Grazzanise, pronti 535 milioni
L’Enac sì al piano della Gesac
I fondi investiti dalla società di Capodichino serviranno
a coprire il 49% dell’opera, l'annuncio di Cascetta
CASERTA — L’annuncio da parte dell’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, che venerdì scorso — durante il convegno biennale dei gio*vani imprenditori di Caserta — ha anticipato l’ormai immi*nente stipula dell’intesa tra l’Enac e la Gesac per estende*re la concessione dell’aeropor*to di Capodichino allo scalo di Grazzanise, rappresenta il defi*nitivo disco verde per il decol*lo del nuovo sistema aeropor*tuale della Campania. Con la convenzione che dovrebbe es*sere formalizzata entro la fine di giugno, la Gesac potrà infat*ti avviare il progetto per la rea*lizzazione dell’aeroporto di Terra di Lavoro. D’altro canto, le risorse pubbliche necessa*rie alla prima fase dei lavori sono già state confermate nel*l’agosto del 2008 dall’accordo tra governo e Regione sulla nuova legge obiettivo: 905 mi*lioni di euro di fondi Fas che verranno assegnati dal Cipe.
A questi si aggiungeranno i 535 milioni che la società control*lata dal gruppo inglese Baa, ha intenzione di investire. Il percorso era iniziato nel 2003, con lo studio di fattibili*tà commissionato dalla Regio*ne nel 2003 a tre società di li*vello internazionale e conse*gnato al ministero delle Infra*strutture. Due anni dopo l’ap*provazione del masterplan del sistema aeroportuale campa*no, predisposto dalla Gesac sulla base dello studio regio*nale. Un piano che contiene l’in*dicazione degli investimenti e degli interventi strutturali ne*cessari a soddisfare la crescita prevista del traffico attraverso la delocalizzazione funzionale di alcune attività di Capodichi*no, e la relativa pianificazione economica e finanziaria. La delocalizzazione a Graz*zanise era già prevista dal provvedimento con il quale l’Enac ha concesso alla Gesac la gestione totale fino al 2043 dell’aeroporto di Napoli; men*tre con il masterplan è stata in*dividuata anche l’area dell’in*tervento, situata a fianco del*l’aeroporto militare, non più disponibile per una dismissio*ne.
I fondi messi a disposizione dalla società di gestione di Ca*podichino serviranno a copri*re non solo il 49 per cento dei costi di costruzione del nuovo areroporto casertano ma an*che quelli di adeguamento di Pontecagnano. Per i lavori si ipotizza una spesa in manodo*pera di circa 45 milioni di eu*ro all’anno fino allo start up. L’impatto occupazionale di*retto, indiretto e indotto, al 2030, è stimato di circa 15mila addetti e di circa 22mila nel 2040. Per migliorare l’accessibili*tà dello scalo, è previsto un collegamento ferroviario della metropolitana regionale (in corso uno studio di fattibilità dell’Eav), oltre che il collega*mento A1- Capua-Villa Liter*no- tangenziale di Napoli, che metterà sullo stesso grande «raccordo anulare della Cam*pania » i due scali di Grazzani*se e Capodichino. In futuro Grazzanise ospite*rà principalmente un traffico internazionale-intercontinen*tale e di tipo leisure (turisti*co) nazionale e intraeuropeo, e potrà costituire per questo un’idonea base per vettori low cost (a tariffe economi*che).
Pietro Falco
26 maggio 2009
http://corrieredelmezzogiorno.corri...oni-l-enac-si-piano-gesac-1501397043820.shtml
L’Enac sì al piano della Gesac
I fondi investiti dalla società di Capodichino serviranno
a coprire il 49% dell’opera, l'annuncio di Cascetta
CASERTA — L’annuncio da parte dell’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, che venerdì scorso — durante il convegno biennale dei gio*vani imprenditori di Caserta — ha anticipato l’ormai immi*nente stipula dell’intesa tra l’Enac e la Gesac per estende*re la concessione dell’aeropor*to di Capodichino allo scalo di Grazzanise, rappresenta il defi*nitivo disco verde per il decol*lo del nuovo sistema aeropor*tuale della Campania. Con la convenzione che dovrebbe es*sere formalizzata entro la fine di giugno, la Gesac potrà infat*ti avviare il progetto per la rea*lizzazione dell’aeroporto di Terra di Lavoro. D’altro canto, le risorse pubbliche necessa*rie alla prima fase dei lavori sono già state confermate nel*l’agosto del 2008 dall’accordo tra governo e Regione sulla nuova legge obiettivo: 905 mi*lioni di euro di fondi Fas che verranno assegnati dal Cipe.
A questi si aggiungeranno i 535 milioni che la società control*lata dal gruppo inglese Baa, ha intenzione di investire. Il percorso era iniziato nel 2003, con lo studio di fattibili*tà commissionato dalla Regio*ne nel 2003 a tre società di li*vello internazionale e conse*gnato al ministero delle Infra*strutture. Due anni dopo l’ap*provazione del masterplan del sistema aeroportuale campa*no, predisposto dalla Gesac sulla base dello studio regio*nale. Un piano che contiene l’in*dicazione degli investimenti e degli interventi strutturali ne*cessari a soddisfare la crescita prevista del traffico attraverso la delocalizzazione funzionale di alcune attività di Capodichi*no, e la relativa pianificazione economica e finanziaria. La delocalizzazione a Graz*zanise era già prevista dal provvedimento con il quale l’Enac ha concesso alla Gesac la gestione totale fino al 2043 dell’aeroporto di Napoli; men*tre con il masterplan è stata in*dividuata anche l’area dell’in*tervento, situata a fianco del*l’aeroporto militare, non più disponibile per una dismissio*ne.
I fondi messi a disposizione dalla società di gestione di Ca*podichino serviranno a copri*re non solo il 49 per cento dei costi di costruzione del nuovo areroporto casertano ma an*che quelli di adeguamento di Pontecagnano. Per i lavori si ipotizza una spesa in manodo*pera di circa 45 milioni di eu*ro all’anno fino allo start up. L’impatto occupazionale di*retto, indiretto e indotto, al 2030, è stimato di circa 15mila addetti e di circa 22mila nel 2040. Per migliorare l’accessibili*tà dello scalo, è previsto un collegamento ferroviario della metropolitana regionale (in corso uno studio di fattibilità dell’Eav), oltre che il collega*mento A1- Capua-Villa Liter*no- tangenziale di Napoli, che metterà sullo stesso grande «raccordo anulare della Cam*pania » i due scali di Grazzani*se e Capodichino. In futuro Grazzanise ospite*rà principalmente un traffico internazionale-intercontinen*tale e di tipo leisure (turisti*co) nazionale e intraeuropeo, e potrà costituire per questo un’idonea base per vettori low cost (a tariffe economi*che).
Pietro Falco
26 maggio 2009
http://corrieredelmezzogiorno.corri...oni-l-enac-si-piano-gesac-1501397043820.shtml