Cristoforo Colombo, arrivano gli argentini


notizia vecchia. aviazionecivile lo aveva anticipato...

[:308][:308]

goafan ne sai niente? hai spifferato tu?

[:308][:308]

ps: eri tu per caso all'hotel bulgari quel giorno? ricordate il racconto riportato qui su aviazione civile...
 
Pronta un´offerta del colosso "Corporation America", per guidare il Colombo e farne un super scalo low cost

Aeroporto, il pressing argentino

E per il nuovo stadio a Sestri Ponente arrivano 200 milioni

Il decollo del "Colombo" passa attraverso due mosse: l´apertura a un "socio di mestiere" e il via libera al trasferimento dell´aerostazione in mare, così come indicato nell´Affresco di Renzo Piano. Sul tavolo del presidente dell´authority Giovanni Novi (azionista di maggioranza con il 60% delle azioni) sono arrivate in questi ultimi mesi parecchie manifestazioni d´interessi: fondi, banchi, grandi gruppi internazionali specializzati nel business. E proprio su quest´ultima realtà si è focalizzata l´attenzione di Palazzo San Giorgio che avrebbe ricevuto un´offerta anche dal colosso argentino "Corporation America", che gestisce ventisei aeroporti. Sul fronte societario, pressing sul sindaco Pericu perché (il 30 maggio, dopo aver lasciato Tursi) entri nel Cda con la delega all´aerostazione di Piano. E sul fronte stadio nuovo a Sestri, arrivano i soldi: duecento milioni da un fondo di investimento olandese.

"Corporation America", gruppo internazionale che gestisce ventisei scali, vuole entrare nella società

Il Sud America atterra al "Colombo" pronta l´offerta del gigante argentino


il modello Il punto di riferimento è Bergamo, diventato grande (oltre 5 milioni di passeggeri) con i voli low cost
la strategia Ingresso del socio di mestiere e pressing su Pericu perché entri nel consiglio con delega al progetto di Piano

MASSIMO MINELLA
E adesso, con l´amico argentino, il Colombo prova davvero a volare. A fine mese, l´assemblea dei soci coglierà l´occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione per mettere a punto il piano di rilancio dell´aeroporto di Genova. La strategia è decisa e, secondo quanto risulta a Repubblica, passa per due strade obbligate: l´ingresso di un "socio di mestiere" nel capitale azionario e il via libera alla nuova aerostazione disegnata da Renzo Piano. Nel primo caso l´ipotesi più accreditata è quella del coinvolgimento di un colosso internazionale del settore aeroportuale, la "Corporation America", gruppo argentino presente in ventisei aeroporti. Nel secondo, invece, il decollo dell´Affresco dei cieli avverrebbe attraverso l´ingresso in consiglio di Beppe Pericu, che all´assemblea dei soci (30 maggio) sarà già ex sindaco. Se queste due indiscrezioni troveranno conferma nei prossimi giorni, saremo di fronte ad altrettanti passaggi in grado di cambiare anima e cuore di un aeroporto alla ricerca di una svolta profonda. Così avrebbe deciso l´azionista di maggioranza, l´autorità portuale, titolare del 60 per cento del capitale (il rimanente 40 è diviso fra Camera di Commercio, 25, e Aeroporti di Roma, 15) al termine di un lavoro silenzioso, che va avanti da tempo e che punta sul rinnovamento. L´offerta presentata dal presidente Novi al sindaco Pericu va proprio in questa direzione. Da sempre convinto sostenitore dell´Affresco, Pericu ha più volte sottolineato quanto importante sia la costruzione del nuovo aeroporto per il porto e più in generale per la città. Poter mettere sul mercato un progetto di questo tipo, che già ha raccolto importanti manifestazioni d´interesse, può diventare il paradigma di una città nuova, che non ha paura di osare, e che crede che il suo aeroporto possa realmente decollare. Lì, in mezzo al mare, e non nel Basso Piemonte, come qualcuno vorrebbe. Liberando nel contempo un enorme spazio da mettere a disposizione del porto, con la vecchia pista che diventa banchina (dopo opportuni interventi di restyling).
Chiaro che a sostegno di una tesi che, com´è noto, non gode al momento di consensi molto vasti, serve una nuova strategia commerciale. Perché sarebbe folle pensare di investire due miliardi di euro (costo stimato della nuova aerostazione) e poi trovarsi con un aeroporto che movimenta un milione di passeggeri. Un simile progetto va sostenuto solo a condizione che si creda possibile il rilancio dei traffici. Altrimenti, tanto vale lasciare tutto come adesso, godendo di un bell´aeropoto facile da raggiungere, che non dà mai problemi di parcheggio e non crea alcun tipo di stress da eccesso di voli. E qui scatta la seconda parte del ragionamento che punta a cambiare l´assetto azionario della società aeroportuale, aprendosi a un "socio di mestiere". Da tempo, Aeroporti di Roma, titolare del 15% del capitale (acquistato a suo tempo da Alitalia) ha manifestato l´intenzione di vendere la sua quota. E l´opinione non pare cambiata nemmeno con l´ultima proprietà che ha messo a capo di Adr una figura molto nota anche nell´ambito genovese, Fabrizio Palenzona, alessandrino, presidente dell´Aiscat. Quella quota diventa strategica per l´operazione rilancio. Non a caso, negli ultimi mesi, il presidente dell´authority Novi ha già ricevuto offerte di particolare interesse. A lui si sono rivolti fondi, banche, ma anche grandi gruppi internazionali interessati a scommettere su Genova. Fra cui, appunto, "Corporation America" che potrebbe diventare il partner scelto per l´operazione rilancio. Da anni ancorato al milione di passeggeri, infatti, il "Colombo" veleggia ormai attorno alla ventesima posizione nazionale, scavalcato da concorrenti che, solo una manciata di anni fa, gli stavano alle spalle. I motivi? Scarso bacino d´utenza; accresciuta concorrenza degli altri scali regionali (sette nel raggio di duecento chilometri); fine delle Partecipazioni Statali e riduzione delle grandi aziende un tempo abituali clienti dell´aeroporto genovese; poca propensione dei liguri, popolazione sempre più anziana, a spostarsi in aereo. Falsità? Tutt´altro. Verità assolute. Il problema è che finora nessuno ha realmente provato a ribaltare questa situazione. Certo, più volte la società aeroportuale ha provato nuove rotte. Inseguendo con tenacia i tanti vettori che operano oggi sul mercato. Ma troppo spesso, dopo qualche mese, quei voli sono stati cancellati per scarso numero di passeggeri. Per questo la scelta della proprietà del Colombo è caduta su un "socio di mestiere", un esperto del business aeroportuale, che potrà inserire l´aeroporto genovese in una rete internazionale di voli low cost che da Genova saranno in grado di raggiungere le destinazioni del Sud Europa e dell´altra sponda del Mediterraneo. Il nuovo socio pronto a subentrare a Adr non chiederebbe la maggioranza del capitale, destinato a restare pubblico, ma vorrebbe ovviamente avere un ruolo centrale nelle scelte strategiche. E in riva al mare si potrebbe allora riproporre il modello Bergamo Orio al Serio, scalo satellite di Milano esploso con i voli low cost fino a superare lo scorso anno i cinque milioni di passeggeri

(La Repubblica - Genova)

CIAO
_goa
 
Chiamare Eurnekian "esperto di business aeroportuale" fa davvero ridere, come la quasi totalità dei suoi 26 aeroporti, se si tratta di quelli argentini. I milanesi dovrebbero ricordare quanti soldi ha perso SEA in quell' avventura, perché sì, la SEA ha gettato in Argentina i soldi che non voleva spendere a Malpensa.
 
Come ben sappiamo l'asse Novi-Pericu (supportati dalla Regione) è stato il più forte sostenitore dell'affresco di Piano e del relativo spostamento a mare dell'aeroporto. Se l'autorità portuale troverà investitori pronti a finanziare parte dell'opera per poi assumerne la gestione... è probabile che la strada sia davvero percorribile. Se poi gli industriali riceveranno adeguate garanzie di sviluppo delle aree delle riparazioni navali (secondo grande punto dell'affresco), è probabile che crollino anche le ultime divisioni e si proceda davvero a spostare l'aeroporto. Questo in linea teorica... il resto si vedrà. Sul gruppo argentino non mi pronuncio, ho solo un brivido a pensare a quello che stanno tramando nei salotti di Palazzo San Giorgio. :)
 
Il piano mi sembra interessante e speriamo che venga attuato per risollevare le sorti di GOA.
 
Io spero di cuore che entrino il prima possibile nell'aeroporto di genova, sta cavolo di Autorità Portuale già si è fatta scappare Costa da Genova in favore di Savona, ora anche MSC inizia a mollare e con l'aeroporto sta facendo di tutto per non far niente!!!!!!!!!!!

Sicuramente peggio di così non può andare!!!
Quindi avanti gli Argentini
 
Le nuove destinazioni estive si aggiungono ai quattordici voli diretti dello scalo genovese

Madrid, Mar Rosso, Grecia il "Colombo" inverte la rotta

E l´offerta argentina fa sognare l´aeroporto

A giugno il primo charter settimanale per Sharm El Sheik, ad agosto segue quello per Rodi e Creta
Dal 28 ottobre Air Nostrum (Iberia) lancia il volo giornaliero per la capitale spagnola

MASSIMO MINELLA
La Spagna, in autunno, con il nuovo volo giornaliero di Iberia-Air Nostrum che scatterà il 28 ottobre. Ma ancora prima, in estate, il Mar Rosso, con voli charter per Sharm El Sheik dal 17 giugno al 30 agosto, ogni domenica con il tour operator Eden Viaggi. E poi la Grecia, ogni giovedì, dal 2 al 30 agosto per Rodi e Creta con Alpitour. Prove di rilancio al "Colombo" in attesa che la cura da cavallo imposta dall´azionista di maggioranza, l´autorità portuale, faccia i suoi effetti e consenta finalmente all´aeroporto di Genova di decollare. La strategia che verrà ufficializzata in occasione della prossima assemblea dei soci (chiamata a rinnovare il consiglio di amministrazione) poggia su due pilastri: un "socio di mestiere" nel capitale e il trasferimento dell´aerostazione in mare, così come indicato dall´Affresco di Renzo Piano. Una linea d´azione ambiziosa e obbligata per imporre al "Colombo" quella svolta attesa ormai da troppi anni. Il punto di partenza è però incoraggiante. Negli ultimi mesi sono stati in tanti a bussare alla porta di palazzo San Giorgio per manifestare il proprio interesse a scommettere sull´aeroporto di Genova: fondi, banche, "soci di mestiere", cioè soggetti coinvolti nel business e in grado di apportare alla società quel contributo di conoscenza e di traffici necessari al decollo. Proprio su questi si sarebbe concentrata l´attenzione dell´authority, con particolare riferimento a un vero colosso del settore, l´argentina "Corporation America", che gestisce nel mondo ventisei aeroporti. Gli argentini avrebbero offerto a Novi la loro disponibilità a sottoscrivere una partecipazione azionaria di minoranza e a partecipare alla gestione dello scalo, facendo così del "Colombo" un grande polo hub verso il Sud Europa e l´intero bacino del Mediterraneo. La proposta verrà esaminata dai soci nei prossimi giorni, in vista dell´assemblea di fine che rinnoverà il consiglio. Anche su questo delicato aspetto gli azionisti stanno definendo le rispettive squadre. L´azionista di maggioranza, l´authority, che ha il 60% del capitale, esprime cinque consiglieri, due vanno alla Camera di Commercio (25% delle azioni) e uno ad Aeroporti di Roma (un 15% da tempo in vendita). La squadra di San Giorgio dovrebbe essere parzialmente rinnovata con l´uscita di scena del presidente Sandro Carena e il probabile rinnovo degli altri quattro consiglieri: Franco Pronzato, Giorgio Simeone, Andrea Fornasiero e Gianni Cuttica. Obiettivo dell´authority rimane quello di far entrare in consiglio Beppe Pericu che alla data dell´assemblea, il 30 maggio, non sarà più sindaco. Per lui sarebbe già pronta la delega all´aerostazione di Piano. La Camera confermerà il suo presidente Paolo Odone, mentre ancora non si sa se, per la seconda poltrona, si andrà al rinnovo di Felice Negri o a un´altra indicazione. Aeroporti di Roma manterrà il suo consigliere (Andrea Belardini) in attesa di formalizzare l´uscita dal capitale. E proprio quel pacchetto sarebbe funzionale all´ingresso di un "socio di mestiere" per dare concretezza al rilancio dell´aeroporto sul modello di quanto già avvenuto a Bergamo Orio al Serio, oggi un colosso dei voli low cost da oltre cinque milioni di passeggeri, ma soltanto nel 2000 poco al di sopra di Genova.
 
probabilmente ci va perché spende tre volte meno che ad Alassio o Santa Margherita;)

Ritornando alla news, l'articolo postato oggi confermerebbe che il nuovo socio si limiterebbe a rilevare la quota di Aeroporti di Roma, mentre la maggiornanza rimarrebbe in mano ad Autorità Portuale, che ovviamente non ha nell'aeroporto il suo core business.

Mi pare che cos' stando le cose sarà difficile trovare un investitore disposto ad assumere la gestione dell'aeroporto non potendo però decidere nulla. Sbaglio?
 
Citazione:Messaggio inserito da euge1893

Ritornando alla news, l'articolo postato oggi confermerebbe che il nuovo socio si limiterebbe a rilevare la quota di Aeroporti di Roma, mentre la maggiornanza rimarrebbe in mano ad Autorità Portuale, che ovviamente non ha nell'aeroporto il suo core business.

Mi pare che cos' stando le cose sarà difficile trovare un investitore disposto ad assumere la gestione dell'aeroporto non potendo però decidere nulla. Sbaglio?
Si dice solo di una quota di minoranza ma potrebbe anche essere superiore secondo me al 15% attualmente in mando a ADR. l'Autorità Portuale potrebbe cedere anche una parte delle suo quote. :);)

CIAO
_goa
 
Citazione:Messaggio inserito da goafan
Si dice solo di una quota di minoranza ma potrebbe anche essere superiore secondo me al 15% attualmente in mando a ADR. l'Autorità Portuale potrebbe cedere anche una parte delle suo quote. :);)

Il Comitato portuale ha deciso che il 15% di ADR, quando sarà ceduto, passerà nelle mani della Camera di Commercio. L'autorità portuale potrà scegliere di acquisirne un massimo del 5%.

Quindi potremmo trovarci in queste due situazioni

AP 60%
CC 40%

oppure:

AP 65%
CC 35%

Resta da vedere con quali tempi gli argentini entreranno nella società, e quanto tempo ci vorrà ancora perché ADR venda il suo 15%.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

A Sharm ad agosto, con quel caldo infernale, ha senso andare solo se si viene pagati per farlo.
Ciò nonostante tutti gli anni migliaia di italiani ci vanno in vacanza e soprattutto in agosto!

:D:D:D

PS: ci sono andato anni fa, quando la metà era ancora poco, conosciuta e ti posso garantire che il caldo secco di Sharm è molto più sopportabile di quello che c'è a Genova, dove con l'umidità che c'è nei giorni di gran caldo è davvero insopportabile. ;)

CIAO
_goa
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

notizia vecchia. aviazionecivile lo aveva anticipato...
ps: eri tu per caso all'hotel bulgari quel giorno? ricordate il racconto riportato qui su aviazione civile...

Dopo il grande successo del Codice Da Vinci, ecco il Codice Concorde. ;)

Riletto a distanza di tempo e alla luce di questa discussione si riesce a decifrare. :D