Balkan Express cancella la Sharm el Sheik


Marco Clemente

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8 Febbraio 2016
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"Bari Bye bye vacanza al mare. Saranno costretti al tradizionale cenone della vigilia i clienti della Balkan Express, il fly&tour operator low cost che ieri, a pochi giorni dall’avvio ufficiale delle vacanze di Natale, ha comunicato la sospensione dei voli per Sharm El Sheik, fino a fine marzo. Significa che tutti coloro che hanno già prenotato e pagato la vacanza natalizia in Egitto saranno costretti a restare a casa. A terra anche i viaggiatori in partenza da Bari che, insieme a Roma, Napoli e Bergamo, è uno degli scali serviti dalla Balkan Express: i prossimi voli per Sharm El Sheik erano fissati per il 25 e il 28 dicembre e il primo gennaio.

Il tour operator è specializzato nelle rotte verso i Balcani ma d’estate serve anche la Grecia e la Spagna e d’inverno programma le destinazioni calde come, appunto l’Egitto. Affidandosi ad una compagnia aerea egiziana, la Balkan Express ha ripreso a programmare vacanze invernali nel Mar Rosso, dopo anni di stallo per la paura degli attentati e l’instabilità politica dell’intera regione del medioriente. Da Bari partono due voli a settimana, con una richiesta in crescita anche per i prezzi davvero allettanti: per la settimana di capodanno, il pacchetto 6 giorni, all inclusive, da Bari è stato venduto a 650 euro. Questa volta, però, qualcosa è andato storto.

I primi problemi sono stati segnalati ad inizio settimana sui voli in partenza da Napoli. Ai viaggiatori sono stati prima comunicati «problemi con il fornitore locale» e poi è stata annullata la vacanza. Giovedì, analoga informativa è arrivata anche alle agenzie di viaggio e, infine, la conferma direttamente sulla fan page Facebook della Balkan Express. «Facciamo seguito alle pregresse comunicazioni per rappresentarvi che, in seguito alla repentina rottura dei rapporti commerciali con il nostro principale fornitore dei servizi a terra, ci vediamo costretti a sospendere la programmazione per Sharm El Sheikh sino al 28 marzo». Difficile chiarire, al momento, quale sia ‘il principale fornitore dei servizi a terra’ e perché stiano stati ‘repentinamente interrotti i rapporti commerciali’. Clienti e agenzie che hanno tentato di contattare la Balkan Express non hanno avuto molta fortuna: il tour operator, a quanto pare, è irraggiungibile.

Che fare, adesso? Spiega Sandra Patrono, agente di viaggio: «In questi casi, la normativa impone alla Balkan Express di proporre, ai suoi clienti, un’alternativa di viaggio, senza supplementi di costo. Nel caso in cui il cliente non dovesse accettare, il tour operator è tenuto al rimborso integrale. In nessun caso, il cliente può rifarsi con l’agenzia di viaggio che svolge solo il ruolo di intermediario». Le prospettive per i clienti, tuttavia, non sono molto buone.

Nella stessa comunicazione sui social network, Balkan Express ha giocato d’anticipo, ribadendo di «aver sottoscritto una polizza per proteggere i viaggiatori anche in caso di annullamento del viaggio per insolvenza temporanea del tour operator» e precisando che: «Provvederemo a stretto giro ad eseguire un parziale rimborso degli importi già versati per le prenotazioni confermate, in misura proporzionale alle nostre attuali disponibilità di cassa. Provvederemo nel più breve tempo possibile a corrispondere gli importi restanti fino a concorrenza dell’integrale importo del costo di prenotazione». Facile immagine che gli avvocati si scateneranno, appellandosi anche al ‘danno da vacanza rovinata’. Nel frattempo, però, i clienti dovranno accontentarsi di mangiare il torrone a casa dei parenti."
 
Articoletto di contorno sul personaggio (o "personaggetto", come direbe De Luca...); ennesima farsa del settore in Italia!

Immaginate la scena (di fantasia, ovvio): siamo in tribunale e l'imputato è Igor Asciutto, titolare di Balkan Express, che il 21 dicembre 2017 ha comunicato la sospensione della programmazione su Sharm el Sheikh fino al 28 marzo 2018, lasciando a terra almeno 3mila malcapitati.

La Corte: “Imputato Asciutto, lei è accusato di aver frantumato i sogni di migliaia di vacanzieri e di aver messo in difficoltà centinaia di agenzie, con l'aggravante del periodo natalizio. Di fronte a questa Corte, si dichiari colpevole o innocente!". "Innocente, lo giuro! È tutta colpa di Sun International!" proclama Asciutto. Ora vi spiego perché.

Premessa, Igor Asciutto ha una storia complessa: personale, perché figlio di padre siciliano e madre montenegrina, trasferitosi adolescente ad Atene, poi in Croazia (durante la guerra con la Serbia) e infine a Pescara; professionale, perché Balkan Express è la seconda delle sue attività imprenditoriali nel turismo, essendo la prima - Mare Nostrum - finita non bene. Imprenditore vecchia maniera, di quelli che ci mettono i soldi e la faccia. Il rischio è alto, il default dietro l’angolo.

Balkan Express dichiara 20 milioni di fatturato nel 2016, fa grandi numeri su Medjugorje, sulla ex Jugoslavia e sul Mar Rosso, ma soprattutto è amata (il termine non è eccessivo) al Centro-Sud, dove ricopre le facciate di Napoli e Bari con coloratissimi manifesti 6x3 metri 'A Sharm con 240 euro'.

Qualche intoppo c'era già stato (a giugno 2017 la programmazione sulla Spagna era stata bruscamente interrotta), ma nulla in confronto al blocco di Sharm.
La mia presunzione di innocenza di Asciutto si basa su tre elementi: primo, Balkan Express ha offerto alle agenzie del Sud un prodotto che non c’era (nessuno opera tanti voli diretti da Napoli e Bari per Sharm), quindi ha fatto maturare belle commissioni.

Secondo, Balkan Express vende a prezzi discount (i 240 euro di Sharm, in certe date, sono veri) quindi sottrae clienti al web, visto che il suo target è la fascia medio-bassa del mercato, quella che "Sharm a 1000 euro per due adulti + bambino, altrimenti andiamo dai parenti a Tropea".

Terzo, Balkan Express non ha raccontato balle sul prodotto: a Corfù, in occasione di un eductour, ho visitato personalmente un residence che definire a una stella era tanto, e costava meno di una cena milanese. La descrizione di Asciutto agli agenti: "Occhio, è un posto per studenti, quelli vengono qui per la movida, tornano la mattina dopo, dormono vestiti... Se non glielo vendete voi, questo posto, se lo comprano sul web!".

Tutto considerato, può darsi che Asciutto abbia sbagliato. Tuttavia, una cospicua parte di aficionados lo ha già assolto: basta vedere i gruppi su FB, comprese le agenzie che hanno voluto rimborsare di tasca propria i clienti lasciati a terra. C'è di peggio, in giro. Tutto considerato, mi appello alla clemenza della Corte.