Axis interviene in caso di guasto o comunque indisponibilità dei CRJ.
La differenza è che probabilmente stiamo parlando di un equipaggio sicuramente professionale ed esperto, ma che magari (sono solo ipotesi, ma già che ci siamo facciamole visto che sono plausibili) è stato chiamato all'ultimo momento per fare il volo, mentre se ne stava tornando a casa dopo una pesante mattinata di voli charter, quasi al limite di ore, che si è trovato a gestire una situazione nuova, in un aeroporto sconosciuto con procedure mai fatte prima (o comunque non familiari), per conto di una compagnia che fino a ieri era in profonda crisi finanziara.
Questo di per se non è nulla di strano, e non è indice di nulla. E' bene tenerlo presente, e prendere le distanze da facili conclusioni che non voglio fare. Lo ripeto: era sicuramente un equipaggio qualificato e in grado di gestire una situazione come questa che rientra in tutto e per tutto nell'ordinario.
Purtroppo però scenari simili in passato sono state condizioni sine qua non di gravi incovenienti.
Tornando al fatto, sono sicuro che si tratti di una manovra anomala, probabilmente generata da errore/disattenzioni/fraintendimenti/incomprensioni/leggerezze, o un insieme/combinazione di questi fattori, plausibili (o se preferite più plausibili) se teniamo conto della particolarità della situazione (sopratutto dei fattori procedura/equipaggio) oppure eseguita per rimediare ad una situazione pericolosa o comunque anomala anchessa.
La procedura corretta prevede una partenza anti-rumore con virata a destra dopo il docollo, in modo da evitare il sorvolo della città, e liberare la zona interessata dagli arrivi.
Eseguire una virata a sinistra, sorvolare la città, entrare in una zona montagnosa, volare 4000 piedi al di sotto della minima radar e interessare per così tanto tempo una area dedicata agli arrivi e il sentiero di avvicinamento non può in nessun caso essere considerata un operazione sensata, oltre che estremamente imprudente e un azzardo per la sicurezza.