Questo TR nasce dalla voglia di condividere con voi alcuni scatti fatti col telefonino sei anni fa, in un paesino alle porte di Parigi: Athis Mons.
https://maps.app.goo.gl/fE5jzqZnf7RVSE8W6
Trattasi di di una ridente località sulla national 7, RN7 collocata a sud delle piste 25/07di Orly. Nel paesotto di banlieue non c'è una beata fava, se non che il capolinea della linea 7 del Tram (T7) Villejuif-Athis Mons. Ed è stata proprio la costruzione di quest'ultimo su questa area, distaccatasi oramai dal sedime aeroportuale da anni, che ha fatto cadere in disgrazia una meraviglia di ingegneria, tra laltro piuttosto rara, lasciandola abbandonata per anni e riducendone lo spazio a poche centinaia di metri quadri.
Ma nel duemilaquindici, in occasione della festa del Patrimonio, sotto il nome di Musée Delta questo spazietto verde confinato in mezzo ad un incrocio, riprende auge ed apre al pubblico.
Io andavo spesso a fare la spesa in un noto supermarket francese, molto conosciuto anche nella terra dei cachi, quello con l'insegna blue rossa, che si trova attaccato a questo piccolo museo. Quel giorno ero con moglie e figlio al seguito, ero deciso a fare una capatina oltre al recinto adiacente al parcheggio. Il cancelletto di fil di ferro sembra socchiuso, ma non vediamo nessuno. Bussiamo alla casupola prefabbricata, tipo quelle che si comprano da Leroy Merlin, ci apre una sciura sulla sessantina: pardon madame, disturbiamo? Possiamo dare una sbirciatina al monumento? Mais bien sûr...
Ovviamente, non ero attrezzato con reflex da miliardi di pixel, né tantomeno con ottiche da fotoreporter di grido: avevo solo il mio Samsung da 150 euro del 2012...na ciofeca.
Madames et monsieurs....le musée Delta (con l'accento sulla a)!
https://maps.app.goo.gl/fE5jzqZnf7RVSE8W6
Trattasi di di una ridente località sulla national 7, RN7 collocata a sud delle piste 25/07di Orly. Nel paesotto di banlieue non c'è una beata fava, se non che il capolinea della linea 7 del Tram (T7) Villejuif-Athis Mons. Ed è stata proprio la costruzione di quest'ultimo su questa area, distaccatasi oramai dal sedime aeroportuale da anni, che ha fatto cadere in disgrazia una meraviglia di ingegneria, tra laltro piuttosto rara, lasciandola abbandonata per anni e riducendone lo spazio a poche centinaia di metri quadri.
Ma nel duemilaquindici, in occasione della festa del Patrimonio, sotto il nome di Musée Delta questo spazietto verde confinato in mezzo ad un incrocio, riprende auge ed apre al pubblico.
Io andavo spesso a fare la spesa in un noto supermarket francese, molto conosciuto anche nella terra dei cachi, quello con l'insegna blue rossa, che si trova attaccato a questo piccolo museo. Quel giorno ero con moglie e figlio al seguito, ero deciso a fare una capatina oltre al recinto adiacente al parcheggio. Il cancelletto di fil di ferro sembra socchiuso, ma non vediamo nessuno. Bussiamo alla casupola prefabbricata, tipo quelle che si comprano da Leroy Merlin, ci apre una sciura sulla sessantina: pardon madame, disturbiamo? Possiamo dare una sbirciatina al monumento? Mais bien sûr...
Ovviamente, non ero attrezzato con reflex da miliardi di pixel, né tantomeno con ottiche da fotoreporter di grido: avevo solo il mio Samsung da 150 euro del 2012...na ciofeca.
Madames et monsieurs....le musée Delta (con l'accento sulla a)!
