AOI: via libera alla Privatizzazione, si fanno avanti inglesi e americani


fabrizio85

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23 Novembre 2007
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Aerdorica, un altro passo avanti verso la privatizzazione. Ieri la quarta commissione ha licenziato la pdl sulla società che consente ai soci privati di raggiungere fino all'80% del capitale: tutti d'accordo tranne Rc. A breve, il testo andrà in aula. Quanto alle manifestazioni d’interesse, nulla di ufficiale ma si parla con insistenza di fondi e società di gestione inglesi, americani (Galaxy) e pure italiani. Per ora solo indiscrezioni, la certezza si avrà il 20 febbraio quando scadrà il termine per presentare le offerte. Il passaggio successivo sarà il bando di gara e quindi la gara vera e propria per la vendita.

Nell’attesa della new entry che dovrà risollevare le sorti dell’aeroporto, di certo c'è che non aderiranno alla ricapitalizzazione della società, per un totale di circa 4 milioni di euro, sia il Comune di Ancona sia quello di Falconara mentre è in dubbio quella della Camera di Commercio di Ancona. La scelta delle due amministrazioni è ormai ufficiale ed è la conferma di quanto trapelato nelle scorse settimane: la novità è invece per la Camera di Commercio del capoluogo le cui difficoltà sono probabilmente legate alla crisi in atto e alla necessità di avere a disposizione una maggiore liquidità per le imprese. Ma anche tra i privati si prevedono alcune, significative, defezioni: quella di Guzzini, per esempio, e fors’anche di Francesco Merloni (Mts). Ma non è detta l'ultima parola: la prossima settimana è in calendario un incontro tra il dg di Aerdorica, Marco Morriale e i soci privati rappresentati dall’imprenditore Gennaro Pieralisi e sarà l'occasione per capire chi resta e chi va. “Malgrado l’atmosfera negativa - fa sapere Morriale - l’azienda continua la fase di risanamento del progetto”.

Ma è ancora la pdl sulla società a tener banco e a sollevare le perplessità di certa parte politica, come Rifondazione appunto. “E' una proposta di legge affrettata - attacca il consigliere di Rc, Michele Altomeni - e il voto di Rc potrebbe anche diventare contrario: riteniamo infatti che sarebbe servita una riflessione più approfondita”. Anche i sindacati sollecitano nuovi ragguagli sul piano dei tagli da 600-700 mila euro presentato da Morriale: lunedì è previsto un nuovo round.

(Corriere Adriatico)
 
Aerdorica, partita italiana

E ora tocca agli italiani. Due società sarebbero interessate al Sanzio: un interesse ancora informale ma significativo. Tanto che Aerdorica vorrebbe prorogare di almeno otto giorni, fino al prossimo 28 febbraio, il termine ultimo per presentare le manifestazioni d’interesse. Termine, in realtà, che scade domani ma senza aver realizzato alcunchè considerando che a oggi non c’è alcun documento ufficiale che attesti la presenza di un potenziale acquirente o socio. La proroga sarebbe stata richiesta dalle stesse società e sarebbe necessaria per sbrigare una serie di passaggi tecnici, fondamentali per chiudere l’operazione e procedere con il bando per la vendita delle quote.

Le due società in ballo sono di un certo spessore: tra le papabili in corsa ci sarebbe infatti il gruppo Miro Radici Finance, originario di Bergamo, un gruppo industriale meccano-tessile, che ha effettuato investimenti diversificati, specie nelle piccole infrastrutture. Il gruppo di recente ha acquisito quote in vari aeroporti italiani: il 48% a Trapani e il 46% a Crotone e l’amministratore delegato è Vittorio Fanti, ex direttore della Sea, nonchè componente del cda di Trapani.

Non solo: di Fanti si era parlato tempo addietro anche come possibile candidato alla poltrona di direttore generale dello stesso Sanzio.

Anche la Sagat potrebbe entrare nel new deal del Sanzio: la società che gestisce lo scalo torinese è partecipata tra gli altri da Benetton ma anche da Unioncamere nazionale e di recente ha rilevato la quota di maggioranza dell’aeroporto di Firenze.

Insomma, gli italiani sarebbero in pole position in questo momento anche se, accanto a loro, sarebbero ancora insistenti voci di gruppi inglesi e fondi americani come Galaxi.

L’altra questione importante, legata all’ingresso del nuovo socio, riguarda la ricapitalizzazione, circa quattro milioni di euro necessari per il rilancio dello scalo. Ieri il dg Marco Morriale si è incontrato con i rappresentanti dei privati, con l’imprenditore Gennaro Pieralisi e con alcuni degli stessi soci: si conferma l’ipotesi che alcuni di loro usciranno di scena, probabilmente Guzzini e forse anche Francesco Merloni. Che accadrà poi? In realtà, c’è tempo sino al 31 marzo per acquisire le quote inoptate e, in tema di fondi, qualcuno già si chiede quali potrebbero essere le posizioni delle banche esposte verso Aerdorica: forse azioniste della stessa società? Anche questa è una delle ipotesi su cui potrebbe aprirsi una discussione.

Intanto è certo che tra i soci pubblici sia il comune di Ancona sia quello di Falconara non sottoscriveranno la ricapitalizzazione e questo significa che resteranno nella società ma con quote ridotte. Ad oggi inoltre non c’è ancora alcuna certezza per la Camera di Commercio di Ancona.
 
ANCONA - In data odierna si è riunito il CDA di Aerdorica spa che dopo aver preso visione delle tre manifestazione d'interesse pervenute da parte di primarie aziende ha deciso, anche in virtù dei colloqui informali attuati con alcuni fondi internazionali, di prorogare il termine per la ricezione di nuove manifestazioni d'interesse al 16/03 p.v. alle ore 12.00.​

Nel contempo il CDA ha espresso soddisfazione riguardo alla qualità delle manifestazioni d'interesse pervenute.​

Alla scadenza della data del 16/03 il CDA presenterà ai soci la totalità delle manifestazioni d'interesse ricevute e valuterà in assemblea i passi successivi.​


Fonte: Aerdorica spa - Ufficio stampa
 
Mmmmhh...
Qualcosa non mi torna...

Originariamente il termine per la presentazione delle offerte era il 20/02

Oggi dicono di avere 3 "manifestazioni di interesse" in mano (ma di queste, quanti sono quelle che si possono definire "offerte vincolanti"??)

Pur essendo soddisfatti, prorogano il termine di presentazione di altre 3 settimane...!!!!

Boh... ma a me sembra che questi non abbiano nientre tra le mani, e che gli investitori per il R.Sanzio non si sono fatti vivi!!!
 
Mmmmhh...
Qualcosa non mi torna...

Originariamente il termine per la presentazione delle offerte era il 20/02

Oggi dicono di avere 3 "manifestazioni di interesse" in mano (ma di queste, quanti sono quelle che si possono definire "offerte vincolanti"??)

Pur essendo soddisfatti, prorogano il termine di presentazione di altre 3 settimane...!!!!

Boh... ma a me sembra che questi non abbiano nientre tra le mani, e che gli investitori per il R.Sanzio non si sono fatti vivi!!!

Lo stallo di Aerdorica
Fino al 16 marzo per valutare le tre manifestazioni d’interesse

Fatta la proroga, si attendono i nuovi sviluppi. Per chiudere il cerchio, Aerdorica si è presa tempo sino al 16 marzo: servirà per stringere una serie di contatti con alcuni fondi internazionali e per capire il reale valore delle tre manifestazioni d’interesse. Sul tavolo della società che gestisce il Sanzio, per ora, non c’è comunque granchè e non a caso il Cda ha deciso di andare oltre. L’obiettivo è di avere una scelta più ampia ma anche più sicura considerando che per la ricapitalizzazione i dubbi e le defezioni si fanno sempre più consistenti. All’orizzonte peraltro, in questi ultimi giorni, avrebbero fatto capolino alcuni fondi internazionali di un certo interesse come Advent international, fondo di private equity specializzato anche in infrastrutture aeroportuali, e un fondo inglese, 3i, che ha già investito nella Faber. Ma si tratta solo indiscrezioni. Le stesse che vedrebbero, tra le potenziali new entry, due società italiane tra cui il gruppo Miro Radici Finance, originario di Bergamo, un gruppo industriale che ha effettuato investimenti diversificati, specie nelle piccole infrastrutture. Il gruppo di recente ha acquisito alcune quote in vari aeroporti italiani come Trapani e Crotone.

L’altra società che potrebbe essere in ballo è la Sagat che gestisce lo scalo torinese ed è partecipata tra gli altri da Benetton ma anche da Unioncamere nazionale: di recente ha rilevato la quota di maggioranza dell’aeroporto di Firenze.

La decisione di prorogare i tempi per le manifestazioni d’interesse rappresenta comunque un segnale delle difficoltà in cui versano lo scalo dorico e il settore in generale. La conferma giunge anche dal fronte della ricapitalizzazione: la Camera di Commercio di Ancona continua a prendere tempo e ha chiesto uno spostamento dei termini mentre la Provincia sarebbe intenzionata a ridurre la propria quota di ricapitalizzazione. Il tutto considerando che già i comuni di Ancona e Falconara hanno annunciato che ufficialmente non ricapitalizzeranno. Problemi ci sono anche con i privati: Guzzini farà le valigie, altri potrebbero seguirlo come Francesco Merloni. La domanda sorge spontanea: se la privatizzazione non garantirà i risultati sperati, che futuro ci sarà per il Sanzio? Le soluzioni potrebbero essere tre: la Regione potrebbe comprare tutto, uno dei soci privati potrebbe acquistare le quote degli altri o le banche potrebbero acquistare quote e partecipare direttamente alla società.

(Corriere adriatico)