AOI sommersa non solo dai pensieri ma dalla nebbia


Wolly

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6 Febbraio 2008
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Ancona, Marche.
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Segnalo che qui in Ancona (come gran parte del nord) l'aeroporto è sommerso dalla nebbia e i seguenti voli non sono partiti!
XZ 01124 ROMA Fiumicino 06:25 06:25 CHIUSO
UA 09290 MÜNCHEN 06:30 06:30 CANCELLATO
XZ 01132 MILANO Malpensa 06:45 CHIUSO
per curiosità, cosa significa un volo chiuso? che è pronto alla partenza? Se è così i voli alitalia sono in ritardo pazzesco, ma credo che siano stati cancellati!
nel resto del nord come siamo messi?!
 
E comunque generalmente i voli "XZ..." non sono voli, sono bensì autobus sostitutivi che vengono inseriti nei DCS per avere tutta una serie di vantaggi e comodità gestionali. Non appena inseriti nel DCS, queste informazioni passano nel software aeroportuale che gestisce tabelloni informativi e sito internet che li fanno risultare voli a tutti gli effetti
 
[:304][:304][:304] grazie dell'informazione!!!! quindi i passeggeri vengono portati a destinazione con un pulman, ma poi come fanno a prendere le coincidenza? vengono proiettati nei primi voli utili con un rimborso?

..per aggiornare la situazione il volo in arrivo:
V3 00425 TIMISOARA 09:45 09:41 CANCELLATO
presumo sempre per nebbia...

poi un volo (ma pulman) nuovo si accinge a partire
XZ 03877 ROMA Fiumicino 08:30 08:30 CHIUSO

SKY-TRS poi quando li sai illuminaci che sono curioso?! :D
 
Citazione:Messaggio inserito da Wolly

[:304][:304][:304] grazie dell'informazione!!!! quindi i passeggeri vengono portati a destinazione con un pulman, ma poi come fanno a prendere le coincidenza? vengono proiettati nei primi voli utili con un rimborso?

In realtà una delle utilità del volo fittizio sta nel fatto che puoi riproteggere subito i passeggeri e addirittura fare loro il check-in fino a destinazione finale. Altro vantaggio e che così gestisci meglio i biglietti elettronici.
In caso di motivi meteo, la compagnia o eroga un servizio pullman sostitutivo o si da un rimborso treno forfettario per la tratta cancellata. Altre forme di rimborso non sono previste
 
Al momento sono già ben quattro i servizi stradali sostitutivi:

XZ1124 ROMA FCO 0625 0625 chiuso
XZ3377 BOLOGNA 0630 0630 chiuso (destinazione MUC)
XZ3877 BOLOGNA 0630 0630 chiuso (destinazione MUC)
XZ1132 MILANO MXP 0645 0645 chiuso
 
Citazione:Messaggio inserito da LIPY

Al momento sono già ben quattro i servizi stradali sostitutivi:

XZ1124 ROMA FCO 0625 0625 chiuso
XZ3377 BOLOGNA 0630 0630 chiuso (destinazione MUC)
XZ3877 BOLOGNA 0630 0630 chiuso (destinazione MUC)
XZ1132 MILANO MXP 0645 0645 chiuso
XZ 03377 BOLOGNA 06:30 06:30 CHIUSO ma quando mai c'è un volo per bologna? Forse il pulman o il treno li porta a bologna poi da li prendono l'aereo!
 
fonte ufficiale: resto del carlino
FALCONARA
Troppa nebbia: cancellati tutti i voli in arrivo e in partenza dal 'Sanzio'Sono saltati i collegamenti Alitalia con Milano Malpensa e Roma Fiumicino, e il volo Air Dolomiten per Monaco. Annullati anche due voli postali e la partenza di due cargo diretti a Bergamo e Sarajevo

Ancona, 26 febbraio 2008 - Visibilità quasi a zero a causa della nebbia. Anche questa mattina i voli in arrivo e in partenza dall'aeroporto 'Sanzio' di Ancona-Falconara sono stati cancellati.
Sono saltati i collegamenti Alitalia con Milano Malpensa e Roma Fiumicino, e il volo Air Dolomiten per Monaco.
Annullati anche due voli postali e la partenza di due cargo diretti a Bergamo e Sarajevo.
 
Per quanto riguarda "IL PENSIERO":
Dal corriere adriatico di oggi:

Si scopre che la rimpianta Club Air aveva per flotta un solo aereo e che siamo al 59° posto nella graduatoria delle tratte più battute
Nell’annuario dell’Enac le cifre nere che tengono in stallo lo scalo marchigiano
Senza low cost il Sanzio resta al palo


m.cristina benedetti

ANCONA - Dev’essere la solita rondine che non fa primavera. La rondine in questione è l’ultimo pezzo perso sulle piste, poco soggette all’usura, di Falconara: si tratta della rimpianta Club Air spa che con un solo aereo per flotta, un Avro 146, avrebbe dovuto risollevare le sorti dello scalo dorico. La primavera mai stata è quella di Aerdorica, la società che gestisce lo sfortunato aeroporto. Niente da fare, la compagnia ha tolto le tende, ritirato il suo unico gioiello e per il Sanzio la storia si ripete: non c’è pace tra i soci pubblici e privati; l’aula del Consiglio regionale sui voli continua a dividersi; e i passeggeri, un giorno sì e l’altro pure, restano a terra. Ma quel che più dovrebbe preoccupare è la fonte da cui proviene la notizia: l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. Sì, proprio lo stesso Ente che prima o poi si dovrà pronunciare sulla concessione: un sì che potrebbe dare libertà di volare per trenta o quarant’anni. Altrimenti tutti giù.

Oltre i veleni della politica e le briglie degli interessi, sono le cifre dell’annuario statistico 2006 a dare il peso specifico del mancato decollo. Mettendo in relazione gli anni trascorsi con le percentuali che calano succede, per esempio, che al “Raffaello Sanzio” la crescita di passeggeri e compagnie aeree sia inversamente proporzionale ai soldi che Regione e privati spendono. E succede pure che, dopo l’exploit del 1999 che aveva visto crescere i viaggiatori del 17% e i movimenti aerei del 19%, ben oltre la media nazionale, il nostro aeroporto s’è fatto superare da quello di Forlì. Sbirciando tra le decine di tabelle ordinate nelle 204 pagine dell’annuario si scopre, infatti, che fino al 2003, l’aeroporto romagnolo contava molti meno passeggeri del nostro: 350 mila, contro i 460 mila che passavano di qui. Ma i tempi cambiano e le cifre scombinano i piani: così ora a Forlì si contano 620 mila passeggeri contro i nostri 473 mila e 700. Anche Rimini e Pescara premono: nella città di Fellini si arriva a 319 mila e 700 passeggeri; nella nostra vicina di casa ne transitano 333 mila. Ma è lavorando di comparazione che si dilata l’effetto-concorrenza: nei due casi appena citati affiancando i numeri di 2006 e 2003 si contano rispettivamente centomila e 35 mila viaggiatori in più. Non è finita. Succede anche che, a differenza dei tre altri aeroporti coinvolti nella sfida, il Sanzio non ha saputo agganciare la forte crescita dei traffici del 2006: più 9% circa per quasi tutti gli scali italiani. Il nostro scalo s’è fermato a un modestissimo 1,3, che oltretutto seguiva un anno di calo pari a quasi il 6%.

Ancora giù. Succede poi che coi vettori low cost, che raccolgono ormai il 14% dei passeggeri nazionali e il 30,3% di quelli internazionali, i manager Aerdorica non hanno mostrato una gran disinvoltura. La formula al risparmio qui vale solo per il 24% circa dei passeggeri, contro il 94,7% messo a segno a Forlì e il 53% di Pescara.

E se l’orizzonte è perduto, figuriamoci l’affare. Non c’è traccia delle Marche tra le tratte internazionali più significative indicate dall’Enac, quasi tutte appannaggio di Roma e Milano. Ma nella lista degli aeroporti tutto fiuto e occasioni da non perdere riecco Rimini, quinta in Italia grazie al collegamento con Mosca che noi abbiamo ceduto: 142 mila passeggeri solo nel 2006. E le Marche arrivano solo al 59° posto nella graduatoria delle rotte più battute: un misero risultato garantito dai 106 mila passeggeri diretti a Londra.

Gli effetti collaterali della globalizzazione non risparmiano neppure i cieli. E succede, per esempio, che non tutti reggono la deregulation dei traffici aerei, questione piuttosto recente: fino a vent’anni fa, infatti, tratte aeree e tariffe erano decise tramite accordi bilaterali tra paesi. Poi, iniziarono le prime mosse e contromosse verso quei terreni arditi della liberalizzazione (la prima compagnia low cost, la Ryanair, è della metà degli anni Ottanta), fino ad arrivare al 1997 anno in cui tutte le compagnie che possedevano una licenza comunitaria potevano volare ovunque con la formula la-tariffa-la-decido-io. Risultato, neppure troppo inaspettato: dal ’97 il trasporto aereo è cresciuto del 100%. Ma non per tutti. Sarà per questo che all’aeroporto di Falconara ogni dieci euro di costi ne entrano solo nove di ricavi (Enac 2006). E sarà sempre per la stessa occasione perduta che tra i 43 aeroporti italiani, solo sei, dai traffici molto più contenuti, fanno peggio del nostro. Che la redditività del nostro capitale investito è nettamente negativa (-5,9% nel 2006) e anche in questo caso stano peggio solo sei piccoli aeroporti. Tragico il Roe, che misura la redditività del capitale proprio: -566%. E con questo ci becchiamo la maglia nera per la peggiore performance d’Italia. Non va meglio con le vendite: l’indicatore si piazza su un -9,8%. Altro che rondine.
 
Citazione:Messaggio inserito da fabrizio85

Per quanto riguarda "IL PENSIERO":
Dal corriere adriatico di oggi:

Si scopre che la rimpianta Club Air aveva per flotta un solo aereo e che siamo al 59° posto nella graduatoria delle tratte più battute
Nell’annuario dell’Enac le cifre nere che tengono in stallo lo scalo marchigiano
Senza low cost il Sanzio resta al palo


m.cristina benedetti

ANCONA - Dev’essere la solita rondine che non fa primavera. La rondine in questione è l’ultimo pezzo perso sulle piste, poco soggette all’usura, di Falconara: si tratta della rimpianta Club Air spa che con un solo aereo per flotta, un Avro 146, avrebbe dovuto risollevare le sorti dello scalo dorico. La primavera mai stata è quella di Aerdorica, la società che gestisce lo sfortunato aeroporto. Niente da fare, la compagnia ha tolto le tende, ritirato il suo unico gioiello e per il Sanzio la storia si ripete: non c’è pace tra i soci pubblici e privati; l’aula del Consiglio regionale sui voli continua a dividersi; e i passeggeri, un giorno sì e l’altro pure, restano a terra. Ma quel che più dovrebbe preoccupare è la fonte da cui proviene la notizia: l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. Sì, proprio lo stesso Ente che prima o poi si dovrà pronunciare sulla concessione: un sì che potrebbe dare libertà di volare per trenta o quarant’anni. Altrimenti tutti giù.

Oltre i veleni della politica e le briglie degli interessi, sono le cifre dell’annuario statistico 2006 a dare il peso specifico del mancato decollo. Mettendo in relazione gli anni trascorsi con le percentuali che calano succede, per esempio, che al “Raffaello Sanzio” la crescita di passeggeri e compagnie aeree sia inversamente proporzionale ai soldi che Regione e privati spendono. E succede pure che, dopo l’exploit del 1999 che aveva visto crescere i viaggiatori del 17% e i movimenti aerei del 19%, ben oltre la media nazionale, il nostro aeroporto s’è fatto superare da quello di Forlì. Sbirciando tra le decine di tabelle ordinate nelle 204 pagine dell’annuario si scopre, infatti, che fino al 2003, l’aeroporto romagnolo contava molti meno passeggeri del nostro: 350 mila, contro i 460 mila che passavano di qui. Ma i tempi cambiano e le cifre scombinano i piani: così ora a Forlì si contano 620 mila passeggeri contro i nostri 473 mila e 700. Anche Rimini e Pescara premono: nella città di Fellini si arriva a 319 mila e 700 passeggeri; nella nostra vicina di casa ne transitano 333 mila. Ma è lavorando di comparazione che si dilata l’effetto-concorrenza: nei due casi appena citati affiancando i numeri di 2006 e 2003 si contano rispettivamente centomila e 35 mila viaggiatori in più. Non è finita. Succede anche che, a differenza dei tre altri aeroporti coinvolti nella sfida, il Sanzio non ha saputo agganciare la forte crescita dei traffici del 2006: più 9% circa per quasi tutti gli scali italiani. Il nostro scalo s’è fermato a un modestissimo 1,3, che oltretutto seguiva un anno di calo pari a quasi il 6%.

Ancora giù. Succede poi che coi vettori low cost, che raccolgono ormai il 14% dei passeggeri nazionali e il 30,3% di quelli internazionali, i manager Aerdorica non hanno mostrato una gran disinvoltura. La formula al risparmio qui vale solo per il 24% circa dei passeggeri, contro il 94,7% messo a segno a Forlì e il 53% di Pescara.

E se l’orizzonte è perduto, figuriamoci l’affare. Non c’è traccia delle Marche tra le tratte internazionali più significative indicate dall’Enac, quasi tutte appannaggio di Roma e Milano. Ma nella lista degli aeroporti tutto fiuto e occasioni da non perdere riecco Rimini, quinta in Italia grazie al collegamento con Mosca che noi abbiamo ceduto: 142 mila passeggeri solo nel 2006. E le Marche arrivano solo al 59° posto nella graduatoria delle rotte più battute: un misero risultato garantito dai 106 mila passeggeri diretti a Londra.

Gli effetti collaterali della globalizzazione non risparmiano neppure i cieli. E succede, per esempio, che non tutti reggono la deregulation dei traffici aerei, questione piuttosto recente: fino a vent’anni fa, infatti, tratte aeree e tariffe erano decise tramite accordi bilaterali tra paesi. Poi, iniziarono le prime mosse e contromosse verso quei terreni arditi della liberalizzazione (la prima compagnia low cost, la Ryanair, è della metà degli anni Ottanta), fino ad arrivare al 1997 anno in cui tutte le compagnie che possedevano una licenza comunitaria potevano volare ovunque con la formula la-tariffa-la-decido-io. Risultato, neppure troppo inaspettato: dal ’97 il trasporto aereo è cresciuto del 100%. Ma non per tutti. Sarà per questo che all’aeroporto di Falconara ogni dieci euro di costi ne entrano solo nove di ricavi (Enac 2006). E sarà sempre per la stessa occasione perduta che tra i 43 aeroporti italiani, solo sei, dai traffici molto più contenuti, fanno peggio del nostro. Che la redditività del nostro capitale investito è nettamente negativa (-5,9% nel 2006) e anche in questo caso stano peggio solo sei piccoli aeroporti. Tragico il Roe, che misura la redditività del capitale proprio: -566%. E con questo ci becchiamo la maglia nera per la peggiore performance d’Italia. Non va meglio con le vendite: l’indicatore si piazza su un -9,8%. Altro che rondine.

Secondo voi quali potrebbero essere le opportunità migliori per AOI?
io credo che dovrebbe puntare molto di più su voli low cost verso l'est!!! erano i bei tempi quando il sabato mi andavo a vedere i 2-3 voli per mosca, jekaterinburg, kiev...! è si...bei tempi...Tupolev 154 da mosca sempre o quasi pieni, IL-86... non capisco come hanno potutto chiudere una trtta come Mosca!!!MHA!!!
 
[xx(][xx(][xx(]...io non ho parole!
Ma secondo me era pure sbagliato provare a riemergere con una compagnia fallita che voleva riprovarci (parlo di clubair).
Ho letto una cosa molto interessante nel corriere adriatico di una settimana fa di un opinionista: Se noi ci facciamo caso, abbiamo due aziende importantissime a livello nazionale che fanno voli di federaggio alitalia e lufthansa (air dolomiti) ognuno per i loro HUB (monaco roma e milano ancora per poco). Io conocordo con l'opinionista che per far risalire il nostro aeroporto sia quello di aumeentare i voli di federaggio ALITALIA-Roma, LUFTHANSA-Monaco, BRITISH AIRWASE-Hetrow, AIRONE-Malpensa! Aggiungiamoci la Carpatair che sta facendo un buon lavoro, la ryanair per londra e barcellona, manterrei il volo per SHARM-EL-SHEIK con eurofly, e riprendereo il prima possibile il volo per mosca con una compagnia seria!
io la vedo così da inesperto!
voi?
 
Dal tgregione di poco fa si è parlato del rilancio dell'aeroporto.
Si parla di un imminente accordo con la ryanair per aggiungere nuove destinazioni da AOI e non solo internazionali!!!Magari!!!!
Secondo me sarebbe utilissimo un volo per Francoforte, Barcellona, riprendere Liverpool e perchè no Bergamo visto che a breve Alitalia cancellerà i suoi voli per malpensa.
 
bisogna fare quello che non saputo fare clubair ovvero fare dei collegamenti strategici... MILANO ora è milano un affare d'oro!!!
con alitalia ora per andare a milano devi passare per roma, perdi tempo e denaro perchè il volo costa di più... se una compagnia vendesse il volo per milano a un buon prezzo secondo me sarebbe una tratta molto redditizzia! qui è airone che ne dovrebbe approfittare!!!!!
poi secondo me l'aeoroporto e il porto dovrebbero interagire!!!
 
Citazione:Messaggio inserito da Wolly
MILANO ora è un affare d'oro!!!

Considera che i tempi di percorrenza in treno per Milano sono attualmente inferiori alle quattro ore, tempo destinato ulteriormente a ridursi dalla fine dell'anno con l'entrata in servizio della linea ad alta velocità sulla Bologna-Milano.

Sul p2p, non c'è dubbio: il treno è già ora più competitivo dell'aereo, consentendo di raggiungere il cuore della metropoli lombarda a costi nettamente inferiori e senza lo stress e la spesa dei trasferimenti aeroportuali da/per il centro città.

Su questo fronte, Aerdorica è comunque impegnata da tempo a ricercare una soluzione che, aggirando il vigente decreto Bersani, consenta l'apertura di un collegamento su Linate, unico scalo di riferimento ed interesse per l'imprenditoria regionale.

Sono inoltre in corso contatti con Air France per l'avvio di voli di feederaggio su Parigi CDG; il vettore lowcost Ryanair dovrebbe annunciare prossimamente l'avvio di nuovi voli verso le proprie basi di Bruxelles Charleroi e Francoforte Hahn, mentre il collegamento con Liverpool non verrà riproposto.

Più complessa la partita sul fronte dei voli nazionali, poichè la maggior parte dei vettori impiega in flotta macchine ad alta capacità (MD/AB), ovvero aeromobili che si sono dimostrati inadatti per la gestione dei volumi di traffico di Ancona.

Va aggiunto inoltre che la posizione baricentrica delle Marche consente il raggiungimento delle principali località italiane con tempi di percorrenza automobilistici e ferroviari relativamente brevi (tre/quattro ore), penalizzando di conseguenza la scelta dell'aereo.

Fanno eccezione le due isole maggiori, dove in anni recenti si è scelto di puntare maggiormente, seppur conseguendo risultati contrastanti: se buona ed apprezzata si è dimostrata la proposta stagionale sulla Sardegna, altrettanto non può dirsi per la Sicilia, i cui voli, curati da vettori poco affidabili, hanno prodotto servizi di bassa qualità e dai costi elevati, non in grado di competere con l'ottima offerta già presente su Forlì.

A prescindere dalle strategie in essere, rotte ideali da Ancona sono quelle verso i Paesi dell'area balcanica e la Russia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca e Scandinavia.

Da sperimentare - a mio giudizio - anche una programmazione charter stagionale su Lampedusa e Pantelleria, località del turismo balneare da anni in ascesa.
 
Citazione:Messaggio inserito da LIPY



il vettore lowcost Ryanair dovrebbe annunciare prossimamente l'avvio di nuovi voli verso le proprie basi di Bruxelles Charleroi e Francoforte Hahn

Se veramente cosi fosse ... i miei omaggi:D[:304] Un collegamento con CRL andrebbe troppo bene per proporlo sullo scalo pescarese:( e così ve lo prendete voi ... bene, attesi numerosi abruzzesi ai gates del "R.Sanzio"!!![:o)]