Domanda: ammaraggio di emergenza


exje2003

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27 Febbraio 2008
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Palermo, Sicilia.
Durante il rullaggio di un aereo pronto per partire le assistenti di volo spiegano come intervenire nel caso di un atterraggio di emergenza.
Se l'atterraggio dovesse avvenire a mare, essendo l'acqua uno strato di marmo, quante probabilità ci sono che l'aereo atterri intatto e non si spezzzi in più parti?

Grazie a tutti!

ciao
Lucia
 
Durante l'ammaraggio.gli aerei non vanno in picchiata...ammarano proprio come se stessero atterrando su una pista normale.Quindi ad una certa altezza alzano il muso per ridurre la velocità d'impatto!Quindi se la procedura viene rispettata l'aero rimane integro...altrimenti si potrebbe spezzare.
 
Citazione:Messaggio inserito da Freddy LIRF

Durante l'ammaraggio.gli aerei non vanno in picchiata...ammarano proprio come se stessero atterrando su una pista normale.Quindi ad una certa altezza alzano il muso per ridurre la velocità d'impatto!Quindi se la procedura viene rispettata l'aero rimane integro...altrimenti si potrebbe spezzare.

Ma le onde possono creare dei problemi? I piloti sono addestrati anche per queste procedure limite?

ciao
Lucia
 
Citazione:Messaggio inserito da exje2003

Durante il rullaggio di un aereo pronto per partire le assistenti di volo spiegano come intervenire nel caso di un atterraggio di emergenza.
Se l'atterraggio dovesse avvenire a mare, essendo l'acqua uno strato di marmo, quante probabilità ci sono che l'aereo atterri intatto e non si spezzzi in più parti?

Grazie a tutti!

ciao
Lucia

L'ammaraggio è sicuramente una manovra complessa e difficile - che può avere conseguenze gravi anche se la fusoliera non si spezzasse.
Per fortuna è anche una manovra rarissima. Gli unici due casi che mi vengono in mente riguardano un aereo della Ethiopian e uno della Tuninter.
Ambedue finirono il carburante sul mare: il primo perché dei dirottatori particolarmente ingenui - letta la rivista di bordo dove era riportata l'autonomia massima dell'aereo - erano convinti che questo potesse arrivare dall'Etiopia all'Australia, quando aveva in realtà una frazione del carburante necessario. Il comandante ammarò - il video filmato da una spiaggia finì al TG, e non tutti i passeggeri, purtroppo, sopravvissero.
L'aereo Tuninter esaurì il carburante per un errore dei meccanici che avevano montato un indicatore sbagliato del livello di carburante. Anche in questo caso il comandante ammarò e ci furono delle vittime.
Per tutti i superstiti di quegli incidenti le indicazioni degli assistenti di volo furono certamente utili - se non provvidenziali.
Ripeto, comunque, che questi casi sono rarissimi. Addirittura c'è stato un aereo canadese che, anni fa, esaurì il carburante in mezzo all'Atlantico per un guasto meccanico (concausa un errore dei piloti) e riuscì ad atterrare comunque in un aeroporto, planando a motori spenti per centinaia di chilometri.
Insomma, l'ammaraggio è una circostanza molto, molto rara.
 
come dice kenadams l'ammaraggio è una circostanza molto, molto rara.....ma io aggiungo "che in pochissimi casi si conclude nel migliore dei modi"....l'acqua non lascia molto scampo...
 
Citazione:
Ma le onde possono creare dei problemi? I piloti sono addestrati anche per queste procedure limite?

Be', come possono creare problemi a un'imbarcazione - che è fatta per navigare - ne possono creare a un aereo, che è fatto per volare. I piloti sono addestrati a eseguire un ammaraggio. Non credo che siano addestrati a farlo nell'uragano Katarina con onde alte 10 metri.
 
Citazione:Messaggio inserito da kenadams
Gli unici due casi che mi vengono in mente riguardano un aereo della Ethiopian e uno della Tuninter.
Ambedue finirono il carburante sul mare: il primo perché dei dirottatori particolarmente ingenui - letta la rivista di bordo dove era riportata l'autonomia massima dell'aereo - erano convinti che questo potesse arrivare dall'Etiopia all'Australia, quando aveva in realtà una frazione del carburante necessario. Il comandante ammarò - il video filmato da una spiaggia finì al TG, e non tutti i passeggeri, purtroppo, sopravvissero.
Due articoli in proposito sul New York Times</u> e Wikipedia</u>

Il video: http://youtube.com/watch?v=PresBOtxFaY
 
Citazione:Messaggio inserito da kenadams

L'ammaraggio è sicuramente una manovra complessa e difficile - che può avere conseguenze gravi anche se la fusoliera non si spezzasse.
Per fortuna è anche una manovra rarissima. Gli unici due casi che mi vengono in mente riguardano un aereo della Ethiopian e uno della Tuninter.
Ambedue finirono il carburante sul mare: il primo perché dei dirottatori particolarmente ingenui - letta la rivista di bordo dove era riportata l'autonomia massima dell'aereo - erano convinti che questo potesse arrivare dall'Etiopia all'Australia, quando aveva in realtà una frazione del carburante necessario. Il comandante ammarò - il video filmato da una spiaggia finì al TG, e non tutti i passeggeri, purtroppo, sopravvissero.
L'aereo Tuninter esaurì il carburante per un errore dei meccanici che avevano montato un indicatore sbagliato del livello di carburante. Anche in questo caso il comandante ammarò e ci furono delle vittime.
Per tutti i superstiti di quegli incidenti le indicazioni degli assistenti di volo furono certamente utili - se non provvidenziali.
Ripeto, comunque, che questi casi sono rarissimi. Addirittura c'è stato un aereo canadese che, anni fa, esaurì il carburante in mezzo all'Atlantico per un guasto meccanico (concausa un errore dei piloti) e riuscì ad atterrare comunque in un aeroporto, planando a motori spenti per centinaia di chilometri.
Insomma, l'ammaraggio è una circostanza molto, molto rara.
Io ricordo l'airtunisi partito da bari e poi schiantato sul mare tra la costa di capo gallo e ustica, in quel caso nessun sopravvissuto.
Non voglio pensare come i miei compagni di scuola quando ero bambina, che mi dicevano che l'aereo è una bara con le ali. Più che altro vorrei capire se durante un ammaraggio, quanto ci sia l'abilità del pilota, che purtroppo deve effettuare questo genere di manovra, o quanto dell'atmosfera o di altro.
E se al pilota in caso di rottura motore, carrelli che rimangono bloccati, ala che subisce dei danni da non permettere il controllo del velivolo, gli conviene di più cercare il primo aeroporto che gli consenta l'atterraggio di emergenza oppure tentare un ammarraggio.

ciao
Lucia
 
Nel caso dell'ATR Tuninter sopravvissero circa la metà dei passeggeri. In ogni caso le probabilità di cavarsela con un aereo tipo ATR, in grado di toccare lento e con ala alta, sono maggiori che con 767. In caso di emergenza si cerca sempre di raggiungere l'aeroporto più prossimo, l'ammaraggio è una situazione estrema, ma è doveroso fornire ogni mezzo o istruzione che possa contribuire alla sopravvivenza.
 
Citazione:Messaggio inserito da Italo83

Nel caso dell'ATR Tusair sopravvissero circa la metà dei passeggeri. In ogni caso le probabilità di cavarsela con un aereo tipo ATR, in grado di toccare lento e con ala alta, sono maggiori che con 767. In caso di emergenza si cerca sempre di raggiungere l'aeroporto più prossimo, l'ammaraggio è una situazione estrema, ma è doveroso fornire ogni mezzo o istruzione che possa contribuire alla sopravvivenza.

Grazie mille, ma purtroppo non conosco le terminologie tecniche e riconoscere i modelli degli aerei.
Sii gentile, fingi di parlare con una bambina di 6 anni e non con una di quasi 29, descrivimio i modelli in questione per piacere.

Grazie tante! [:I]
scusami
ciao
Lucia
 
Faccio io un paio di distinzioni oleografiche:

Aereo a elica (un ATR, per esempio) contro aereo jet (767, per esempio): è fatto per volare più lento quindi, in caso di ammaraggio, può procedere più lentamente e sperare di contenere i danni. Un jet vola più veloce, quindi anche l'impatto con la superficie dell'acqua sarebbe più traumatico. In compenso credo che possa planare in modo più efficiente (cioè più distante, se rimane a secco - qualcuno mi corregga se sbaglio).

Aereo ad ala alta (BAe146, un jet; oppure ATR, un elica) vs. ala bassa (jet 767, MD80; elica SAAB2000) & Motori sotto le ali (jet 767) o in coda (jet MD80): i motori sotto le ali possono complicare la manovra di ammaraggio rispetto a un aereo che ha la superficie inferiore libera. L'ala alta non so come influisca, forse compromette l'equilibrio, ma non so.

Forse ho complicato troppo le cose - non so. Ricapitolando:
Propulsione: elica o jet
Ala: alta o bassa
Motori: sotto le ali o in coda
 
Cmq..ala alta o bassa,jet o elica..come diceva un mio carissimo amico responsabile di cabina durante il briefing prevolo..per quanto riguarda le emergenze parliamo di tutto ma non del ditching che non esiste!
Questo perchè le probabilità di effettuare un'ammaraggio in maniera da poter evacuare conseguentemente l'aeromobile sono bassissime.. Ciò non toglie però che si debba sapere cosa fare in una situazione del genere...
 
Citazione:Addirittura c'è stato un aereo canadese che, anni fa, esaurì il carburante in mezzo all'Atlantico per un guasto meccanico (concausa un errore dei piloti) e riuscì ad atterrare comunque in un aeroporto, planando a motori spenti per centinaia di chilometri.
Insomma, l'ammaraggio è una circostanza molto, molto rara.

Tra l'altro su questo episodio mi sembra ci avessero fatto anche un film negli anni 90. Qualcuno si ricorda il titolo?
 
Citazione:Messaggio inserito da AZ 1699
Tra l'altro su questo episodio mi sembra ci avessero fatto anche un film negli anni 90. Qualcuno si ricorda il titolo?


Credo che il film del quale parli - non ricordo il titolo - trattasse di un caso simile, quello del "Gimli glider", un 767 di Air Canada che, a inizio anni '80, rimase senza carburante nei cieli del Canada. L'incidente fu causato da una serie incredibile di guasti (all'indicatore del livello di carburante) e piccoli errori - ultimo dei quali un errore colossale di calcolo: il carburante necessario venne calcolato in chili, ma l'aereo fu rifornito in libbre. E rimase a secco in volo: atterrarono tutti sani e salvi sulla pista di un aeroporto dismesso.
 
Non sempre gli ammaraggi finiscono male...
Mi vengono in mente due casi piuttosto indietro nel tempo.

[:302]
Il 15 ottobre del 1956 un Boeing 377 Stratocruiser della Pan American "Clipper Sovereign of the Skies" in volo da Honolulu a San Francisco è costretto ad ammarare nelle acque del Pacifico dopo che l'elica del motore # 1 era andata in fuorigiri. Il comandante riesce a mantenere il volo l'aeroplano per qualche ora ma impossibilitato a raggiungere la costa per esaurimento del carburante è obbligato all'ammaraggio che riesce perfettamente. L'aereo perde la coda ma i passeggeri riescono a mettersi tutti in salvo, solo 5 rimangono feriti leggermente. Dal momento della perdita del motore erano comunque passate diverse ore sufficienti perchè arrivasse la luce del giorno e pure i soccorsi.
Esiste un'interessante sequenza di immagini prese da un'unità della Guardia Costiera.

Qui i dettagli dell'incidente:
http://aviation-safety.net/database/record.php?id=19561016-0

Più recente (2 maggio 1970) è il caso del DC-9 della Overseas National Airlines affittato alla ALM che a causa di un incredibile serie di dirottamenti per cause meteo non riesce a completare il volo New York-St. Maarten ed ammara nel Mar dei Caraibi in tempesta per esaurimento del carburante.
La fusoliera rimane in un sol pezzo e benchè danneggiata (ad esempio la porta anteriore causa deformazione strutturale non si apre) 40 dei 63 a bordo riescono a salvarsi prima che il relitto affondi.

http://aviation-safety.net/database/record.php?id=19700502-0

Quindi direi che il briefing per l'ammaraggio che ogni volta ci dobbiamo sorbire nella dimostrazione degli assistenti di volo ha il suo perchè.
Sebbene sia molto improbabile che un ammaraggio effettivamente debba rendersi necessario e tutt'altro che certo il suo esito, direi che comunque i soldi che le compagnie aeree spendono per dotare ogni posto di salvagenti e gli aerei transoceanici di zattere sono comunque ben spesi...
[:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da kenadams

Faccio io un paio di distinzioni oleografiche:

Aereo a elica (un ATR, per esempio) contro aereo jet (767, per esempio): è fatto per volare più lento quindi, in caso di ammaraggio, può procedere più lentamente e sperare di contenere i danni. Un jet vola più veloce, quindi anche l'impatto con la superficie dell'acqua sarebbe più traumatico. In compenso credo che possa planare in modo più efficiente (cioè più distante, se rimane a secco - qualcuno mi corregga se sbaglio).
Adesso spero di non fare arrabbiare gli aeromodellisti, che sono dei maestri in questo campo.
Credo che sia il contrario di quel che sta scritto sopra a proposito dell'efficienza.
Il JET ha un profilo alare meno portante a causa della velocita' e quindi meno efficiente. L'F104 era un ferro da stiro appena piantavano i motori.
Gli aerei come l'ATR essendo meno veloci si possono permettere un profilo alare piu' spesso quindi piu' portante Piu' resistente ( ma chi se ne frega , tanto vado piano ) ma sicuramente piu' efficiente...quasi a rasentare il prof. concavo-convesso..
Quanto rimpiango non avere a tiro di telefono un Aeromodellista...