Imbarchi senza obbligo di documento d’identità, Di Palma (Enac): «Procedure più veloci, sicurezza garantita»
di Leonard Berberi
Il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile: «La novità vale in tutti gli aeroporti d’Italia. I passeggeri devono aspettarsi controlli a sorpresa e devono sempre portarsi i documenti»
«Gli aeroporti sono luoghi protetti ed è venuto il momento di equiparare i viaggi in aereo a quelli in treno». Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, conferma al
Corriere che all’imbarco in Italia sui voli nazionali ed europei non servirà esibire il documento d’identità.
Presidente ma questo vale in tutti gli aeroporti italiani?
«Nessuno escluso»
Ma è sicura questa modalità?
«Ai fini dei controlli non cambia nulla: chi arriva al gate dovrà passare ai metal detector».
Quindi da oggi basterà solo la carta d’imbarco?
«È così. Ma chiaramente uno potrà essere fermato e controllato dalle forze dell’ordine e lì dovrà mostrare un documento d’identità»
E se uno non ce l’ha?
«Intanto chiariamo una cosa: passaporti o carte d’identità non dovranno mica essere lasciati a casa. Se al momento del controllo a sorpresa il viaggiatore non ce l’ha non si imbarca».
In questo modo però uno può salire su un volo usando la carta d’imbarco di un altro.
«Ma qui subentrano tutti i filtri di sicurezza, visibili e non visibili, che esistono negli scali. E posso assicurare che per chi viola le norme le san-zioni sono severissime».
Perché avete preso questa decisione?
«C’è molta perdita di tempo a livello burocratico. Togliendo l’obbligo ci si imbarca anche più velocemente. E questo avviene all’interno di un sistema iper sicuro come quello del trasporto aereo».
Presidente come Enac c’è anche la novità dei tesserini di chi si muove in ambito aeroportuale.
«Non li facciamo pagare più, chiediamo soltanto una cifra quasi simbolica: un paio di euro».
Perché quanto costava l’emissione di un tesserino?
«Fino a 40 euro, una spesa davvero significativa se si pensa che ne emettiamo tra i 200 e i 250 mila. I risparmi saranno evidenti per un’azienda di handling che ha magari duemila dipendenti».
Il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile: «La novità vale in tutti gli aeroporti d’Italia. I passeggeri devono aspettarsi controlli a sorpresa e devono sempre portarsi i documenti»
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