ROMA - Il patron di Air One, Carlo Toto, è pronto a presentare "un'offerta vincolante per l'acquisizione di Alitalia qualora vengano riviste alcune delle condizioni contrattuali formulate nell'ambito della gara". Lo rende noto lo stesso Toto - uscito dalla gara dieci giorni fa - dopo un incontro, oggi, con Fausto Bertinotti. La notizia arriva alla vigilia dell'audizione, domani in Parlamento, proprio su Alitalia, del ministro del Tesoro, Tommaso Padoa-Schioppa. Che si dice fiducioso sul buon esito dell'operazione. I margini di manovra non sono molti. Resta in cima la trattativa privata con gli interessati alla privatizzazione. Trattativa da condurre con maglie più ampie rispetto alle condizioni del bando di gara, andato poi deserto. Il fiato sospeso del mercato per le mosse del governo fa scivolare il titolo della compagnia, che perde in chiusura di seduta l'1,76% a 0,77.
Torna così in scena Carlo Toto, che aveva abbandonato la gara lo scorso 17 luglio dichiarando l'impossibilità a firmare un contratto che avrebbe "impedito il rilancio e il risanamento" della compagnia. Il colloquio con Bertinotti sarebbe servito a rimettere in campo l'offerta, previa modifica di alcuni paletti. Domani Padoa-Schioppa sarà chiamato probabilmente a chiarire il contorno di tali paletti, costati l'abbandono della gara, e a indicare come l'esecutivo intende ora procedere nella vendita. L'uscita di scena di Toto, quindi, altro non sarebbe stata che una strategia negoziale per strappare margini migliori di acquisto.
Nessun commento dal governo, scarne le dichiarazioni dei ministri competenti. Il responsabile dei Trasporti Alessandro Bianchi si limita a osservare che "non ci sono i presupposti" per il ricorso alla legge Marzano (una delle ipotesi circolate nei giorni scorsi) in assenza dello stato di insolvenza. Con un punto fermo: per Alitalia "non abbiamo rinunciato alla vendita, non è andato in porto un percorso ma ne stiamo studiando un altro".
La delicatezza di questa fase è ribadita dal collega dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani, che rimanda direttamente alle dichiarazioni, domani, di Padoa-Schioppa. Occhi puntati, dunque, sulle possibilità che il governo vorrà mettere sul piatto per uscire dall'impasse creatosi dopo il fallimento della gara per la privatizzazione.
Trattativa diretta, nuova procedura d'asta - questa volta "light" - o aumento di capitale sul mercato: le ipotesi per una soluzione continuano a rincorrersi in attesa che il Tesoro chiarisca la strada da percorrere. In attesa è anche il management di Alitalia, il cui cda è slittato a mercoledì prossimo, per essere messo in grado di modulare le linee guida del piano industriale. L'ipotesi di condizioni di vendita più elastiche rinfocola le voci di interesse di partner rimasti finora alla finestra, come Air France, o degli altri ex partecipanti alla gara, come il fondo Usa Tpg.
(25 luglio 2007)
la Repubblica