La vicenda all'aeroporto di Elmas. Anche l'aereo per Barcellona è partito diverse ore dopo l'orario previsto. Rabbia tra i passeggeri: «Chiederemo i danni»
In undici ore avrebbero potuto raggiungere perfino Los Angeles, ma un «guasto tecnico» li ha costretti a trascorrere tutto quel tempo in aeroporto, a Elmas, dove non hanno ricevuto alcuna assistenza, se si eccettua «un misero buono pasto» da 5 euro.
VOLI IN RITARDO Vittime della disavventura i passeggeri del volo Ryanair di ieri mattina diretto a Ciampino. Il loro aereo sarebbe dovuto decollare alle 6,30 e atterrare sulla pista dello scalo romano dopo meno di un'ora. Invece la partenza è stata ripetutamente posticipata: prima alle 7,30, poi alle 17 e infine ale 17,20. Ignote le cause del ritardo. Sarebbe stato invece «un gabbiano risucchiato da una motore» (secondo caso in due giorni) il motivo del rinvio di un altro volo Ryanair, quello per Barcellona, partito alle 15,53 anziché alle 10,50. Il vettore low cost irlandese non dispone di personale di terra nell'aerostazione di Elmas, per cui è stato impossibile risalire alle esatte cause del doppio ritardo. Con il capo-scalo trincerato dietro un secco no comment, le poche informazioni sono arrivate dai malcapitati passeggeri e dal direttore della Sogaer, Vincenzo Mareddu. «Del volo per Ciampino non so niente - ha candidamente ammesso -, quello per Barcellona, invece, è partito in ritardo per colpa di un gabbiano».
LA RABBIA Comprensibilmente infuriati i passeggeri di entrambi i voli. «Ci hanno rovinato la vacanza - si sono sfogati prima di imbarcarsi Gian Marco Podda e Massimiliano Marongiu, due giovani di Orroli -, a Barcellona dobbiamo stare solo quattro giorni e mezza giornata ce l'hanno già rubata». Amareggiata anche Marta Anastasi di Nuoro, in partenza per la città catalana con alcune amiche. «Sono arrivata a Elmas alle 9 e la brutta sorpresa si è materializzata subito sui monitor. Ci siamo rimaste malissimo perché la nostra vacanza durerà appena tre giorni e il primo lo stiamo sprecando in aeroporto».
RECLAMI IN VISTA Ma c'è a chi è andata peggio. «Dovevo rientrare a Roma col primo volo» - racconta Gabriele Milani, residente nella capitale -, ma la partenza è slittata di quasi undici ore per un presunto guasto tecnico. È una vergogna. Sono rimasto buttato su una sedia dalle 5,40 del mattino e come me tutti gli altri, inclusa una donna incinta. Un vero incubo». «Chiederemo il rimborso di 250 euro previsto dalla Carta dei diritti del viaggiatore dell'Enac - tuona Patrizia Pisano, passeggera del volo per Ciampino -. Avevo scelto di partire alle 6,30 perché dovevo rientrare al lavoro, ma mi hanno costretta a telefonare in ufficio per chiedere un giorno di ferie in più. Una beffa».
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