Brescia: "Il piano d'area viaggia"


danusa86

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28 Settembre 2008
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Tratto da www.quibrescia.it


(red.) I sogni, si sa, son desideri. Ma senza scomodare l’eccentrica Mary Poppins e la sua valigia magica, sembra che il famoso Piano territoriale regionale d'area (Prta) per l'aeroporto di Montichiari possa diventare una realtà e non rimanere confinato alla sfera dei desiderata.

Almeno stando alle intenzioni dell'assessore agli Assetti territoriali e vicepresidente della Provincia Giuseppe Romele che non nutre dubbi sulla concreta fattibilità del progetto, supportato da un documento che è stato al centro della discussione e delle valutazioni della commissione consiliare VII riunitasi in Broletto per visionare la bozza definitiva del Piano d'area di Montichiari.

Il Ptra, che riguarda i comuni di Montichiari, Ghedi, Castenedolo, Montirone è stato illustrato ai componenti della commissione da parte dei tecnici dell'assessorato: sotto la lente d’ingrandimento sono passate le nuove perimetrazioni, gli ambiti e i subambiti. Se nel 2009 le normative interessavano un’area di 56 chilometri quadrati, ora il progetto ne riguarda 40. Dagli 1,8 milioni di passeggeri previsti per il 2015 ai 18 milioni preventivati nel 2025, dopo l'entrata in funzione dell'Alta velocità ferroviaria, ora la quota imposta dalla Enac è di 3 milioni di passeggeri e 360mila tonnellate di merci. Il ministero della Difesa ha richiesto invece 16 movimenti all'ora nei tre scali del Garda (Montichiari, Verona, Ghedi).

Ma tornando a parlare di sogni, quello che piace a Brescia parla di otto milioni di passeggeri e 130mila tonnellate di merci. Nel 2045, quindi guardando ad un futuro piuttosto remoto.

Per consentire una movimentazione tale di merci e passeggeri è previsto l’allungamento della pista di 700 metri senza tuttavia crearne un’altra che già vede l’opposizione di Malpensa.

Le risorse potrebbero essere recuperate dal privato con le perequazioni e le lottizzazioni. Qualche perplessità è stata manifestata dal capogruppo del Pd Diego Peli che teme che Brescia sia solo spettatrice e non protagonista degli scenari futuri chiedendo inoltre ragguagli in merito alla creazione di un hub attrezzato per movimentare una tale massa di merci. Francesco Mazzoli (Udc) teme che lo snodo ferroviario della Tav potrebbe essere spostato, vanificando uno dei punti chiave su cui il progetto si poggia.

Ma Romele, pur ammettendo di non poter preventivare l’esito finale della vicenda, richiama Brescia a ‘fare Brescia’, ovvero a rimboccarsi le maniche e a iniziare a lavorare.
 
Credo sia il ventesimo piano per VBS che leggo negli ultimi 2-3 anni, speriamo che qualcosa si muova veramente, anche se dubito.... una piccola precisazione non presente in questo articolo ma su altri sì: i 16 movimenti orari stabiliti dal Ministero si riferiscono al totale VBS+VRN+Ghedi e non per ciascuno.
 
Nemmeno esisterà piu' l'aeroporto nel 2045....è già tanto se arriverà nel 2015...
ma concordo in pieno... quell'aeroporto non ce la fa! :sconfortato:
Non era Mary Poppins quella dei desideri..... di felicità. Era Cenerentola!!!
Un po' come AZ con AF....:D:D:D:D:D

Purtroppo si, come az e af :cry::cry: non dico che non sarebbe positivo, però mi piacerebbe tenere la compagnia di bandiera nostra... lo so è quasi impossibile :D
 
Strano, il primo articolo da un anno a questa parte in cui non c'è Bettinsoli che annuncia l'arrivo imminente della pipeline...
 
Sono tutte STRONZATE...... Montichiari chiuderà come tutti gli aeroporti Inutili che ci sono in giro in Italia.....

Ma il bello è che c'è pure gente che ci crede ancora allo sviluppo di Montichiari.....

Cavolate per illudere la gente e buttare i soldi dei cittadini....

ciao

Banana Joe
 
Pare ci siano ulteriori novità

Brescia. Il tavolo tecnico istituito per ridisegnare il futuro dell'aeroporto di Montichiari ha praticamente terminato il suo lavoro. Lunedì mattina si è tenuta la riunione decisiva nella quale è stata tracciata la cornice dell'accordo tra i soci. Resterebbe, a quanto pare, da convocare ancora qualche incontro, per definire gli ultimi dettagli. Ma il più è fatto.
L'INTESA che sancisce la pace tra Brescia e Verona c'è, e, tra un mesetto, sarà tradotta nel documento finale da sottoporre alle istituzioni per le valutazioni definitive. Per l'avallo «politico» delle soluzioni di sviluppo del sistema aeroportuale del Garda che il tavolo ha individuato nel lungo percorso che ha visto impegnati gli studi veronesi Sonato e Gazzani e quelli bresciani Bontempi e Staiano, ai quali si è aggiunto il commercialista Angeli, con l'apertura alla provincia di Trento avvenuta ad ottobre.
I contenuti di questo accordo prevedono un innalzamento rilevante della quota di partecipazione dei bresciani nella Catullo, la società che gestisce gli aeroporti di Montichiari e Villafranca. Una crescita del sedici per cento che porterebbe il sistema-Brescia (Provincia più Camera di commercio) a detenere un 25 per cento della Catullo. Una quota equivalente a quella di Trento e Bolzano.
NELLA NUOVA configurazione societaria insomma bresciani e trentini arriverebbero a pesare alla pari, e insieme a bilanciare il 50 per cento nelle mani di Verona. Per realizzare l'operazione, per la quale serviranno gli investitori disponibili, occorrerà pagare 22 milioni di euro circa. Il valore appunto di quel 16 percento di azioni a disposizione del sistema-Brescia. I nuovi assetti si rifletteranno, come è naturale, nel consiglio di amministrazione. Saranno due i rappresentanti bresciani a sedere nel cda della Catullo, o come potrebbe in futuro chiamarsi. Altrettanti quelli di Trento-Bolzano. Quattro invece i veronesi, tra i quali verrà scelto il presidente.
Tra le cose che restano da definire c'è appunto la denominazione della società che potrebbe mutare in «Società aeroporti del Garda», più ecumenico di Catullo. Mentre è tramontata l'ipotesi di separare la gestione su due realtà. Resterà in capo ad una sola, anche se è probabile la creazione di livelli di direzione locali: delle "business unit" a Brescia e a Villafranca.
È questo il risultato che il tavolo tecnico avrebbe portato a casa in sei mesi di lavoro. A dispetto, pare, anche di noltevoli turbative giunte dall'esterno. Indiscrezioni si sono accavallate al riguardo, riferite a sostanziose offerte arrivate da importanti società aeroportuali, anche straniere, interessate ad entrare nella gestione degli scali gardesani. Queste «sirene» avrebbero reso più complicati alcuni dei passaggi cruciali del percorso di ridefinizione degli equilibri all'interno della Catullo.
Decisivo si presenta ora il nodo delle risorse e di chi è pronto a metterle per far crescere Brescia secondo lo schema delineato dal tavolo tecnico. Una questione che si fa ancora più stringente se si vuole che l'aeroporto di Montichiari finalmente decolli. Un'aeroporto, il D'Annunzio, per il quale è confermata la vocazione «cargo» ma anche una consistente prospettiva di scalo per voli charter per passeggeri. E che gode delle potenzialità legate all'allungamento della pista e ormai vicino alla soluzione del problema dei costi del carburante.
 
Dopo tanto bla, bla, bla...

I fatti sono che :

1) Verona si è presa pure i due charter di Thomas Cook/Neilson/Inghams da LGW e MAN, programmati su Brescia, ma operano su Villafranca.

2) I voli per Prishtina della Sereno Viaggi sono cancellati pure quelli, hanno operato solo qualche rotazione natalizia e sono spariti.

3) Il t.o. britannico Palmair Holidays non avrà più un suo aa/mm charter basato a BOH, quindi dall'estate 2011, dopo molti anni, non ci sarà più lo storico charter incoming da Bournemouth.
Tutti gli altri t.o. britannici che trattano il Garda&co. hanno programmazioni estive su Villafranca.

Gli unici voli pax rimasti in questo scalo fantasma sono pertanto :

1) no. 1 charter easyJet da Belfast
2) no. 1 charter Israir da Tel Aviv
3) charter a date fisse da Minsk/Gomel' di Belavia, che è l'UNICO compagnia rimasta sempre fedele a VBS, sin dalla sua apertura :D

Tanto vale chiudere l'aerostazione e trasferire questi 3/4 voli settimanali a BGY/VRN.
 
Concordo, ma se Molgora&Co vogliono investire 22 milioni, riceveranno qualcosa in cambio almeno?
 
OT:
Vista la vicinanza con le discariche di Montichiari, ampliamo queste ultime e risolviamo nel nebbificio della bassa bresciana il problema dei rifiuti partenopei!
 
tutto sto casino nell'articolo per dire che una volta i bresciani avevano il 49% della D'Annunzio e non avevano voce in capitolo, li hanno dati via, e adesso un bel po' di soldi vanno a prendere ancora la minoranza della Catullo? Bah.
 
Belavia porta i bimbi della zona contaminata da Chernobyl nel nord Italia dalle famiglie che li ospitano.
Almeno loro NON meritano di finire nello sporco giro della politica e delle ripicche di quartiere tra Brescia e Verona.
Almeno qui Verona ha dimostrato buon cuore, salvo poi comportarsi da giudice unico assoluto nella vergognosa gestione del d'Annunzio...
 
A me, da bresciano, non frega niente di avere o meno un aeroporto. Posso benissimo andare a BGY o VRN a prendere l'aereo. La cosa che mi preme però è: se investiamo 22 milioni dei nostri soldi, ci danno qualcosa o sono soldi buttati?