Le risorse destinatead ampliamento dell’area cargo e collegamento con la linea ferroviaria
L’Europa rilancia il Sanzio
Via libera al piano italiano di aiuti per l’aeroporto di Falconara. In circolo 4,8 milioni
Soldi veri. Quelli in arrivo per il Sanzio con il via libera della Commissione europea al piano italiano di aiuti per l’aeroporto delle Marche. Sono fondi già assegnati alla Regione Marche e distribuiti nel periodo 2008-2013; insieme valgono la somma di circa 4,8 milioni di euro di cui due dal Fesr, il fondo europeo per lo sviluppo regionale, e 2,8 milioni dal Fas, il fondo statale per le aree sottoutilizzate. Queste risorse, attese da tempo da Palazzo Raffaello, sono destinate alla realizzazione di infrastrutture aeroportuali come il collegamento con la linea ferroviaria e l’ampliamento dell’area destinata ai cargo.
A conti fatti, l'investimento complessivo è di 8 milioni e 600 mila euro, che beneficia di un contributo pubblico, ammesso per l'appunto ora dall’Unione europea, di 4 milioni e 100 mila euro. La quota rimanente, e cioè 4 milioni e 500 mila euro, è a carico della società Aerdorica e fa parte del cosiddetto piano di investimenti della società che gestisce lo scalo di Falconara. Secondo la Commissione, gli interventi programmati sono compatibili con la normativa comunitaria, rispondono all’interesse generale e risultano necessari per lo sviluppo dello scalo marchigiano integrato con una migliore connessione della regione alle reti di trasporto transeuropee.
“La decisione premia il lavoro della Regione Marche, che punta sul rilancio dell'aeroporto per sostenere il sistema economico marchigiano”, fa sapere il governatore Gian Mario Spacca. Che aggiunge: “Le opere da realizzare consentiranno di migliorare l’accesso, nazionale ed internazionale, verso la nostra regione, ottimizzando anche il flusso dei trasporti, dalla costa e dall’interporto, allo scalo”.
In altre parole, “tutto il progetto dell'intermodalità riceverà un impulso decisivo attraverso l’ammodernamento e la razionalizzazione dell’infrastruttura aeroportuale che garantirà maggiori opportunità al commercio con l’area mediterranea, balcanica, dell’Est Europa e della Russia”.
Ed è ancora il governatore a sottolineare come “il potenziamento dell’aeroporto favorirà anche il settore turistico, agevolando le politiche di internazionalizzazione del comparto che la Regione Marche sta attuando”.
Anche tra gli scranni d’Oltralpe si festeggia l’evento e, come spesso accade in tempi di campagna elettorale, ognuno cerca di tirare l'acqua al proprio mulino. E’ la solita vecchia storia che si ripete. Così il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, coglie la palla al balzo e si dice “soddisfatto di questa decisione che accoglie la mia proposta”.
Il motivo? Tajani è lapidario: “E’ una scelta che rappresenta, in un momento di crisi come quello attuale, un importante segnale di fiducia per l'intero settore e rafforza nel contempo la competitività e la mobilità della regione”.
Politica a parte, questi soldi hanno già il destino segnato, come rimarca Mario Conti presidente di Aerdorica. “Stiamo già pensando alla progettazione di massima - annuncia - così da fare il prima possibile. Di questi fondi, 1,2 milioni di euro serviranno per mettere a punto il collegamento tra lo scalo e la linea ferroviaria - ricorda - E poi ci sono 875 mila euro che vengono riservati al miglioramento dei collegamenti viari e all'area cargo. Il resto dei soldi, quelli relativi al Fas, sono sempre destinati all'area cargo.
Tutti convinti: “Così si vola”
“E’ una notizia positiva che consolida le prospettive internazionali dell'aeroporto delle Marche”. L'onorevole del Pd Maria Paola Merloni commenta così il via libera della Commissione europea al piano per il Sanzio . E ancora: “Si conferma così il processo di risanamento e sviluppo di questa infrastruttura strategica per l’economia marchigiana su cui esiste una forte sinergia tra le istituzioni e l'imprenditoria regionale”. Per Francesco Casoli, vicepresidente del gruppo Pdl al Senato, è “una dimostrazione di lungimiranza, che avrà riflessi positivi sull’economia del territorio”. Anche il deputato Pdl Carlo Ciccioli scende in campo. “Sono molto soddisfatto che la Ue abbia preso in considerazione lo scalo delle Marche - dice - ora sta agli azionisti e alla dirigenza mettere a punto strategie per attrarre linee e passeggeri. Sulle “opere strategiche al servizio dell'infrastruttura insiste anche David Favia. Il deputato Idv sottolinea che “sarà possibile realizzare opere che daranno vita a quel sistema intermodale che è essenziale per contribuire alla crescita delle Marche” mentre il coordinatore regionale Pdl, Remigio Ceroni, mette in risalto l'importanza di un finanziamento che giunge in un momento difficile per lo scalo marchigiano, che ha perso passeggeri e merci.
Corriere Adriatico