ad Amartya Sen.
Sono d'accordo: la vacca è magra. In particolare le vacche volanti. Ma a volte si ha come l'impressione che per i pochi eletti sia magra mentre per la massa sia anoressica e qualcuno dei pochi cerchi di prendersi anche quel poco che vomita.
 
Adam Smith non diceva forse che saltuariamente gli uomini d'affari si riuniscono e pur in disaccordo la finiscono sempre a parlare di come fregare il pubblico e alzare i prezzi?

Comunque mi auguro che dopo i grandi pensatori del passato ne siano arrivati altri...che so penso ad Amartya Sen.
Sono d'accordo: la vacca è magra. In particolare le vacche volanti. Ma a volte si ha come l'impressione che per i pochi eletti sia magra mentre per la massa sia anoressica e qualcuno dei pochi cerchi di prendersi anche quel poco che vomita.

adam smith diceva

"... non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che noi attendiamo il nostro pranzo, ma dalla loro considerazione dell'interesse proprio. Noi ci rivolgiamo non alla loro umanità, ma al loro interesse... nessuno, salvo un mendicante, sceglie di dipendere dalla benevolenza dei suoi concittadini..."
oppure
"... ogni essere umano mira soltanto al guadagno proprio; e in questo, come in molti altri casi... è guidato da una mano invisibile a promuovere un fine che non rappresenta parte alcuna delle sue intenzioni... nel perseguire l'interesse proprio... spesso promuove quello della società più efficacemente che quando realmente intenda promuoverlo. Non ho mai saputo che sia stato fatto molto bene da coloro i quali affettano di commerciare per il bene pubblico..."

attenzione che diceva anche

"... i nostri mercanti (leggi i capitalisti di oggi) si lamentano molto dei cattivi effetti degli alti salari nell'elevare il prezzo dei loro prodotti e quindi nel diminuire la vendita sia all'interno che all'esterno. Ma non dicono nulla dei cattivi effetti degli alti profitti; essi tacciono sugli effetti perniciosi dei guadagni propri; si lamentano soltanto dei guadagni altrui (leggi dei lavoratori)..."

oppure...

"... in tutte le grandi monarchie d'europa la vendita delle terre della corona farebbe ricavare una fortissima somma di denaro, che, se fosse destinata al rimborso del debito pubblico, potrebbe liberale dall'ipoteca un'entrata molto maggiore di quella che tali terre abbiano mai dato alla corona. Non basta: una volta che le terre della corona fossero diventate proprietà privata, nel corso di pochi anni esse sarebbero ben coltivate e migliorate... accrescendo il reddito e il consumo della popolazione..." quest'ultimo pensiero andrebbe fatto a leggere a tutti i nostri politici, quelli di oggi!

potrei andare avanti nel citarlo, mi fermo. aggiungo solo che "la ricchezza delle nazioni" è stata scritta nel 1776 se fosse riletta e studiata con attenzione oggi (in italia succede raramente, nelle facoltà di economia, i testi di economia, sono prevalentemente keynesiani. da noi esistono poche cattedre di pensatori liberali), se fosse riletta senza preconcetti, consapevoli che al mondo si può vivere anche senza lo stato badante, evitando l'affermazione che non siamo più ai tempi di smith oppure di crederlo l'apologo del capitalismo bhè... quante problemi in meno avremmo. per smith nella vita due sole cose erano fondamentali "la libertà individuale" e "la proprietà che ogni uomo ha sul proprio lavoro... è la più sacra e la più inviolabile..."
 
... cmq qualcuno in meridianafly fa di-conto sulla cassa-integrazione e cioè spera (stimando l'importo che riceverà per la cassa) che gliela diano. persone che hanno il compagno o la compagna che lavora, e lavora bene, preferiscono portarsi a casa la sommetta e non far nulla o al limite fare un altro lavoretto part time in nero per aggiungere alla somma della cassa (ho sentito dire che l'eventuale somma dei due può essere anche superiore allo stipendio attuale)...

mi chiedo è possibile che lo stato permetta ciò? non so voi ma a me, cittadino italiano, oberato dalle tasse (regolo più della metà dei miei guadagni allo stato) sentire questi discorsi mi "mandano fuori di testa"! li trovo semplicemente disgustosi, trovo semplicemente assurdo che lo stato italiano permetta che ciò avvenga! la cassa deve essere un momentaneo ed estremo aiuto a chi si trova in emergenza lavorativa, deve essere assolutamente poco desiderabile e NON VICEVERSA! ma siamo alle solite... da noi la cassa è welfare... aiuti di stato... la manina dello stato... eccola la manina!
 
Sono convinto che la maggior parte delle persone lo citino a sproposito.
Detto questo...applicato al comparto aereo muore ancora prima di salire a bordo.
Soprattutto in tempi di grandi aggregazioni e ritrovate vocazioni monopolistiche.


p.s: il ragionamento che citi a proposito della cassa lo fanno quelle persone che sostengono il "non falliremo mai."
La grande preoccupazione si fa strada quando è reale il traguardo del default. Diversamente in molti,tanti e troppi sono disposti ad accettare anche le peggiori condizioni lavorative.
 
Ma no, nemmeno decenni fa. Io ho avuto come maestro illo tempore Mario Monti, in Bocconi "keynesiani" come li intendi tu non ce ne sono mai stati che per diversity.

bhè si dai... vero... però dalla bocconi mi aspetterei questo e forse altro! ci mancherebbe pure che quella facoltà partorisca statalisti puri! ... però vorrei ancora di più; pasdaran di milton friedman di von hayek di einaudi di bruno leoni...
 
Sono convinto che la maggior parte delle persone lo citino a sproposito.
Detto questo...applicato al comparto aereo muore ancora prima di salire a bordo.
Soprattutto in tempi di grandi aggregazioni e ritrovate vocazioni monopolistiche.


p.s: il ragionamento che citi a proposito della cassa lo fanno quelle persone che sostengono il "non falliremo mai."
La grande preoccupazione si fa strada quando è reale il traguardo del default. Diversamente in molti,tanti e troppi sono disposti ad accettare anche le peggiori condizioni lavorative.

perchè muore ancora prima di salire a bordo? vocazioni monopolistiche? al limite vocazione oligopolistiche "allargate"; scenari di mercato ben studiate da neoclassici (eredi di smith).

il mercato del trasporto aereo italiano ha di suo, oggi, oltre le sofferenze della crisi globale, anche un eccesso di offerta. sono anni che si prosegue su questa strada, nel charter in particolare, tant'è che i TO ci sguazzano (e la riprova la si è avuta anche con LVG che, chechè se ne dica il suo traffico è stato assorbito in una settimana). le strade sono due: o ci si arrabbatta chiedendo aiuto alla badante stato sperando di passare le nottate di magra (come si sta facendo oggi con le casse integrazioni) nottate che tuttavia non passano (e infatti si salva un'azienda se ne manda un'altra in crisi. alitalia, volare, myair ora livingston domani meridianafly) oppure, seconda strada, si accetta che il mercato deve dolorosamente re-equilibrarsi verso il basso, scendere fino a quando l'offerta incontra la domanda, e nel frattempo reinventarsi per poi ripartire... si possono anche cercare nuovi modelli (e qualcuno li sta battendo) per stanare una domanda latente (ecco baptiste say: l'offerta crea la domanda) ma per farlo non si può prescindere ahimè anche dalla produttività del lavoro. continuare ad investire reddito in attività improduttive (aziende con modelli perdenti) non risolve i problemi. smith gira che te la rigiri c'è sempre...

ps: attenzione che produttività non vuol dire lavorare come i cinesi e guadagnare come gl'africani!
 
Mah...dalle joint venture per "ottimizzare l'offerta" alle grandi aggregazioni del "troppo piccolo non puoi sopravvivere" per passare alla crescente insoddisfazione delle major verso le compagnie del golfo (con relativa pressione esercitata sui governi) agli aiuti di stato diretti e indiretti alle compagnie...per non parlare poi delle sovvenzioni all'industria aeronautica europea. Dai decreti chiesti e richiesti anche dai privati per proteggersi dalla concorrenza e dal mercato pena il fallimento del proprio progetto sino alla cassaintegrazione elargita al solo scopo di portare a termine l'operazione...
Non so tu...non so Smith...ma io ho qualche dubbio che la ricchezza delle nazioni possa aver ispirato questa situazione.
 
Ma ancora citiamo persone che son vissute 250 anni fa?? Mi pare che il mondo sia leggermente cambiato da allora..........

proviamo così... sosteneva milton friendman nel 1968 (purtroppo è morto nel 2006) che troppa moneta in circolazione crea inflazione e disoccupazione e il tutto si aggrava ulteriormente se lo stato non se ne sta a braccia conserte ma pretende di mettere il becco ovunque magari indebitandosi pure (il principio che molti vettori, sopratutto italiani, invocano e cioè quello dello stato che butta piombo sulle ali dei concorrenti più agili e lesti); sostenne nel 1982, tra l'altro, arthur laffer (è ancora in vita) che è l'offerta a creare la domanda e non viceversa (se vuoi all'ingrosso possiamo chiamarlo il principio ryanair)... 250 anni dopo smith due (per me grandi) economisti, ammodernando le tesi, sostengono la stessa identica cosa di adamo, il grande filosofo-economista inglese...
 
Mah...dalle joint venture per "ottimizzare l'offerta" alle grandi aggregazioni del "troppo piccolo non puoi sopravvivere" per passare alla crescente insoddisfazione delle major verso le compagnie del golfo (con relativa pressione esercitata sui governi) agli aiuti di stato diretti e indiretti alle compagnie...per non parlare poi delle sovvenzioni all'industria aeronautica europea. Dai decreti chiesti e richiesti anche dai privati per proteggersi dalla concorrenza e dal mercato pena il fallimento del proprio progetto sino alla cassaintegrazione elargita al solo scopo di portare a termine l'operazione...
Non so tu...non so Smith...ma io ho qualche dubbio che la ricchezza delle nazioni possa aver ispirato questa situazione.

i neoclassici sono partiti da un mercato perfettamente concorrenziale: tantissimi micro produttori tutti indistinti con prodotti indistinti (comprare da A o da B era perfettamente uguale)... utopia... tant'è che loro hanno incominciato a dire che lasciando fare ai produttori da questa situazione atomistica si sarebbero creati degli oligopoli (basta differenziare il colore del prodotto e un piccolo oligopolio è creato). oggi viviamo in questo mercato e, dicevano sempre loro, è lo scotto che dobbiamo pagare se vogliamo prodotti sempre più specifici alle nostre esigenze...

se qualcuno riesce a dimostrarmi che la pianificazione di massa con prodotti indistinti oppure che il mercato perfettamente concorrenziale (atomistico) ci fa stare meglio e sopratutto si riesce a realizzare... son qua pronto ad ascoltare e a cambiare idea! io credo che ancor oggi abbia ragione smith... lasciando fare (magari vigilando che non ci si ammazzi l'un l'altro) si ottengono risultati migliori per tutti! di persona pia (quindi non mossa da egoismo) il mondo ne ha conosciuta una sola: gesù cristo...
 
Mammia mia, quant'è ghiotta discussione. Sugosa, quindi nel piatto ci infilo anche la mia forchetta.

Tanti sono gli spunti. Da calzolaio quale sono, lucidando le scarpe, ho negli anni acquisito un punto di vista privilegiato sulle cose dell'economia, del mercato, dei poteri pubblici in economica e nel mercato.

Il mio punto di vista è questo:

1) Verissimo che oggi la cassa integrazione è gestita non come ammortizzatore sociale ma come strumento di scambio di voti, ciò vale soprattutto per le medie imprese, ma anche per le grandi industrie che chiudono stabilimenti locali. Sul punto, potrei raccontare di bellissimi aneddoti di pellegrinaggi tra padania e capitale per spuntare una cassa per questi, un prolungamento della straordinaria per questi altri, il finanziamento di un inutile corso di riqualificazione da assegnare alla società degli amici del partito e via discorrendo. Ovviamente, il conto elettorare del politico lo paga il contribuente, almeno quello che paga le tasse.

2) Quanto al sostegno della domanda, nella totale inettitudine della politica, la vera vasca in cui ora sta bevendo il cavallo è quella del risparmio delle famiglie, da una parte, e dell'evasione, dall'altra. Attenzione che sono vasche comunicanti! Ho visto con questi miei occhi pagare vacanze in agenzia con i contanti da smaltire. E' quindi così che si sostiene ora per ora l'aviazione charter in Italia. Osservate la popolazione tipo di un villaggio in Messico, a Cuba, in Egitto e delle altre destinazioni servite dai nostri charter e scoprirete chi sono (prevalentemente) i p.m.e. (sta per piccoli-medi-evasori).

3) La nostra vasca con l'acqua per il cavallo potrebbe essere molto più piena di com'è, se solo fossimo capaci di risolvere il più grande problema che ci attanaglia come paese: la corruzione. Dilagante, diffusa, dalle forme ormai subdole (la "busta" non esiste più dai tempi di Bettino) è un cancro che succhia una quantità di energie economiche immensa. Le ragioni di tale situazione sono ataviche, culturali e ritengo ineliminabili. Ad ogni modo, se non si sottraessero indebitamente soldi pubblici in ogni passaggio che questi fanno dall'erario al mercato, ce ne sarebbe di acqua per il cavallo....inizierebbe a correre al galoppo. Tanto per dire, se solo la ragione Calabria avesse un bilancio della sanità, potrebbe comprendersi dove e come sono spesi i circa 10 miliardi di euro che lo Stato le passa ogni anno per assicurare un servizio sanitario di cui si sa poco o nulla. Tanto per dire, se si introducesse un metodo serio per controllare le varianti in corso d'opera nei lavori pubblici, a fine anno si recupererebbe il 15% di quanto oggi si spende. Certo, negli altri paesi dell'europa "seria" queste sigenze non ci sono perchè i bilanci della sanità esistono e perchè non si fa il banchetto ogni appalto.
 
proviamo così... sosteneva milton friendman nel 1968 (purtroppo è morto nel 2006) che troppa moneta in circolazione crea inflazione e disoccupazione e il tutto si aggrava ulteriormente se lo stato non se ne sta a braccia conserte ma pretende di mettere il becco ovunque magari indebitandosi pure (il principio che molti vettori, sopratutto italiani, invocano e cioè quello dello stato che butta piombo sulle ali dei concorrenti più agili e lesti); sostenne nel 1982, tra l'altro, arthur laffer (è ancora in vita) che è l'offerta a creare la domanda e non viceversa (se vuoi all'ingrosso possiamo chiamarlo il principio ryanair)... 250 anni dopo smith due (per me grandi) economisti, ammodernando le tesi, sostengono la stessa identica cosa di adamo, il grande filosofo-economista inglese...

No Friedman No, l'insopportabile ebreo fascista no. Guarda in che stato ha portato l'economia mondiale. W Keynes
 
Pamico, non cadere nella trappola.......
Quanto ho espresso con la battuta dei 250 anni l'ha meglio esplicitato I-Dila.....Possiamo tirarcela quanto vogliamo citando pure da Sofocle a GianniRossi, ma la realtà è che viviamo in un economia drogata dove c'è chi fotte e chi viene fottuto, con buona pace dei ragionamenti.
Nel mondo di Smith, Cai non esisterebbe......
 
Mammia mia, quant'è ghiotta discussione. Sugosa, quindi nel piatto ci infilo anche la mia forchetta.

Tanti sono gli spunti. Da calzolaio quale sono, lucidando le scarpe, ho negli anni acquisito un punto di vista privilegiato sulle cose dell'economia, del mercato, dei poteri pubblici in economica e nel mercato.

Il mio punto di vista è questo:

1) Verissimo che oggi la cassa integrazione è gestita non come ammortizzatore sociale ma come strumento di scambio di voti, ciò vale soprattutto per le medie imprese, ma anche per le grandi industrie che chiudono stabilimenti locali. Sul punto, potrei raccontare di bellissimi aneddoti di pellegrinaggi tra padania e capitale per spuntare una cassa per questi, un prolungamento della straordinaria per questi altri, il finanziamento di un inutile corso di riqualificazione da assegnare alla società degli amici del partito e via discorrendo. Ovviamente, il conto elettorare del politico lo paga il contribuente, almeno quello che paga le tasse.

2) Quanto al sostegno della domanda, nella totale inettitudine della politica, la vera vasca in cui ora sta bevendo il cavallo è quella del risparmio delle famiglie, da una parte, e dell'evasione, dall'altra. Attenzione che sono vasche comunicanti! Ho visto con questi miei occhi pagare vacanze in agenzia con i contanti da smaltire. E' quindi così che si sostiene ora per ora l'aviazione charter in Italia. Osservate la popolazione tipo di un villaggio in Messico, a Cuba, in Egitto e delle altre destinazioni servite dai nostri charter e scoprirete chi sono (prevalentemente) i p.m.e. (sta per piccoli-medi-evasori).

3) La nostra vasca con l'acqua per il cavallo potrebbe essere molto più piena di com'è, se solo fossimo capaci di risolvere il più grande problema che ci attanaglia come paese: la corruzione. Dilagante, diffusa, dalle forme ormai subdole (la "busta" non esiste più dai tempi di Bettino) è un cancro che succhia una quantità di energie economiche immensa. Le ragioni di tale situazione sono ataviche, culturali e ritengo ineliminabili. Ad ogni modo, se non si sottraessero indebitamente soldi pubblici in ogni passaggio che questi fanno dall'erario al mercato, ce ne sarebbe di acqua per il cavallo....inizierebbe a correre al galoppo. Tanto per dire, se solo la ragione Calabria avesse un bilancio della sanità, potrebbe comprendersi dove e come sono spesi i circa 10 miliardi di euro che lo Stato le passa ogni anno per assicurare un servizio sanitario di cui si sa poco o nulla. Tanto per dire, se si introducesse un metodo serio per controllare le varianti in corso d'opera nei lavori pubblici, a fine anno si recupererebbe il 15% di quanto oggi si spende. Certo, negli altri paesi dell'europa "seria" queste sigenze non ci sono perchè i bilanci della sanità esistono e perchè non si fa il banchetto ogni appalto.


quindi tutto gira intorno alla corruzione e all'evasione! a perimetro di spesa pubblica invariata e a tassazione invariata basta risolvere il problema della corruzione e dell'evasione e in men che non si dica l'italia si risolleverà! mi spiace ma io non ci credo, per me sono balle per non affrontare i veri problemi dell'italia: terza spesa pubblica al mondo, tassazione da secondo paese al mondo e servizi da ventesimo! la germania in meno di dieci anni ha ridotto la spesa pubblica dal 58% del PIL al 48% (dieci punti percentuali in meno) e l'80% della contrazione di spesa pubblica l'ha destinato all'abbattimento delle tasse per dare respiro ad aziende e famiglie! la germania oggi è quel che è 1) perchè ha ridotto il debito 2) perchè ha ridotto il deficit 3) perchè ha investito pretendendo da tutti più lavoro (ore in più), fatto meglio (produttività) e in alcuni periodi a meno soldi 3) ha messo in costituzione dei limiti della spesa pubblica (50% del PIL) ed entro il 2015 pure l'obbligo a deficit ZERO (altro che politiche keynesiane)...

la tanto amata germania per sistemarsi ha previsto cassa integrazione per i più giovani al massimo per 12 mesi, per i più vecchi 18! dopodichè? dopodichè per vivere ti azzeri il patrimonio. e dopo? dopo se finisci sulla strada ti aiuto altrimenti o ti metti a lavorare (qualsiasi lavoro) oppure vai avanti ad azzerarti il patrimonio (vendendo pure la casa)... questa è stata la germania di ieri per essere quella di oggi (tanto decantata da noi)...

lascio perdere il regno unito e 90m miliardi di risparmi inflitti da cameron...

il problema dell'italia? che facciamo finta di soffrire... di star male... in realtà non abbiamo idea di cosa voglia dire... e ce la raccontiamo... è l'evasione, è la corruzione! E' IL DEBITO altro che balle

ps: da noi? 7 anni di cassa integrazione alitalia... cassa a LVG.... e prossimamente sette anni di cassa a meridianafly? in germania da 12 a 18 mesi e poi non ci son più santi