Impensabile che Delta si pieghi ad una politica del genere, diverso il discorso di uniformarsi alle leggi saudite in fatto di immigrazione al quale non deve sottostare solo Delta, ma tutte le compagnie che volano in Arabia Saudita.
Non accadrà mai: giudici, politici, opinione pubblica attaccherebbero Delta da ogni parte. I voli di DL da NYC (tutti, non solo quelli da/per l'Arabia Saudita) verrebbero boicottati dagli ebrei dell'area metropolitana di New York che, giusto per intendersi, costituiscono la più copiosa comunità ebraica del mondo fuori da Israele.
L' Arabia Saudita non è certo un Paese dove si entra senza visto. Tralasciando il caso che il pax Delta a Jeddah prenda un altro volo in prosecuzione, mi sembra piuttosto difficile che un ebreo riesca mai ad ottenere un visto, se i Saudi si comportano come altri affini e salvo che per qualche business importante il dio dollaro riesca a prevalere.
Ricordo ancora le risate di un' amica a cui avevo proposto di venire con noi nel deserto libico. Anche presentando un passaporto italiano all' Ambasciata, non c' è chance di avere il visto se il tuo cognome è Cohen.
Quindi mi pare improbabile che un ebreo si sia mai imbarcato su un volo Delta per l' Arabia Saudita.
Quello che è sicuro è che Delta, se domandasse ai pax se sono ebrei, verrebbe chiusa d' autorità in meno di due ore.
non voglio contraddire, ma solo riportare una cosa che mi ha alquanto meravigliato:
l' inviato di un noto network tv satellitare, cha ha quel cognome, è stato quello inviato ("sul campo") delle rivolte egiziane e tunisine.
L' Egitto è in stato di pace con Israele da ormai tanti anni. Si può varcare la frontiera Israele - Egitto fra Eilat e Taba senza molti problemi e i turisti israeliani non mancano, almeno era così tre anni fa. La Tunisia pure ha un atteggiamento in genere "laico". La Libia è molto diversa da Egitto e Tunisia, come abbiamo imparato tutti nel 2011.non voglio contraddire, ma solo riportare una cosa che mi ha alquanto meravigliato:
l' inviato di un noto network tv satellitare, cha ha quel cognome, è stato quello inviato ("sul campo") delle rivolte egiziane e tunisine.
Egitto e Tunisia non sono l'Arabia o la Siria. In Egitto possono andare anche i cittadini israeliani, figuriamoci se ci sono problemi per un cittadino italiano, per quanto di origine ebraica.non voglio contraddire, ma solo riportare una cosa
l' inviato di un noto network tv satellitare, cha ha quel cognome, è stato quello inviato ("sul campo") delle rivolte egiziane e tunisine.
Concordo con quello che ha scritto Malpensante ed aggiungo, ma i cittadini d'Israele, anche per venisse rilasciato loro il visto, potrebbero entrare in Arabia Saudita? Non rientra nella lista dei paesi non visitabili dagli israeliani come Siria, Iran, Libano e così via?
ps: al contrario dell'Iran, ad esempio, avere il timbro israeliano sul passaporto non pregiudica il visto di entrata in KSA