ALITALIA: PARTITA ENTRA NEL VIVO, ERMOLLI APRE DOSSIER /ANSA
(di Paola Barbetti) (ANSA) - ROMA, 9 MAG - Entra nel vivo il dossier Alitalia, e gia' nel primo giorno di insediamento del nuovo governo. Su incarico del premier Silvio Berlusconi, Bruno Ermolli muove e rivolge alla compagnia una richiesta di dati e informazioni. Lo scopo, spiega lo stesso Ermolli, e' di analizzare tutto il materiale ''con gli imprenditori e gli investitori maggiormente interessati ad elaborare un' ipotesi di sostenibilita' economica e finanziaria di un progetto per il rilancio della Compagnia di Bandiera''. Una sorta di due diligence, per non perdere altro tempo prezioso. Conferma a sua volta la compagnia: Ermolli ha prospettato ''il carattere essenziale, per imprenditori e investitori italiani di cui ha verificato l'interesse'', dell'esame della situazione Alitalia, ''per elaborare un eventuale progetto di rilancio''. Potrebbe prendere forma quindi la cordata di imprenditori italiani evocata a piu' riprese da Berlusconi, tra le frecciate da parte dell' opposizione. Dopo l'uscita ufficiale di scena di Air France-Klm che ha ritirato la propria proposta d' acquisto, nessuna concreta opzione sul tavolo del nuovo esecutivo, ma una lunga serie di buoni propositi e di 'valuteremo' da parte di big della finanza e dell'imprenditoria, compresa la cordata sfidante dei francesi, quella di Air One-Intesa. La vicenda Alitalia e' una delle maggiori sfide che attendono il Berlusconi IV mentre sembra accantonata l'opzione francese, gradita al governo Prodi ma non dall' attuale esecutivo. Il dossier Alitalia ''procede molto bene, ci sono tanti imprenditori interessati...'' aveva rassicurato Berlusconi i giornalisti che a Montecitorio gli chiedevano della compagnia di bandiera. Ora Ermolli apre ufficialmente il dossier Alitalia, mentre il Senato dedichera' un' intera sessione, nella settimana dal 19 al 25 maggio, al decreto legge sul prestito-ponte ad Alitalia. Il vicecapogruppo del Pd a Palazzo Madama, Luigi Zanda, ha spiegato che questa era un'esigenza posta dai Democratici e accolta dalla maggioranza. ''Il prestito ponte - ha detto Zanda - e' un tema di grande rilievo, che merita attenzione con un ampio dibattito''. Il prestito da 300 milioni di euro, deciso in extremis dal governo uscente, rappresenta una necessaria boccata d'ossigeno per la disastrata compagnia, in attesa che lo staff del presidente del Consiglio approfondisca il dossier e che magari esca infine allo scoperto l' agognata cordata italica. Intanto Air France, che non ha chiuso tutte le porte, resta alla finestra. E non e' la sola: altre big dei cieli europei come la tedesca Lufthansa osservano con molto attenzione il futuro di Alitalia, il cui destino puo' incidere anche sui nuovi assetti del risiko dei cieli, alle prese con la prossima sfida piu' difficile, mantenere margini di profitto nonostante il petrolio alle stelle. (ANSA). BRB
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 09/05/2008 21:10