Audizione Commissione Trasporti - Vertici di Alitalia su sviluppo compagnia


Inizio OT

LCDM che parla del settore turistico e' triste, ma e' sempre un passo avanti rispetto a quei dirigenti AZ LAI che venivano a Londra negli anni novanta a 'vendere' un piano strategico di sviluppo che consisteva solo di accordi sindacali e alla prima domanda su mercati, aerei e rotte cominciavano a parlare della bella Italia.

Fine OT

Bellissimi contributi alla discussione, quasi tutti condivisibili al 100%. Tuttavia, parliamo come se ci trovassimo di fronte ad una compagnia aerea sana e forte in un paese che cresce economicamente e che ha una visione strategica del proprio futuro. Purtroppo AZ non è ancora sana e forte e l'Italia ne cresce ne ha una visione strategica del proprio futuro.

In questo contesto quello che LCDM e CB stanno facendo credo sia il massimo possibile. D'altronde l'affermazione fatta ieri che svilupperanno il LR seguita dalla comunicazione dell'entrata in flotta nel 2017 di altri (solo!!) due aerei è esemplificativa della situazione della compagnia riassumibile in: vorrei ma non posso!.
In questa situazione, riuscire a riempire anche la sola classe economica di turisti sarebbe un successo ed un buon viatico in attesa che pax più facoltosi si accorgano di un nuovo protagonista dei cieli europei.
 
Una news interessante, se confermata, sarebbe il nuovo molo dedicato a FCO come richiesto da AZ, mentre ADR vorrebbe riservarlo anche ad altri clienti.
 
Bellissimi contributi alla discussione, quasi tutti condivisibili al 100%. Tuttavia, parliamo come se ci trovassimo di fronte ad una compagnia aerea sana e forte in un paese che cresce economicamente e che ha una visione strategica del proprio futuro. Purtroppo AZ non è ancora sana e forte e l'Italia ne cresce ne ha una visione strategica del proprio futuro.

In questo contesto quello che LCDM e CB stanno facendo credo sia il massimo possibile. D'altronde l'affermazione fatta ieri che svilupperanno il LR seguita dalla comunicazione dell'entrata in flotta nel 2017 di altri (solo!!) due aerei è esemplificativa della situazione della compagnia riassumibile in: vorrei ma non posso!.
In questa situazione, riuscire a riempire anche la sola classe economica di turisti sarebbe un successo ed un buon viatico in attesa che pax più facoltosi si accorgano di un nuovo protagonista dei cieli europei.

Considera però che sicuramente arriveranno due aerei in più, ma che az stava visionando altri 2 777-300er
 
A voler fare i pignoli, è solo su questo punto che potrei avere da ridire:

Definiamo il concetto di "valore aggiunto". Vogliamo intenderlo in senso di PIL? In termini quantitativi variamente detti? Se così fosse, avresti forse ragione tu.

Se però intendiamo AF come uno strumento di cui il sistema-Francia si serve per posizionarsi sulla mappa del mondo contemporaneo, allora il valore aggiunto di AF diventa - eccome - apprezzabile. E non mi riferisco a questioni di protezionismo nazionale (tipo il fatto che l'80% della flotta sia Airrrbùs), ma a come AF presidii i luoghi che interessano di volta in volta l'economia francese, oltre a fare in modo che per la Francia passino pezzi di altre economie continentali.

Valore aggiunto nel senso di valore aggiunto. PSA, per dirne una, prende materie prime e ci fa auto (di merda, ma comunque auto). Investendo R&D, tecnologia, lavoro: tutti prodotti intermedi che generano valore per l'economia. Bayer prende un mazzo di di prodotti chimici, ci aggiunge R&D, scienza e produce medicinali. Air France - cosi come tutte le altre compagnie aeree - sposta roba. Uomini e cose. Non crea prodotti tecnologicamente avanzati, non sforna brevetti, non e' intrinsecamente correlata alla difesa di un paese.

Dal punto di vista strategico, Air France e' esattamente e perfettamente sostituibile da una qualsiasi altra compagnia aerea; ci sono stati fallimenti importanti di compagnie aeree - TWA, Pan Am, Ansett, Varig - ma alla fine, se c'e' un mercato, le rotte vengono in gran parte coperte e i passeggeri ritornano. Air France cura gli interessi nazionali volando a Pointe-a-Pitre o Reunion? Beh, di sicuro lo fa con qualche sovvenzione statale, sovvenzione che il governo potrebbe dare a qualsiasi altra compagnia (anzi, magari ci fa due lire di risparmio a fare una gara d'appalto). Lo stesso vale per BA, non e' un segreto che Kingston vada avanti grazie ai contributi del governo giamaicano, chiudessero i rubinetti chiuderebbe pure KIN, o almeno non sarebbe piu' giornaliera. AF o BA servono per trasportare i soldati? No. In Mali ci vanno coi C17, cogli Antonov noleggiati, c'era un Omni Air a Gatwick l'altro giorno, insomma non ci vanno con la compagnia di bandiera. Quindi quale funzione strategica ha una compagnia 'di bandiera', se non quella di fare, Fini docet, da serbatoio di voti?

La chiudo qui che gia' annoio la gente, me lo stanno telefonando: per me, cio' che e' strategica e' l'infrastruttura di trasporto (aereo e non solo), non la compagnia aerea. Mi sa che ci stiamo dando ragione a vicenda.
 
Considera però che sicuramente arriveranno due aerei in più, ma che az stava visionando altri 2 777-300er

Non so quanto sia vero. Tempo fa si diceva anche di 2 A340 per la stagione in corso. Comunque LCDM ha parlato di 2 nuovi aerei nel 2017. Ma al di la di questo, sempre pochini sarebbero in considerazione del fatto che si vorrebbe aprire nuove rotte (Bogotà, Cuba), riaprire Caracas a condizioni migliori da quelle attuali, rendere annuali le rotte stagionali e giornaliere Mex e SCL e Pek.
A proposito di Pek qualcuno sa se la continueranno nella stagione invernale perchè dal sito l'ultimo AZ è il 28 ottobre???
La vedo dura anche senza considerare la riconfigurazione!!
 
Filippetti: "Non è un grande t.o. che risolve i problemi di una compagnia aerea"
Il presidente di Astoi spiega che "in nessun Paese al mondo esiste una grande azienda incoming". E ancora: "Alitalia dovrebbe sfruttare le occasioni di domanda attuali"

Nardo Filippetti, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, non ci sta e in una nota replica duramente ad alcuni argomenti citati dal presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, nel corso dell'audizione alla Commissione Trasporti del 6 luglio scorso.Un tema riguarda l'incoming e il ruolo dei tour operator, l'altro coinvolge la stessa Alitalia.

Nel suo discorso alla Commissione Trasporti Montezemolo ha auspicato - come più volte fatto nei suoi discorsi pubbici - lo sviluppo di un piano turistico a livello nazionale che includa la creazione di un grande tour operator dedicato all’incoming.

"Non è mia intenzione giudicare l’operato di Alitalia o dell’Enit - commenta Filippetti - ma mi sento chiamato in causa in qualità di presidente di Astoi Confindustria Viaggi. Quando si parla della mancanza di un grande tour operator incoming, in questo intervento come in altri in passato, si mettono in dubbio le abilità imprenditoriali delle aziende turistiche, che pare non sappiano cogliere le opportunità di business del settore. In realtà non esiste in nessun Paese al mondo un grande tour operator incoming a causa delle caratteristiche dell’attività specifica. Sarebbe quindi opportuno che prima di fare affermazioni sulla mancanza di attori nel mercato si conoscesse il settore, per non creare incomprensioni e offendere gli attori che da anni operano nel turismo organizzato", afferma il manager.

Filippetti fa un passo ulteriore ed esprime il suo pensiero fino in fondo, affermando: "Sono convinto che non è con un grande tour operator incoming che si possono risolvere i problemi di una compagnia aerea e del sistema turistico nazionale. Sarebbe buona cosa - prosegue - innanzitutto sfruttare le occasioni di domanda attuali e non lasciare disattese le richieste degli operatori, come quelle recenti di soci Astoi che hanno cercato una collaborazione con Alitalia per programmazioni charter, ma non hanno avuto soddisfazione in termini di velocità di risposta, disponibilità di aerei e prezzi allineati al mercato", mette in luce il manager.

Ciò che Filippetti auspica è "l’organizzazione di un tavolo di lavoro tra i principali attori del turismo dal quale possano scaturire, a seguito di un’attenta analisi, nuove strategie per riportare l’Italia alla posizione di vertice tra i Paesi più visitati al mondo".

Guidaviaggi
 
Ciò che Filippetti auspica è "l’organizzazione di un tavolo di lavoro tra i principali attori del turismo dal quale possano scaturire, a seguito di un’attenta analisi, nuove strategie per riportare l’Italia alla posizione di vertice tra i Paesi più visitati al mondo".

Guidaviaggi

E' di qualche giorno fa la notizia secondo la quale l'Italia è scivolata dal settimo all'ottavo posto (sorpassata dal Messico) nella classifica dei paesi a maggior attrazione turistica.
Con il patrimonio storico, artistico, paesaggistico e naturalistico che ci ritroviamo è evidente che qualcosa non funziona. Nessuna compagnia aerea da sola potrebbe fare miracoli, tanto meno Az nelle condizioni attuali. Vi è un problema di offerta che il nostro sistema turistico non rende appetibile ai grandi flussi.
Anzichè tavoli si organizzassero pacchetti validi ed una adeguata promozione
 
Ultima modifica da un moderatore:
E' di qualche giorno fa la notizia secondo la quale l'Italia è scivolata dal settimo all'ottavo posto (sorpassata dal Messico) nella classifica dei paesi a maggior attrazione turistica.
Con il patrimonio storico, artistico, paesaggistico e naturalistico che ci ritroviamo è evidente che qualcosa non funziona. Nessuna compagnia aerea da sola potrebbe fare miracoli, tanto meno Az nelle condizioni attuali. Vi è un problema di offerta che il nostro sistema turistico non rende appetibile ai grandi flussi.
Anzichè tavoli si organizzassero pacchetti validi ed una adeguata promozione
Dovremmo essere il paese n.1 per distacco... è evidente che qualche problema c'è e più che un tavolo bisognerebbe rimboccarsi le maniche e cominciare a pensare il turista come una risorsa da coccolare e non un pollo da spennare.