[Breve TR] Una gita ad Athis Mons!


OneShot

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31 Dicembre 2015
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Paris
Questo TR nasce dalla voglia di condividere con voi alcuni scatti fatti col telefonino sei anni fa, in un paesino alle porte di Parigi: Athis Mons.

https://maps.app.goo.gl/fE5jzqZnf7RVSE8W6

Trattasi di di una ridente località sulla national 7, RN7 collocata a sud delle piste 25/07di Orly. Nel paesotto di banlieue non c'è una beata fava, se non che il capolinea della linea 7 del Tram (T7) Villejuif-Athis Mons. Ed è stata proprio la costruzione di quest'ultimo su questa area, distaccatasi oramai dal sedime aeroportuale da anni, che ha fatto cadere in disgrazia una meraviglia di ingegneria, tra laltro piuttosto rara, lasciandola abbandonata per anni e riducendone lo spazio a poche centinaia di metri quadri.
Ma nel duemilaquindici, in occasione della festa del Patrimonio, sotto il nome di Musée Delta questo spazietto verde confinato in mezzo ad un incrocio, riprende auge ed apre al pubblico.
Io andavo spesso a fare la spesa in un noto supermarket francese, molto conosciuto anche nella terra dei cachi, quello con l'insegna blue rossa, che si trova attaccato a questo piccolo museo. Quel giorno ero con moglie e figlio al seguito, ero deciso a fare una capatina oltre al recinto adiacente al parcheggio. Il cancelletto di fil di ferro sembra socchiuso, ma non vediamo nessuno. Bussiamo alla casupola prefabbricata, tipo quelle che si comprano da Leroy Merlin, ci apre una sciura sulla sessantina: pardon madame, disturbiamo? Possiamo dare una sbirciatina al monumento? Mais bien sûr...
Ovviamente, non ero attrezzato con reflex da miliardi di pixel, né tantomeno con ottiche da fotoreporter di grido: avevo solo il mio Samsung da 150 euro del 2012...na ciofeca.

Madames et monsieurs....le musée Delta (con l'accento sulla a)!
concorde-athis-D.jpg
 

Allegati

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Continua! (PS: da nerdone di Simcity ho sempre ammirato quei paesi in cui le rotaie del tram sono ricoperte di erba, come in questa foto dall'alto).
 
Continua! (PS: da nerdone di Simcity ho sempre ammirato quei paesi in cui le rotaie del tram sono ricoperte di erba, come in questa foto dall'alto).
Certo che continuo...

e quei due Mirage... :(
Il museo si è dotato di due Mirage per dare senso al suo nome Deltà, per indicare i velivoli con questa particolare ala. Quando andai io erano ancora a pezzi in un angolo della recinzione.
 
Perché citi il Leroy Merlin e non il Carrefour?
 
Il reperto è il cosiddetto Sierra Alfa, all'anagrafe F-WTSA, era stato il quarto Concorde della produzione, msn 102, ovvero seguiva i prototipi msn 001 e 002, nonché 101, uscito dalla produzione nel 1973 già con le modifiche finali ad ali, serbatoi, prese d'aria del motore e motore stesso. Il 101 nacque a Filton, mentre il 102 a Tolosa. Quest'ultimo fu il primo ad attraversare l'Atlantico.
La sua storia sarà molto breve: dall'uscita a Tolosa del 10 gennaio 1973 al 20 maggio 1976. Tre anni come test bed, recando la doppia livrea British Airways/ Air France. Per poi riposare ad Orly negli anni a seguire, fino a rimanere (s)confinato fuori dall'aeroporto.
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Lo so, il suo abbandono si vede tutto: muschi, licheni e muffe si sono impossessati dei suoi brillanti colori originali; la ruggine lo colora di quel rosso amaranto che ti viene il tetano solo a guardarlo. Ma tranquilli: qualche mese dopo, armati di spazzole e sapone, i volontari del museo gli hanno dato una lavatina, un po' di antiruggine et voilà...
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Iniziamo da sotto...
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Non è molto più grande di un narrow body, ma quell'ala a delta, oltre che essere un capolavoro di aerodinamica, è impressionante!
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E vogliamo parlare della coda?
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Lato British...'nt era bbbella!

E una grattatina alla pancia, come si farebbe con un micio che fa le fusa, non gliela vogliamo dare?
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Salendo sulla scaletta di prua, appositamente approntata dalla sciura di cui sopra, si può osservare il lato francese, dominato dalla crevette (il gamberetto), che a me piace molto.
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Il bello di questa visita, a differenza dei Concorde di Le Bourget ed altri sparsi per il mondo, è che non ci sono plexiglass ad impedire il curioso di turno a mettere le mani un po' ovunque. E allora sediamoci in cockpit, va...
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Notare che il pelo di pecora a ricoprire i sedili già all'epoca non era ben visto da questa parte dell'oceano.

Una visione d'insieme...
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Un'occhiatina dalla postazione del Flight Engineer, dove si nota appollaiato un ragazzino in controluce: centro di costo unico!
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Purtroppo alcuni strumenti erano in restauro e sostituiti da immagini o disegnini raffiguranti gli originali.

Com'era quella scena del film "Airport 80" in cui l'attore apriva il finestrino del cockpit lanciando un fumogeno per depistare il missile aria/aria lanciato dal caccia russo?
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Per chi vuole darsi una rinfrescata...

E uno sguardo ai muschi e licheni:
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E con un selfie, Madame vi saluta et vous dit "à bientôt"!
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Spero di avervi intrattenuto per qualche minuto, no comment sulla scarsa qualità del materiale fotografico: conta il pensiero!

Lieto di fornirvi consigli e suggerimenti per la gita in giornata
Al prossimo TR...(spoiler: c'è da spostare una macchina!).
 
Grande OneShot! Che aereo che era! Fa strano rivedere la strumentazione analogica della parte piloti e flight engineer e pensare al cockpit oggi delle macchine più avanzate!
Aspettiamo il prossimo!!


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Grande OneShot! Che aereo che era! Fa strano rivedere la strumentazione analogica della parte piloti e flight engineer e pensare al cockpit oggi delle macchine più avanzate! Aspettiamo il prossimo!!
Era pur sempre un aereo degli anni '60. Erano tutti così, anche le capsule Mercury, Gemini ed il LEM che volavano un frego e mezzo più in alto.
A me faceva più strano la cloche, rispetto a quelle classiche. In cameretta avevo il poster del cockpit del 747 e quello del Concorde. Il fascino del Concorde, oltre alla cloche, stava nella compattezza rispetto al ciavattone Boeing.
 
Io invece OneShot non so se ringraziarti, perchè a me vedere ferma una macchina che faceva mach 2 e pensare a che velocità scorreva l'aria sotto quella pancia e su quelle ali mi fa proprio angoscia. In generale me la fanno le immagini di tutti gli aerei dismessi, ma questo di più.
 
Ho visto 2 bellissimi docs nei giorni scorsi (sapete com'e', ora c'e' il tempo di farlo...per fortuna o purtroppo...), entrambi su Focus TV; il primo sulla storia del Concorde, dal progetto nato nei '50 fino alla realizzazione nei '70 e alla sua massima gloria dei '90...fino a quando...prima quella maledetta lingua di titanio e poi il 9/11 l'hanno definitivamente relegato ai musei...o al praticello di un incrocio come in questo triste caso (110 e lode ai volontari, ma non dovrebbe essere li!!!).
Il secondo era proprio sul crash a CDG, visto e rivisto 1000 volte, ma sempre talmente coinvolgente che non riesci a staccare. Peraltro diciamo che all'epoca ero abbastanza coinvolto nella dinamica dell'incidente...molto coinvolto...

Macchina meravigliosa: ad un certo pnto del primo doc si narra di quando ATC chiese ad un Blackbird a 180FL che sorvolava i Caraibi di...spostarsi per far passare il Concorde; i piloti del Blackbird erano in tute spaziali attaccati all'ossigeno, mentre alla stessa quota transitavano un centinaio e oltre di passeggeri che nel mentre pasteggiavano a caviale e champagne!
 
Qualcuno potrebbe domandarsi come mai non ci siano foto degli interni: essendo un test bed, gli interni non avevano quasi nulla. Un micro galley, un cessetto e un paio di file di sedili è ciò che è rimasto dopo il suo grounding. Al posto degli interni ci sono tabelloni esplicativi delle interessanti missioni compiute dal velivolo in questione. Ma queste storielle ve le lascio scoprire quando lo visiterete.
Se poi "allungate" per Le Bouget, ci sonno il msn 002 F-WTSS vitesse (quello con aerodinamica diversa) e un ex AF. Infine se passate dal Science Museum di Londra (quello dove hanno girato Paddington per intenderci) trovate il RR-Snecma Olympus!
Quest'ultimo penso si possa trovare anche al museo Snecma a 50km a sud di Parigi (Melun).
 
Grande OneShot! Che aereo che era! Fa strano rivedere la strumentazione analogica della parte piloti e flight engineer e pensare al cockpit oggi delle macchine più avanzate!
Aspettiamo il prossimo!!
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Grazie collega!

Bellissimo, grazie mille. Veramente interessante.
Merci, ça fait plaisir!

Interessantissimo, grazie!!
Un onore!

Potersi sedere nel cockpit del Concorde non ha prezzo!
Grazie per averlo condiviso.

Ciao
Marco
Non puoi capire che goduria impugnare la cloche!

Io invece OneShot non so se ringraziarti, perchè a me vedere ferma una macchina che faceva mach 2 e pensare a che velocità scorreva l'aria sotto quella pancia e su quelle ali mi fa proprio angoscia. In generale me la fanno le immagini di tutti gli aerei dismessi, ma questo di più.
E ti capisco, avoja se ti capisco

Ho visto 2 bellissimi docs nei giorni scorsi (sapete com'e', ora c'e' il tempo di farlo...per fortuna o purtroppo...), entrambi su Focus TV; il primo sulla storia del Concorde, dal progetto nato nei '50 fino alla realizzazione nei '70 e alla sua massima gloria dei '90...fino a quando...prima quella maledetta lingua di titanio e poi il 9/11 l'hanno definitivamente relegato ai musei...o al praticello di un incrocio come in questo triste caso (110 e lode ai volontari, ma non dovrebbe essere li!!!).
Il secondo era proprio sul crash a CDG, visto e rivisto 1000 volte, ma sempre talmente coinvolgente che non riesci a staccare. Peraltro diciamo che all'epoca ero abbastanza coinvolto nella dinamica dell'incidente...molto coinvolto...

Macchina meravigliosa: ad un certo pnto del primo doc si narra di quando ATC chiese ad un Blackbird a 180FL che sorvolava i Caraibi di...spostarsi per far passare il Concorde; i piloti del Blackbird erano in tute spaziali attaccati all'ossigeno, mentre alla stessa quota transitavano un centinaio e oltre di passeggeri che nel mentre pasteggiavano a caviale e champagne!
Io acquistai a prezzo di svendita (30 euro) un libro fotografico di quelli da centoeppassa fischi, solo perché aveva la sovracopertina rovinata. Super interessante. Ormai è un pezxo d'arredamento.
 
L'ultimo Concorde che ho visto è quello sulla Intrepid, a NYC.
Il penultimo... fu l'ultimo che ha volato per AF, quando l'hanno riportato a Tolosa, nel 2003.
Vederlo arrivare a bassa velocità fu abbastanza impressionante, sembrava un fantasma con il suo lenzuolo bianco svolazzante.
E fa anche impressione per quanto sia un aereo piccolo e stretto, ma d'altronde a velocità bisonica per forza le dimensioni contano.
 
Bellissimo TR, il giorno prima di quarantinarmi ero in anticipo per il volo e sono stato all'Air & Space museum vicino a IAD, dove riposa un altro suo collega AF, è sempre affascinante da vedere.

Come un gran fesso non ho fatto nessuna foto, pensando: "Passo da questo aeroporto almeno una volta al mese, sai quante altre occasioni avrò?", quante cose date per scontate in tempi non troppo sospetti...