easyJet - Roma Fiumicino


Peccato, volo regolarmente sulla tratta FCO-LIN quasi 90% Easyjet, 10% Alitalia.
A mio avviso ha ottimi slot (specialmente da FCO verso LIN) e i prezzi sono competitivi rispetto ad AZ, specialmente prenotando due o più voli contemporaneamente.
L'unico punto debole della tratta è la poca puntualità, specialmente in estate i ritardi sui voli serali erano regolari.

chissà se questi slot verranno presi da altre compagnie anche se l'abbandono di FR su CIA mi fa temere di no.


saluti
 
​[VIDEO]
Fiumicino, chiusi in aereo senza aria condizionata

La disavventura di un volo Easyjet diretto a Malpensa
I passeggeri di un volo EasyJet diretto da Roma Fiumicino a Milano Malpensa sono rimasti chiusi in aereo, senza aria condizionata, per diversi minuti, prima di essere nuovamente sbarcati a terra in attesa che il sistema di climatizzazione venisse riparata. Il video è stato diffuso dall’emittente web primopianoitalia.tv

http://video.corriere.it/fiumicino-...izionata/c0064a5e-313c-11e5-baf0-7fcacd4a9aca
 
Certo sono pericolosi i passegeri accaniti, però in una caso simile mantenedoli a bordo sarebbe meglio aprire le porte e mettere i nastri gialli e neri.. Ma l'aereo era fermo al gate? Perchè in tal caso avrebbero potuto usare finger o scale senza problemi. Sono confuso
 
In una situazione del genere io avrei dato di matto. Lavoro in questo campo da molti anni, ho volato centinaia di volte su liner prettamente di corto/medio raggio. Da qualche tempo però sto "soffrendo" di una strana forma di claustrofobia che si manifesta nel momento in cui sono chiuso in un mezzo di trasporto fermo. Se è in movimento, e i passeggeri sono seduti al proprio posto, non ho particolari problemi. Se invece è fermo con passeggeri, come in questo caso, in piedi nel corridoio divento pazzo :D

Quando posso scelgo sempre l'ultima fila, alla peggio chiedo all'AV di aprire il portellone per poter avere aria ..

Settimana scorsa in transito a BCN, imbarco con autobus presso piazzola remota. Il mezzo si avvicina all'aereo, apparentemente senza equipaggio e senza ramp agent a coordinare le operazioni, e rimane fermo. Un minuto, due minuti, cinque minuti .. Mi avvicino con passo deciso alla vetrata che separa la cabina dall'autista e picchio sulla stessa per richiamare l'attenzione dell'autista. Questo capisce il disagio e sposta l'autobus di circa 10 metri, quasi vicino all'ala sinistra. La purser, in effetti non c'era alcun ramp agent, ci vede e dà subito l'ok all'imbarco.

Alcuni pax hanno visto la scena e hanno, a loro modo, apprezzato il gesto.

La mente umana è davvero strana, mettetemi cinque ore in piena turbolenza e non fiaterò mai, ma dieci minuti seduto e fermo in mezzo a decine di passeggeri e vado fuori di testa :D
 
Certo sono pericolosi i passegeri accaniti, però in una caso simile mantenedoli a bordo sarebbe meglio aprire le porte e mettere i nastri gialli e neri.. Ma l'aereo era fermo al gate? Perchè in tal caso avrebbero potuto usare finger o scale senza problemi. Sono confuso

Le nostre procedure non lo consentono se non c'è una scala (o un finger) attaccati
È per una questione di sicurezza, poichè in caso di qualsiasi emergenza sarebbe impossibile armare gli scivoli prima che le persone inizino a spingere... e saltare da 3/4m sarebbe molto rischioso
L'aereo era fermo al parcheggio da come si puoò vedere nelle immagini, ma non conosco il motivo per cui il finger non sia stato utilizzato ma si sia aspettata una scala sulla porta posteriore
 
L’aereo non va e i passeggeri restano a bordo nella canicola

VIDEO - La disavventura per un guasto: ko velivolo e condizionatore.
«Scene di panico e malesseri»

MALPENSA - Bloccati per un’ora all’interno di un aereo che non decolla. Con un caldo asfissiante da togliere il respiro. La disavventura - per fortuna senza gravi conseguenze - è capitata lunedì sera ai viaggiatori del volo EZY910 EasyJet da Roma Fiumicino a Milano Malpensa delle ore 19.55. Tra di loro c’era anche Ezio Mainetti, direttore di Video Varese. Che ha filmato la peripezia pubblicando il video sui social network.
«Dovevo tornare a Varese da Roma, dove sono stato per lavoro - racconta Mainetti - La serata era già cominciata male, con l’annuncio di un ritardo di 20 minuti dovuto a problemi tecnici. Ho notato anche delle strane discussioni tra gli addetti del personale di terra: l’impressione è che stessero parlando di qualche problema. Poi abbiamo capito perché».


Un’odissea con EasyJet


Appena saliti sull’aereo i passeggeri hanno trovato un’amara sorpresa: «C’era un caldo allucinante, non funzionava il condizionatore. Ma ci hanno comunque invitati ad accomodarci, con l’assicurazione che, subito dopo il decollo, il condizionatore avrebbe cominciato a funzionare».
Tutto nella norma, dunque, se non fosse per un piccolo particolare: il decollo non c’è mai stato. «I portelloni vengono chiusi, cominciano a passare i minuti, ma l’aereo resta fermo. Immobile. Intanto il caldo diventa insopportabile. E la gente, ovviamente, comincia a lamentarsi. L’aereo, quasi completamente pieno, è un forno. Non si respira più, diverse persone vanno nel panico».
Il problema è serio: «Un guasto tecnico impediva l’accensione dei motori - spiega Mainetti - Me l’ha detto lo stesso comandante quando siamo scesi dall’aereo. Col senno di poi, meno male che non siamo partiti».


Il letto che scotta


Ma torniamo a bordo: «Siamo rimasti bloccati per circa un’ora. Potete immaginare la situazione, con quel caldo asfissiante. Non ci facevano scendere perché non c’era una scaletta disponibile, e di conseguenza non potevano aprire il portellone perché ci sono dei protocolli da rispettare. Una volta arrivata la scaletta, abbiamo dovuto aspettare il pullman: per almeno un altro quarto d’ora siamo rimasti sotto l’aereo, sulla pista. Nel frattempo è anche arrivata un’ambulanza per soccorrere una donna che accusava un malore».
L’odissea si è conclusa con l’annullamento del volo: «Siamo stati tutti accompagnati in albergo - prosegue Mainetti - e anche qui sono successi episodi quanto meno curiosi. A due passeggeri, che non si conoscevano, è stato assegnato lo stesso letto matrimoniale».
Ora ci si può anche ridere su, ma per almeno un’ora i passeggeri se la sono vista davvero brutta: «Fortunatamente io riesco a mantenere il controllo e non soffro particolarmente il caldo. Ma molta gente è stata male sul serio. Qualcuno ha chiamato anche le forze dell’ordine. Il mio pensiero è che non avrebbero dovuto farci salire su quell’aereo».
Per la cronaca, i passeggeri sono tornati a casa martedì mattina: EasyJet ha messo a loro disposizione due voli, uno su Linate e un altro su Malpensa.


http://www.laprovinciadivarese.it/s...ri-restano-a-bordo-nella-canicola_1132411_11/
 
Nuova 'disavventura' con l'handler a FCO per U2, questa volta in arrivo ieri sera col volo LGW-FCO (U25259).



Fiumicino, odissea sul volo EasyJet da Londra: passeggeri bloccati in pista, poi due ore per ritirare i bagagli

Quando l'aereo ha toccato terra a Fiumicino i tanti ragazzi delle scolaresche e gli uomini d'affari che erano partiti da Londra Gatwick con il volo Easyjet ezy5359 hanno pensato di avercela fatta. Hanno creduto di essere scampati ai disagi e alle scene di esasperazione che da giorni sono normale amministrazione nello scalo più importante della Capitale.

Tutto sommato l'aereo su cui viaggiavano era sì partito alle 17.10, con quaranta minuti di ritardo, ma alla fine era arrivato puntuale, alle 20.40. Insomma, tutto faceva ben sperare. E invece no, l'avventura iniziava solo ora. Perché prima che i passeggeri potessero scendere da quel velivolo, di minuti ne sarebbero passati almeno una cinquantina. Solo a quel punto, quando il nervosismo cominciava a salire, è arrivata la scaletta che li ha liberati.

Tutto qui? Macché. C'era un'ultima, fondamentale operazione da sbrigare, l'ultimo ostacolo da superare prima di poter lasciare quell'aeroporto, che dopo un incendio in una pineta vicina è diventato per molti una trappola ammazza-vacanze. Il ritiro dei bagagli.

Passano dieci minuti. Poi venti, trenta, ma niente. Il rullo nero continua a girare ma di borse e valigie nemmeno l'ombra. Alcuni cominciano a pensare di aver sbagliato nastro, eppure no, è proprio il numero 9, quello che corrisponde al volo Easyjet Londra-Roma. Altri cercano qualcuno del personale per chiedere spiegazioni, ma a parlare con le persone ci sono solo dei gentili ma ignari agenti della Guardia di Finanza.

Passa un'ora, un'ora e mezza, quasi due ore. E a quel punto ad arrabbiarsi sono in tanti. Finalmente allora qualcuno della compagnia aerea se ne accorge. Una voce, che si tiene a distanza ben protetta dietro a un microfono, avverte i passeggeri che a breve sarebbero arrivati i bagagli tanto attesi. E dopo cinque minuti eccoli lì, finalmente, come un'apparizione. Da quando l'aereo ha toccato terra sono passate tre ore, più di quanto sia durato il volo. Giunto così, per ricordare che a Fiumicino sarà pure facile arrivare, ma per potersene andare bisogna essere fortunati.

Ne sanno qualcosa anche i passeggeri di un volo Vueling, decollato in serata da Palma di Maiorca. Anche per loro, al ritiro bagagli, l'attesas è stata di un paio d'ore.

http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRO...ti_pista_ritiro_bagagli/notizie/1497253.shtml
 
Cavolo... se l'aeroporto é il biglietto da visita di una nazione agli occhi dei visitatori non stiamo facendo proprio una bella figura!