Come ha detto concorde la stazione di Ferno Lonate fu costruita dopo quinquennali trattative relative al fatto che Ferno faceva ostruzione al passaggio della ferrovia (erano i tempi bui in cui i comuni potevano realmente fare ostruzione e la facevano sempre e comunque); il risultato della trattativa fu l'interramento della tratta vicina ai centri abitati e la costruzione di una stazione.
fortunatamente chi scrisse gli accordi fu sufficientemente furbo da non farsi imporre clausole di servizio, mentre dall'altra parte vi fu una certa ingenuità dovuta anche all'entusiasmo di avere ottenuto quello che si voleva (e anche dal non sapere quello che si voleva).
Chiusa la partita Ferno Lonate se ne aprì subito un'altra: Castellanza.
Questi dissero: "e che sono io il più gonzo della provincia? hanno interrato tutti: Busto, Ferno e Lonate, adesso interrate anche me!" e comincarono a fare i bambini frignosi.
Dall'altro lato ci si rese conto che assecondare Castellanza sarebbe stato assolutamente necessario a causa dei grossi impedimenti alla circolazione all'interno del comune che la ferrovia potenziata avrebbe causato (da una analisi fatta subito dopo, e non prima

ci si rese conto che castellanza aveva veraemnte bisogno di liberarsi della ferrovia) così la Regione (che allora non aveva i poteri e le competenze di oggi!!!!!!) gli andò dietro.
La cosa stava degenerando in quanto non si giunse ad una soluzione nemmeno a prendersi a sberle (quelli di Castellanza si erano impuntati e da bravi varesotti non mollavano) ad inoltre aravamo a marzo 1997!!!! con una buona parte dei lavori già fatta èpresso Busto e la trincea verso malpensa già scavata: in pratica si stava solo aspettando di realizzare il terrapieno del bivio sacconago e posare l'armamento.
Durante una terribile riunione tenuta presso l'ufficio di un valente prof del politecnico si decise di dare un ultimatum a Castellanza: o la ferrovia si fa e si fa subito a raso o stralciamo la parte di Castellanza dal progetto. Quelli non cedettero e allora, viste le condizioni al contorno si decise di partire con il binario unico e servizio limitato a 4 treni ora psm.
Chi ne fece le spese fu proprio Ferno-Lonate (ben gli sta disse qualcun'altro) per la quale stazione non vi fu spazio per i treni locali, ma solo per gli espressi.
La situazione odierna è molto diversa:
innanzitutto, a causa del male uso che i comuni facevano del loro potere decisionale tutelando l'interesse delal parrocchietta a scapito di quello comune, questo potere è stato rimosso (Legge Bersani) e lasciato alle regioni. La causa di tutto ciò fu il fatto che se i comuni non fossero stati messi con le spalle al muro da quello che si minacciava "potere sostitutivo delle regioni" questi non avrebbero mai trattato, ma si sarebbero arroccati nella posizione non si passa da qua.
Ora che i comuni devono solo essere ascoltati hanno un atteggiamento molto diverso, molto più propositivo che ostativo.
i problemi stanno sempre dalla parte degli espropri, anche se ci sono grossi miglioramenti negli ultimi anni.