Caos bagagli: British Airways affida a Milano lo smistamento
LONDRA (31 marzo) - La British Airways, dopo la fallimentare inaugurazione del terminal 5 di Heathrow, è alle prese con un nuovo problema: consegnare ai legittimi proprietari i circa 15mila bagagli smarriti nell'arco del disastroso week-end d'apertura. Un'operazione complessa che prevede una bizzarra soluzione: spedirli tutti al super centro di smaltimento della BA, situato a Milano. L'Italia, così, acquisterebbe un ruolo di primo piano nel tentativo di porre un argine al crollo d'immagine patito dalla British Airways. «Molti dei bagagli verranno spediti agli specialisti del centro di smistamento di Milano - spiega un portavoce della compagnia - «perché è la via più sicura e veloce per ridistribuirli».
La BA ha detto che potranno essere usati degli aerei cargo appositi per consegnare i bagagli e che non si può escludere la possibilità che alcuni di questi pezzi siano poi riportati in Gran Bretagna per essere spediti ai loro padroni</u>. L'amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh - che ha più volte respinto al mittente le richieste di dimissioni - ha quindi spiegato che il sistema computerizzato di carico valige del terminal 5 «ora funziona a dovere. Un cumulo di bagagli non consegnati si è però formato nei giorni scorsi, e stiamo facendo il possibile per smaltirlo». Un cumulo che vale una montagna di denaro. Secondo gli analisti di Citibank, il caos valige potrebbe costare alla BA tra i 18 e 31 milioni di euro.
Le ripercussioni del disastro dei bagagli. Intanto approda ai Comuni il disastro dei bagagli smarriti da British Airways. Il sottosegretario all'aviazione Jim Fitzpatrick ha detto in Parlamento che durante il fine settimana sono stati stoccati nei magazzini ben 28mila bagagli e che ci vorrà almeno «una settimana» per riconsegnarli ai proprietari. Mentre oggi continuano i problemi nello scalo di Heathrow e sono 54 i voli cancellati da British Airways, la concorrente Virgin Atlantic ha annunciato di aver contato circa 300 clienti di prima classe in più dall'inizio del "disastro" che sulla BA pesa fortemente. «Basandoci su un ricavo medio giornaliero di 28 milioni di euro - dicono in una nota gli esperti di Citibank - e calcolando i costi dei disservizi patiti a Heathrow in circa 100-200 sterline a persona, abbiamo calcolato che finora i bilanci della British Airways potrebbero far registrare un rosso compreso tra i 18 e 31 milioni milioni di euro. La gran parte delle perdite verrà probabilmente ammortizzata dagli stipendi dei dipendenti stessi, ai quali saranno ridotti i bonus». La BA ha quindi fatto sapere di aver reclutato ben 400 volontari per cercare di star dietro al carico di lavoro: per consegnare i bagagli, poi, si useranno tutti i mezzi a disposizione (in passato si è ricorso persino ai taxi). «E' un incubo - ha detto David Learmount, espero di aviazione - C'è solo una cosa peggiore che avere 15mila bagagli in arretrato da consegnare: averne altri 5mila che si aggiungono ogni giorno».
Il Messaggero
LONDRA (31 marzo) - La British Airways, dopo la fallimentare inaugurazione del terminal 5 di Heathrow, è alle prese con un nuovo problema: consegnare ai legittimi proprietari i circa 15mila bagagli smarriti nell'arco del disastroso week-end d'apertura. Un'operazione complessa che prevede una bizzarra soluzione: spedirli tutti al super centro di smaltimento della BA, situato a Milano. L'Italia, così, acquisterebbe un ruolo di primo piano nel tentativo di porre un argine al crollo d'immagine patito dalla British Airways. «Molti dei bagagli verranno spediti agli specialisti del centro di smistamento di Milano - spiega un portavoce della compagnia - «perché è la via più sicura e veloce per ridistribuirli».
La BA ha detto che potranno essere usati degli aerei cargo appositi per consegnare i bagagli e che non si può escludere la possibilità che alcuni di questi pezzi siano poi riportati in Gran Bretagna per essere spediti ai loro padroni</u>. L'amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh - che ha più volte respinto al mittente le richieste di dimissioni - ha quindi spiegato che il sistema computerizzato di carico valige del terminal 5 «ora funziona a dovere. Un cumulo di bagagli non consegnati si è però formato nei giorni scorsi, e stiamo facendo il possibile per smaltirlo». Un cumulo che vale una montagna di denaro. Secondo gli analisti di Citibank, il caos valige potrebbe costare alla BA tra i 18 e 31 milioni di euro.
Le ripercussioni del disastro dei bagagli. Intanto approda ai Comuni il disastro dei bagagli smarriti da British Airways. Il sottosegretario all'aviazione Jim Fitzpatrick ha detto in Parlamento che durante il fine settimana sono stati stoccati nei magazzini ben 28mila bagagli e che ci vorrà almeno «una settimana» per riconsegnarli ai proprietari. Mentre oggi continuano i problemi nello scalo di Heathrow e sono 54 i voli cancellati da British Airways, la concorrente Virgin Atlantic ha annunciato di aver contato circa 300 clienti di prima classe in più dall'inizio del "disastro" che sulla BA pesa fortemente. «Basandoci su un ricavo medio giornaliero di 28 milioni di euro - dicono in una nota gli esperti di Citibank - e calcolando i costi dei disservizi patiti a Heathrow in circa 100-200 sterline a persona, abbiamo calcolato che finora i bilanci della British Airways potrebbero far registrare un rosso compreso tra i 18 e 31 milioni milioni di euro. La gran parte delle perdite verrà probabilmente ammortizzata dagli stipendi dei dipendenti stessi, ai quali saranno ridotti i bonus». La BA ha quindi fatto sapere di aver reclutato ben 400 volontari per cercare di star dietro al carico di lavoro: per consegnare i bagagli, poi, si useranno tutti i mezzi a disposizione (in passato si è ricorso persino ai taxi). «E' un incubo - ha detto David Learmount, espero di aviazione - C'è solo una cosa peggiore che avere 15mila bagagli in arretrato da consegnare: averne altri 5mila che si aggiungono ogni giorno».
Il Messaggero