SEA ha davanti due scenari: tocco Linate oppure no. Comunque AZ farà fagotto o fallirà quindi tanto vale pensare a un modello stabile diverso da quello attuale.
Se si vuole toccare Linate lo si deve fare toccando la parte operativa, ovvero lasciare inalterato il decreto legge e inserire delle limitazioni operative di tipo tecnico: limitazione del peso dell'aeromobile al decollo oppure riduzione degli slot. Se tocchi il decreto ti fanno ricorso e perdi almeno due anni in carte bollate. Chiudere totalmente Linate non è possibile allo stadio attuale, nella migliore delle ipotesi si scenderà a 6ml di pax.
AZ tenterà di rintanarsi a Linate facendo fruttare al meglio gli slot, rinuncerà di botto ai suoi 6-7ml di transiti ma tenterà anche di consolidare su Linate i rimanenti 4 presenti su MXP. La chiave sarà ridurre la rotta su FCO e mettere più frequenze sulle direttrici consentite dal Bersani-Bis. E' chiaro che non riuscirà a consolidare tutto perchè le destinazioni minori da Linate non le puoi servire quindi una parte la cedi ai competitori a MXP.
La SEA deve, per quanto possibile, mantenere il volume di traffico senza avere contraccolpi troppo elevati sul livello occupazionale: ricordiamoci che SEA handling è una giungla al pari di AZ.
Si potrebbe accettare passivamente una riduzione dell'operativo senza cercare possibili altre soluzioni chiudendo la 35L e il T2 concentrandosi quindi su un sottoscalo con una estensione radicalmente ridotta. Tuttavia SEA non credo che abbia un agio così grande di ridurre la propria forza lavoro e, comunque vada, ha progetti in cantiere da cui non può tirarsi più fuori: vuoi perchè l'anno prossimo iniziano a consegnare l'ultimo terzo, vuoi perchè SEA ha incassato soldi per finire Malpensa (soldi che avrebbe già dovuto spendere per finirla).
Quindi in qualche modo tenterà di mantenere il volume di pax nella brughiera. Si noti che se AZ consolida a LIN il numero di pax, tolti i transiti, non diminuisce così tanto però crollano i movimenti: che è una delle principali fonti di introiti per SEA.
Per mantenere i volumi una via possibile è quella di puntare sui transiti: nessuno è in grado di gestire transiti a MXP economicamente con una AZ così forte a LIN. Quindi è necessario minimizzarla il più possibile nel suo nido milanese il più possibile. D'altro canto serve un'altra compagnia, a cui regalare tutto, con dietro un pò di soldi che si presti al gioco e qui il cerchio è piccolo: AP, IG.
La prima è più grossa e meglio messa ma seconda è nell'alleanza giusta: entrambe non hanno mai mostrato interesse verso lo scalo brughierasco. Inoltre uno spostamento a MXP le proietterebbe in un ambiente più competitivo in cui virtualmente ogni rotta lanciata sarebbe in diretta competizione con U2 che avrebbe rapidamente la meglio. In questo senso SEA si dovrebbe anche impegnare a limitare l'uragano U2 almeno per la fase di start up.
Se invece si reputa Linate intoccabile i transiti a MXP sono impossibili e l'unica via per mantenere i volumi è quello di agganciarsi al low cost per pompare il più possibile il mercato p2p.
In questo caso si rinuncia totalmente al lungo raggio che viene gestito via Linate e transiti in altri scali e si punta a rubare il traffico ad altre aree geografiche: da un lato a rubarlo al piemonte, dall'altro a rubarlo a Orio combattendo sui prezzi.
Questa opzione però pone altri problemi come quella della conformazione del T1 che mal si adatta al modello low cost che, di solito, non usa ne fingers ne bus.
La prima opzione richiede più sacrifici però nel lungo permette di pompare il traffico indefinitivamente con i transiti, il secondo da un rimedio immediato che però nel medio periodo porterebbe a una crescita quasi nulla (il p2p lo pompi fino a un certo punto, poi il tuo bacino non lo puoi spremere più di tanto).
Vedremo...
Se si vuole toccare Linate lo si deve fare toccando la parte operativa, ovvero lasciare inalterato il decreto legge e inserire delle limitazioni operative di tipo tecnico: limitazione del peso dell'aeromobile al decollo oppure riduzione degli slot. Se tocchi il decreto ti fanno ricorso e perdi almeno due anni in carte bollate. Chiudere totalmente Linate non è possibile allo stadio attuale, nella migliore delle ipotesi si scenderà a 6ml di pax.
AZ tenterà di rintanarsi a Linate facendo fruttare al meglio gli slot, rinuncerà di botto ai suoi 6-7ml di transiti ma tenterà anche di consolidare su Linate i rimanenti 4 presenti su MXP. La chiave sarà ridurre la rotta su FCO e mettere più frequenze sulle direttrici consentite dal Bersani-Bis. E' chiaro che non riuscirà a consolidare tutto perchè le destinazioni minori da Linate non le puoi servire quindi una parte la cedi ai competitori a MXP.
La SEA deve, per quanto possibile, mantenere il volume di traffico senza avere contraccolpi troppo elevati sul livello occupazionale: ricordiamoci che SEA handling è una giungla al pari di AZ.
Si potrebbe accettare passivamente una riduzione dell'operativo senza cercare possibili altre soluzioni chiudendo la 35L e il T2 concentrandosi quindi su un sottoscalo con una estensione radicalmente ridotta. Tuttavia SEA non credo che abbia un agio così grande di ridurre la propria forza lavoro e, comunque vada, ha progetti in cantiere da cui non può tirarsi più fuori: vuoi perchè l'anno prossimo iniziano a consegnare l'ultimo terzo, vuoi perchè SEA ha incassato soldi per finire Malpensa (soldi che avrebbe già dovuto spendere per finirla).
Quindi in qualche modo tenterà di mantenere il volume di pax nella brughiera. Si noti che se AZ consolida a LIN il numero di pax, tolti i transiti, non diminuisce così tanto però crollano i movimenti: che è una delle principali fonti di introiti per SEA.
Per mantenere i volumi una via possibile è quella di puntare sui transiti: nessuno è in grado di gestire transiti a MXP economicamente con una AZ così forte a LIN. Quindi è necessario minimizzarla il più possibile nel suo nido milanese il più possibile. D'altro canto serve un'altra compagnia, a cui regalare tutto, con dietro un pò di soldi che si presti al gioco e qui il cerchio è piccolo: AP, IG.
La prima è più grossa e meglio messa ma seconda è nell'alleanza giusta: entrambe non hanno mai mostrato interesse verso lo scalo brughierasco. Inoltre uno spostamento a MXP le proietterebbe in un ambiente più competitivo in cui virtualmente ogni rotta lanciata sarebbe in diretta competizione con U2 che avrebbe rapidamente la meglio. In questo senso SEA si dovrebbe anche impegnare a limitare l'uragano U2 almeno per la fase di start up.
Se invece si reputa Linate intoccabile i transiti a MXP sono impossibili e l'unica via per mantenere i volumi è quello di agganciarsi al low cost per pompare il più possibile il mercato p2p.
In questo caso si rinuncia totalmente al lungo raggio che viene gestito via Linate e transiti in altri scali e si punta a rubare il traffico ad altre aree geografiche: da un lato a rubarlo al piemonte, dall'altro a rubarlo a Orio combattendo sui prezzi.
Questa opzione però pone altri problemi come quella della conformazione del T1 che mal si adatta al modello low cost che, di solito, non usa ne fingers ne bus.
La prima opzione richiede più sacrifici però nel lungo permette di pompare il traffico indefinitivamente con i transiti, il secondo da un rimedio immediato che però nel medio periodo porterebbe a una crescita quasi nulla (il p2p lo pompi fino a un certo punto, poi il tuo bacino non lo puoi spremere più di tanto).
Vedremo...