EK apre MXP-JFK da ottobre CONFERMATO!


+ 28% è un aumento notevole di capacità sulla tratta! Qualcuno salterà?

il peggior servizio in termini di qualità lo offre AA secondo me (senza parlare dei perenni ritardi)..il miglior servizio rimane quello di AZ soprattutto in J..Delta e United (767-400 daily invece che il -200 della scorsa summer)direi in continua crescita..quella che secondo me rischia di saltare è quella che aveva la livrea dell Aquafresh :D
 
Probabilmente una delle quattro se ne dovra' andare. E' vero che i passeggeri sulla tratta MXP-NYC sono in costante aumento dal 2007 ad oggi, come si vede in questa tabella che avevo creato con dati forniti da un altro utente di SSC, Spanna:

untitled-2.jpg


Ma un +28% di capacita' non e' proprio facilmente assorbibile. Dovessi scommettere dei soldi, opterei per una delle due Skyteam, lasciando code share e quant'altro all'altra.
 
+28% presume che tutti i posti del volo siano riservati al segmento MXP-JFK
 
+28% presume che tutti i posti del volo siano riservati al segmento MXP-JFK

a meno di prezzi super convenienti dubito che tanti da Dubai rinuncino alla comodita' del volo diretto , poi dipende dalle coincidenze e dagli orari magari per qualcuno proveniente dall'oriente puo' far comodo prendere il volo 'spezzato' piuttosto che aspettare diverse ore a Dubai aspettando il diretto
 
a meno di prezzi super convenienti dubito che tanti da Dubai rinuncino alla comodita' del volo diretto , poi dipende dalle coincidenze e dagli orari magari per qualcuno proveniente dall'oriente puo' far comodo prendere il volo 'spezzato' piuttosto che aspettare diverse ore a Dubai aspettando il diretto


Emirates – Volo 206 7h 55m
Partenza mer 22:20 JFK New York, NY, Stati Uniti
Arrivo gio 12:15 MXP Milano, Italia
Economy
| Boeing 777-300ER (Aerei jet a corpo ampio) | 7h 55m | 9+ posti rimasti
Stesso aereo MXP Milano, Italia
1h 45m
Emirates – Volo 206 6h 05m
Partenza gio 14:00 MXP Milano, Italia
Arrivo gio 22:05 DXB Dubai, Emirati Arabi Uniti
Economy
| Boeing 777-300ER (Aerei jet a corpo ampio) | 6h 05m
Cambia aerei DXB Dubai, Emirati Arabi Uniti
5h 20m
Emirates – Volo 354 7h 35m
Partenza ven 3:25 DXB Dubai, Emirati Arabi Uniti
Arrivo ven 15:00 SIN Singapore, Singapore
 
Stanno caricando le tariffe, per ora è possibile visualizzare solo la tratta singola (aolo andata) MXP-JFK.

Per il 1 ottobre i prezzi sono questi:
economy 591
business 1328
first 6523

Immagino ci saranno parecchi aggiustamenti nelle prossime ore.
 
Stanno caricando le tariffe, per ora è possibile visualizzare solo la tratta singola (aolo andata) MXP-JFK.

Per il 1 ottobre i prezzi sono questi:
economy 591
business 1328
first 6523

Immagino ci saranno parecchi aggiustamenti nelle prossime ore.

incredibile

EDIT : scusa leggo solo ora che sono prezzi OW
 
-------------------------
VOLO EK : 736€ A/R in Y
-------------------------
AZ 576€
DL 576€
AA 589€

TK 567€ via IST
LH 575 via FRA
IB 580 via MAD
BA 580 via LHR

da LIN eco
IE 568 via DUB
VA 593 via LHR
LH 596 via FRA
SN 597 via BRU
AF 598 via CDG



--------------------------
VOLO EK 2.115€ A/R in J
--------------------------
AA 2.101€ diretto
AZ 2.231€ diretto
DL 2.231€ diretto
tutte le altre con scalo tra 2.150€ e 2.350€

da LIN business


IE 1.861 via DUB
BA 2.207 via LHR
LH 2210 via FRA



--------------------------
VOLO EK 6.215€ A/R in F

--------------------------
BA 5.190 via LHR
AA 5.819 via LHR
LH 6.094 via FRA
LX 6.097 via ZRH

da LIN first
BA 5191 via LHR
AA 5894 via LHR
AF 6195 via CDG


Periodo di riferimento prima settimana di ottobre
 
Ultima modifica:
Beh, per quest'estate avevo trovato una J su LAX per circa 2200 euro con AZ (peccato non abbia convinto la moglie :( ).
Il prezzo in Y invece mi sembra un po' altino considerando che ottobre non è certo alta stagione per il turismo. Credo che vedremo presto aggiornamenti tariffari.
 
Emirates a Malpensa e la clausola di designazione comunitaria

Scritto da Opinioni e contributi Il 16 Aprile 2013 @ 20:28 Nella sezione Analisi

di Antonio Bordoni

Secondo la Corte di giustizia dell’Unione Europea le disposizioni che limitano i benefici negli accordi di servizi aerei alle sole compagnie aeree nazionali dello Stato membro interessato sono in violazione delle norme europee (IP/02/1609). Da ciò l’UE fa discendere l’obbligo di apporre la "clausola di designazione comunitaria". Chiariamo il concetto con un esempio. Lo Stato "A" membro della Unione Europea firma un accordo con lo Stato extracomunitario "B" ; in base alle norme UE i diritti di traffico contenuti in questo accordo non possono essere limitati ai soli vettori aerei appartenenti allo Stato "A" bensì si devono estendere a tutti i vettori degli altri Paesi UE.

La richiesta sottintende il concetto che nel momento in cui uno Stato comunitario stipula un accordo lo fa in pratica anche a nome di tutti gli altri e, come è facile immaginare, la cosa ha sollevato non poche perplessità: lo stato extra-UE avrebbe di fatto dovuto accettare di aprirsi ai collegamenti delle aerolinee non di un solo Paese, ma di ogni altra nazione appartenente all’Unione. Precisa a tal proposito il Regolamento 847/2004: «le relazioni aeronautiche internazionali tra gli Stati membri e i paesi terzi sono state tradizionalmente disciplinate da accordi bilaterali sui servizi aerei conclusi dagli Stati membri con paesi terzi … a seguito delle sentenze pronunciate dalla Corte di giustizia delle Comunità europee … la Comunità ha competenza esclusiva per quanto riguarda vari aspetti di tali accordi».

A dimostrazione dell’inutilità pratica di questo regolamento - varato, paradossalmente, dalla stessa Europa che si vantava di aver "deregolamentato" l’aviazione civile - va ricordato che ad oggi risulta che una sola compagnia aerea abbia deciso di avvalersi di una tale opportunità. Si tratta, per la cronaca, della controllata British Airways "OpenSkies", che opera voli da Orly verso gli aeroporti newyorchesi di JFK e Newark, per la verità dettati più dalla necessità di decongestionare Heathrow che non da genuine esigenze di marketing.
L’argomento della clausola comunitaria si presta egregiamente a venir commentato nell’ambito della recente notizia secondo la quale l’Italia permetterà a Emirates, vettore di Dubai, di operare voli da Malpensa su New York in regime di "quinta libertà", un privilegio di non facile concessione. Quale introduzione al problema bisogna prendere atto che in questi ultimi anni il principale vettore italiano ha molto ridotto la propria rete di servizi intercontinentali. Di fronte a questo fatto indiscutibile, in teoria sarebbe logico pensare che altri vettori europei si avvalgano della clausola comunitaria per inserirsi su quelle direttrici abbandonate. Malgrado la clausola europea sia ormai in vigore da un decennio, fino a oggi ciò non è mai avvenuto.

Crediamo che il particolare meriti un approfondimento. Per quale motivo in un continente nel quale i membri UE godono di questa allettante possibilità nessuno pensa di sfruttarla a proprio vantaggio? La risposta all’intrigante questione viene dalla geografia dei collegamenti che i tre maggiori poli aeronautici europei (Francoforte, Parigi e Londra) hanno costruito nell’Europa deregolamentata. La rete di alleanze intessuta dai vettori capofila, in particolare da Lufthansa e Air France, è tale che essi non hanno affatto bisogno di aprire un Malpensa-New York. I collegamenti in pool attuati con i loro partner "controllati" (Air France/Alitalia o Lufthansa/Air Dolomiti) già portano il traffico originante dal nord Italia sui loro hub e ogni collegamento intercontinentale attuato da altri scali italiani non farebbe altro che sottrarre traffico diretto ai propri punti di smistamento (Parigi o Francoforte/Monaco).

Un tale tipo di collegamento avrebbe forse potuto essere attuato da un vettore di medie dimensioni, ma in tale ipotesi bisogna considerare che il costo per impiantare su una base straniera un collegamento intercontinentale di quinta è tanto alto da sconsigliare l’operazione. Sotto questa la luce la scarsa praticità della clausola in esame, che pure ha sollevato non pochi malumori, è più che mai evidente. A completamento va inoltre detto che nel caso degli accordi con gli Stati Uniti la clausola è stata materia di scambio per la possibilità data ai vettori a stelle e strisce di aprire collegamenti intra-europei; ma anche in questo caso non è esagerato parlare di fiasco dal momento che collegamenti di tale genere sono decisamente passati di attualità, preferendo i vettori operare su settori punto-a-punto.

Preso atto che nessun vettore UE era intenzionato ad avvalersi della clausola in oggetto per attuare voli intercontinentali su Malpensa, non rimaneva che allentare i cordoni dei bilaterali esistenti e permettere a vettori extracomunitari di avvalersene. Pur prendendo atto della decisione del nostro maggior vettore di limitare i collegamenti intercontinentali, non si può ignorare che nel momento in cui un vettore nazionale decide di impiantare i propri collegamenti intercontinentali su un solo scalo (perché ovviamente non è praticabile usarne due), bisogna anche ritenere che tenterà di incanalare il traffico proveniente da altre città sul proprio hub. Da questo punto di vista permettere a vettori extra-UE di attivare collegamenti diretti intercontinentali non può che danneggiare l’interesse del vettore nazionale. Protezionismo? Lo si può chiamare come si vuole, ma è anche per scelte come quelle da noi ricordate che per i nostri vettori è difficile riprendersi dalla crisi cui sono caduti.

http://www.dedalonews.it/it/index.p...sa-e-la-clausola-di-designazione-comunitaria/
 
Chi è stato ad alzare questo polverone? La solita AZ con le ossa rotte e ridotta ormai alle corde?
 
E' interesse anche di Francoforte, Parigi e Londra a voler alzare eventuali polveroni.

Quoto, anche perché paradossalmente in MXP-JFK di EK danneggia maggiormente gli yield di BA, AF e LH, che AZ, vettore che nel panorama Milanese, per quanto concerne il lungo raggio, è ormai confinato in un angolo.
 
Quoto, anche perché paradossalmente in MXP-JFK di EK danneggia maggiormente gli yield di BA, AF e LH, che AZ, vettore che nel panorama Milanese, per quanto concerne il lungo raggio, è ormai confinato in un angolo.
Secondo me più che altro hanno paura di un precedente che un domani potrebbe venir replicato nei rispettivi paesi. E con la massacrata che stanno subendo in Asia/Africa, le major europee vedono come fumo negli occhi la possibilità che EK e soci un domani si portino a casa anche una quota del mercato Europa-America.
In questo contesto si inserisce anche la polemica per l'accordo USA- Abu Dhabi che prevede l'apertura nell'aeroporto emiratino di una postazione di preclearance doganale USA, per permettere a chi transita da AUH di svolgere rapidamente le pratiche di ingresso negli USA prima dell'imbarco, in modo da saltare le lunghe code che spesso affliggono gli aeroporti USA. Le compagnie europee (che nei rispettivi hub non dispongono della pleclearance), ovviamene non hanno gradito.

http://www.routes-news.com/news/1306-abu-dhabi-preclearance-plan-enrages-european-airlines
 
Sinceramente siamo stati al gioco di queste compagnia sino a poco tempo fa che, con i mezzucci su LIN, si pappano uno dei mercati più remunerativi d'Europa senza colpo ferire. Continuano a prendersi passeggeri senza "regalarne" qui perché la delicata situazione milanese non lo permette. Il polverone lo anzano quelle compagnie che, ai tempi, lo alzarono per lo spostamento dei voli da LIN a MXP, nulla di nuovo.