E un altro vettore Francese se ne va: Air Turquoise


SkySurfer

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6 Novembre 2005
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Doveva trasferirsi da Reims a Vatry.

Air Turquoise era l'unica low-cost francese.

Ora nel panorama dell'aviazione commerciale francese rimangono Air France&partners, parecchie compagnie charter e qualche microvettore regionale come Twinjet.
 
Citazione:Messaggio inserito da SkySurfer

Doveva trasferirsi da Reims a Vatry.

Air Turquoise era l'unica low-cost francese.

Ora nel panorama dell'aviazione commerciale francese rimangono Air France&partners, parecchie compagnie charter e qualche microvettore regionale come Twinjet.

desolante....
 
e poi si parla di libera concorrenza...

a me sembra che la Francia sia l'oasi del protezionismo...sia nei confronti di realtà estere (vedi il caso ENEL di qualche tempo fa) sia anche internamente (a tutela del vettore di bandiera)...

vorrei proporio vedere come andrebbe AF senza tutta la tutela che ha da parte delle istitituzioni...

A.
 
REIMS, 2 août 2006 (AFP) -
La compagnie aérienne française à bas coûts Air Turquoise, mise en liquidation judiciaire le 19 juillet, va cesser son activité en l'absence de repreneur, a-t-on appris mercredi auprès du tribunal de commerce de Reims.



Air Turquoise se ne è definitivamente andata. Non si è presentato nessuno diposto a rilevarla.
 
evidentemente per i francesi non è un problema pagare un volo da parigi a nizza 4 volte tanto un volo da parigi a tokyo
 
Citazione:Messaggio inserito da md83

evidentemente per i francesi non è un problema pagare un volo da parigi a nizza 4 volte tanto un volo da parigi a tokyo

infatti AF è il vettore che genera più utili...

il protezionismo evidentemente da buoni frutti
 
Citazione:Messaggio inserito da md83

evidentemente per i francesi non è un problema pagare un volo da parigi a nizza 4 volte tanto un volo da parigi a tokyo

Ma se hanno easyJet tra CDG/ORY e NCE !

Cmq l'unico aeromobile di Air Turquoise è già ritornato al lessor.
 
Citazione:Messaggio inserito da Frequent Flyer


infatti AF è il vettore che genera più utili...

il protezionismo evidentemente da buoni frutti

bene allora importiamo questo sistema anche in italia..evviva AZ assorbe windjet volare eurofly meridiana air one blue panorama livingstone air italy!!!!!!!ma allora le leggi sul libero mercato che l' UE va tanto sbandierando e soprattutto l' Unione Europea più in generale a che CXXXX servono..Vedete che tutte le storielle sull'Europa Unita sono solo grosse e grasse menzogne
[:307][:307][:307][:307][:307][:307][:307][:307][:307][:307]
 
L'unico settore in Francia dove le compagnie non legate ad Air France prosperano o cmq hanno molte più chances di sopravvivere è quello charter o dei voli etnici. Per il resto è praticamente impossibile stare a galla.
 
Mi dispiace ma non mi sembra che abbiate una visione completa della situazione. Intanto, ho appena controllato sul sito AF, un biglietto CDG-NCE, nel periodo estivo, cioé di punta, costa 102€A/R (allora è 25€ un biglietto per Tokio?).

Inoltre,il panorama dei trasporti interni francese è molto diverso da quello di tutto il resto dell'Europa, e questo perché il sistema di ferrovie Francesi è efficientissimo, e servito in tutta la Francia capillarmente, e in particolare dal TGV (loro inoltre di sovvenzioni ne prendono, contrariamente al trasporto aereo, che invece è gravato da mille tasse e sovrattasse). Il più grande concorrente "interno" del trasporto aereo è dunque il treno, che non bisogna sbagliarsi nel comparare con il vergognoso e inefficiente sistema ferroviario Italiano.

Un'altro dato di cui pochi tengono conto inoltre è che la Francia è massicciamente colonizzata dalle LCC: Easyjet è la seconda compagnia operante in Francia, e anche Ryanair la fa da padrone.

Se nessuno si fosse mai chiesto il perché di questo, vi dico solo che, contrariamente alle compagnie Francesi che sono tenute a rispettare le regole Francesi del Lavoro</u> e della Direzione dell'Aviazione Civile Francese</u> (DGAC), loro seguono quelle molto più "rilassate" Irlandesi e Britanniche. Tanto per fare un esempio, un A/V Ryanair non ha il Brevetto da A/V che è necessario sia in Francia che in Italia perché da loro non esiste. Cioé il loro personale è meno qualificato di quello che per legge deve essere il personale che vola su un aereo Francese, ed è costato di meno da addestrare. Questo naturalmente gli permette un turnover elevatissimo, che, vi immaginate bene, a livello di esperienza e di conoscenza della professione non è certo il massimo. Nell'unica mia esperienza con Easyjet, il Capo Cabina aveva 18 mesi di esperienza da A/V, e degli altri 2, uno 2 mesi e l'altra 1 settimana. In queste condizioni, sappiate che il vostro didietro è affidato a dei ragazzini 20enni che non hanno capito ancora da che parte è l'aereo, non hanno un Certificato professionale rilasciato da un organo di stato e neanche possono imparare il mestiere dall'esperienza dei senior, perché non ce ne sono. Gli auguro molta, molta fortuna a loro e ai loro passeggeri. Senza contare che essendo rimpiazzabilissimi, vengono tenuti sotto pressione per volare tanto e non dichiarare mai malattia, il che, per un addetto alla sicurezza non è certo il massimo: la legge impone che se non si è 100% fit to fly si sia tenuti a dichiararlo e rinunciare all'attività di volo per ragioni di sicurezza. A chi storcesse il naso a questo principio, sappiate che è la legge ed uno dei principi base dei Fattori Umani (che sia i Piloti che gli AA/VV sono tenuti a studiare in un corso una volta l'anno).
Un altro elemento importante è che il personale gli costa anche di meno dato che non gli pagano i contributi alla Cassa Pensionistica.

L'AF, che non è scema, si è accorta di tutto questo, e facendo buon viso a cattivo gioco ha deciso di sfruttare il cavillo comprando la Cityjet (basata in Irlanda), che con aerei a livrea AF e personale con divisa AF fa voli AF con le regole Irlandesi (che sono solo un gradino più in alto della schiavitù, un gradino più in basso e ti incatenano all'aereo[B)]).

Ricapitolando, la situazione è un pochino più complessa di quello che sembra, e richiede uno sforzo di analisi e una conoscenza del panorama dei trasporti Europeo più approfondita del livello "entusiastico", e del "dagli al francese" che è una scorciatoia mentale che non è molto utile nel processo di comprensione globale della situazione.
 
Citazione:Messaggio inserito da Blacksheep

Tanto per fare un esempio, un A/V Ryanair non ha il Brevetto da A/V che è necessario sia in Francia che in Italia perché da loro non esiste. Cioé il loro personale è meno qualificato di quello che per legge deve essere il personale che vola su un aereo Francese, ed è costato di meno da addestrare.

Solo una precisazione: la JAR-OPS 1 (che come saprai è il riferimento per l'addestramento degli AA/VV, non esistendo una JAR-FCL per loro) non prevede l'esistenza di una licenza nazionale, ma definisce i contenuti di un "Initial Training" (JAR-OPS 1.1005) finalizzato ad assicurare un livello di competenza e conoscenza ritenuto adeguato dagli Stati membri. Sono ben pochi gli Stati che prevedono una licenza nazionale per gli AA/VV, infatti! Quindi, il semplice fatto che un cabin crew member impiegato da un operatore irlandese non sia in possesso di una licenza nazionale (non prevista dalla JAR-OPS 1 nè dalla normativa aeronautica irlandese), non rende tale cabin crew member meno qualificato di un collega italiano in possesso dell'attestato ENAC.

Ciao,

CharlieTango
 
Sono a conoscenza delle JAR, ma saprai anche che i paesi che hanno una regolamentazione più restrittiva sono stati autorizzati a mantenerla (non per niente si chiama "Clausola di Non Regressione Nazionale"), e perciò esigere per i loro AA/VV un livello maggiore di preparazione. Non penso che si possa dire che una persona preparata con una regolamentazione meno restrittiva sia altrettanto competente. Inoltre, il sistema, non avendo controllo diretto dell'Autorità, si presta a frodi. Un esempio? Ad una mia amica che lavora in una compagnia Inglese, al momento dell'entrata in linea, siccome mancavano equipaggi, hanno "firmato" dei corsi che non aveva mai fatto...quando hanno introdotto una macchina nuova, diversa dalle precedenti, hanno "firmato" un corso di transizione che non ha mai fatto, per carenze di effettivi...Prova a fare la stessa cosa alla DGAC o all'ENAC quando vai a fare l'esame di Brevetto.
Inoltre, nel Brevetto Francese (CSS) ci sono materie "generali", come Regolamentazioni, Teoria del Volo, Metereologia, Diritto Aeronautico, che in Irlanda e in UK se li sognano. Per finire, c'è anche la visita medica: le Jar non la prevedono, mentre in Italia e Francia l'Idoneità al Volo è condizionata all'esito della visita medica a cui gli AA/VV devono sottomettersi ogni due anni.
Avendo iniziato la mia carriera aeronautica in UK, in una compagnia Inglese, e avendo contatti con colleghi di altre nazionalità giornalmente, mi sento di essere abbastanza sicuro nell'affermare che il collega Italiano e Francese sono più competenti e soprattutto meglio preparati, in quanto possessori di Licenza professionale a garantire un livello minimo e</u> certificato dall'Autorità, di chi non lo è.
 
Citazione:Messaggio inserito da Blacksheep

Inoltre, il sistema, non avendo controllo diretto dell'Autorità, si presta a frodi. Un esempio? Ad una mia amica che lavora in una compagnia Inglese, al momento dell'entrata in linea, siccome mancavano equipaggi, hanno "firmato" dei corsi che non aveva mai fatto...quando hanno introdotto una macchina nuova, diversa dalle precedenti, hanno "firmato" un corso di transizione che non ha mai fatto, per carenze di effettivi...

quello che affermi è molto grave, e se fosse vero, male ha fatto la tua amica e i suoi colleghi ad avvallare tali violazioni.
per quel poco che so, da semplice utente ma appassionato e interessato, le autorità UK svolgono periodicamente ispezioni sugli a/m, e sul personale viaggiante, e non mi sembra verosimile che una qualsivoglia compagnia, pur in carenza di organico, possa mandare personale non formato, o non certificato per la macchina sulla quale sono chiamati ad operare (anche per evidenti ragioni pratiche, visto che gli equipaggiamenti di sicurezza sono diversi, e diversamente allocati)
ultima considerazione; la Francia non è di certo una nazione 'aeronauticamente' libera e liberista; se Air France spopola e ingurgita aziende concorrenti, questo non è certo solo per la bontà del proprio management, ma anche per tutta una serie di 'interdizioni' (per dirla con una parola di sapore vagamente francese...) che vengono poste a chi intende operare dagli aeroporti francesi e ,soprattutto, in diretta concorrenza con AF
 
La mia amica non solo non ha avallato, ma ha scritto una lettera alla CAA riportando questo episodio, più altri che non riporto per mancanza di tempo perché sto per partire in volo. La CAA le ha risposto con una bella letterina dicendo che avrebbero certamente guardato "into" l'accaduto, dopodiché sta ancora aspettando (sono passati quasi due anni). Può anche non sembrarti verosimile e sei padronissimo di non crederci, però uno degli episodi che citava era proprio l'arrivo di una macchina con equipaggiamenti diversi da quelli comunemente in uso all acompagnia, e che non erano stati non solo integrati con un corso, ma neanche emendati nel Manuale SEP, il che era anche più facilmente verificabile rispetto al dimostrare che un corso non ha mai avuto luogo.

Per quanto riguarda AF, questa storia di ingurgitare aziende concorrenti è una bella leggenda metropolitana e in generale non supportata da fatti. Non sempre 2+2=22. Le ragioni per cui in Francia ci siano poche altre compagnie Francesi oltre a AF (ho già detto che Easy è la seconda compagnia "francese") le ho già spiegate, e sono più in relazione primo con il sistema ferroviario e secondo con con le leggi più liberiste (ma non per questo migliori) che seguono compagnie che riescono a essere più competitive rispetto a quelle francesi che sono più limitate da una legislazione più (secondo me ) seria dal punto di vista del rispetto del lavoratore e della sicurezza del volo. Se poi la teoria del complotto affascina di più, liberi di crederci, non verrò più a guastarvi il divertimento con noiosissimi fatti.