Cristoforo Colombo, arrivano gli argentini


Citazione:Messaggio inserito da zeneize

quantomeno a gattonare anziche' strisciare

bingo! questo serva a tutti i fanfaroni che gironzolano come mega esperti e che credono che siano tutti degli idioti! solo un pirla (come direbbero dalle mie parti) può credere che GOA si metta a correre la maratona di NY ma cosa assai diversa (e più realistica) è farlo passare dallo strisciare al gattonare e poi magari ai primi passi!

ps: questo concetto credo sia ben chiaro alla proprietà dell'apt ma anche ai prossimi soci
 
oh oh oh questa mattina alle macchinette del caffè del porto si spifferava, tra un cappuccio e l'altro, che si son fatti vivi di gran lena e con interesse i signori di macquarie group....
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

oh oh oh questa mattina alle macchinette del caffè del porto si spifferava, tra un cappuccio e l'altro, che si son fatti vivi di gran lena e con interesse i signori di macquarie group....

Macquarie, gli australiani? E' un po' che gira questa voce, insieme a quello della Royal Bank of Scotland. Speriamo che dagli interessi di massima passino ai fatti... :)
 
L'opinione su GOA di Egidio Pedrini... dal Secolo XIX
(deputato e segretario della commissione trasporti della Camera)

Rilanciare il "Colombo" non più aeroporto di Genova, ma aeroporto del Nord-Ovest attraverso un nuovo modello di gestione che sappia conciliare le esigenze di mobilità e servizio all'utenza locale con capacità di acquisizione di nuovi traffici, con importanti equilibri di sviluppo economico. Questo rilancio deve essere la priorità di un management che, capace di proporre un piano industriale di ampio respiro, veda la struttura aeroportuale inserita in un contesto più ampio di azioni volte al rilancio turistico ed economico del territorio non solo ligure. La presenza di sette strutture aeroportuali nel raggio di 200 chilometri, da molti vista come un problema, è un falso problema, quando per territorio non si intende più solo quello limitato alla Liguria ma si guarda, in prospettiva, allo sviluppo del potenziale che la struttura del "Colombo" ha, e che può avere, anche verso il Piemonte e la Lombardia e dei voli organizzati e a domanda.
Un valido punto di partenza nel rilancio della struttura aeroportuale genovese, potrebbe essere la definizione di un nuovo assetto societario, capace di creare attrattiva e partecipazione del territorio e per il territorio, con un modello economico e gestionale ove gli Enti locali territoriali entrino come azionisti dell'infrastruttura aeroportuale, assieme agli attuali soci. In tal modo gli Enti territoriali possono coadiuvare i soci "di mestiere" nel dare le indicazioni di sviluppo con quell'attenzione al territorio, che già hanno nel loro dna sia in termini di gestione delle attività volte all'attrazione del turismo che di sviluppo delle connesse infrastrutture territoriali, al fine di incrementare e rendere maggiormente appetibili i servizi offerti all'utenza aeroportuale, in un "sistema integrato turistico-territoriale", ed "economico" che permetta alle compagnie aeree, anche low cost, di valutare lo scalo genovese come punto di snodo preferenziale.
Questo modello di sviluppo integrato di struttura aeroportuale con il territorio, è già stato sviluppato e applicato con successo in molti scali italiani ed esteri che fino a pochissimo tempo fa erano considerati periferici, quindi di scarso interesse per le compagnie, perché offrivano pochi o pochissimi servizi di collegamento con le realtà territoriali di immediato riferimento. Esistono vari esempi di aeroporti sul territorio italiano che nel giro di pochi anni hanno conquistato un ruolo importante nella mobilità, tanto da aumentare voli verso le maggiori destinazioni europee.
Questi aeroporti hanno assunto una maggiore connotazione di aeroporto internazionale, grazie anche ad una contestuale azione di riqualificazione della struttura e dei servizi territoriali connessi. La conseguenza è stata anche un positivo rilancio dell'indotto terziario ad esso collegato. Va da sé, quindi, l'aumento naturale e progressivo dei passeggeri in arrivo e partenza da quello scalo.
In questa ottica, l'acquisto della quota di Aeroporti di Roma, verificata la disponibilità a vendere la propria quota del 15% del "Colombo" di Genova e la riduzione sotto il 30% di quella posseduta dall'Autorità portuale, potrebbe essere il via libera all'ingresso proprio degli Enti territoriali liguri, del basso Piemonte e del vicino Sud-Ovest lombardo, al fine del rilancio della struttura, integrandola maggiormente nel sistema economico e turistico-territoriale che, con l'apporto essenziale degli Enti locali, può realizzarsi ed essere gestita, mantenendo il controllo delle infrastrutture al nuovo assetto proprietario, ma trasferendo su basi contrattuali la gestione, con scadenze brevi di verifica, a soggetti internazionali.
In tal modo, i partiti politici non possono inserirsi nella gestione. Gli azionisti continuano ad essere titolari dell'atto concessorio, ma la revoca del contratto può avvenire tramite il codice civile e non attraverso meccanismi macchinosi di diritto amministrativo. La società di gestione (100% privata), sarà remunerata sulla base dei risultati economici raggiunti, svincolata quindi da logiche e schemi imposti dai partiti. L'aeroporto di Genova, comunque, è un esempio di sconfitta per tutti : imprenditori, enti locali, azionisti e in primis, l'Autorità portuale; e soprattutto dei partiti, perché da troppo tempo si parla di questo "disastro", anche del sistema dei collegamenti aeroportuali, senza che nessuno abbia mai fatto nulla. La ricetta, lo ripeto, è molto semplice: la struttura al pubblico con titolarità delle concessioni; la gestione ai privati con garanzia di risultato fin dal primo anno finanziario.
 
Anche il Secolo XIX scrive ed esprime perplessità e critiche all'operazione che sta interessando GOA.

Colombo, l'Authority lancia una cordata per la gestione

Piano di Corporation America e Miro Radici Finance per sbarcare a Genova



Genova. Eduardo Eurnekian: alcuni lo definiscono il Citizen Kane dell'Argentina, per via dei suoi trascorsi di imprenditore dei media, dove furoreggiava prima di entrare nel business della gestione aeroportuale. Attualmente è indagato per il crac della compagnia Volare a Busto Arsizio ma, secondo l'Autorità portuale di Genova, è l'uomo giusto per risollevare le sorti dell'aeroporto cittadino, il Cristoforo Colombo.
Questa mattina l'Authority di Genova, azionista di maggioranza dello scalo con il 60%, presenterà ufficialmente alla stampa - recita un comunicato - «la proposta del gruppo Corporacion America e Miro Radici Finance di entrare nella quota azionaria dell'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, eventualmente rilevando la quota di Adr per sviluppare traffico passeggeri e merci dell'aeroporto».
In attesa di sapere che cosa ne pensa dell'iniziativa Aeroporti di Roma, che ha in mano il 15% del Colombo, c'è subito da registrare la rigidità della Camera di Commercio (25% delle azioni), che diserterà l'appuntamento odierno a Palazzo San Giorgio. Da rilevare che la Camera di Commercio è interessata da tempo all'acquisto delle quote di AdR e su quel 15% dispone di un diritto di prelazione che scade a fine 2007.
Il 10 maggio scorso l'Ansa riportava un articolo del quotidiano argentino "Ambito Financiero", secondo cui la decisione sul passaggio del 15% «verrà presa a fine mese nel corso dell'assemblea degli azionisti del Cristoforo Colombo». Il giornale argentino sottolineava che sarebbe il secondo aeroporto europeo in cui entra il gruppo: l'altro è a Erevan, capitale dell'Armenia. Secondo altre fonti bene informate, comunque, alla cordata italo-argentina interesserebbe soprattutto la gestione operativa dell'aeroporto di Genova, molto meno rilevare le quote di AdR.
Eduardo Eurnekian, l'uomo che guida Corporacion America, ha dalla sua una notevole esperienza in campo aeroportuale, ma anche una storia imprenditoriale molto particolare, sicuramente interessante da raccontare.
Eurnekian, doppio passaporto argentino e armeno, entra nel business aeroportuale in grande stile nel 1997, quando l'allora presidente della repubblica argentina, Carlos Menem, decise di privatizzare i 32 scali aeroportuali del Paese. La vicenda è stata raccontata dal settimanale Diario nel dicembre 2004: si presentano quattro cordate, a vincere è il consorzio Aeropuertos Argentina 2000 dove, insieme a Eurnekian (38%), fa la parte del leone Sea, società di gestione degli aeroporti milanesi, con il 36%. Il gruppo allora (e tutt'ora) guidato da Giuseppe Bonomi, che di Eurnekian è anche avvocato, non fece propriamente un grande affare. Per quel 36%, infatti, sborsò all'incirca 60 milioni di euro. Quando ad aprile del 2004 rivendette una quota del 26%, ottenne solo 12,4 milioni di euro. All'avventura argentina di Sea partecipò anche Roberto Belloni: l'attuale presidente del consiglio d'amministrazione di Miro Radici Finance (partner di Eurnekian nella "proposta" per Genova) fu per un certo periodo direttore generale di Aeropuertos Argentina 2000.
L'altra grande vicenda italiana aeroportuale che riguarda Eurnekian è il crac di Volare, la compagnia veneta fallita alla fine del 2004 e in cui l'imprenditore di origine armena investì 40 milioni di euro.
Sul crac Volare stanno indagando i giudici di Busto Arsizio, insospettiti anche dall'affare Bixessarri, compagnia uruguaiana di Eurnekian che Volare comprò, prima di fallire, per tre milioni e mezzo di euro. L'imprenditore armeno, difeso da Bonomi, di fronte ai magistrati ha sostenuto di non essere a conoscenza dei particolari dell'operazione, trattata dai collaboratori. Nel 2004 direttore finanziario di Volare era Roberto Belloni.


*****

Anche per oggi a Genova non si vola


UN ALTRO GIRO di valzer, l'ennesimo coniglio estratto dal cilindro dei prestigiatori genovesi proprio alla vigilia delle elezioni e in perenne assenza (non è una novità) di un progetto di sviluppo credibile che coinvolga - oltre alle banchine - anche il Cristoforo Colombo. Potrebbe anche esserci molto di buono nel progetto del pool formato dall'argentina Corporacion America e soprattutto dalla solidissima compagine bergamasca Miro Radici Finance, la cui strategia non si fonda sul tentativo di impadronirsi del consiglio d'amministrazione di Aeroporto di Genova spa bensì sulla richiesta di ottenere l'assoluto controllo della gestione operativa del Colombo. In cambio di quattrini e della garanzia di aumentare del 50% i traffici e i business nello spazio dei prossimi cinque anni.
Ma al di là degli aspetti tecnici di questa operazione, c'è da chiedersi allarmati chi è il cervellone che butta l'ennesima mina vagante sul tavolo tarlato del sistema aeroportuale genovese. Metodo, modo e tempi lasciano quanto meno perplessi. Se l'inopportunità politica della mossa è palese, dal punto di vista economico e tecnico l'iniziativa appare poco trasparente, estemporanea, del tutto priva di integrazione istituzionale e relazionale. E se domani uscisse fuori la Camera di Commercio con un'altra cordata e un'altra offerta? Insomma, quali sono le regole? E' possibile che anche una proposta potenzialmente interessante finisca nel polverone che sta soffocando tutto e tutti?
 
Citazione:
@ willy:qui ci vivo e non ho le fette di salame sugli occhi ma mi sembra che talvolta tu sia un po' apocalittico a descrivere la scena locale.Mia opinione,eh[:306].

Non è che sono apocalittico, ma scusa io dico quel che vedo!
Ho visto che ci siamo fatti portare via unìinfinità di passeggeri (paganti per tax di sbarco) dal terminal croceristico. Fai conto che solo 25.000 la settimana son quelli di Costa, poi bisogna aggiungere in estate le navi che stanno nel mediterraeo del Gruppo Carnival che, essendo anche Costa Carnival, si avvalgono del Terminal di Costa a Savona.
Prova ad andare in porto a Savona e guard quando sbarcano i passeggeri dove vanno a prendere l'aereo. L'ultima mia crociare c'erano 19 pulman per NICE AIRPORT e 2 per MXP, ZERISSIMO per GOA!!!
Io davanti a ste cose mi pongo delle domande e son certo che non per sola scelta di Costa ma anche perchè nessuno per Genova si sbatte per dare servizi!
Containers siamo li fermi senza crescita, soprattutto se si ci paragona ai porti più importanti del Mediterraneo. Cavoli fino a pochi anni fa eravamo il primo porto del Mediterraneo, ora di anno in anno c'è qualcuno che ci batte!
Dai non si fanno infrastrutture, non si finanzia nulla, assurdo!!!
Pensa che abbiamo bellezze tanto rare che dovremmo solo ed esclusivamente vivere di turismo...

Mi spiace essere così duro con Genova e la Liguria, ma è così e la realtà non si può cambiare.
 
Citazione:Messaggio inserito da goafan

Citazione:Messaggio inserito da LIMJ

Anche il Secolo XIX scrive ed esprime perplessità e critiche all'operazione che sta interessando GOA.
Non ho capito bene se le critiche riguardano l'operazione in sè, i personaggio o cos'altro...

CIAO
_goa

Semplice... il Secolo XIX come al solito arriva ultimo sulla notizia (mi sono divertito a scrivere una lettera al mio 'amico' Vaccari chiedendogli se avessero avuto notizia di quello che sta succedendo attorno a GOA, e puntualmente dopo qualche giorno è arrivato l'articoletto :D) e per recuperare il tempo perduto si lanciano a parlare di giochi di prestigio, di mine vaganti e poi dicendo che 'potrebbe esserci molto di buono'.

La cronaca sui trascorsi di Eurnekian ci può stare tranquillamente, il commentino invece sembra fatto apposta solo per alzare un po' di polvere: non hanno ancora le idee chiare di quello che sta succedendo e si limitano a mettere le mani avanti, annunciando possibili sciagure ma anche lasciando aperta la porta della svolta per il nostro sfigatissimo aeroporto. Che giornalismo è questo? Che vadano ad intervistare Novi o i presunti protagonisti della 'cordata', come la definiscono.
 
AEROPORTO: ENTRANO GLI ARGENTINI


Sabato pomeriggio aeroporto di Genova. Ore 14. nemmeno un bar aperto per un panino. E’ questo lo scenario che si sono trovati davanti i due rappresentanti - consulenti per la rinascita dell’aeroporto Cristoforo Colombo. Cosi’ Alfio La Manna l’amministratore delegato di Sea, la società degli aeroporti milanesi che accompagnava il rappresentante di Corporacion America, società argentina di gestione aeroportuale, hanno illustrato le tecniche per cercare di rilanciare l’aeroporto. Partendo da quel panino.

Entreranno come una sorta di consulenti nella gestione del terminal, sponsorizzati dall’Autorità Portuale, azionista di maggioranza con il 60 per cento. La ricetta? Copiare Orio al Serio, cioè sviluppare i servizi nella stazione e grande spazio al co marketing. Che altro non è che elargizione di soldi alle compagnie low cost perché atterrino a Genova. “Soldi che poi rientreranno nelle casse grazie ai passeggeri dei vettori – precisa La Manna”. L’obbiettivo è quello di portare a + 25 per cento nei prossimi due anni e mezzo il numero di passeggeri, e addirittura arrivare al 50 per cento in piu’ nei prossimi 5 anni. Oggi Genova conta il transito di un solo milione di passeggeri. Bisogna rifare il parcheggio, razionalizzare le aeree del demanio aeroportuale e implementare l’area cargo. Per i passeggeri inaugurare rotte nuove nazionali, ma anche a medio o lungo raggio.
Difficoltà invece impreviste per l’acquisizione del 15 per cento delle azioni dell’Aeroporto attualmente in mano di Adr. La cessione del pacchetto è già pronta. La camera di commercio - in attesa della soluzione del conflitto interno alla composizione societaria dell'aeroporto di Roma - temporaneamente custodirà le azioni per un anno. Poi avverrà la cessione. Agli argentini? "Siamo disponibili – dicono i due nuovi quasi consulenti. (Telecittà)

CIAO
_goa
 
"Vogliamo che l'aeroporto di Genova incrementi i passeggeri e per farlo occorre valorizzare soprattutto le strutture di accoglienza e commercio presenti nel terminal, per fare in modo che le compagnie a basso costo siano incentivate a scegliere il Colombo, anche se non riempiono gli aerei, rispetto ad altri scali": Così Corporacion America, gruppo argentino, e Gruppo Miro Radici hanno presentato stamani un progetto per la gestione operativa dell'aeroporto di Genova. (Primocanale)

***

Quando parlano di valorizzare le strutture commerciali per incentivare le compagnie a scegliere GOA *anche se non riempiono gli aerei*... mi corre un brivido sulla schiena. Non è che vogliono costruire un'altra iperCoop al posto del terminal passeggeri? [:o)]
 
Citazione:Messaggio inserito da LIMJ

Quando parlano di valorizzare le strutture commerciali per incentivare le compagnie a scegliere GOA *anche se non riempiono gli aerei*... mi corre un brivido sulla schiena. Non è che vogliono costruire un'altra iperCoop al posto del terminal passeggeri? [:o)]
I soldi si fanno sempre di più sulla parte non-aviation, è ovvio che vogliano sviluppare quella... non pensano certo di guadagnare solo con qualche voletto lowcost in più...

CIAO
_goa
 
Citazione:Messaggio inserito da goafan
I soldi si fanno sempre di più sulla parte non-aviation, è ovvio che vogliano sviluppare quella... non pensano certo di guadagnare solo con qualche voletto lowcost in più...

D'accordo... ironizzavo su quanto scritto nella news di primocanale: cioè che con qualche negozio in più l'aeroporto possa automaticamente incrementare i suoi passeggeri, o che sia il meccanismo per attrarre nuove compagnie, anche se poi gli aerei sono vuoti. Detta così sembra una barzelletta.

Che poi a GOA ci sia bisogno di più spazi commerciali e di migliori servizi per gli utenti (a cominciare da un bar un po' più confortevole), è un dato di fatto ed è bene che si parli (anche) di questo, ma se vuoi puntare ad un +70% di traffico nei prossimi 5 anni non puoi solo limitarti a trasformare il terminal in un centro commerciale. :D
 
Citazione:Messaggio inserito da willy79

Citazione:
@ willy:qui ci vivo e non ho le fette di salame sugli occhi ma mi sembra che talvolta tu sia un po' apocalittico a descrivere la scena locale.Mia opinione,eh[:306].

Non è che sono apocalittico, ma scusa io dico quel che vedo!
Ho visto che ci siamo fatti portare via unìinfinità di passeggeri (paganti per tax di sbarco) dal terminal croceristico. Fai conto che solo 25.000 la settimana son quelli di Costa, poi bisogna aggiungere in estate le navi che stanno nel mediterraeo del Gruppo Carnival che, essendo anche Costa Carnival, si avvalgono del Terminal di Costa a Savona.
Prova ad andare in porto a Savona e guard quando sbarcano i passeggeri dove vanno a prendere l'aereo. L'ultima mia crociare c'erano 19 pulman per NICE AIRPORT e 2 per MXP, ZERISSIMO per GOA!!!
Io davanti a ste cose mi pongo delle domande e son certo che non per sola scelta di Costa ma anche perchè nessuno per Genova si sbatte per dare servizi!
Containers siamo li fermi senza crescita, soprattutto se si ci paragona ai porti più importanti del Mediterraneo. Cavoli fino a pochi anni fa eravamo il primo porto del Mediterraneo, ora di anno in anno c'è qualcuno che ci batte!
Dai non si fanno infrastrutture, non si finanzia nulla, assurdo!!!
Pensa che abbiamo bellezze tanto rare che dovremmo solo ed esclusivamente vivere di turismo...

Mi spiace essere così duro con Genova e la Liguria, ma è così e la realtà non si può cambiare.

[V][V][V] come non darti ragione... continuiamo a tenerci questa giunta comunale che non ha mai incentivato nulla per la propria città lasciandoci scappare tutte le grandi realtà che componevano genova. Adesso abbiamo quello che volevamo: molti giovani si sono già trasferiti altrove, le aziende chiuso o trasferite... di recente verrà trasferita la Italiana Petroli a Roma... Se non siamo noi a scegliere di cambiare sappiamo già a cosa andremo incontro
 
Citazione:Messaggio inserito da goafan

AEROPORTO: ENTRANO GLI ARGENTINI


Sabato pomeriggio aeroporto di Genova. Ore 14. nemmeno un bar aperto per un panino. E’ questo lo scenario che si sono trovati davanti i due rappresentanti - consulenti per la rinascita dell’aeroporto Cristoforo Colombo. Cosi’ Alfio La Manna l’amministratore delegato di Sea, la società degli aeroporti milanesi che accompagnava il rappresentante di Corporacion America, società argentina di gestione aeroportuale, hanno illustrato le tecniche per cercare di rilanciare l’aeroporto. Partendo da quel panino.

[:308] il buffet chiuso nell'ora di pranzo è davvero ridicolo... poi 5 euro per una striscetta di focaccia stantia di chissà quanti giorni è davvero da denunciare...
ecco l'accoglienza turistica genovese....
http://www.youtube.com/watch?v=Iiup3ymTZw0
[:308]
 
Citazione:

[V][V][V] come non darti ragione... continuiamo a tenerci questa giunta comunale che non ha mai incentivato nulla per la propria città lasciandoci scappare tutte le grandi realtà che componevano genova. Adesso abbiamo quello che volevamo: molti giovani si sono già trasferiti altrove, le aziende chiuso o trasferite... di recente verrà trasferita la Italiana Petroli a Roma... Se non siamo noi a scegliere di cambiare sappiamo già a cosa andremo incontro

Eh si ma è tutto l'indotto che fa schifo... AUtorità Portuale, Sindaco, Presidente Provincia e Presidente Regione!!! Addirittura ora il Sindaco entra anche nel CDA dell'Aeroporto e dell'Autorità Portuale... Non oso immaginare che accadrà ancora...

Cmq pensa che solo a Genova abbiamo la sede legale di COSTA, COLUMBUS e quindi VENTAGLIO, ecc ecc... E Genova non riesce a sfruutare come dovrebbe il Turismo!!! Mah...
Cmq mi dispiace dire qui ste cose, mi piacerebbe tanto che uno dei CAPONI che occupano le poltrone keggessero un po di questi FORUM.

Oh pensa che ci sono le elezioni sia per il Comune di Genova che per la Provincia e tutti i candidati si son ben guardati di toccare l'aeroporto in campagna elettorale! Questo la dice lunga su quanto faranno una volta eduti sul trono!!!
 
Citazione:Messaggio inserito da willy79

Oh pensa che ci sono le elezioni sia per il Comune di Genova che per la Provincia e tutti i candidati si son ben guardati di toccare l'aeroporto in campagna elettorale! Questo la dice lunga su quanto faranno una volta eduti sul trono!!!
In realtà ne hanno parlato (poco) ma lo hanno fatto.

Il fatto principale è che sia il Comune che la Provincia hanno lo 0% di quote azionarie dell'Aeroporto, quindi il loro interesse è molto basso. D'altra parte sono due enti che non possono fare più di tanto, mentre chi può avere un ruolo più forte è la Regione.

CIAO
_goa