Decompressione su un volo Meridianafly


Questi articoli con titolo da prima pagina sono assurdi. Potessi, io denuncerei il giornalista che l'ha scritto ed il giornale che l'ha pubblicato per diffamazione e procurato allarme. Tanto per cominciare gli aeroplani sono delle macchine e come tali e' normale che abbiano degli inconvenienti o delle avarie. Se poi, come in questo caso, si tratti di una decompressione lenta, dovuta alla rottura degli impianti di pressurizzazione, non fosse stato che l'equipaggio di condotta avesse fatto scendere le maschere a titolo precauzionale, si sarebbe semplicemente iniziata una normale discesa verso i 10.000 piedi, dove le maschere non sono più necessarie e si può respirare normalmente e nessuno si sarebbe accorto di nulla. I commenti del signore che temeva di non rivedere più sua figlia o di quello che aveva ben 200 ore di volo al suo attivo, sembrano i classici di quelli che se va bene prendono l'aereo una volta l'anno per andare in vacanza ma quando li vedi in aeroporto ne sanno una più di Licia Colo' e sembra che loro le abbiano già viste tutte. Ridicoli.

Ben diverso sarebbe se si fosse trattato di una decompressione esplosiva, dovuta alla perdita di una porta o un portellone o ad un cedimento della fusoliera. In questo caso la paura sarebbe stata più che legittima.
 
Una decompressione con discesa delle maschere d'ossigeno farebbe spaventare chiunque, io sarei il primo in assoluto.
 
Tieni presente che il mondo non è fatto solo di piloti, AV, esperti e frequent flyer e che l'uomo non è fatto per volare. Solo che si ostina a farlo perchè spesso è il modo più rapido per andare da A a B. L'evoluzione tecnologica tende a fare si che ci si dimentichi che stare in un tubo di metallo sotto pressione a 10 km di altezza, è una condizione del tutto estranea alla natura umana. Questo fattore, sommato alla totale mancanza di controllo sul mezzo e alla ovvia impossibilità di scendere dallo stesso, fa si che quando sorga un problema in volo "visibile", tutte le nostre paure di esseri "inadeguati" alla condizione del volo, emergano in massa. Aggiungi l'ignoranza sulle eventuali cause e sulla gravità del problema, l'accostamento di alcuni avvenimenti alle sciagure aeree (maschere che si abbassano, discesa di emergenza, odore di bruciato) ed è normale che il passeggero tipo si terrorizzi al punto di temere per la sua vita.
Quanto alle 200 ore, raccontate in questo forum fanno ridere, nel mondo esterno sono pur sempre 200 possibili tratte di un'ora. Nessun record per carità, ma non mi sembra nemmeno che il pax in questione sia così alieno dal volare.
 
Umilmente esprimo il mio pensiero: volo da anni, mi piace prendere gli aerei, sono conscio che al giorno d'oggi l'aereo forse è uno dei mezzi più sicuri per viaggiare, ma nonostante ciò nel fondo del mio cuore un pizzico di "paura" c'è sempre (che sento in situazioni particoli)! Devo anche dire però che questa "paura" la sento da quando son diventato padre (ed un pochino di più ad ogni figlio che nasceva!), ovvero da 12 anni in qua, prima forse regnava in me uno stato di "incoscienza" (???). Tant'è che quando ebbi il mio "battesimo dell'aria", ricordo ancora che avvenne in una bruttissima giornata invernale su FCO/TRN con una nebbia talmente fitta in finale che nemmeno con un coltello si sarebbe tagliata! Ricordo ancora le parole del comandante (o chi per lui!), che disse: "...la visibilità è molto bassa, proveremo comunque ad atterrare!?!". All'epoca, io ed i miei amici ci guardammo perplessi ma poi cominciammo a ridere e a fare battute sciocche (vuoi l'età giovane e stupida e la suddetta "incoscienza"!). Oggi, se sentissi un annuncio del genere, mi sentirei come un fachiro su un materasso di spilloni pur sapendo che se un comandante annunciasse una cosa del genere, vorrebbe dire che comunque sa bene quello che sta per fare (o anche o?!?)!!!
Detto ciò, massimo rispetto per l'equipaggio di quel volo che sicuramente è stato più che preparato e professionale nel gestire la situazione, e massima solidarietà per la paura provata dai passeggeri perché se fossi stato su quell'aereo con loro... sicuramente avrei cominciato a pregare in 37 lingue diverse pur non conoscendole ed avrei preso, per autonomina, il soprannome di "Mr. Brown" (chiaro il perché no...?)!!!
 
Tieni presente che il mondo non è fatto solo di piloti, AV, esperti e frequent flyer e che l'uomo non è fatto per volare. Solo che si ostina a farlo perchè spesso è il modo più rapido per andare da A a B. L'evoluzione tecnologica tende a fare si che ci si dimentichi che stare in un tubo di metallo sotto pressione a 10 km di altezza, è una condizione del tutto estranea alla natura umana. Questo fattore, sommato alla totale mancanza di controllo sul mezzo e alla ovvia impossibilità di scendere dallo stesso, fa si che quando sorga un problema in volo "visibile", tutte le nostre paure di esseri "inadeguati" alla condizione del volo, emergano in massa. Aggiungi l'ignoranza sulle eventuali cause e sulla gravità del problema, l'accostamento di alcuni avvenimenti alle sciagure aeree (maschere che si abbassano, discesa di emergenza, odore di bruciato) ed è normale che il passeggero tipo si terrorizzi al punto di temere per la sua vita.
Quanto alle 200 ore, raccontate in questo forum fanno ridere, nel mondo esterno sono pur sempre 200 possibili tratte di un'ora. Nessun record per carità, ma non mi sembra nemmeno che il pax in questione sia così alieno dal volare.

Il tuo discorso non fa una grinza, ma qui sembra che ci sia un sacco di gente con i nervi d'acciaio.....
 
Il tuo discorso non fa una grinza, ma qui sembra che ci sia un sacco di gente con i nervi d'acciaio.....

Beh, per fortuna che qualcuno li ha, perché se l'equipaggio non avesse svolto professionalmente il proprio lavoro allora si che quel signore potrebbe non aver più visto sua figlia.

Il mio non e' un discorso di celodurismo, ma un discorso di buon senso. Ti faccio un esempio.
A me non piacciono gli ospedali, non mi piace vedere e stare con la gente che soffre, non vorrei assistere ad un intervento chirurgico in una sala operatoria. Pero' mi rendo perfettamente conto delle dinamiche e le problematiche che potrebbero esserci dietro e ringrazio il cielo che ci sono delle persone che a mia differenza si occupano di questo e contribuiscono ad allungare le nostre aspettative di vita, che fino a non troppi secoli fa si poteva perdere per una banale influenza.
Così come in questo caso non funziona come su ER medici in prima linea, un individuo medio dovrebbe realizzare il contesto in cui e', ricordandosi che non si trova su panico e paura ad alta quota ma nella realtà, dove nella maggior parte dei casi esiste del personale qualificato che si occupa di ciò, e comunque tutto può succedere, compresi gli incidenti.
 
Ultima modifica:
Beh, per fortuna che qualcuno li ha, perché se l'equipaggio non avesse svolto professionalmente il proprio lavoro allora si che quel signore potrebbe non aver più visto sua figlia.

Il mio non e' un discorso di celodurismo, ma un discorso di buon senso. Ti faccio un esempio.
A me non piacciono gli ospedali, non mi piace vedere e stare con la gente che soffre, non vorrei assistere ad un intervento chirurgico in una sala operatoria. Pero' mi rendo perfettamente conto delle dinamiche e le problematiche che potrebbero esserci dietro e ringrazio il cielo che ci sono delle persone che a mia differenza si occupano di questo e contribuiscono ad allungare le nostre aspettative di vita, che fino a non troppi secoli fa si poteva perdere per una banale influenza.
Così come in questo caso non funziona come su ER medici in prima linea, un individuo medio dovrebbe realizzare il contesto in cui e', ricordandosi che non si trova su panico e paura ad alta quota ma nella realtà, dove nella maggior parte dei casi esiste del personale qualificato che si occupa di ciò, e comunque tutto può succedere, compresi gli incidenti.
quindi secondo te il passeggero medio, tra cui io perchè mi sarei senz'altro spaventato tanticchia, dovrebbe tirare fuori la "non normal event check-list":
- cabin crew: no panic, all faces smiling --> set
- cockpit door: closed, no warnings --> set
- PA announcement: "is there anybody on board able to fly an aeroplane?" not announced --> set
OK NO PANIC

- cabin crew: crying out loud
- cockpit door: open, no pilots, windows open;
- PA screaming: please somebody can fly this *f...ing* acft?
OK PANIC
 
quindi secondo te il passeggero medio, tra cui io perchè mi sarei senz'altro spaventato tanticchia, dovrebbe tirare fuori la "non normal event check-list":
- cabin crew: no panic, all faces smiling --> set
- cockpit door: closed, no warnings --> set
- PA announcement: "is there anybody on board able to fly an aeroplane?" not announced --> set
OK NO PANIC

- cabin crew: crying out loud
- cockpit door: open, no pilots, windows open;
- PA screaming: please somebody can fly this *f...ing* acft?
OK PANIC


Like this maybe??? http://www.youtube.com/watch?v=3HdjthJek_M :cool:
 
alcunché di grave??? Un problema di pressurizzazione non é un problema grave?? Il comandante ci avrà pensando 1000 volte prima di far scendere le maschere (se come dice é lui che le ha fatto scendere e non si sono raggiunti invece i 14000ft di quota cabina), anche considerando che adesso l'aereo starà fermo per un bel pò.
E l'appannamento dei finestrini come lo spieghi??

Giustissimo ma ha anche il dovere di farlo data l'incolumità di tutti i pax e crew...la cosa strana è perchè sia sceso ad Ancona piuttosto che proseguire x Bologna, la distanza è davvero molto poca....capirei se fosse sceso su Bari o Brindisi, ma Ancona....Comunque il fatto che i finestrini si appannino è dovuto alla condensa che si forma rapidamente scendendo più o meno velocemente dalle quote di tangenza (11000 metri) a livelli inferiori, come quando si appannano gli occhiali uscendo da un luogo con aria condizionata e ci si trova all'esterno con 25 gradi. Il discorso impianto ossigeno di bordo funziona allorchè il sistema rileva grazie ad un sensore barometrico una certa pressione in diminuzione, e fa scendere le maschere...ma in questo caso probabilmente non si è rilevato un tal malfunzionamento da far scendere automaticamente le maschere, ma agendo da un interruttore in cockpit, che tra l'altro per procedura i piloti schiacciano lo stesso anche quando il sistema lo fa da solo in automatico (mask man on sul pannello oxy in cockpit)Spero di aver potuto fornire utili info !!!!
 
Beh, per fortuna che qualcuno li ha, perché se l'equipaggio non avesse svolto professionalmente il proprio lavoro allora si che quel signore potrebbe non aver più visto sua figlia.

Il mio non e' un discorso di celodurismo, ma un discorso di buon senso. Ti faccio un esempio.
A me non piacciono gli ospedali, non mi piace vedere e stare con la gente che soffre, non vorrei assistere ad un intervento chirurgico in una sala operatoria. Pero' mi rendo perfettamente conto delle dinamiche e le problematiche che potrebbero esserci dietro e ringrazio il cielo che ci sono delle persone che a mia differenza si occupano di questo e contribuiscono ad allungare le nostre aspettative di vita, che fino a non troppi secoli fa si poteva perdere per una banale influenza.
Così come in questo caso non funziona come su ER medici in prima linea, un individuo medio dovrebbe realizzare il contesto in cui e', ricordandosi che non si trova su panico e paura ad alta quota ma nella realtà, dove nella maggior parte dei casi esiste del personale qualificato che si occupa di ciò, e comunque tutto può succedere, compresi gli incidenti.

un post del genere secondo me ha lo stesso valore, sebbene di senso contrario, dell'articolo di giornale da cui siamo partiti.
 
A parte tutto dubito fortemente che l'autore dell'articolo lo abbia scritto preso dalla compassione per i poveri passeggeri terrorizzati da una scampata strage, temo che lo abbia arricchito con un bel po' di fantasia, con l'unico scopo di vendere qualche numero in più di quotidiani...un bel titolone e via...
 
Beh, per fortuna che qualcuno li ha, perché se l'equipaggio non avesse svolto professionalmente il proprio lavoro allora si che quel signore potrebbe non aver più visto sua figlia.

Il mio non e' un discorso di celodurismo, ma un discorso di buon senso. Ti faccio un esempio.
A me non piacciono gli ospedali, non mi piace vedere e stare con la gente che soffre, non vorrei assistere ad un intervento chirurgico in una sala operatoria. Pero' mi rendo perfettamente conto delle dinamiche e le problematiche che potrebbero esserci dietro e ringrazio il cielo che ci sono delle persone che a mia differenza si occupano di questo e contribuiscono ad allungare le nostre aspettative di vita, che fino a non troppi secoli fa si poteva perdere per una banale influenza.
Così come in questo caso non funziona come su ER medici in prima linea, un individuo medio dovrebbe realizzare il contesto in cui e', ricordandosi che non si trova su panico e paura ad alta quota ma nella realtà, dove nella maggior parte dei casi esiste del personale qualificato che si occupa di ciò, e comunque tutto può succedere, compresi gli incidenti.

Certo che l'equipaggio ha svolto professionalmente il proprio lavoro, ed è anche certo che è più preparato, anche emotivamente, a gestire eventuali situazioni anomale.
Per il resto francamente non vedo il nesso con ER o Indagini ad alta quota, visto che i passeggeri non erano appunto davanti ad un televisore, ma direttamente immersi nell'evento, il che secondo me è un pò diverso, dato che come dici tu, nella realtà possono succedere anche gli incidenti.
 
Fai attenzione a quello che scrivi!!
Magari tu ti ritrovavi le mutande colorate di marrone! anche se hai all'attivo più di 11000 post e chissà quante ore di volo


Guarda, per non sbagliare indosso già per default mutande color marrone, tanto per non sbagliare.

P.S. Mi sa che devi cambiare il nome della tua città di residenza...

Fatto.
 
Tu potresti aspirare al ruolo del passeggero che,in caso di evacuazione,prende il numeretto e aspetta diligentemente il proprio turno per scivolare dall'aereo e fare una passeggiata per allontanarsi e poi fermarsi al punto ristoro dove servono ossigeno,megafoni,first-aid kit e rassicurazioni.

Molto probabilmente si'.
 
occhio però a non lasciare una scia marrone sullo scivolo quando lasci l'aereo.

Ahahah.....secondo me tutti i piloti che dicono che non si spaventerebbero durante una discesa di emergenza ,vera con picchiata a mach0.80 e 7000 ft/min
eseguita da un' altro e non da loro stessi , altro che loro sicuramente ritengono non alla loro altezza pilotistica, MENTONO.
Sarebbe l'unico momento in cui vorrebbero essere ai comandi .

Old Crow