Aeroporto. Finisce la "Saga" di Gianfranco Stromei
E’ normale che quando una persona riveste ruoli apicali per tanto tempo si ricordino di lui meriti e demeriti.
Gianfranco Stromei “è stato sempre” all’aeroporto d’Abruzzo, alla Saga per molto tempo nel ruolo di direttore generale e può vantare di avere concorso a tutti i meriti dello scalo pescarese ma anche ha pari responsabilità negli eventuali demeriti.
Oggi i suoi rapporti con la Saga si sono conclusi, il Cda «ha preso atto della scadenza del suo contratto» e così arrivederci e grazie. Stromei, nominato dal centrosinistra, è riuscito a rimanere in sella anche durante i governi regionali di centrodestra. Questa volta, però, la giunta Chiodi ha preferito sedersi e aspettare che il contratto spirasse. In realtà non è un mistero che il centrodestra facesse pressione per poter prendere completamente il timone della Saga, cosa che è avvenuta in parte solo con le nuove nomine, recentemente. Il nome di Stromei è legato alla direzione dell’aeroporto d’Abruzzo fin dagli albori dello scalo: dal 1986 nel ruolo di funzionario e dal 1997 ricoprendo la carica di direttore generale. Una carica mantenuta per un tempo così lungo sicuramente per meriti professionali anche se la politica ha giocato la sua parte.
«Dopo il susseguirsi di stagioni e di impegni volti a pianificare lo sviluppo infrastrutturale e l’incremento del bacino d’utenza», si legge in una nota della Saga tra il malinconico e l’edulcorato spinto, «oggi il consiglio di amministrazione prende atto della naturale scadenza del rapporto di lavoro con Stromei, ringraziandolo per l’attività svolta in questi anni in favore dell’aeroporto d’Abruzzo».
Non si può dire che Stromei abbia chiuso in bellezza con l’ultima buccia di banana che è stato l’appalto per la sicurezza, nato molto male e finito peggio. Un appalto contestatissimo che ha dato vita a diversi ricorsi e ad una inchiesta penale. L’appalto è stato poi ritirato ma solo dopo la rinuncia spontanea della ditta che era risultata vincitrice e proprio oggi è stato ripubblicato il bando con gli emendamenti del caso.
Altra nota da ricordare di Stromei sono i bilanci in rosso, l’ultimo dei quali ripianato tra le polemiche con i soldi degli enti pubblici come Regione e Comune e senza finora sapere come sia stato possibile accumulare un debito così elevato. Dubbi mai fugati anche sulla gestione della Saga con le compagnie aeree ed i finanziamenti erogati per il marketing turistico: soldi pubblici in cambio di turisti (in teoria). L’ultima polemica che si registra è anche quella di Ryanair per ritardi nei pagamenti e le «difficoltà di pianificazione» di una strategia prima imprenditoriale e poi turistica. E l’idea che si ha della gestione dell’aeroporto nell’ultimo decennio è che si sia navigato a vista…
Stromei non è immune alle inchieste giudiziarie alcune note, altre ignote, alcune delle quali si sono spente con un nulla di fatto altre ancora stancamente in piedi.
Molto discussi sono stati i suoi rapporti soprattutto con il Pd e l’allora segretario Luciano D’Alfonso che era -in qualità di sindaco- nel consiglio di amministrazione Saga. Dubbi, veleni ed esposti anche sulla gestione di alcuni appalti vinti da ditte che poi sono finite nelle inchieste per tangenti.
Stromei risulta indagato, in concorso con Vincenzo Dogali, per corruzione nell'ambito dell'inchiesta dell'Urbanistica di Pescara. Secondo l'accusa Dogali, nel maggio del 2007 consigliere dell’amministrazione comunale di Pescara nonché presidente della commissione urbanistica consiliare permanente avrebbe ricevuto gratuitamente un biglietto aereo per la tratta Pescara – Milano per poi compiere atti contrari ai doveri di ufficio, ovvero la promessa di interventi pubblici per la riqualificazione dell’area adiacente l’abitazione di Stromei.
A maggio del 2010 è stato nominato, invece, nel nuovo collegio sindacale dell'Aca, insieme a Alberto Cerretani e Roberto Costantini.
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