Domanda agli assistenti di volo


SK687

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19 Giugno 2008
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Copenaghen
Scusa la domanda, che magari può sembrare stupido:

È normale sui voli lungo raggio portare catering sia per l'andata che per il ritorno? O invece farsi caricare nuovo catering durante il turnaround?´

Grazie
 
Scusa la domanda, che magari può sembrare stupido:

È normale sui voli lungo raggio portare catering sia per l'andata che per il ritorno? O invece farsi caricare nuovo catering durante il turnaround?´

Grazie

non sono un aavv ma ti posso provare a rispondere ugualmente.

Dipende molto dai contratti, dal tempo che si ha nel transito e dal tipo di catering.

magari qualche aavv ci puo fare un esempio pratico.
 
non sono un aavv ma ti posso provare a rispondere ugualmente.

Dipende molto dai contratti, dal tempo che si ha nel transito e dal tipo di catering.

magari qualche aavv ci puo fare un esempio pratico.
..e anche dalla freschezza che richiedi o ti aspetti dal cibo....:))
Il pane potrai anche congelarlo e così molte altre cose, ma frutta o verdure, che soltiaemnte sono già preparati, o simili dubito resistano in condizioni ottimali (anche di presentazione) oltre le ore tipiche di un'andata...
 
a memoria una parte del catering si usa sia per l'andata che per il ritorno, mentre la maggior parte viene imbarcata comunque allo scalo di arrivo.

che so' il pachino lo caricano tutto a FCO, a JFK non credo ne abbiano a sufficienza per saziare gente come AZ1774
 
Scusa la domanda, che magari può sembrare stupido:

È normale sui voli lungo raggio portare catering sia per l'andata che per il ritorno? O invece farsi caricare nuovo catering durante il turnaround?´

Grazie

no.
Per un paio di motivi, spazio disponibile e impossibilita' di garantire una corretta conservazione (non vi sono congelatori a bordo, perlomeno del 77).
Fatti due conti per una Bue per esempio, tenendo anche presente che spesso i transiti sono di diverse ore.
E i catering di tutto il mondo sono in grado senza problemi di servire tutti i pachino necessari o di preparare le prelibatezze d'uso.
 
si vede qui nessuno fa i piani di volo (e di carico) tenendo conto del pantry ;)
 
Solitamente i voli charter lungo raggio fanno catering anche per il volo di ritorno nell'aeroporto di partenza. Il tutto viene messo nelle stive, all'interno degli LD8 e, considerate le basse temperature, ti posso garantire che i pasti si mantengono senza alterazioni. Ti diro' di piu', ci sono anche compagnie (sempre charter) che conservano parte dei pasti in cabina (solitamente la parte meno deteriorabile come vassoi o lunch boxes, pane) e il resto nella stiva (componente "calda" del pasto).
Tutto cio' penso sia imputabile soprattutto ad una politica di "contenimento dei costi".
Ho visto invece agire diversamente le compagnie di linea che ad ogni scalo fanno catering.Il loro n. di pax é variabile fino all'ultimo momento quando il volo viene chiuso. La chiusura del volo charter invece avviene solitamente il giorno prima della partenza e non é soggetto a molte variazioni di n. pax, quindi é facilmente prevedibile il quantitativo catering da imbarcare sia per il volo di andata che di ritorno.
 
...quindi é facilmente prevedibile il quantitativo catering da imbarcare sia per il volo di andata che di ritorno.
A parte quello che si mangiano i bagaggisti a Cuba.
Nemmeno la standard unit predisposta per loro è mai bastata...
 
Solitamente i voli charter lungo raggio fanno catering anche per il volo di ritorno nell'aeroporto di partenza. Il tutto viene messo nelle stive, all'interno degli LD8 e, considerate le basse temperature, ti posso garantire che i pasti si mantengono senza alterazioni. Ti diro' di piu', ci sono anche compagnie (sempre charter) che conservano parte dei pasti in cabina (solitamente la parte meno deteriorabile come vassoi o lunch boxes, pane) e il resto nella stiva (componente "calda" del pasto).
Tutto cio' penso sia imputabile soprattutto ad una politica di "contenimento dei costi".
Ho visto invece agire diversamente le compagnie di linea che ad ogni scalo fanno catering.Il loro n. di pax é variabile fino all'ultimo momento quando il volo viene chiuso. La chiusura del volo charter invece avviene solitamente il giorno prima della partenza e non é soggetto a molte variazioni di n. pax, quindi é facilmente prevedibile il quantitativo catering da imbarcare sia per il volo di andata che di ritorno.

Esatto! sono un (ex!) aavv e ho lavorato sia per charter che per linea... la spiegazione è questa.
Solo per alcuni voli particolarmente lunghi, quindi problemi di peso, veniva fatto il catering one way sulle charter... inoltre c'è risparmio in quanto non devi fornire di stoviglie e trolley nessun caterer estero, loro fanno solo il cambio carrelli a terra e riforniscono di eventuali bevande o extra. La linea invece ha come hai detti una grossa variabile sui paxdell'ultimo minuto che di solito non ci sono nei charter, già confermati in gran parte da giorni. Oltretutto spesso i voli sono poco frequenti e stagionali, quindi non ha molto senso fare contratti se magari la tratta dura poche settimane e poi viene cancellata.
 
A FCO la maggior parte dei vettori europeei viene "gia' mangiata" e fanno
catering solo sui volo night stop .
Ci sono compagnie charter che sul lungo raggio imbarcano nei contenitori che poi vengono caricati in stiva, il catering per il ritorno.
Bon apetit:D
@vipero : io adoro fare i piani di carico amano!
 
A FCO la maggior parte dei vettori europeei viene "gia' mangiata" e fanno
catering solo sui volo night stop .
Ci sono compagnie charter che sul lungo raggio imbarcano nei contenitori che poi vengono caricati in stiva, il catering per il ritorno.
Bon apetit:D
@vipero : io adoro fare i piani di carico amano!
e i "nostri" quando vanno all'estero fano la stesa cosa, immagino...

Spesso si può capire cosa e come viene imbarcato il catering osservando le confezioni o la tipologia o la loro provenienza d'origine:)
 
Piu o meno hanno tutti ragione. Dipende molto dalle rotte, prezzi e sicurezza.
Ex.: PEE, KZN, UFA, LAD, TLV e altre destinazioni partono con il cosi detto retourn catering o load. I vassoi vengono caricati nel belly in retourn containers, anche in cabina ci sono i retourn trolley. I trolleys hanno dei boxes estraibili che vengono cambiati con quelli del belly e viceversa. Per l'acqua succede molto spesso la stessa cosa, come per il waste water, etc.
I night stop in europa and world wide sono gia stati discussi, da aggiungere ce solo che la merce che deve essere dichiarata, alc, caffe, rimane a bordo sigillata e negli aeroporti organizzati come in scandinavia, spagna, grecia, francia, i trolleys con bevande vengono trasportati nei frigoriferi e reloaded la mattina dopo - in Italia no. Sul lungo raggio sono quasi gli stessi procedimenti, dalla base di origine portiamo con noi caviale, champagne, vino da dessert, vini rossi, alcoholici vari (grappa, fernet, etc), caffe, tee, carta igenica, etc solo per First e Business Class eco no. Lo stesso accade per riviste e quotidiani.
I charter non li conosco volo per un premium carrier, sorry!