Chiusura di "volare " ?


Condivido l'analisi di chi sostiene che il mondo è andato avanti e che loro, le riviste di settore, sono rimaste dove erano.

Quando ero ragazzo, quel tipo di riviste era l'unica fonte di informazione, autorevole e completa, nel mondo dell'aviazione civile e militare.
Oggi, in un mondo in cui su AC o su A.net una qualsiasi notizia di rilievo viene commentata, integrata e aggiornata in tempo reale, il rischio è di trovare sulle riviste notizie vecchie o meglio, che sono considerate vecchie oggi, vista la diffusione di Internet.

Inevitabile quindi che prima o poi si vedano costretti a chiudere.

Pensate se invece di restare ancorati sui loro dogmi, in Volare avessero fatto qualcosa come Flightglobal e ATWonline, ovvero una rivista online, con contenuti sia gratuiti che a pagamento e con un forum associato.

Loro quello spazio non hanno mai pensato di prenderlo, nonostante avessero un brand assai conosciuto nel settore: quel vuoto è stato poi colmato da AC stessa e da qualche altra realtà degna di nota in Italia, contribuendo così al loro stesso declino.
 
Buongiorno.
Perdonatemi ... moltissimi di voi hanno fatto interventi opinabili e (se capisco bene) da persone introdotte nel settore editoria/riviste/stampa/ecc..
Io sono solo un semplice appassionato e lungo affezionato lettore/abbonato. Da diversi anni (da quando ero ragazzino) ho iniziato a leggere riviste di argomento aeronautico e ho anche preso spunto da queste per acquistare alcuni libri di carattere aeronautico. Premetto che sono prevalentemente interessato dal settore commerciale ovvero aeroporti, compagnie aeree ed industria di velivoli passeggeri.

Mi ero subito trovato bene con JP4 e da quasi subito mi sono abbonato. Mi ricordo ancora quando editava dei manualetti speciali riguardo le Compagnie Aeree, gli Aeroporti e il settore Charter ... opuscoli che forse volevano essere una sintesi tascabile e "mini-enciclopedica" del panorama di quel periodo considerato. Li ho sempre acquistati volentieri e li "divoravo" ogni volta. Li conservo come cimeli. Ho sempre ritenuto JP4 l'unica tra le riviste italiane quella più completa e più riferita al settore commerciale (fino a qualche anno fa, almeno ... ora anche lei ha aumentato gli articoli a carattere militare ... che p---e!). Sono tuttora abbonato e lo sarò anche prossimamente (quota di abbonamento annuale più che onesta!!!). La considero la mia "droga". Ma spererei che si rivolgesse di più al settore (ripeto) commerciale ... "civile" come in origine. Mi sembra come che quando non si abbia nulla da scrivere (o non si sappia cosa scrivere) si piazzi il solito articolo di jet o squadroni militari tanto per riempire le pagine. Ci sono già diverse riviste specializzate di aeronautica militare, basta no?! Gli appassionati del genere si rifacciano a quelle.

Un'altra rivista che all'inizio mi aveva colpito era AIRLINE, se non altro per il fatto che conteneva solo argomenti aeronautici "civili" e (simpatico per me) di ogni articolo aveva la rispettiva versione in inglese. Inoltre riporta in ogni numero la prova test di una compagnia aerea/destinazione riportando notizie sulla storia di questa aerolinea e sulla destinazione scelta. Tuttavia, questa rivista nel tempo, secondo me ha perso ... smalto ... nel senso che le uscite si sono ridotte di numero (non ricordo se ora è trimestrale o quadrimestrale ... da mensile che era all'inizio) e quindi riporta notizie ormai "vecchie" e non esistono più gli articoli in inglese (cosa che invece, seppur limitata e sinteticamente, ha fatto JP4). Continuo ad acquistarla, ma non mi sono mai abbonato e non mi abbonerò mai (stanti così le cose).

VOLARE l'ho acquistata in passato alcune volte (diversi anni fa) quando mi sembrava una rivista "completa" di aeronautica "civile" e commerciale. Figata era (almeno per me) l'uscita annuale dell'annuario degli aeroporti con tanto di poster/cartellone con la mappa italiana degli aeroporti/aviosuperfici. Poi si è orientata sullo specifico mondo del pilota, aviazione generale, voli vfr ecc. e quindi non l'ho più considerata minimamente. Immagino che comunque per quel target di lettori, costituisca un riferimento utile.

Indubbiamente io non faccio testo, però per quello cui mi riferisco io, continuerò a prediligere JP4. A meno che anche questa non "decada" nei contenuti. Spero di no per i lettori affezionati e soprattutto per chi ci lavora.

In tutto questo mi dispiace per i lavoratori tutti che contribuiscono alla stesura di VOLARE, qualora la rivista dovesse chiudere. Mi auguro non succeda. Ma forse è il caso che si cambi strategia editoriale.

Circa i vostri commenti precedenti, mi sento di condividere (da profano) molte riflessioni che avete postato.
Saluto, buon lavoro a tutti.