Compagnie italiane delegano le proprie rotte a compagnie straniere


@ Beograd,
Anch'io sono stato rifiutato da Airone. Ho toccato il cielo con un dito il giorno in cui ho ricevuto la loro chiamata, ho chiesto a parenti e amici di fare un fioretto, ho speso 200 Euro di biglietto e son partito carico di speranze col più bel vestito che avessi nell'armadio.
Ho fantasticato per tutto il viaggio su quelle 4 settimane di corso conversion (a Roma, a mie spese), per farne 16 di contratto (a Napoli), a 1.200 Euro al mese (1.600 al colloquio, anche se non si chiede). Ma proprio quando il mio sogno sembrava divenuto realtà, è arrivata la doccia gelida: non rientravo negli standard Airone.

Sono stati mesi terribili.
Mio padre mi ha preparato un fagotto e mi ha detto "Va', e torna solo quando sarai degno degli standard AP". Ricordo ancora il pianto di vergogna della mia mamma per il disonore riversato su tutta la famiglia. La mia ragazza mi ha lasciato, sono caduto nel baratro del vizio. Nel cilicio ho trovato l'unico conforto alle mie colpe, nonché la forza di andare avanti.
Così ho continuato a lavorare in una compagnia, poi in un'altra, e in un'altra ancora.
Senza per questo essere in collera con il paese intero.


Riesco a capire poco delle altre posizioni che hai espresso, scusami.
A cominciare dal concetto che lavori in Francia, e ti viene a cercare un'impiegata irlandese per un rimborso delle tasse.



PS Stabilito che non esistono confini, la Francia per me ha una grande fascino. Vorrei fare una nuova esperienza e vorrei imparare il Francese, mi piacerebbe lasciare questo paese bigotto e mandare un cv in Air France.
Mi dai qualche dritta?

Perché non rientravi negli standard AP?
 
@ Beograd,
Anch'io sono stato rifiutato da Airone. Ho toccato il cielo con un dito il giorno in cui ho ricevuto la loro chiamata, ho chiesto a parenti e amici di fare un fioretto, ho speso 200 Euro di biglietto e son partito carico di speranze col più bel vestito che avessi nell'armadio.
Ho fantasticato per tutto il viaggio su quelle 4 settimane di corso conversion (a Roma, a mie spese), per farne 16 di contratto (a Napoli), a 1.200 Euro al mese (1.600 al colloquio, anche se non si chiede). Ma proprio quando il mio sogno sembrava divenuto realtà, è arrivata la doccia gelida: non rientravo negli standard Airone.

Sono stati mesi terribili.
Mio padre mi ha preparato un fagotto e mi ha detto "Va', e torna solo quando sarai degno degli standard AP". Ricordo ancora il pianto di vergogna della mia mamma per il disonore riversato su tutta la famiglia. La mia ragazza mi ha lasciato, sono caduto nel baratro del vizio. Nel cilicio ho trovato l'unico conforto alle mie colpe, nonché la forza di andare avanti.
Così ho continuato a lavorare in una compagnia, poi in un'altra, e in un'altra ancora.
Senza per questo essere in collera con il paese intero.


Riesco a capire poco delle altre posizioni che hai espresso, scusami.
A cominciare dal concetto che lavori in Francia, e ti viene a cercare un'impiegata irlandese per un rimborso delle tasse.



PS Stabilito che non esistono confini, la Francia per me ha una grande fascino. Vorrei fare una nuova esperienza e vorrei imparare il Francese, mi piacerebbe lasciare questo paese bigotto e mandare un cv in Air France.
Mi dai qualche dritta?

forse non mi sono spiegato...io non sono arrabbiato con l'italia, se ad airone avessero preso dei ragazzi che parlano italiano e inglese ma che non sono italiani l'avrei accettato, lo spostamento delle persone va avanti da anni, mentr ela discussione è iniziata con il tono polemico verso chi viene in italia, quando abbiamo allo stesso tempo ragazzi fuori (per restare in ambito aeronautico) da ryanair ad emirates e qatar. sono ragazzi che forse hanno anche voluto fare un'esperienza all'estero così come altri si trovano in italia. è la meritocrazia quella che secondo me conta. se uno è un bravo pilota, è giamaicano, ben venga in alitalia, perchè bisogna rifiutare il meglio? tutto qui. poi a volta c'è anche la fortuna, i colloqui, il selezionatore e tutto il resto, ma le cose non vanno sempre come vogliamo noi.

riguardo il discorso dell'impiegata, è un esempio di come una persona, io che pur non conoscendo il sistema fiscale irlandese, vengo contattato dai loro uffici per darmi ciò che mi spetta, così come mi fu pagata la malattia. fa piacere che uno stato si occupi, offre assistenza ai suoi pagatori di tasse. vorrei lo stesso da noi, non lo dico per disprezzo, ma per dispiacere. se noi italiani ci troviamo impigliati nelle maglie della burocrazia, immagina uno straniero..impazzisce...

...
guarda, non credo che AF stia assumendo, qui mi ci hanno mandato, se prorpio vuoi venire in francia con un lavoro senza sapere il francese, entra in fr e fatti basare a marsiglia se riesci (o se non chiude la base prima)
 
Non mi sembra problematico identificare alcune cause macroscopiche che non riguardano solo l'aviazione civile italiana ma tutta l'economia del nostro paese: tasse alte, diritti dei lavoratori molto pronunciati, difficoltà di accesso al credito, burocrazia laboriosa, infrastruttura di trasporti e comunicazioni (ferrovie, telefonia, autostrade, ecc.) obsoleta.
Il tutto risulta in una scarsa libertà d'impresa. Chi ha i soldi preferisce investirli in immobili piuttosto che in attività produttiva - con effetti conservativi che non stimolano la crescita. Chi non ha i soldi difficilmente ne troverà da una banca o un venture per avviare un'attività produttiva.
L'enorme rigidità del mondo del lavoro viene aggirata dalle aziende ricorrendo al precariato ma la combinazione di lavoratori precari e lavoratori inamovibili non è certo flessibilità, è solo un mix improduttivo di motivazioni disfunzionali e improduttività.
Le tasse elevate e la burocrazia infernale scoraggiano l'arrivo di capitali esteri per avviare iniziative economiche in terra nostrana: per un anno ho lavorato a stretto contatto coi dirigenti di un importante gruppo industriale americano con un'importante sede a Firenze. Li aiutavo a sistemarsi in Italia: quando scoprivano che per avere l'ADSL ci volevano da uno a tre mesi (riducibili solo con espedienti poco ortodossi) pensavano di essere approdati nell'Unione africana, non in quella europea.

Quoto e aggiungo: AZ immatricola gli aerei EI.... Lo Stato italiano, dovrebbe abbassare le tasse sugli aeromobili, visto che neanche la compagnia che ci è costata miliardi di euro non ci da nemmeno la soddisfazione di farci volare su aerei con marche italiane....
 
Beh varamente e quello che fa AF da tantissimi anni su alcune delle sue rotte........e funziona bene, limita i rischi e fa salire il guadagno sicuro!
E un ottima scelta logistica