ENAC : aeroporti italiani a rischio collasso


Ho solo approfondito un attimo la situazione francese. I micro aeroporti inutili peraltro non sono una prerogativa italiana, ma se ne trovano a bizzeffe quasi in ogni angolo d'Europa. È importante anche specificare che un aeroporto diventa spropositatamente costoso solo quando ci si ostina a farne uno scalo servito da voli di linea anche se mancano le condizioni di mercato.
FRL o RMI hanno creato voragini finanziarie solo nell'ultimo decennio, quando si è scatenata la gara al milione di pax a qualsiasi costo. Prima non erano macchine perfette per perdere milioni.

la prerogativa italiana è continuare a investire milioni in questi micro aeroporti inutili quando ormai non c'è molto da fare
 
Quindi, in Lombardia, Veneto, Emilia R, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria, un aeroporto a testa?
ripeto che scrivo da profano
malpensa, venezia, rimini, firenze, fiumicino mi sembrano quasi indispensabili (dal punto di vista finanziario non so nulla)
volevo appunto sapere i vs punti di vista, ho espresso una opinione da profano ripeto
 
a parte gli scherzi, in primis la futura AV che non è ancora stata approvata (il tratto tra Brescia e Verona è un pezzo di carta attualmente) e soprattutto nessuno prevede la fermata a Montichiari (quindi non capisco perchè vi ostinate a dire che VBS sarebbe collegato con la futura AV), in secundis VBS non ha assolutamente le strutture adatte per diventare un "grande" aeroporto (che poi questi 15mln di pax proprio non li vedo...) quando BGY e VRN hanno una struttura ben consolidata...che poi come fai a dire che si danneggiano a vicenda? bah....
Troppo semplice prendersela con Vbs (che per noi bresciani può assolutamente chiudere anche oggi, visto com'è gestita e vista la vicinanza di Bgy e Vrn); mi piacerebbe vedere Bgy nelle mani della strega cattiva Catullo da oggi e per una ventina d'anni...poi mi piacerebbe vedere le tua rabbia nel leggere i post di tutti i forumisti che "logicamente" e "giustamente", definirebbero Bgy un aeroporto superfluo, inutile, dannoso, senza nè presente nè futuro (ciò che viene scritto su Vbs "grazie al volere della Catullo"). Bisogna cambiare mentalità e giudicare senza farsi abbagliare dalla propria pista del cuore...
Ciò non cambia che per noi bresciani l'aeroporto di casa è Bgy (purtroppo) e alla Sacbo vanno fatti solo complimenti.
 
Troppo semplice prendersela con Vbs (che per noi bresciani può assolutamente chiudere anche oggi, visto com'è gestita e vista la vicinanza di Bgy e Vrn); mi piacerebbe vedere Bgy nelle mani della strega cattiva Catullo da oggi e per una ventina d'anni...poi mi piacerebbe vedere le tua rabbia nel leggere i post di tutti i forumisti che "logicamente" e "giustamente", definirebbero Bgy un aeroporto superfluo, inutile, dannoso, senza nè presente nè futuro (ciò che viene scritto su Vbs "grazie al volere della Catullo"). Bisogna cambiare mentalità e giudicare senza farsi abbagliare dalla propria pista del cuore...
Ciò non cambia che per noi bresciani l'aeroporto di casa è Bgy (purtroppo) e alla Sacbo vanno fatti solo complimenti.

non è questione di pista del cuore, è questione che se VBS oggi è nelle mani della strega evidentemente un motivo ci sarà no? se poi un apt da quasi 9 mln di pax è superfluo....
 
Dopo i milioni di euro annuali per contratti Rayanair ripianati con mutui in corso!!!! Con quello che costa la soc. SAGA, pur di rientrare nei fatidici aeroporti di interesse nazionale ( più di 500 mila/pax annui) ora succede anche questo. E l'ENAC parla di aeroporti al collasso? Se ne accorgono ora... nooo è una burletta!!!!!
PESCARA. La Regione Abruzzo ricapitalizzerà la Saga per un importo pari a circa 6 milioni di euro.
I soldi dunque arriveranno, il salvagente è stato lanciato: è stato lo stesso presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in qualità di maggior azionista della Saga, a comunicarlo nel corso della convocazione dell'Assemblea straordinaria e ordinaria dei soci, che si è svolta nella tarda mattina di ieri nella sede dell'aeroporto dell'Abruzzo.
Cambiano le giunte ma la Saga è sempre in rosso (e non si è mai capito il perchè) e tutti sono sempre pronti a ripianare i debiti. Una gestione proficua, in attivo, capace di generare davvero economia intorno al turismo non c'è mai stata. In compenso i soldi sono usciti per finanziare operazioni -anche nel lontano passato- che non sempre hanno ottenuto ricadute considerevoli sul territorio puntando via via su questa o quella compagnia.
Se fino a due mesi fa la ricapitalizzazione sembrava impossibile («gli enti non hanno i soldi»), alla fine la Regione ha aperto il portafogli. Resta sul tavolo la difficoltà di far vivere un aeroporto che non ha un bacino di utenza sufficiente né una politica turistica regionale alle spalle in grado di farlo funzionare senza difficoltà e drenare continuamente risorse non è certo la soluzione migliore.
Rinunciare all'aeroporto sarebbe una scelta fallimentare in partenza ma tenerne uno in costante deficit non è una scelta migliore.
Inoltre le passate gestioni hanno potuto contare su una costante nebbia che avvolgeva i bilanci e le scelte strategiche. Oggi nonostante le nuove norme impongano la pubblicazione di tutti i documenti la Saga è ancora indietro ed ancora molto il lavoro da fare.
«All'aeroporto crediamo e puntiamo - ha chiarito D’Alfonso- perché ci garantisce la connettività con l'Europa e con il mondo».
Purtuttavia, sulla questione della compartecipazione economica, il presidente è stato chiaro e ha chiesto che si punti «progressivamente all'approvvigionamento finanziario occorrente, attraverso la vendita dei servizi aeroportuali ai vettori che ci dobbiamo impegnare a programmare, affinché scelgano l'aeroporto dell'Abruzzo quale hub per i collegamenti dello spazio aereo da e per il Mediterraneo».

Insomma, pare di aver capito: adesso i soldi ve li diamo ma lo scalo deve farcela economicamente da sola. Che poi è la stessa cosa che sostiene l’Unione Europea.
Solo 6 mesi fa la Consulta ha bocciato 5,5 milioni di euro che la Regione aveva girato allo scalo pescarese ritenendoli «aiuti di Stato che falsano la concorrenza»
Il presidente ha quindi aggiunto che l'Ente Regione è «ambiziosamente interessata a programmare con Saga interventi di riqualificazione degli spazi destinati alla vita commerciale e all'erogazione dei servizi, puntando a diventare un sito aeroportuale capace anche di elevatissima accoglienza turistica».
Una ulteriore via di potenziamento della Saga passa attraverso il «dialogo competitivo con Enac e il Ministero dei Trasporti, per difendere e promuovere la potenzialità dello scalo abruzzese, nella mappa degli spostamenti aerei di intesse della nostra regione».
Infine D'Alfonso ha chiesto che il nuovo Piano industriale sia sottoposto «ad una disamina di merito di Confindustria e delle altre espressioni produttive, come quelle turistiche, perché il Piano industriale costituisca lo strumento per prefigurare il punto di arrivo dell'autosostenibilità finanziaria».
Se la Regione non defenestra presidente e dirigenti che non hanno saputo portare nemmeno un nuovo volo dalla gestione Mannetti in poi ma anzi hanno assistito alla perdita di voli cargo, postali e passeggeri non dovuti alla mancanza di merci o di passeggeri la situazione non migliora di certo!
C'è carenza di pubblicità dei voli esistenti, non si sono degnati nemmeno di aprire un duty free e o bar nelle sale imbarchi o altre attività che possono portare introiti alla saga.
 
Quando ero ragazzino, credevo che l'unico aeroporto in Italia fosse a Roma, quando poi, un mio zio, atterro' a Milano, rimasi sorpreso, per finire, quando, su quotidiano, lessi che l'allora allenatore Pesaola, scudetto con la Fiorentina, da Napoli, sua citta' di residenza, anche se Argentino, arrivo' a Bologna, da Napoli, per firmare il contratto con la squadra felsinea, rimasi scioccato. Ero un ragazzino, poco informato, ma ora, credo proprio, che una possibile situazione, sia semplice utopia.

Quando da grande ti sei trasferito a Pilar de la Hordada, hai poi cambiato opinione?