Crisi cina-Giappone


Articolo già citato in precedenza, vedi post 11.

Prendo spunto per dire che se avessi riportato io un articolo già citato si sarebbe scatenato un putiferio dicendo che non si legge il forum, non si fa attenzione ecc. Mentre adesso che l'articolo duplicato lo ha postato un moderatore cosa si dovrebbe dire? Aspetto i soliti commenti sprezzanti di molti forumisti leoni da tastiera.

Io invece non direi proprio nulla perchè può capitare a tutti di pubblicare qualcosa già riportato, si chiama tolleranza e buona educazione cose che evitentemente mancano a diversi forumisti.
ma le lamentele con la moderazione non vanno fatte in privato, a proposito?
Cosi eh...da Netiquette: Tutte le richieste di spiegazioni andranno fatte in forma privata con l'Amministrazione in quanto non sono consentite simili richieste sui forum
 
Mi sembra che qualcuno, anni fa, ha detto una frase che più o meno era
"non fare agli altri quello che gli altri fanno a te"
Frase che ha un crollario: quello che è fatto è reso.
 
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Pubblico interessante articolo sul tema:

I voli continuano ad operare (anche in questo momento) ma è indubbio che la tensione sia alta e che la Cina abbia raccomandato ai propri cittadini di non viaggiare in Giappone.

https://www.reuters.com/business/me...nas-travel-boycott-tensions-flare-2025-11-19/

By Joseph Campbell and John Geddie
November 19, 20257:50 AM GMT+1Updated November 19, 2025

TOKYO, Nov 19 (Reuters) - Within days of China urging its citizens not to travel to Japan due to a diplomatic dispute, Tokyo-based tour operator East Japan International Travel Service had lost 80% of its bookings for the remainder of the year.
The small firm, which specialises in group tours largely for Chinese clients, is at the sharp end of a backlash that threatens to deal a sizeable blow to Japan's economy, the world's fourth largest.

The travel warning - triggered by Japanese Prime Minister Sanae Takaichi's remarks about Taiwan, the democratically governed island claimed by China - has seen a wave of flight cancellations and battered tourism-related stocks in Japan.
"This is a huge loss for us," said Yu Jinxin, vice president of East Japan International Travel Service.
Tourism accounts for around 7% of Japan's overall gross domestic product, according to the World Travel & Tourism Council, and has been a major driver of growth in recent years. Visitors from mainland China and Hong Kong account for around a fifth of all arrivals, official figures show.

The boycott could result in a loss of around 2.2 trillion yen ($14.23 billion) annually, Nomura Research Institute estimates. Tourism-related stocks in Japan have sunk since the warning was issued on Friday.
Already more than 10 Chinese airlines have offered refunds on Japan-bound routes until December 31, with one airline analyst estimating around 500,000 tickets have already been cancelled.
Takaichi sparked the most serious diplomatic dispute in years between Asia's top two economies when she told Japanese lawmakers this month that a Chinese attack on Taiwan threatening Japan's survival could trigger a military response.

A wave of vitriolic responses by a Chinese diplomat in Japan and Chinese state media aimed at Takaichi prompted Japan to warn its citizens in China on Monday to step up safety precautions and avoid crowded places.

Beijing has demanded Takaichi retract her remarks, though Tokyo has said they are in line with the government's position, suggesting no breakthrough is imminent.
China has also suspended the screenings of upcoming Japanese films, and Japanese celebrities popular there have tried to pre-empt any potential backlash.
"China is like my second homeland to me and all my friends in China are my cherished family—I will always support One China," Japanese singer MARiA wrote on Weibo on Tuesday.
Tour operator Yu says her company has been able to weather past flare-ups between the neighbours, such as Tokyo's decision to nationalise disputed islands in 2012 that triggered mass anti-Japan protests across China.
But a protracted crisis this time could be devastating, she said.
"If this lasts for one or two months, we can manage, but if the situation continues to worsen, it will obviously have a major impact on our business."

Reporting by Joseph Campbell and John Geddie in Tokyo; Additional reporting by Ethan Wang and Shi Bu in Beijing; Editing by Lincoln Feast.
 
La cosa più ironica della faccenda è la motivazione ufficiale del governo cinese per giustificare questa decisione, letta sulle news nazionali: i noti e continui problemi di sicurezza del Giappone nei confronti dei turisti.
Quando i giapponesi che lavorano in Cina devono aver paura ad uscire di casa visto che ogni tanto qualche esaltato nazionalista ne aggreddisce o accoltella qualcuno (tipo l'anno scorso a Suzhou dove ha preso di mira una scolaresca).

Riguardo all'impatto sui viaggi, qualcosa di simile è già successo di recente con la Thailandia, che prima del Covid era una delle mete preferite del turismo cinese mentre ora i numeri sono crollati. Ho parlato con un albergatore che in estate aveva il 50% di clientela cinese mentre ora forse il 5% (crollo parzialmente recuperato da altre nazionalità, soprattutto indiani, ma dalle espressioni ho intuito che preferisse a loro i cinesi, non ho indagato ulteriormente...).
Anche qui, con la scusa della sicurezza perché si, almeno lì ci sono stati crimini come rapimenti, ma è stata fatta una propaganda martellante ed esagerata sul fatto che la Thailandia è pericolosissima, e alle agenzie di viaggio è stato "consigliato" (leggasi imposto) di non vendere viaggi lì. Risultato, presenze crollate, meno voli e i pochi cinesi che ancora ci vanno sono essenzialmente giovani in viaggi indipendenti.
Ora, con i thailandesi c'è stato qualche screzio diplomatico ma non mi sembra che i rapporti siano così tesi, questo mi fa pensare che il motivo sia quello di tenersi i turisti in casa per spingere un po' il GDP che è l'ossessione dei governi a tutti i livelli... Con l'economia che non va più come prima, il governo è sempre alla ricerca di iniziative per stimolare i consumi e la spesa interna, inclusi i viaggi domestici.
Anche tra i cinesi, dopo il Covid, il Giappone è diventato molto popolare (ho diversi colleghi che ci sono stati negli ultimi mesi, complice anche il cambio favorevole).
La mia sensazione è che abbiano sfruttato l'occasione per prendere i due proverbiali piccioni con una fava... sia per il sentimento anti-giapponese che va fomentato più o meno regolarmente, sia per dirottare all'interno la spesa turistica.
Spero solo che non si arrivi ai livelli del 2012 dove distruggevano business giapponesi e persino auto a marchio giapponese a caso sulle strade (da allora è in uso comune il dispositivo di sicurezza basato su adesivi con bandierine cinesi a fianco dello stemma).
 
La cosa più ironica della faccenda è la motivazione ufficiale del governo cinese per giustificare questa decisione, letta sulle news nazionali: i noti e continui problemi di sicurezza del Giappone nei confronti dei turisti.
Quando i giapponesi che lavorano in Cina devono aver paura ad uscire di casa visto che ogni tanto qualche esaltato nazionalista ne aggreddisce o accoltella qualcuno (tipo l'anno scorso a Suzhou dove ha preso di mira una scolaresca).

Riguardo all'impatto sui viaggi, qualcosa di simile è già successo di recente con la Thailandia, che prima del Covid era una delle mete preferite del turismo cinese mentre ora i numeri sono crollati. Ho parlato con un albergatore che in estate aveva il 50% di clientela cinese mentre ora forse il 5% (crollo parzialmente recuperato da altre nazionalità, soprattutto indiani, ma dalle espressioni ho intuito che preferisse a loro i cinesi, non ho indagato ulteriormente...).
Anche qui, con la scusa della sicurezza perché si, almeno lì ci sono stati crimini come rapimenti, ma è stata fatta una propaganda martellante ed esagerata sul fatto che la Thailandia è pericolosissima, e alle agenzie di viaggio è stato "consigliato" (leggasi imposto) di non vendere viaggi lì. Risultato, presenze crollate, meno voli e i pochi cinesi che ancora ci vanno sono essenzialmente giovani in viaggi indipendenti.
Ora, con i thailandesi c'è stato qualche screzio diplomatico ma non mi sembra che i rapporti siano così tesi, questo mi fa pensare che il motivo sia quello di tenersi i turisti in casa per spingere un po' il GDP che è l'ossessione dei governi a tutti i livelli... Con l'economia che non va più come prima, il governo è sempre alla ricerca di iniziative per stimolare i consumi e la spesa interna, inclusi i viaggi domestici.
Anche tra i cinesi, dopo il Covid, il Giappone è diventato molto popolare (ho diversi colleghi che ci sono stati negli ultimi mesi, complice anche il cambio favorevole).
La mia sensazione è che abbiano sfruttato l'occasione per prendere i due proverbiali piccioni con una fava... sia per il sentimento anti-giapponese che va fomentato più o meno regolarmente, sia per dirottare all'interno la spesa turistica.
Spero solo che non si arrivi ai livelli del 2012 dove distruggevano business giapponesi e persino auto a marchio giapponese a caso sulle strade (da allora è in uso comune il dispositivo di sicurezza basato su adesivi con bandierine cinesi a fianco dello stemma).
Alessandro Plateroti , inviato del Sole 24 Ore a Shanghai , riferiva ieri sera a Focus Economia che gli atti ostili tra cinesi e giapponesi sono sensibilmente aumentati negli ultimi giorni con aggressioni violente ambo i lati…
 
Interessante analisi di Aeroroutes sulla situazione dei voli Cina-Giappone, nel mese di dicembre è stato tagliato il 24% della della capacità totale e il 25% delle frequenze, inoltre 15 rotte sono state sospese del tutto, non ci sono piu' voli diretti tra queste coppie di città.
Gli aeroporti giapponesi piu' colpiti dai tagli sono Sapporo -45% di capacità, Osaka - 34% e Tokyo NRT -28%.

E' interessante notare che questi tagli e riduzioni sulle rotte Cina-Giappone non coinvolgono solo il traffico p2p ma anche i pax in transito, le compagnie Cinesi offrono molte connessioni dell' Europa e dall' Italia verso il Giappone e spesso e prezzi molto competivi e potendo sorvolare la Russia. Se questa crisi si prolungherà a lungo le compagnie cinesi perderanno competitività sui voli Europa-Giappone con meno destinazioni servite e transiti molto piu' lunghi dovuto ai tagli e riduzioni sulle tratte Cina- Giappone.

Chinese Airlines Reduces 25% Japan Service in Dec 2025​

Various Chinese carriers in the last few days continue to adjust planned operations to Japan, as most reductions currently focusing on December 2025. Based on OAG schedules analyser data filed 16NOV25 vs 30NOV25, 16 Chinese carriers, has reduced service from 4703 one-way flights (from China to Japan) and 884148 seats, to 3537 flights and 672568 seats.

Overall reduction sees 25% in terms of number of flights, while capacity reduced by 24%.

Refer to this post for condensed Chinese version.

The following 15 routes has been cancelled from December 2025 (routes marked with * represents previously scheduled from January 2026) with no alternative nonstop flight options by other Chinese carriers:
Beijing Daxing – Sapporo New Chitose
Changsha – Osaka Kansai
Chengdu Tianfu – Sapporo New Chitose*
Fuzhou – Nagoya
Fuzhou – Osaka Kansai
Fuzhou – Okinawa
Guiyang – Osaka Kansai
Harbin – Niigata*
Linyi – Osaka Kansai
Nanjing – Kobe
Shanghai Pu Dong – Ibaraki
Shijiazhuang – Tokyo Narita
Xi’An – Sapporo New Chitose
Yangzhou – Osaka Kansai
Yuncheng – Nagoya

The following are cancelled routes by individual Chinese carriers for the month of December 2025, as schedules on/after 01JAN26 largely remains pending. Comparisons are based on 16NOV25 vs 30NOV25.

9 Air (AQ)
Linyi – Osaka Kansai

Beijing Capital Airlines (JD)
Beijing Daxing – Sapporo New Chitose

China Eastern (MU)
Chengdu Tianfu – Osaka Kansai

China Southern (CZ)
Changsha – Osaka Kansai

Hainan Airlines (HU)
Chongqing – Osaka Kansai
Xi’An – Sapporo New Chitose

Juneyao Airlines (HO)
Changsha – Osaka Kansai
Nanjing – Kobe
Wuxi – Osaka Kansai

Loong Air (GJ)
Hangzhou – Osaka Kansai
Loong Air’s sole service to Japan is cancelled for December, previously scheduled 31 flights with 5363 seats

Shenzhen Airlines (ZH)
Nanjing – Osaka Kansai
Yuncheng – Nagoya

Spring Airlines (9C)
Dalian – Fukuoka
Nanjing – Osaka Kansai
Shanghai Pu Dong – Ibaraki
Shijiazhuang – Tokyo Narita
Tianjin – Osaka Kansai
Xi’an – Osaka Kansai
Yangzhou – Osaka Kansai

Tianjin Airlines (GS)
Guiyang – Osaka Kansai

Xiamen Airlines (MF)
Fuzhou – Nagoya
Fuzhou – Okinawa
Fuzhou – Osaka Kansai

Sapporo New Chitose (CTS) sees the most reductions in December 2025, as Chinese carriers either cancelled planned seasonal service, or scaling back seasonal increases. 6 airlines have reduced from 242 flights to 138 flights, while capacity reduced from 50696 seats to 27932 seats, approximately 43% flights and 45% capacity reductions.

Osaka Kansai (KIX) also sees major reductions from 2123 flights to 1373 flights in December 2025, while capacity reduced from 389613 seats to 258668 seats, approximately 35% flight and 34% capacity reductions.

Tokyo Narita (NRT) also saw reduction from 929 flights to 820 flights, while capacity reduced from 180527 to 158889 seats, approximately 12% reductions for both flights and capacity. Okinawa (OKA) sees 28% capacity reductions.

The following are changes filed by individual various Chinese carriers for the month of December 2025, as schedules on/after 01JAN26 largely remains pending. Comparisons are based on 16NOV25 vs 30NOV25. Additional changes, including certain routes may have been closed for bookings on selected dates, but not yet reflected in schedule update, remain highly possible.

9 Air (AQ)
Reduce from 31 flights to 17 flights, from 5859 seats to 2457 seats (45% flight and 58.1% capacity reductions)
Guangzhou – Osaka Kansai 17 > 13 flights, 3213 > 2457 seats

Air China (CA)
Reduce from 810 flights to 744 flights, from 154178 seats to 139283 seats (8% flight and 9.7% capacity reductions)
Beijing Capital – Nagoya 31 > 26 flights, 5177 > 4342 seats
Beijing Capital – Okinawa 9 flights, 1431 seats (no changes)
Beijing Capital – Osaka Kansai 93 flights, 20305 > 20029 seats
Beijing Capital – Sapporo New Chitose 27 > 18 flights, 5162 > 3430 seats
Beijing Capital – Tokyo Haneda 155 > 151 flights, 31806 > 30038 seats
Beijing Capital – Tokyo Narita 62 flights, 10974 seats (no changes)
Chengdu Tianfu – Tokyo Narita 31 flights, 4898 seats (no changes)
Chongqing – Tokyo Narita 17 > 13 flights, 5456 > 2992 seats
Dalian – Fukuoka 31 > 30 flights, 4980 > 4863 seats
Dalian – Hiroshima 9 > 8 flights, 1448 > 1297 seats
Dalian – Tokyo Narita 17 > 13 flights, 2703 > 2067 seats
Hangzhou – Osaka Kansai 31 > 30 flights, 5735 > 5550 seats
Hangzhou – Tokyo Narita 18 flights, 5418 > 3682 seats
Shanghai Pu Dong – Fukuoka 26 flights, 4810 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Nagoya 13 flights, 2054 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Osaka Kansai 93 > 68 flights, 17205 > 12580 seats
Shanghai Pu Dong – Sendai 9 flights, 1422 seats
Shanghai Pu Dong – Tokyo Narita 124 > 122 flights, 23194 > 22824 seats

Beijing Capital Airlines (JD)
Reduce from 23 flights to 2 flights, from 3937 seats to 358 seats (91% flight and capacity reductions)
Hangzhou – Osaka Kansai 10 > 2 flights, 1736 > 358 seats

China Eastern (MU)
Reduce from 1061 flights to 915 flights, 201870 seats to 175903 seats (13.8% flight and 12.9% capacity reductions)
Beijing Daxing – Osaka Kansai 62 > 35 flights, 10478 > 5597 seats
Beijing Daxing – Tokyo Haneda 31 flights, 5611 seats (no changes)
Hefei – Osaka Kansai 18 > 16 flights, 2892 > 2566 seats
Kunming – Tokyo Narita 5 > 4 flights, 1420 > 1136 seats
Nanchang – Osaka Kansai 13 > 6 flights, 2041 > 942 seats
Nanjing – Tokyo Narita 31 > 22 flights, 5394 > 3754 seats
Qingdao – Osaka Kansai 13 > 7 flights, 2041 > 1105 seats
Qingdao – Tokyo Narita 13 > 10 flights, 2353 > 1810 seats
Shanghai Hongqiao – Tokyo Haneda 31 flights, 9269 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Fukuoka 93 flights, 14931 > 15021 seats
Shanghai Pu Dong – Hiroshima 29 > 27 flights, 3509 > 3267 seats
Shanghai Pu Dong – Kagoshima 9 flights, 1089 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Komatsu 17 > 14 flights, 2057 > 1694 seats
Shanghai Pu Dong – Nagasaki 9 > 7 flights, 1089 > 847 seats
Shanghai Pu Dong – Nagoya 92 > 86 flights, 14612 > 13688 seats
Shanghai Pu Dong – Niigata 9 > 6 flights, 1239 > 876 seats
Shanghai Pu Dong – Okayama 19 > 16 flights, 2299 > 1936 seats
Shanghai Pu Dong – Okinawa 62 > 50 flights, 10992 > 8106 seats
Shanghai Pu Dong – Osaka Kansai 132 flights, 29688 > 29676 seats
Shanghai Pu Dong – Sapporo New Chitose 62 flights, 13906 > 12408 seats
Shanghai Pu Dong – Shizuoka 15 > 9 flights, 2367 > 1437 seats
Shanghai Pu Dong – Tokyo Haneda 62 flights, 14818 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Tokyo Narita 124 flights, 30008 seats (no changes)
Wuhan – Osaka Kansai 31 > 18 flights, 5208 > 3024 seats
Wuhan – Tokyo Narita 13 flights, 2197 seats (no changes)
Xi’An – Nagoya 18 > 3 flights, 2826 > 489 seats
Xi’An – Tokyo Narita 17 > 13 flights, 2669 > 2119 seats
Yantai – Tokyo Narita 13 > 9 flights, 2041 > 1413 seats

Reports last week about the cancellation of “non-existent route” was referring to China Eastern’s Chongqing – Nanjing – Fukuoka route, which was previously scheduled as 1 daily A320 service from 26OCT25. Reservations for this route only opened for approximately two weeks since the week of 25AUG25.

China Southern (CZ)
Reduce from 516 flights to 369 flights, from 105566 seats to 80738 seats (28.5% flight and 23.5% seat reductions)
Beijing Daxing – Osaka Kansai 31 flights, 8769 > 8757 seats
Beijing Daxing – Tokyo Haneda 31 flights, 8751 > 8748 seats
Changchun – Tokyo Narita 17 > 10 flights, 2695 > 1582 seats
Changsha – Tokyo Narita 9 > 2 flights, 1485 > 330 seats
Dalian – Nagoya 12 > 8 flights, 1908 > 1272 seats
Dalian – Osaka Kansai 31 > 15 flights, 3937 > 1905 seats
Dalian – Tokyo Narita 18 > 16 flights, 3492 > 2824 seats
Guangzhou – Osaka Kansai 62 > 49 flights, 14728 > 12171 seats
Guangzhou – Tokyo Haneda 62 flights, 17329 seats
Guangzhou – Tokyo Narita 31 > 18 flights, 6169 > 3582 seats
Harbin – Osaka Kansai 9 > 4 flights, 927 > 412 seats
Harbin – Tokyo Narita 13 > 10 flights, 2261 > 1766 seats
Shanghai Pu Dong – Osaka Kansai 31 > 18 flights, 4495 > 2610 seats
Shanghai Pu Dong – Tokyo Narita 31 flights, 6084 seats (no changes)
Shenyang – Osaka Kansai 31 > 7 flights, 5115 > 1155 seats
Shenyang – Tokyo Narita 31 > 24 flights, 6169 > 4538 seats
Shenzhen – Tokyo Narita 13 > 11 flights, 2587 > 2087 seats
Wuhan – Tokyo Narita 9 flights, 1467 seats (no changes)
Zhengzhou – Tokyo Narita 31 > 13 flights, 5053 > 2119 seats

Hainan Airlines (HU)
Reduce from 120 flights to 89 flights, from 20634 seats to 15315 seats (25.8% flight and capacity reductions)
Beijing Capital – Osaka Kansai 31 flights, 5425 seats (no changes)
Beijing Capital – Tokyo Haneda 13 flights, 2184 seats (no changes)
Beijing Capital – Tokyo Narita 18 flights, 3042 seats (no changes)
Haikou – Osaka Kansai 13 > 4 flights, 2262 > 696 seats
Haikou – Tokyo Narita 5 flights, 860 seats (no changes)
Xi’An – Osaka Kansai 13 > 9 flights, 2262 > 1566 seats
Xi’An – Tokyo Narita 9 flights, 1548 > 1542 seats

Juneyao Airlines (HO)

Reduce from 476 flights to 283 flights, from 90628 seats to 55509 seats (41% flight and 38.8% capacity reductions)
Beijing Daxing – Osaka Kansai 62 > 31 flights, 10106 > 5053 seats
Nanjing – Osaka Kansai 49 > 31 flights, 7987 > 5053 seats
Shanghai Pu Dong – Fukuoka 13 flights, 2119 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Kobe 31 > 27 flights, 5053 > 4401 seats
Shanghai Pu Dong – Nagoya 28 > 23 flights, 5198 > 3783 seats
Shanghai Pu Dong – Osaka Kansai 143 > 101 flights, 28594 > 20195 seats)
Shanghai Pu Dong – Sapporo New Chitose 51 > 13 flights, 10101 > 2400 seats
Shanghai Pu Dong – Tokyo Haneda 13 flights, 2523 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Tokyo Narita 31 flights, 9982 seats (no changes)

Qingdao Airlines (QW)
Reduce from 49 flights to 28 flights, from 6675 seats to 4006 seats (42.9% flight and 40% capacity reductions)
Qingdao – Nagoya 18 > 9 flights, 2826 > 1523 seats
Qingdao – Osaka Kansai 26 > 14 flights, 2954 > 1588 seats
Qingdao – Shizuoka 5 flights, 895 seats (no changes)

Shandong Airlines (SC)
Shandong Airlines’ service remains unchanged with 126 flights at 21487 seats. However last-minute cancellations remain highly possible, including certain flights may have been closed for reservations but not reflected in schedule filing
Jinan – Osaka Kansai 81 flights, 13882 seats
Qingdao – Osaka Kansai 45 flights, 7605 seats

Shanghai Airlines (FM)
Reduce from 193 flights to 180 flights, from 35780 seats to 33625 seats (7% flight and 6% capacity reductions)
Shanghai Hongqiao – Tokyo Haneda 31 flights, 5425 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Fukuoka 26 > 25 flights, 4394 > 4225 seats
Shanghai Pu Dong – Nagoya 29 > 18 flights, 4901 > 3042 seats
Shanghai Pu Dong – Osaka Kansai 62 flights, 10478 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Tokyo Haneda 31 flights, 8804 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Toyama 14 > 13 flights, 1778 > 1651 seats

Shenzhen Airlines (ZH)
Reduce from 246 flights to 131 flights, from 39552 seats to 21119 seats (46.7% flight and 46.6% capacity reductions)
Nantong – Osaka Kansai 31 > 7 flights, 4991 > 1127 seats
Shenzhen – Osaka Kansai 62 > 52 flights, 9982 > 8386 seats
Shenzhen – Sapporo New Chitose 18 > 14 flights, 2898 > 2254 seats
Shenzhen Tokyo Narita 31 flights > 4991 seats (no changes)
Wuxi – Osaka Kansai 58 > 27 flights, 9338 > 4361 seats

Sichuan Airlines (3U)
Reduce from 62 flights to 44 flights, from 12180 seats to 8652 seats (29% reductions)
Chengdu Tianfu – Osaka Kansai 31 > 13 flights, 6073 > 2545 seats
Chengdu Tianfu – Tokyo Narita 31 flights, 6107 seats (no changes)

Spring Airlines (9C)
Reduce from 707 flights to 455 flights, from 137238 seats to 87216 seats (35.7% flight and 36.4% capacity reductions)
Dalian – Osaka Kansai 31 > 14 flights, 5766 > 2604 seats
Guangzhou – Osaka Kansai 18 > 13 flights, 3240 > 2418 seats
Ningbo – Osaka Kansai 31 > 15 flights, 5766 > 2700 seats
Shanghai Pu Dong – Fukuoka 62 flights, 11532 > 11274 seats
Shanghai Pu Dong – Nagoya 31 flights, 5766 > 5688 seats
Shanghai Pu Dong – Okinawa 43 > 31 flights, 7998 > 5766 seats
Shanghai Pu Dong – Osaka Kansai 209 > 173 flights, 41628 seats > 33732 seats
Shanghai Pu Dong – Saga 18 > 9 flights, 3348 > 1644 seats
Shanghai Pu Dong – Sapporo New Chitose 62 > 31 flights, 14880 > 7440 seats
Shanghai Pu Dong – Takamatsu 13 > 9 flights, 2418 > 1620 seats
Shanghai Pu Dong – Tokyo Haneda 18 flights, 3348 seats (no changes)
Shanghai Pu Dong – Tokyo Narita 31 flights, 5712 > 5634 seats
Shenyang – Osaka Kansai 26 > 18 flights, 4836 > 3348 seats

Tianjin Airlines (GS)
Reduce from 65 flights to 25 flights, from 11580 seats to 4441 seats (61.5% flight and 61.6% capacity reductions)
Tianjin – Osaka Kansai 31 > 17 flights, 5518 > 3031 seats
Tianjin – Tokyo Haneda 21 > 8 flights, 3696 > 1410 seats

Xiamen Airlines (MF)
Reduce from 187 flights to 133 flights, from 31621 seats to 22459 seats (28.9% flight and 29% capacity reductions)
Chongqing – Osaka Kansai 13 flights, 2197 seats (no changes)
Fuzhou – Tokyo Narita 31 flights, 5239 seats (no changes)
Hangzhou – Osaka Kansai 31 flights, 5239 > 5227 seats
Xiamen – Osaka Kansai 31 > 27 flights, 5239 > 4557 seats
Xiamen – Tokyo Narita 31 flights, 5239 seats (no changes)
 
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E' interessante notare che questi tagli e riduzioni sulle rotte Cina-Giappone non coinvolgono solo il traffico p2p ma anche i pax in transito, le compagnie Cinesi offrono molte connessioni dell' Europa e dall' Italia verso il Giappone e spesso e prezzi molto competivi e potendo sorvolare la Russia. Se questa crisi si prolungherà a lungo le compagnie cinesi perderanno competitività sui voli Europa-Giappone con meno destinazioni servite e transiti molto piu' lunghi dovuto ai tagli e riduzioni sulle tratte Cina- Giappone.
Quale competitivita' ? quello fatta di sussidi statali miliardari, supportati dalla politica?
Ben venga. Certo, il consumatore medio ci guadagna, ma tutte le aerocompagnie occidentali no, anzi al contrario.....

La competitivita' si fa (dal mio punto di vista) con un plain level field.... quella cinese e' tutto fuorche' questo.
(Eh si, mi cospargo il capo di cenere, visto che anche io ho volato MU per il giappone)
 
Quale competitivita' ? quello fatta di sussidi statali miliardari, supportati dalla politica?
Ben venga. Certo, il consumatore medio ci guadagna, ma tutte le aerocompagnie occidentali no, anzi al contrario.....

La competitivita' si fa (dal mio punto di vista) con un plain level field.... quella cinese e' tutto fuorche' questo.
(Eh si, mi cospargo il capo di cenere, visto che anche io ho volato MU per il giappone)

Il problema rimane sempre e comunque la mancanza di spina dorsale da parte delle autorita' europee (nazionali e comunitarie). Volare sulla Cina, malgrado gli spazi aerei e gli aeroporti non siano congestionati - sono inefficienti, vero, ma non sono strapieni - e' un'impresa. Trovare slot utili sulla Cina e' sempre un'impresa, anche quando si hanno JV paritetiche come ce l'aveva/ce l'ha LH con Air China. Pero', dal lato europeo, questi problemi non ci sono.

Basterebbe rendere pan per focaccia con le slot allocation, anche a livello di bilaterale, e limitare l'accesso a chi sorvola la Russia. Sugli aiuti di Stato - cosa certissima, dato che praticamente tutte le compagnie aeree cinesi sono di proprieta' statale - io non penso che l'UE abbia molto da che ridire, visti i fondi dati alle grandi durante Covid e quelli elargiti a pioggia dagli Stati membri a AZ/ITA, SK, TP e altre.
 
Il problema rimane sempre e comunque la mancanza di spina dorsale da parte delle autorita' europee (nazionali e comunitarie). Volare sulla Cina, malgrado gli spazi aerei e gli aeroporti non siano congestionati - sono inefficienti, vero, ma non sono strapieni - e' un'impresa. Trovare slot utili sulla Cina e' sempre un'impresa, anche quando si hanno JV paritetiche come ce l'aveva/ce l'ha LH con Air China. Pero', dal lato europeo, questi problemi non ci sono.

Basterebbe rendere pan per focaccia con le slot allocation, anche a livello di bilaterale, e limitare l'accesso a chi sorvola la Russia. Sugli aiuti di Stato - cosa certissima, dato che praticamente tutte le compagnie aeree cinesi sono di proprieta' statale - io non penso che l'UE abbia molto da che ridire, visti i fondi dati alle grandi durante Covid e quelli elargiti a pioggia dagli Stati membri a AZ/ITA, SK, TP e altre.
E' gia' al lavoro!

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Reactions: A345 and Scarab
Gli effetti sui voli della crisi Cina-Giappone stanno aumentando, su airlineroute c'è un lungo elenco di nuovi tagli e riduzioni, riporto solo i titoli dei post per dare una idea. E' un ecatombe: tagli massicci sia come numero di frequenze che come capacità, mentre diverse rotte piu' sottili sono state chiuse del tutto.

Juneyao Airlines Further Expands NW25 Japan Service Reductions​

Hainan Airlines Further Expands Japan Service Reductions in NW25​

China Eastern Expands Japan Service Cuts for NW25​

Sichuan Airlines NW25 Japan Further Service Reductions​

China Southern Further Reduces NW25 Japan Service to near-50%​

Air China Further Reduces NW25 Japan Service to Over 40% From mid-Dec 2025​

 
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Reactions: East End Ave
Non vedo proprio l’ora di andare a Okinawa e Yonaguni a gennaio #GigiPingNunTeTemo
 
Aggiornamento: ulteriori tagli e riduzioni sui voli Cina-Giappone, i numeri che riporta aeroroutes sono impressionanti: ben 48 rotte sono state completamente cancellate, inoltre gli aeroporti Giapponesi con voli diretti verso la Cina scendono da 20 a soltanto 8, mentre quelli cinesi scendono da 36 a 24.

Per quanto riguarda i singoli aeroporti il piu' penalizzato è Osaka KIX che perde ben 16 rotte dirette verso la Cina, subendo un taglio complessivo del 66% di rotte e capacità. Seguito da Tokyo NRT con un taglio dal 31%.