Autorizzazione per viaggiare in Europa ETIAS


[OT] Una tassa tra Kosovo e Serbia è già in vigore da tempo: il divieto d’ingresso via terra! (Sono uno dei “contribuenti”, nel fallito tentativo di raggiungere il sangiaccato da Pristina.)
Viceversa (id est Serbia—Kosovo), invece, nessuna “penalità” o vignetta, “basta” (obbligatorio) coprire o rimuovere la targa “SRB”. [/OT]

G
Quelli che viaggiano tra i due paesi sono molto felici di quella situazione
Aggiungo: anche da Kosovo in Serbia basta coprire la scritta KS sulla targa.

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Quelli che viaggiano tra i due paesi sono molto felici di quella situazione

Specie in quelle circostanze (come a settembre dell’anno scorso e comunque meno frequenti di “una volta”) quando si blocca tutto (per giorni) causa sommosse. Comunque il dietrofront fu buona occasione per un macchiato (admittedly way better than the Italian version) a Mitrovica e pure un paio di chiacchiere con i Carabinieri (KFOR) sul “ponte della discordia”. Ci torno (in Kosovo) per l’ennesima volta tra qualche giorno e già non vedo l’ora.

Aggiungo: anche da Kosovo in Serbia basta coprire la scritta KS sulla targa.

Credo che da Serbia a Kosovo ci sia pure un piccolo contributo (€5) da versare per la “targa” temporanea (essenzialmente un pezzo di carta).

G
 
Dovreste leggere i commenti sui gruppi vacanze inglesi, soprattutto quelli dei Brexiteers. Quando poi con la Air Passenger Duty il governo incassa milioni di £ ogni giorno per finanziare la Border Force, soldi che avrebbero potuto risparmiare se avessero scelto di entrare in Schengen.

I Brexiteers si dimenticano che il Regno Unito aveva votato a favore dell'ETIAS quando faceva ancora parte dell'Unione Europea
 
Ragazzi, stiamo parlando di 7€ per 3 anni.
Io mi inca@@o di più quando in stazione devo pagare 1€ per una pisciata..

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Scometto che ti piaceva un sacco compilare il PLF prima di viaggiare. Non e il problema degli 7 euro quanto e il problema di installare una nuova procedura burrocratica.
Poi come ho scritto sopra, oggi sono 7, domani possono diventare 70. Basta che ci prendono gusto.

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Scometto che ti piaceva un sacco compilare il PLF prima di viaggiare. Non e il problema degli 7 euro quanto e il problema di installare una nuova procedura burrocratica.
Poi come ho scritto sopra, oggi sono 7, domani possono diventare 70. Basta che ci prendono gusto.

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Con tutta la rabbia che si possa avere, ha la medesima funzione di altri obblighi (USA, Australia, ecc.), una scadenza come tanti documenti, un costo tutto sommato risibile, ed una rottura di balle altrettanto risibile per molti che ne faranno uso magari una sola volta. Per chi era abituato a non dovere fare documenti particolari, l'unica rottura di scatole che vedo io è controllarne la scadenza ogni 3 anni, nulla di più. Potrà capitare di dimenticarsi come capita di dimenticarsi della revisione biennale dell'automobile, alla fine, ma si dovrebbe riuscire a sopravvivere anche a questo.
 
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Con tutta la rabbia che si possa avere, ha la medesima funzione di altri obblighi (USA, Australia, ecc.), una scadenza come tanti documenti, un costo tutto sommato risibile, ed una rottura di balle altrettanto risibile per molti che ne faranno uso magari una sola volta. Per chi era abituato a non dovere fare documenti particolari, l'unica rottura di scatole che vedo io è controllarne la scadenza ogni 3 anni, nulla di più. Potrà capitare di dimenticarsi come capita di dimenticarsi della revisione biennale dell'automobile, alla fine, ma si dovrebbe riuscire a sopravvivere anche a questo.
Ovvio che si sopravive, nessum dramma.
Ho scritto che per principio sono contrario ad alzare barriere. Ci sono sistemi migliori come ottenere lo stesso obbiettivo.
Che lo fanno gli Stati Uniti e l'Australia non significa che devono farlo tutti. Si possono copiare altre cose migliori.

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Ovvio che si sopravive, nessum dramma.
Ho scritto che per principio sono contrario ad alzare barriere. Ci sono sistemi migliori come ottenere lo stesso obbiettivo.
Che lo fanno gli Stati Uniti e l'Australia non significa che devono farlo tutti. Si possono copiare altre cose migliori.

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Lo strumento serve ad avere in anticipo i dati di quanti sono autorizzati ad entrare, e tenere monitorati gli ingressi (con tutta la fallibilità del sistema). Il costo, pertanto, serve anche a supportare la struttura che ci deve necessariamente stare dietro. Sui sistemi diversi e migliori non mi esprimo, perchè non me ne vengono in mente (salvo i VISA on arrival, che però rallentano anzichè snellire l'ingresso). Gli accordi per abbattere le barriere hanno anche determinato l'abolizione di molti visti, e l'ESTA e similari ne sono proprio un esempio, ma non si può avere la pretesa di avere libero accesso senza controlli ovunque, a maggior ragione laddove i confini sono estesi. Tu lamenti il paletto per viaggiare da Tirana a Roma, io potrei lamentare di avere avuto l'ESTA cancellato per un viaggio in Sudan e la necessità di dovere fare un visto (che dovrò rifare perchè all'ultimo rinnovo del passaporto han ben pensato di inserire il secondo nome, mai messo nei 4 precedenti!), altri ancora di non potere andare in qualche paese perchè hanno il visto israeliano (e viceversa). E' tutto una gran rottura di balle, ma rientra nel concetto di "regole", e non sempre sono tutte piacevoli, giuste e comode.
 
Lo strumento serve ad avere in anticipo i dati di quanti sono autorizzati ad entrare, e tenere monitorati gli ingressi (con tutta la fallibilità del sistema). Il costo, pertanto, serve anche a supportare la struttura che ci deve necessariamente stare dietro. Sui sistemi diversi e migliori non mi esprimo, perchè non me ne vengono in mente (salvo i VISA on arrival, che però rallentano anzichè snellire l'ingresso). Gli accordi per abbattere le barriere hanno anche determinato l'abolizione di molti visti, e l'ESTA e similari ne sono proprio un esempio, ma non si può avere la pretesa di avere libero accesso senza controlli ovunque, a maggior ragione laddove i confini sono estesi. Tu lamenti il paletto per viaggiare da Tirana a Roma, io potrei lamentare di avere avuto l'ESTA cancellato per un viaggio in Sudan e la necessità di dovere fare un visto (che dovrò rifare perchè all'ultimo rinnovo del passaporto han ben pensato di inserire il secondo nome, mai messo nei 4 precedenti!), altri ancora di non potere andare in qualche paese perchè hanno il visto israeliano (e viceversa). E' tutto una gran rottura di balle, ma rientra nel concetto di "regole", e non sempre sono tutte piacevoli, giuste e comode.
Un modo piu facile poteva essere: obligavano le compagnie aeree ad esportare a loro tutti o dati dei passegeri di nazionalita non EU e inserire una tariffa 50 centesimi oppure 1 euro per ogni biglietto extra EU.
Se qualcuno non ha gli requisiti per il viaggio lo possono fermare gia in partenza.
Semplice ed efficace.
Capisco tutto quello che hai scritto e quando il cistema ci sara, io saro il primo a rispettarlo. Promuoverlo? No grazie. E solo una barriera burrocratica.

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Un modo piu facile poteva essere: obligavano le compagnie aeree ad esportare a loro tutti o dati dei passegeri di nazionalita non EU e inserire una tariffa 50 centesimi oppure 1 euro per ogni biglietto extra EU.
Se qualcuno non ha gli requisiti per il viaggio lo possono fermare gia in partenza.
Semplice ed efficace.
Capisco tutto quello che hai scritto e quando il cistema ci sara, io saro il primo a rispettarlo. Promuoverlo? No grazie. E solo una barriera burrocratica.

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Scusa, perchè ETIAS no ed il palliativo che indichi tu sì, solo per il costo inferiore e a consumo? Non è comunque una "barriera burocratica" anche quella?
Altro aspetto: non è che carichi i dati ed automaticamente sei autorizzato. Se funziona come l'ESTA, carichi i dati, io verifico e poi ti mando la conferma. Con le compagnie aeree si porrebbero problemi di non poco conto (se ti rigetto la richiesta che facciamo coi rimborsi? Se la compagnia per un qualunque motivo non passa i dati come entri?).
A me sembra che la tua sia una presa di posizione perchè non ti piace il costo, più che altro. Lo spirito della norma, però, a mio modesto avviso è diverso, ed è quello del controllo degli accessi sul territorio europeo nel complesso, evitando il potere entrare in un paese dove non sei segnalato e poi girare liberamente altrove.
 
Un modo piu facile poteva essere: obligavano le compagnie aeree ad esportare a loro tutti o dati dei passegeri di nazionalita non EU e inserire una tariffa 50 centesimi oppure 1 euro per ogni biglietto extra EU.
Se qualcuno non ha gli requisiti per il viaggio lo possono fermare gia in partenza.
Semplice ed efficace.
Capisco tutto quello che hai scritto e quando il cistema ci sara, io saro il primo a rispettarlo. Promuoverlo? No grazie. E solo una barriera burrocratica.

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E anche le crociere.
E le ferrovie.
E le dogane stradali.
E anche chi arriva a piedi o in bici.

Semplice, come dici te.

Mica come andare su un sito, inserire dati anagrafici, pagare 7€ e premere ok, ed essere a posto per 3 anni, 'na storia infinita!
 
Scusa, perchè ETIAS no ed il palliativo che indichi tu sì, solo per il costo inferiore e a consumo? Non è comunque una "barriera burocratica" anche quella?
Altro aspetto: non è che carichi i dati ed automaticamente sei autorizzato. Se funziona come l'ESTA, carichi i dati, io verifico e poi ti mando la conferma. Con le compagnie aeree si porrebbero problemi di non poco conto (se ti rigetto la richiesta che facciamo coi rimborsi? Se la compagnia per un qualunque motivo non passa i dati come entri?).
A me sembra che la tua sia una presa di posizione perchè non ti piace il costo, più che altro. Lo spirito della norma, però, a mio modesto avviso è diverso, ed è quello del controllo degli accessi sul territorio europeo nel complesso, evitando il potere entrare in un paese dove non sei segnalato e poi girare liberamente altrove.
1 euro a biglietto per 3 anni, altro che 7 euro .
Non e la questione del costo, penso di essermi spiegato. Cio non toglie che il mio pensiero e che questo mecanismo non cambiera nulla in pratica sulla sicurezza ma servira solo a raccogliere un po di soldi.
Come le compagnie sistemano i passegeri che vengono rifiutati oggi in frontiera? Non li riportano indietro? Anche con il nuovo sistema ce scritto che lo stesso non hai l'entrata garantita, verrai lo stesso controllato.
Per la privacy dei dati forniti alla compagnia aerea, tutto si puo sistemare, basta volerlo.

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E anche le crociere.
E le ferrovie.
E le dogane stradali.
E anche chi arriva a piedi o in bici.

Semplice, come dici te.

Mica come andare su un sito, inserire dati anagrafici, pagare 7€ e premere ok, ed essere a posto per 3 anni, 'na storia infinita!
Ma loro il controllo delle persone se vogliono possono farlo ogni 3 anni. Gli arriva la lista pax delle compagnie e si filtra per controllare sollo quelli non controllati negli ultimi 3 anni.
Poi l'EU non riesce a gestire quelli che arrivano via mare, figurati via terra.

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Ma loro il controllo delle persone se vogliono possono farlo ogni 3 anni. Gli arriva la lista pax delle compagnie e si filtra per controllare sollo quelli non controllati negli ultimi 3 anni.
Poi l'EU non riesce a gestire quelli che arrivano via mare, figurati via terra.

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Il controllo devi (dovresti) farlo ad ogni ingresso, non ogni tot anni. Non puoi demandare ad una compagnia aerea il controllo della validità dei visti con molta facilità, mentre all'ingresso passare il passaporto elettronico nel lettore che accede alla banca dati centrale permette di bloccare l'eventuale indesiderato di turno. Ripeto, si tratta di misura di controllo degli accessi, non di tassa per spennare qualcuno. Non sarà infallibile (come non lo è alcun sistema di controllo), ma una sua funzione ce l'ha.
 
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Il controllo devi (dovresti) farlo ad ogni ingresso, non ogni tot anni. Non puoi demandare ad una compagnia aerea il controllo della validità dei visti con molta facilità, mentre all'ingresso passare il passaporto elettronico nel lettore che accede alla banca dati centrale permette di bloccare l'eventuale indesiderato di turno. Ripeto, si tratta di misura di controllo degli accessi, non di tassa per spennare qualcuno. Non sarà infallibile (come non lo è alcun sistema di controllo), ma una sua funzione ce l'ha.
Non stavamo scrivendo riguardo al controllo in entrata ma ad un ipotetico sistema analago al' ETIAS.
Cmq siamo d'accordo che non siamo d'accordo sullo scopo vero di questo sistema

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Perché parlate di controllo ogni tre anni?
Lo scopo è avere e tenere aggiornato un database delle persone che potrebbero presentarsi alla frontiera per entrare in EU (con costo non a carico dei contribuenti EU).

Su questo db unito a quello dei titolari di visto potranno essere effettuati piu volte tutti i controlli del caso inclusi quelli non implementati al momento del rilascio.

Più che altro apprezzero' se non ci saranno meccanismi di revoca in stile esta...

Poi... ovvio che ogni adempimento in meno e ogni tassa in meno... fa felice anche me.

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Perché parlate di controllo ogni tre anni?
Lo scopo è avere e tenere aggiornato un database delle persone che potrebbero presentarsi alla frontiera per entrare in EU (con costo non a carico dei contribuenti EU).

Su questo db unito a quello dei titolari di visto potranno essere effettuati piu volte tutti i controlli del caso inclusi quelli non implementati al momento del rilascio.

Più che altro apprezzero' se non ci saranno meccanismi di revoca in stile esta...

Poi... ovvio che ogni adempimento in meno e ogni tassa in meno... fa felice anche me.

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Abbiamo parlaro di controllo per dare un senso a questo sistema. Se scriviamo 7€ per inserire il nome su un DB delle persone che si potrebbero presentare alla frontiera, e ridicolo. Meglio a quel punto scrivere DB delle persone che hanno pagato la tassa.

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Abbiamo parlaro di controllo per dare un senso a questo sistema. Se scriviamo 7€ per inserire il nome su un DB delle persone che si potrebbero presentare alla frontiera, e ridicolo. Meglio a quel punto scrivere DB delle persone che hanno pagato la tassa.

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Ridicolo per te ma non per me... alla base di queste cose ci sono delle ben precise esigenze di sicurezza. Non possiamo considerare solo il costo e il doversi ricordare la scadenza...(questi si che per me sono problemi ridicoli) lanciando accuse di tassazione sfrenata... ignorando le motivazioni alla base. Non stiamo parlando di pagare 7 euro per scrivere un nome.



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