Comune di Foggia dice sì ad allungamento pista dell'aeroporto Gino Lisa


“Aeroporto di Foggia – Aeroporto di Bolzano, due situazioni diverse”

Invitiamo, ancora una volta la Regione Puglia, anche nel suo ruolo di azionista di maggioranza di AdP, tutte le forze politiche ed istituzionali del territorio a farsi carico di risolvere le ambiguità

Foggia. ”Qualche giorno fa ha attirato la nostra attenzione la notizia che la Camera di Commercio di Bolzano sarebbe intenzionata ad intervenire con un sostegno economico nella gestione del locale aeroporto, attualmente condotto dalla ABD , società in haus della Provincia autonoma di Bolzano. Stante le possibili analogie con l’eventuale esigenza di un cofinanziamento per l’esecuzione dei lavori di allungamento della pista del Gino Lisa, qualora l’UE, in applicazione degli orientamenti sugli aiuti di stato, non riconoscesse l’intero finanziamento, abbiamo ritenuto doveroso approfondire l’argomento sotto molteplici aspetti. Prima di tutto è bene chiarire qual’è la situazione dell’aeroporto S. Giacomo di Bolzano.

Pochi giorni fa è stata presentata in Consiglio provinciale una proposta di legge che punta a sviluppare l’aeroporto di Bolzano sino a farlo diventare uno scalo efficiente, sostenibile e competitivo sul mercato.

Secondo gli intenti, il disegno di legge dovrebbe essere sottoposto nel corso del prossimo anno alla consultazione popolare tramite referendum. E’ evidente,quindi, che la volontà espressa dalla Giunta Camerale di Bolzano ha il mero significato di una dichiarazione d’intenti subordinata e rivisitabile in funzione di una serie di circostanze, fra le quali in primis l’esito del referendum consultivo previsto per giugno 2016. Fatta questa premessa, passiamo alle differenze sostanziali fra le due fattispecie: Bolzano – Foggia. Secondo quanto riportato dalle molteplici notizie stampa, la Camera di Commercio diBolzano intenderebbe cofinanziare per il 50%, ove compatibile con leggi e regolamenti, l’attività gestionale dell’aeroporto S. Giacomo, così da concorrere alla stabilità economica dello scalo. La situazione di confronto chiaramente è fuorviante! L’eventuale contributo finanziario privato a copertura dei costi di gestione e lo sviluppo dell’infrastruttura altoatesina non è assolutamente oggetto di attenzione europea! La situazione dei fondi pubblici assegnati dal CIPE al Gino Lisa, che dovrebbero essere sbloccati a fronte del ventilato cofinanziamento privato, riguardano un intervento infrastrutturale per il quale i recenti orientamenti europei in materia di aiuti di stato prevedono, all’articolo 103, che “ gli aeroporti con un traffico medio inferiore a 1 milione di passeggeri all’anno dovrebbero contribuire almeno per il 25% al finanziamento dei costi di investimento ammissibili totali”. Lì dove per “ aeroporto” , secondo gli stessi orientamenti, si definisce “ un soggetto o gruppo di soggetti che esercita l’attività economica consistente nella fornitura di servizi aeroportuali alle compagnie aeree”, nel nostro caso AdP !

In questo, purtroppo, siamo confortati anche dai contenuti del carteggio intercorso in questi anni fra la CE e la Regione Puglia nel quale, a più riprese, vengono avanzati motivi a giustificazione dell’indisponibilità di AdP a concorrere agli oneri dei lavori di adeguamento della pista. Tant’è che nella più recente nota della CE del 29 luglio u.s. è precisato che “ se l’aeroporto beneficiario degli aiuti previsti non dispone della capacità finanziaria per partecipare con fondi propri al finanziamento dei lavori, è disatteso il criterio relativo all’intensità massima dell’aiuto, stabilito negli orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree del 2014 e, di conseguenza, il progetto non può essere approvato dalla Commissione.” Invitiamo, ancora una volta la Regione Puglia, anche nel suo ruolo di azionista di maggioranza di AdP, tutte le forze politiche ed istituzionali del territorio a farsi carico di risolvere le ambiguità e le resistenze che potrebbero mettere a rischio l’intero finanziamento, la cui perdita, lesiva degli interessi del territorio, non potrebbe certo essere facilmente ascritta alla responsabilità e all’immobilismo dell’imprenditoria privata locale, dal momento che gli orientamenti europei individuano l’intervento di cofinanziamento in via esclusiva a carico dell’ “aeroporto beneficiario”.

http://www.statoquotidiano.it/22/10...rto-di-bolzano-due-situazioni-diverse/393432/
 
Foggia, cittadini in piazza per difendere l'aeroporto

FOGGIA - Quattro anni dopo c’è ancora bisogno di scendere in piazza per difendere la sopravvivenza del Gino Lisa. Stamane il comitato Vola Gino Lisa ha radunato nuovamente la società civile per sostenere la causa dell’aeroporto, proprio come quel 19 dicembre del 2011 quando gli stessi comitati (ci sono anche le associazioni Mondo Gino Lisa, Adiconsum e il sindacato Fast trasporti) affidarono a un corteo di circa 2mila persone la denuncia per la perdita dei voli della Darwin Airline una volta esaurito il contributo comunitario. All’epoca i politici e gli amministratori locali furono invitati a «non partecipare», invece si presentarono lo stesso.

Oggi, ironia della sorte, Vola Gino Lisa rivolge l’invito a sindaci e istituzioni varie perché partecipino alla marcia. Ma le adesioni sono tiepide: «Il sindaco è influenzato, se ce la farà ci sarà senz’altro; il presidente della Camera di commercio è all’estero; ai sindaci dei comuni più grandi abbiamo inviato una mail; avremo tante scolaresche e poi chi vorrà esserci: il nostro corteo è libero, come al solito apartitico e vuole rappresentare il diritto alla mobilità dei foggiani che questa vicenda rischia di sopprimere», risponde Maria Luisa D’Ippolito presidente di Vola Gino Lisa.

Punto di raccolta e partenza alle ore 10 in piazzale Italia, poi il seguente itinerario: via IV novembre, direzione piazza Cavour, piazza Umberto Giordano, passaggio per corso Cairoli direzione piazza XX settembre, corso Garibaldi, direzione piazza Cesare Battisti dove è previsto l’arrivo e lo scioglimento della manifestazione. All’arrivo niente comizi.

Perché c’è il bisogno di tornare in piazza? Il momento è solenne, l’Unione europea deciderà a breve sul finanziamento pubblico di 14 milioni di euro per l’allungamento della pista a 2mila metri. Ma le nubi all’orizzonte sono minacciose. Bruxelles potrebbe elevare una procedura d’infrazione all’Italia a causa di un investimento considerato al limite delle norme sulla libera Concorrenza e che necessita di un contributo privato del 25%. Ma la Regione sulla quota di cofinanziamento «prende tempo» e Vola Gino Lisa parla senza mezzi termini di boicottaggio: «E’ Aeroporti di Puglia è il soggetto idoneo giuridicamente per cofinanziare il 25% dei lavori di allungamento della pista di volo».

Intanto la consigliera foggiana del movimento Cinquestelle, Rosa Barone, ha presentato una interrogazione all'assessore ai Trasporti Giannini e all'assessore al Bilancio Piemontese: «Pretendo che si chiarisca - dichiara in una nota - quali siano i riferimenti normativi e giuridici del nostro ordinamento secondo cui si affermerebbe che Aereoporti di Puglia Spa sarebbe una impresa di diritto pubblico e non di diritto privato, motivo per il quale non potrebbe essere cofinanziatrice (in qualità altresì di beneficiario) della quota del 25%».


http://www.lagazzettadelmezzogiorno...di-foggia-la-societ-civile-in-piazza-no867169
 


Oggi, ironia della sorte, Vola Gino Lisa rivolge l’invito a sindaci e istituzioni varie perché partecipino alla marcia. Ma le adesioni sono tiepide: «Il sindaco è influenzato, se ce la farà ci sarà senz’altro; il presidente della Camera di commercio è all’estero; ai sindaci dei comuni più grandi abbiamo inviato una mail; avremo tante scolaresche e poi chi vorrà esserci: il nostro corteo è libero, come al solito apartitico e vuole rappresentare il diritto alla mobilità dei foggiani che questa vicenda rischia di sopprimere», risponde Maria Luisa D’Ippolito presidente di Vola Gino Lisa.



http://www.lagazzettadelmezzogiorno...di-foggia-la-societ-civile-in-piazza-no867169


come a dire portate pure nonni, zii e gatti così sembriamo di più
 
no, è dipeso dai finanziamenti che sono venuti improvvisamente venuti a mancare. A differenza di bari, dove per i prossimi 5 anni Ryanair è riuscita a ottenere 85 milioni di euro. E dove se non ci fosse FR, il traffico pax sarebbe pari ad Aosta o al massimo Bolzano :D
nn esageriamo...dai...a Bri non c'e' solo FR...
 
Ma a Foggia perchè non hanno organizzato cortei quando i palazzinari locali, con l'avvallo dell'ente locale, hanno circondato la pista?
Si sono resi conto poi che anche Alidaunia ha abbandonato l'aeroporto? Niente cortei anche in quel caso?
 
mi sfuggono i 5 aeroporti toscani riconosciuti da ENAC (Pisa, Firenze, Olbia e...??)
 
Aeroporto, adesso tocca a Emiliano

Pronta l'istanza per riportarlo tra gli scali nazionali, ma deve firmarla il governatore

FOGGIA - Mentre la notifica per l’allungamento della pista è pronta al decollo, direzione Bruxelles, in Italia arriva al pettine un altro importante nodo per il futuro del Gino Lisa. Il ritorno dell’aeroporto foggiano tra i 32 scali d’interesse nazionale, dopo due anni, potrebbe essere sancito entro il 31 dicembre prossimo, data ultima prevista dal decreto del presidente della Repubblica 201/2015 per consentire il ripescaggio definitivo degli unici due scali rimasti fuori, Foggia e Forlì. Perchè lo scalo foggiano possa beneficiare di questa finestra, concessa agli scali con precisi requisiti di continuità territoriale, è però necessario che sia la Regione a presentare la richiesta. E qui casca l’asino, si potrebbe dire, almeno a giudicare da quanto accadde due anni fa con la giunta Vendola che ignorò completamente questa possibilità. Stavolta però è diverso, il tavolo tecnico insediato dalla Regione sul Gino Lisa ha stabilito non solo che lo scalo ha le carte in regola per ottenere l’ok dall’Unione europea all’utilizzo dei 14 milioni di euro per la pista, ma anche che può accedere ai servizi aeroportuali pagati dallo Stato. E qui parliamo di costi che si aggirano intorno al milione di euro soltanto per l’antincendio, oggi a carico del gestore Aeroporti di Puglia.

Si dirà, la Regione (azionista al 99% di Adp) avrebbe tutto l’interesse a non sobbarcarsi questi oneri, ma due anni fa per una sorta di harakiri mai del tutto chiarito accadde esattamente il contrario. Dunque oggi il rischio non può essere del tutto fugato. Anche se questa volta le preoccupazioni sono altre: Emiliano pur avendo dimostrato una sensibilità diversa sul “Lisa”, è un presidente super impegnato che ora vorrebbe candidarsi anche alla segreteria del Pd; figurarsi quale ordine di priorità possa assegnare al Gino Lisa. Però l’istanza è lì pronta per essere firmata e non può che farlo il governatore titolare della delega sulle aziende partecipate (Adp). L’istanza, oltretutto, non va solo protocollata e spedita necessariamente entro il 31 dicembre; va anche sostenuta sul piano tecnico-politico, perchè la norma transitoria voluta due anni fa dall’ex ministro dei Trasporti Lupi, venga presa in considerazione anche per il Gino Lisa. Insomma non è sufficiente scrivere due righe al ministro come fece Vendola due anni fa: se la Regione non segue la pratica e non dimostra di essere convinta del ruolo di connessione del Gino Lisa a beneficio delle aree interne, il ritorno nel piano nazionale non solo non sarà automatico ma rischia di essere perduto per sempre.

Collegata a questa opportunità vi è poi anche il Sieg, ovvero il riconoscimento del Servizio di Interesse Economico Generale che, in base alla normativa europea, può essere assegnato agli aeroporti in aree poco appetibili per le compagnie aeree. La Regione, come ha più volte dichiarato l’assessore ai Trasporti Giannini, intende percorrere anche questa strada: il comitato tecnico, coordinato dall’assessorato, ha completato l’istruttoria della pre-notifica e avrebbe individuato per il Gino Lisa il collegamento in regime di continuità territoriale Foggia-Milano Linate. Quanto al prolungamento della pista, infine, anche in questo caso la notifica è pronta per essere esaminata dalla Direzione generale Concorrenza dell’Unione europea che deve decidere se il testo è conforme con le regole sugli aiuti di Stato. Ma prima di presentarla ufficialmente, la Regione vorrebbe fare un passaggio preliminare con i tecnici di Bruxelles per evitare sorprese. Va detto che il quadro politico, con le dimissioni di Renzi, non agevola il percorso. Ma il sogno, al momento, è che si riesca ad consegnare la notifica sul Gino Lisa entro Natale.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/foggia/835132/aeroporto-adesso-tocca-a-emiliano.html
 
Aeroporto, adesso tocca a Emiliano

Pronta l'istanza per riportarlo tra gli scali nazionali, ma deve firmarla il governatore

FOGGIA - Mentre la notifica per l’allungamento della pista è pronta al decollo, direzione Bruxelles, in Italia arriva al pettine un altro importante nodo per il futuro del Gino Lisa. Il ritorno dell’aeroporto foggiano tra i 32 scali d’interesse nazionale, dopo due anni, potrebbe essere sancito entro il 31 dicembre prossimo, data ultima prevista dal decreto del presidente della Repubblica 201/2015 per consentire il ripescaggio definitivo degli unici due scali rimasti fuori, Foggia e Forlì. Perchè lo scalo foggiano possa beneficiare di questa finestra, concessa agli scali con precisi requisiti di continuità territoriale, è però necessario che sia la Regione a presentare la richiesta. E qui casca l’asino, si potrebbe dire, almeno a giudicare da quanto accadde due anni fa con la giunta Vendola che ignorò completamente questa possibilità. Stavolta però è diverso, il tavolo tecnico insediato dalla Regione sul Gino Lisa ha stabilito non solo che lo scalo ha le carte in regola per ottenere l’ok dall’Unione europea all’utilizzo dei 14 milioni di euro per la pista, ma anche che può accedere ai servizi aeroportuali pagati dallo Stato. E qui parliamo di costi che si aggirano intorno al milione di euro soltanto per l’antincendio, oggi a carico del gestore Aeroporti di Puglia.

Si dirà, la Regione (azionista al 99% di Adp) avrebbe tutto l’interesse a non sobbarcarsi questi oneri, ma due anni fa per una sorta di harakiri mai del tutto chiarito accadde esattamente il contrario. Dunque oggi il rischio non può essere del tutto fugato. Anche se questa volta le preoccupazioni sono altre: Emiliano pur avendo dimostrato una sensibilità diversa sul “Lisa”, è un presidente super impegnato che ora vorrebbe candidarsi anche alla segreteria del Pd; figurarsi quale ordine di priorità possa assegnare al Gino Lisa. Però l’istanza è lì pronta per essere firmata e non può che farlo il governatore titolare della delega sulle aziende partecipate (Adp). L’istanza, oltretutto, non va solo protocollata e spedita necessariamente entro il 31 dicembre; va anche sostenuta sul piano tecnico-politico, perchè la norma transitoria voluta due anni fa dall’ex ministro dei Trasporti Lupi, venga presa in considerazione anche per il Gino Lisa. Insomma non è sufficiente scrivere due righe al ministro come fece Vendola due anni fa: se la Regione non segue la pratica e non dimostra di essere convinta del ruolo di connessione del Gino Lisa a beneficio delle aree interne, il ritorno nel piano nazionale non solo non sarà automatico ma rischia di essere perduto per sempre.

Collegata a questa opportunità vi è poi anche il Sieg, ovvero il riconoscimento del Servizio di Interesse Economico Generale che, in base alla normativa europea, può essere assegnato agli aeroporti in aree poco appetibili per le compagnie aeree. La Regione, come ha più volte dichiarato l’assessore ai Trasporti Giannini, intende percorrere anche questa strada: il comitato tecnico, coordinato dall’assessorato, ha completato l’istruttoria della pre-notifica e avrebbe individuato per il Gino Lisa il collegamento in regime di continuità territoriale Foggia-Milano Linate. Quanto al prolungamento della pista, infine, anche in questo caso la notifica è pronta per essere esaminata dalla Direzione generale Concorrenza dell’Unione europea che deve decidere se il testo è conforme con le regole sugli aiuti di Stato. Ma prima di presentarla ufficialmente, la Regione vorrebbe fare un passaggio preliminare con i tecnici di Bruxelles per evitare sorprese. Va detto che il quadro politico, con le dimissioni di Renzi, non agevola il percorso. Ma il sogno, al momento, è che si riesca ad consegnare la notifica sul Gino Lisa entro Natale.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/foggia/835132/aeroporto-adesso-tocca-a-emiliano.html

Campa cavallo . . . . l'ennesima pagliacciata che terminerà con un nulla di fatto e tanti soldi spesi
 
da Foggia Today del 03-06-17

Gino Lisa ci siamo, Emiliano annuncia: "Regione finanzierà il 95%, ma trovate il restante 5%"
Le dichiarazioni di Michele Emiliano sull'aeroporto di Foggia

Con riferimento alle nuove norme sugli aiuti di Stato per semplificare le regole sugli investimenti pubblici a favore di porti e aeroporti, annunciate dalla Commissione europea il 17 maggio scorso, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dichiara: “La Regione Puglia ha deciso di finanziare l’allungamento della pista dell’aeroporto di Foggia fino al 95%, la massima intensità possibile consentita dal regolamento dell’Unione europea.

Confermiamo, così, la strategicità di un’infrastruttura già inquadrata come prioritaria nella pianificazione e nella programmazione regionale, già finanziata e stabilizzata nel bilancio regionale (sul capitolo numero 1146020 che riguarda il Fondo di Sviluppo e Coesione e sul capitolo ‘figlio’, il numero 1147022, che mette in condizione Aeroporti di Puglia di pagare gli espropri e i lavori). Come ufficializzato dalla Commissione UE, il regolamento di modifica entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Non appena questo accadrà, la Regione Puglia ritirerà la cosiddetta pre-notifica, trasmessa, il 21 dicembre 2016, alla Direzione Generale Concorrenza della Commissione europea, con cui, sotto l’egida della Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’UE, erano in corso le valutazioni circa la natura di aiuto di Stato dell’investimento, l’intensità dell’aiuto stesso e l’ipotesi subordinata di percorrere la procedura del Servizio di interesse economico generale (SIEG), a dimostrazione della ferma volontà di percorrere ogni strada per raggiungere lo scopo di allungare la pista del ‘Gino Lisa’.

Il ritiro della pre-notifica è diventato possibile perché le nuove norme, annunciate dalla Commissione europea il 17 maggio scorso, autorizzano gli Stati membri a effettuare investimenti pubblici negli aeroporti regionali senza previa approvazione della Commissione.
Le novità introdotte confermano, peraltro, che Regione Puglia e Aeroporti di Puglia avevano correttamente inquadrato la questione interpellando la DG Concorrenza e sospendendo la gara provvisoriamente aggiudicata. La Commissione europea ha saggiamente compreso che abbiamo tutti bisogno di recuperare semplicità e tempo per taluni investimenti che servono a superare ritardi infrastrutturali e a migliorare l’accessibilità ai territori.

Il nuovo Regolamento generale di esenzione per categoria, il cosiddetto GBER, conferma la posizione su cui gli uffici regionali e Aeroporti di Puglia SpA stavano lavorando, facendo perno sulle caratteristiche di aree interne della provincia di Foggia come i Monti Dauni, il Gargano e le Isole Tremiti.

Riteniamo, infatti, che l’allungamento della pista dell’aeroporto della Capitanata rientra nella previsione di esenzione di cui al nuovo articolo 56-bis del Regolamento UE e che la soglia di intensità del finanziamento possa spingersi fino al 95%: 75% previsto dal punto 11 dell’articolo 56 bis, a cui si aggiunge il 20% previsto dal punto 12, trattandosi di infrastruttura al servizio di vaste aree certamente caratterizzate da marginalità territoriale e oggettiva perifericità.

Sono certo che il territorio della provincia di Foggia sarà in grado di mobilitare il restante 5%, in modo da rendersi co-protagonista del pieno rilancio di uno scalo da integrare nel sistema aeroportuale pugliese”.
 
Altri soldi buttati... non si riusciva a riempire un Aereo da 50 posti figuriamoci uno da 180...