Chiusi per quattro ore all'interno dell'aereo, alla fine i passeggeri hanno l'unica cosa possibile: chiamare la polizia per farsi “liberare” e uscire finalmente dalla fusoliera del Boeing 737. È successo ieri all'aeroporto di Elmas: il capitano del volo Ryanair Cagliari Francoforte ha deciso di tenerli a bordo fino alle 17 (partenza prevista alle 13.35) dopo che, poco prima del decollo, uno dei reattori aveva inghiottito un gabbiano. Risultato: motori fermi, tecnici che cercano di riparare il guasto mentre i passeggeri - alcuni di loro hanno anche accusato dei malori - aspettano all'interno dell'aereo. Tutto senza alcuna assistenza - hanno raccontato al telefono alcuni passeggeri - e senza spiegazioni da parte delle hostess della compagnia irlandese. «Non ci hanno dato neanche un bicchiere d'acqua: chi non ne ha potuto fare a meno, ha dovuto pagare le bottigliette». Nel frattempo i meccanici non sono riusciti a riaccendere il reattore: così è stato necessario far arrivare un altro aereo, decollato da Baden-Baden intorno alle 20. Nel frattempo, i circa centoventi passeggeri erano riusciti a scendere dal Boeing rimasto fermo sulla pista di Elmas grazie all'intervento degli agenti della Polaria. Gli uomini del distaccamento del “Mario Mameli” starebbero preparando anche una relazione sull'accaduto, da inviare all'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile). Il volo per Francoforte è poi decollato regolarmente alle 22, con un ritardo di otto ore e mezza.
http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=147178&v=2&c=1489&t=1
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