Delta: acquista 49% di Virgin Atlantic


Si, ma a differenza di altre compagnie con investimenti da capitali esteri (Czech e Air Serbia escluse), la maggioranza del pacchetto azionario è in mano ad un solo azionista, il Virgin Group di sir Richard Branson.
Formalmente nel considerare la guida della società non cambia molto che sia un solo socio o un gruppo di soci uniti in patto di sindacato. Un passaggio intermedio è la via proposta da AZ con la new company che risulta un solo socio con la maggioranza mentre AZ CAI avrebbe solo soci comunitari.
Addirittura Virgin ha realizzato con DL una joint venture trans atlantica.

Per attaccarsi al discorso di gestione in mano al socio extra UE dovrebbero essere palesi delle decisioni prese dal management delle varie compagnie UE contro l'interesse della società UE a favore del socio, cosa difficile da provare anche perché gli accordi con i partner extra UE solitamente prevedono sinergie che portano vantaggi ad entrambe le parti.

Formalmente quindi non sono attaccabili per queste situazioni, a meno di prendere una decisione politica.
 
Direi che RB ha dimostrato eccome di avere il controllo effettivo quando il 49% di VS era in mano a SQ. E non credo sia diverso ora. Che poi RB abbia convenienza a collaborare con DL, è un altro discorso. Ma non è certo andato dagli americani con il piattino in mano per scongiurare il fallimento di VS...
 
Formalmente nel considerare la guida della società non cambia molto che sia un solo socio o un gruppo di soci uniti in patto di sindacato. Un passaggio intermedio è la via proposta da AZ con la new company che risulta un solo socio con la maggioranza mentre AZ CAI avrebbe solo soci comunitari.
Addirittura Virgin ha realizzato con DL una joint venture trans atlantica.

Per attaccarsi al discorso di gestione in mano al socio extra UE dovrebbero essere palesi delle decisioni prese dal management delle varie compagnie UE contro l'interesse della società UE a favore del socio, cosa difficile da provare anche perché gli accordi con i partner extra UE solitamente prevedono sinergie che portano vantaggi ad entrambe le parti.

Formalmente quindi non sono attaccabili per queste situazioni, a meno di prendere una decisione politica.

Diciamo che una situazione in mano a due soci, uno di maggioranza EU e uno di minoranza extra-EU, si presta meno a speculazioni (e ad indagini della commissione europea) in materia di controllo decisionale, rispetto ad azionariati più frammentati, come ad esempio per Air Berlin.
Per il resto, concordo con il tuo discorso.
 
Direi che RB ha dimostrato eccome di avere il controllo effettivo quando il 49% di VS era in mano a SQ. E non credo sia diverso ora. Che poi RB abbia convenienza a collaborare con DL, è un altro discorso. Ma non è certo andato dagli americani con il piattino in mano per scongiurare il fallimento di VS...
Singapore Airlines ha svenduto di brutto la sua quota, quindi non è che sia stato un buon investimento. Delta non penso che subentri per fare anch'essa un cattivo investimento e dalle prime mosse di questo anno il pallino decisionale è ben in mano a Delta con una integrazione stretta sul Nord Atlantico.
Come ho già scritto, o prendi una decisione politica, oppure è difficile provare quello che sostieni perché oltre a chiacchiere come "piattino in mano" che nei tribunali non hanno valore legale in realtà le operazioni fra partner UE e Extra UE comportano principalmente sinergie e quindi interessi reciproci. Che poi le strategie vengano elaborate da chi sa farlo meglio,che spesso è il partner extra UE, è anch'essa una cosa difficile da provare nei tribunali visto che le idee passano di mano facilmente,
 
Diciamo che una situazione in mano a due soci, uno di maggioranza EU e uno di minoranza extra-EU, si presta meno a speculazioni (e ad indagini della commissione europea) in materia di controllo decisionale, rispetto ad azionariati più frammentati, come ad esempio per Air Berlin.
Per il resto, concordo con il tuo discorso.
Concordo, anche se legalmente se organizzato bene non da molte differenze. È uno dei motivi perchè in AZ pensano alla New company
 
Si, ma a differenza di altre compagnie con investimenti da capitali esteri (Czech e Air Serbia escluse), la maggioranza del pacchetto azionario è in mano ad un solo azionista, il Virgin Group di sir Richard Branson.

Anche Alitalia avra' un solo azionista per il 51% e si chiamera' CAI, se il piano Etihad andra' in porto. Poi che dentro CAI ci sia di tutto un po', va be'... ;)
 
Diciamo che una situazione in mano a due soci, uno di maggioranza EU e uno di minoranza extra-EU, si presta meno a speculazioni (e ad indagini della commissione europea) in materia di controllo decisionale, rispetto ad azionariati più frammentati, come ad esempio per Air Berlin.
Per il resto, concordo con il tuo discorso.

Concordo, anche se legalmente se organizzato bene non da molte differenze. È uno dei motivi perchè in AZ pensano alla New company

Scusate, non avevo visto i vostri messaggi. Abbiamo detto piu' o meno o la stessa cosa.
 
Singapore Airlines ha svenduto di brutto la sua quota, quindi non è che sia stato un buon investimento. Delta non penso che subentri per fare anch'essa un cattivo investimento e dalle prime mosse di questo anno il pallino decisionale è ben in mano a Delta con una integrazione stretta sul Nord Atlantico.
Come ho già scritto, o prendi una decisione politica, oppure è difficile provare quello che sostieni perché oltre a chiacchiere come "piattino in mano" che nei tribunali non hanno valore legale in realtà le operazioni fra partner UE e Extra UE comportano principalmente sinergie e quindi interessi reciproci. Che poi le strategie vengano elaborate da chi sa farlo meglio,che spesso è il partner extra UE, è anch'essa una cosa difficile da provare nei tribunali visto che le idee passano di mano facilmente,
SQ aveva comprato il 49% di VS nell'ottica di farne il proprio "braccio" in Europa e sull'Atlantico. Una volta vendute le quote, RB si è comportato come se gli asiatici non esistessero, continuando a gestire la compagnia come meglio ha creduto.
A questo giro, sono stati probabilmente quelli di DL a proporre una collaborazione a VS, la quale dalla vendita delle quote SQ non guadagna nulla. Poi va da se che anche la compagnia inglese ha i suoi vantaggi nella collaborazione con DL. E sono convinto che saranno questi ultimi a mantenere viva l'alleanza, non certo l'elemosina da parte degli americani. Per cui se un domani RB non dovesse trovare più conveniente il gemellaggio con DL, stai pur certa che nelle debite forme, non avrà problemi a sciogliere il sodalizio. Perché non è la bombola ad ossigeno che garantisce la sopravvivenza di VS. Ed è quello che significa avere il controllo effettivo: poter scegliere senza avere un cappio al collo.
 
SQ aveva comprato il 49% di VS nell'ottica di farne il proprio "braccio" in Europa e sull'Atlantico. Una volta vendute le quote, RB si è comportato come se gli asiatici non esistessero, continuando a gestire la compagnia come meglio ha creduto.
A questo giro, sono stati probabilmente quelli di DL a proporre una collaborazione a VS, la quale dalla vendita delle quote SQ non guadagna nulla. Poi va da se che anche la compagnia inglese ha i suoi vantaggi nella collaborazione con DL. E sono convinto che saranno questi ultimi a mantenere viva l'alleanza, non certo l'elemosina da parte degli americani. Per cui se un domani RB non dovesse trovare più conveniente il gemellaggio con DL, stai pur certa che nelle debite forme, non avrà problemi a sciogliere il sodalizio. Perché non è la bombola ad ossigeno che garantisce la sopravvivenza di VS. Ed è quello che significa avere il controllo effettivo: poter scegliere senza avere un cappio al collo.

Io sono d'accordo che e' una posizione di forza il poter scegliere senza un cappio al collo. Detto questo, noto diverse espressioni un po' drammatiche da parte tua, tipo elemosina, bombola di ossigeno, etc. che sembrano esaltare troppo la posizione di VS e distruggere troppo quella di Alitalia. Alla fine, e' evidente che Alitalia si trovi nelle condizioni infelici in cui si trova. Tuttavia, in ogni alleanza/acquisto di quote di societa' gli interessi in genere vanno cercati nella condivisione ed allineamento di interessi. Questo e' probabilmente quello che DL e' riuscito a proporre in modo convincente con VS e quello che EY puo' avere con AZ. Certo, Alitalia ne ha piu' bisogno, e pertanto le sue condizioni nell'accordo possono essere piu' sfavorevoli, ma il processo di integrazione delle rotte VS-DL non mi sembra molto differente da quello che abbiamo gia' visto nella joint venture transatlantica con DL (vedi offerte e cooperazione AZ-DL sulle rotte per JFK e Nord America) e che probabilmente vedremo con EY se le nozze vanno in porto.
In ogni caso, concordo con te, certo AZ essendo estremamente debole ha poco potere di negoziazione.
 
Io sono d'accordo che e' una posizione di forza il poter scegliere senza un cappio al collo. Detto questo, noto diverse espressioni un po' drammatiche da parte tua, tipo elemosina, bombola di ossigeno, etc. che sembrano esaltare troppo la posizione di VS e distruggere troppo quella di Alitalia. Alla fine, e' evidente che Alitalia si trovi nelle condizioni infelici in cui si trova. Tuttavia, in ogni alleanza/acquisto di quote di societa' gli interessi in genere vanno cercati nella condivisione ed allineamento di interessi. Questo e' probabilmente quello che DL e' riuscito a proporre in modo convincente con VS e quello che EY puo' avere con AZ. Certo, Alitalia ne ha piu' bisogno, e pertanto le sue condizioni nell'accordo possono essere piu' sfavorevoli, ma il processo di integrazione delle rotte VS-DL non mi sembra molto differente da quello che abbiamo gia' visto nella joint venture transatlantica con DL (vedi offerte e cooperazione AZ-DL sulle rotte per JFK e Nord America) e che probabilmente vedremo con EY se le nozze vanno in porto.
In ogni caso, concordo con te, certo AZ essendo estremamente debole ha poco potere di negoziazione.
Nessuna drammatizzazione, ma purtroppo questa è la realtà. VS ha negoziato come possono negoziare due aziende sufficientemente solide da potersi permettere di scegliere, di porre condizioni, di rinunciare qualora si ritenga opportuno farlo.
Nel caso di AZ non credo sia corretto parlare di trattativa, ma di salvataggio a qualsiasi condizione.
Perchè se EY dovesse dire di no e la UE non dovesse permettere una rinazionalizzazione sotto qualsivoglia forma, AZ non avrebbe probabilmente futuro.
Ti sembra che l'attesa spasmodica delle letterine di EY sia parte di una trattativa vera?
 
Nessuna drammatizzazione, ma purtroppo questa è la realtà. VS ha negoziato come possono negoziare due aziende sufficientemente solide da potersi permettere di scegliere, di porre condizioni, di rinunciare qualora si ritenga opportuno farlo.
Nel caso di AZ non credo sia corretto parlare di trattativa, ma di salvataggio a qualsiasi condizione.
Perchè se EY dovesse dire di no e la UE non dovesse permettere una rinazionalizzazione sotto qualsivoglia forma, AZ non avrebbe probabilmente futuro.

Sono d'accordo con te su quasi tutto quello che dici, con la sola precisazione che riporto sotto...

Ti sembra che l'attesa spasmodica delle letterine di EY sia parte di una trattativa vera?

Su questo pero' bisogna fare una considerazione: l'attesa spasmodica di chi e'? Perche' se e' dei politici che ci ricamano sopra, dei giornalisti, dei sindacati, di noi qui sul forum, degli azionisti che vogliono mollare alla prima occasione, be' allora lascia il tempo che trova. Io non sono dentro la testa di Del Torchio e non so se i conti di AZ sono migliorati o no negli ultimi mesi e se anche lui e' in una attesa spasmodica della letterina di EY.

Alitalia ha mille problemi, ma molti dei problemi sono quelli dell'Italia, vedi ingerenza della politica, mancanza di problem solving, sindacati che si sono opposti a tantissime scelte per 30 anni, management che ha fatto errori enormi. Ed Alitalia, come tante altre parti del paese, potrebbe migliorare tanto se solo vi fosse una catena di comando efficiente che risolva i problemi (vedi le mille assurdita' del sito internet, delle promozioni difettose, del customer care telefonico, del programma millemiglia, che uno chiunque di noi con un minimo di esperienza, potrebbe sedersi e sistemare, mentre sembra che AZ abbia un certo immobilismo e mancanza di problem solving).

Detto questo, io non credo che valga zero. Il problema e' che chi ha messo i capitali finora l'ha fatto perche' cooptato in CAI. EY, essendo l'unico pretendente attuale, fa la voce grossa, ed e' giusto che faccia cosi. Ma alla fine non e' che sta chiedendo la luna. Tutto quello di cui si e' scritto e letto mi sembra abbastanza ragionevole, in un paese normale. Per esempio, solo da noi, si discute di non perdere 100 o 200 posti di lavoro in piu' o in meno, mentre nessuno si chiede "cosa fanno queste 100 o 200 persone?", "c'e' bisogno di queste persone in questi ruoli?", etc. Tutti fanno i conti (sindacati in primis) con il pallottoliere come se i numeri di una azienda si facessero a tavolino, e non pensando "quanti aerei servono, quante persone in volo, quante persone negli uffici, etc.?"

Alla fine, a me il malato non mi sembra Alitalia in particolare, ma tutta il modo di fare impresa in Italia (del resto, siamo un paese dove le tariffe aeroportuali, autostradali, etc. le decide lo stato, e non guardando a quali servizi vengono dati e cosa sarebbe giusto far pagare in base ai servizi).
 
l'attesa spasmodica di chi e'?
L'attesa spasmodica è da parte di tutti, visto che salvo miracoli contabili dell'ultima ora (ai quali non credo), AZ è sotto count down. E' per questo che secondo me non ha senso parlare di trattativa. Perchè AZ ha lo stesso potere di un uomo morso da un serpente velenoso di fronte a colui che ha l'antidoto.
Ma la situazione di AZ è ancora peggiore, perchè l'antidoto era in gran parte già disponibile in Italia, solo che utilizzarlo avrebbe scontentato troppe persone. Di fronte agli aut aut del''emiro (sacrosanti), tutti gli italiani possono invece pilatescamente allargare le braccia sostenendo che è EY che chiede i sacrifici e che loro non possono fare nulla.
Da quando DT ha presentato il famigerato piano industriale è ormai passato quasi un anno, eppure nonostante un'iniezione di quasi mezzo miliardo di €, non è cambiato quasi nulla. Perchè la mission di AZ, fino ad ora, non è stata quella di far volare i pax (come sai 4 italiani su 5 usano altri vettori), ma quella di tutelare economicamente tutte le persone dentro e attorno ad AZ.
Ora ti chiedo: se tu fossi l'emiro, accetteresti qualcosa di meno della resa incondizionata per investire 500 M€ in una azienda in queste condizioni? A parte un po' di gioco delle parti a beneficio di politici e sindacati italiani, per quale ragione dovrebbero concedere qualcosa anche gli emiratini?
Poi detto questo, in bocca al lupo ad AZ, ma una trattativa è un'altra cosa. Qui c'è Fantozzi che sta negoziando con il Megapresidente Galattico. E' dura chiamarla trattativa...
 
L'attesa spasmodica è da parte di tutti, visto che salvo miracoli contabili dell'ultima ora (ai quali non credo), AZ è sotto count down. E' per questo che secondo me non ha senso parlare di trattativa. Perchè AZ ha lo stesso potere di un uomo morso da un serpente velenoso di fronte a colui che ha l'antidoto.
Ma la situazione di AZ è ancora peggiore, perchè l'antidoto era in gran parte già disponibile in Italia, solo che utilizzarlo avrebbe scontentato troppe persone. Di fronte agli aut aut del''emiro (sacrosanti), tutti gli italiani possono invece pilatescamente allargare le braccia sostenendo che è EY che chiede i sacrifici e che loro non possono fare nulla.
Da quando DT ha presentato il famigerato piano industriale è ormai passato quasi un anno, eppure nonostante un'iniezione di quasi mezzo miliardo di €, non è cambiato quasi nulla. Perchè la mission di AZ, fino ad ora, non è stata quella di far volare i pax (come sai 4 italiani su 5 usano altri vettori), ma quella di tutelare economicamente tutte le persone dentro e attorno ad AZ.
Ora ti chiedo: se tu fossi l'emiro, accetteresti qualcosa di meno della resa incondizionata per investire 500 M€ in una azienda in queste condizioni? A parte un po' di gioco delle parti a beneficio di politici e sindacati italiani, per quale ragione dovrebbero concedere qualcosa anche gli emiratini?
Poi detto questo, in bocca al lupo ad AZ, ma una trattativa è un'altra cosa. Qui c'è Fantozzi che sta negoziando con il Megapresidente Galattico. E' dura chiamarla trattativa...

Tutto sommato, sono d'accordo, infatti a me la cosa che manda in bestia e' che dobbiamo ricevere l'aut-aut dell'emiro per fare cose che si sarebbero dovute fare long time ago... ma questo e' il nostro paese!
 
Paradossalmente si potrebbe dire che il problema principale di AZ e'...l'Italia.

No, e' l'Italia che ha un po' di problemi come AZ.

In questo paese c'e' anche chi paga il conto. Sono sempre di meno ma ci sono.

Poi mi scuso per aver contribuito a trovare il tema che ha fatto andare il 3d a mignott quando doveva parlare di virgin.
 
Branson Says Virgin-Delta Deal Vital to Countering BA

Virgin Atlantic Airways Ltd. would be struggling to compete without its pact with Delta Air Lines Inc. (DAL) given the squeeze from an alliance of arch-rivalBritish Airways (IAG) and American Airlines (AAL), founder Richard Branson said.


“We knew that we would be damaged quite badly unless we moved quickly and got our own partner,” Branson said in an interview in Atlanta, where Virgin’s ally and investor is based. While he “fought tooth and nail” to block the BA-American accord, “of the two, Delta is a better airline.”


After three decades of rivalry which have seen clashes over everything from fare wars to alleged price fixing and so-called “dirty tricks” campaigns, Virgin’s relationship with British Airways and its Chief Executive Officer Willie Walsh is nevertheless becoming less caustic, even as the deal with Delta, which owns a 49 percent stake, ramps up competition, according to Branson.


“BA went to extraordinary lengths to put us out of business,” he said. “Now it’s more slightly fun, childish challenges that Willie puts up. The competition is fierce, but it’s straightforward. Its not generally below the belt.”


Branson spoke after Virgin operated its first Boeing Co. (BA) 787 Dreamliner to Atlanta, 22 months after Delta bought its stake and four years after British Airways and the then AMR Corp.’s American won antitrust approval for their alliance.


BA Overlap


Virgin CEO Craig Kreeger, who when working at American helped develop an accord that dominates the most lucrative market between the U.S. and London Heathrow, said in Georgiathat BA remains Virgin’ “primary competitor,” with the bigger carrier overlapping on most routes.

“That doesn’t mean it’s hostile, it doesn’t mean that I have no respect for BA,” Kreeger said. “It just means that it’s our job to ensure that we take on a combination of strategies and tactics that positions us to be successful in that kind of a competitive marketplace.”


With Virgin Atlantic lacking the take-off and landing slots to establish the “gigantic network” needed to rival British Airways at Heathrow, the Delta alliance allows it to compete globally while only adding new routes every few years as openings become available, Kreeger said.


Walsh described Virgin as “an improved competitor” on an August call with analysts. Virgin’s choice to refocus its network on the U.S., driven by Delta CEO Richard Anderson, has boosted competition on the trans-Atlantic, while creating opportunities elsewhere, Walsh said.


Client Pampering


A spokeswoman for BA’s parent company, IAG SA in London, declined to comment further or make the executive available for an interview. IAG will report third-quarter results on Oct. 31.
Having reined in costs since taking over four weeks after Branson brokered the deal for Delta to purchase Singapore Airlines Ltd. (SIA)’s stake in his airline for $360 million, Kreeger is seeking to revive Virgin’s reputation for doing things differently.

“Our goal was to find ways to become a more efficient company without taking things away from the customer,” he said. “Our next phase, having stabilized the company financially, is to invest in the customer.”


In its push to remain distinctive, Virgin introduced Vivienne Westwood-designed crew uniforms in June and is spending 300 million pounds ($480 million) on enhancing the passenger experience with perks spanning faster in-flight Wi-Fi to new lounges, while trialling the use of Google Inc. (GOOG) Glass eye-wear to provide staff with instant info on premium clients.


Scaling Back


A revenue-sharing pact with Delta, which gained antitrust clearance last year, helped halve Virgin’s 2013 loss to 51 million pounds as its sales gained 4.9 percent to 2.98 billion pounds. The airline said last month it’s set to end losses this year and is targeting record earnings by the end of 2018.

Virgin Atlantic also scrapped services to cities including Tokyo and Mumbai in September while adding flights to destinations such as Detroit and Los Angeles, a shift that ramps up the carrier’s focus on trans-Atlantic markets.


Still, British Airways maintains a grip on Heathrow with 53 percent of slots at Europe’s busiest hub and an order book that dwarfs Virgin’s, including 42 787s and 12 Airbus Group NV (AIR) A380 superjumbos that began joining the fleet last year.


Branson said that while the naked hostility that once led to a series of courtroom clashes between the carriers may have faded, it’s alive and well “in words rather than deeds,” pointing to the British Airways reaction to the Delta deal.


“The only person who has ever said we’ve ceded any control to Delta is Willie Walsh,” he said in Atlanta. “We’re 51 percent, which gives you complete control of a company, and we would never ever cede control of Virgin Atlantic to anyone.”


http://www.bloomberg.com/news/2014-10-28/branson-says-virgin-delta-deal-vital-to-countering-ba.html
 
Delta opens exclusive Arrivals Lounge

AIRLINE OFFERS DEDICATED FACILITIES FOR PREMIUM PASSENGERS ON ARRIVAL AT LONDON HEATHROW

LONDON, Dec. 9, 2014 /PRNewswire/ -- Delta Air Lines (NYSE: DAL) has opened its exclusive Delta Arrivals Lounge, at the arrivals hall of London Heathrow Terminal 3. All of Delta's BusinessElite passengers and SkyMiles Diamond and Platinum Medallion members arriving from the United States have complimentary access into the new facility.

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The Arrivals Lounge offers a number of amenities tailored to suit customers arriving in London from overnight flights. Customers are invited to freshen up in one of eleven private showers featuring amenities by New York's Malin+Goetz and take advantage of on-site butler services including clothes press and shoe shine.

Meanwhile, multiple breakfast offerings are available including Starbucks Coffee, lighter fare such as fresh fruit, pastries, yogurt and cereals and prepared to order a la carte items. Wi-Fi is available throughout the Arrivals Lounge, plus a business center and a selection of the day's newspapers. Staff are also on hand to assist with any future Delta travel plans.

"The Arrivals Lounge is a unique offering in the Delta portfolio and re-affirms the importance we place on London Heathrow," said Perry Cantarutti, senior vice president, Europe, Middle East and Africa. "This new arrivals facility, when combined with multiple premium departure areas, Delta Sky Clubs and shower facilities offered throughout the Delta system, reinforces our commitment to London and the premium traveler."


BusinessElite customers also have private car access to the Virgin Atlantic Upper Class Wing on departure at Terminal 3, which enables them to go from car to Clubhouse in less than 10 minutes. The pre-booked service allows passengers to use the Private Security Channel, beating the queues and leaving more time prior to boarding.


Last month, Delta announced it will begin flying nonstop between Philadelphia and Heathrow in April 2015, alongside its new flights from Seattle and Los Angeles to London Heathrow.

The Delta Arrivals Lounge will be open daily from 6:00 a.m. until 2:00 p.m.

http://news.delta.com/2014-12-09-Delta-Opens-Exclusive-Arrivals-Lounge
 
Un grandissimo passo avanti.

La possibilita' per chi arriva (specie per un volo notturno dagli USA a Londra) dopo un lungo viaggio, e puo' fare una doccia in arrivo in aeroporto, fare colazione in un ambiente comfortevole, avere una stiratina all'abito ed andare direttamente ad un meeting e' un servizio di sicuro successo per i business travelers. Secondo me, diventera' un nuovo standard, perlomeno per tutte quelle destinazioni ad alta componente di traffico business.
 
Un grandissimo passo avanti.

La possibilita' per chi arriva (specie per un volo notturno dagli USA a Londra) dopo un lungo viaggio, e puo' fare una doccia in arrivo in aeroporto, fare colazione in un ambiente comfortevole, avere una stiratina all'abito ed andare direttamente ad un meeting e' un servizio di sicuro successo per i business travelers. Secondo me, diventera' un nuovo standard, perlomeno per tutte quelle destinazioni ad alta componente di traffico business.

Guarda che a Londra la 'arrival lounge' ce l'abbiano gia' in tanti BA, AA, VS sicuramente. CX credo che ne abbia una o OW ne ha una al T3. Le volte che arrivo a LHR anziche' LCY io uso quella di BA, soprattutto se posso permettermi di evitare l'ora di punta della mattina in metropolitana una volta arrivato in centro (nessuna riunione prima delle 11)