ANSV: rivedere struttura spazio aereo italiano


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Salve,

mi sembra che di questo non si sia parlato. Recentemente l'ANSV (agenzia nazionale di sicurezza del volo) ha effettuato uno studio sulla struttura dello spazio aereo italiano, rilevando quello che da anni è evidente e che fanno notare sia i PPL che l'AOPA: la inefficiente e implicitamente pericolosa struttura dello spazio aereo italiano in relazione al volo VFR.
A tale proposito ha emanato ben 6 raccomandazioni di sicurezza.

CTR e TMA troppo grandi in relazione al traffico che "favoriscono" l'attraversamento volontario o involontario; rotte VFR da seguire a quote basse; punti di riporto difficili.
Proprio l'altra sera a una lezione in Aero Club facevo notare, carte alla mano, l'estensione di alcuni CTR e TMA italiani in relazione ad altri USA. La TMA di New York per esempio, con due aeroporti intercontinentali, uno internazionale, un altro di notevole traffico internazionale e intercontinentale GA, più una miriade di altri apt è meno estesa della corrispondente di Roma.

Questo studio mi sembra di notevole interesse, specialmente per le raccomandazioni finali: vediamo se qualcosa si smuove per la sicurezza, rompendo affermati quanto pericolosi schemi mentali e tecnici.

http://www.ansv.it/It/Detail.asp?ID=658

Saluti, Dino

e ci risiamo... perchè all'ANSV non fanno il loro mestiere (scritto nello statuto) smettendola di fare il regolatore? si rendono conto che fanno ridere il mondo intero per il numero impressionante di raccomandazioni che emanano? si rendono conto che vogliono mettere il becco fin'anche sulle scoregge secche nonostante non competa loro? all'ANSV credono di essere il soggetto inquirente, giudicante e regolante del trasporto aereo! cambino lo statuto!
 
Secondo me invece in questo caso una riprogettazione dello spazio aereo italiano sarebbe vantaggiosa anche in termini di sicurezza, quindi mi sembra che non stiano andando al di la delle loro competenze... almeno io la penso così...
 
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e ci risiamo... [...]

Ciao Concorde,

sull'eventuale 'sforamento' di competenze dell'ANSV non commento perché non conosco sufficientemente la materia.
Tuttavia, nel merito, che ne pensi della raccomandazione in questione? Se ne parla anche nelle sedi istituzionali preposte?

Grazie e ciao!

Nicola
 
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e ci risiamo... perchè all'ANSV non fanno il loro mestiere (scritto nello statuto) smettendola di fare il regolatore? si rendono conto che fanno ridere il mondo intero per il numero impressionante di raccomandazioni che emanano? si rendono conto che vogliono mettere il becco fin'anche sulle scoregge secche nonostante non competa loro? all'ANSV credono di essere il soggetto inquirente, giudicante e regolante del trasporto aereo! cambino lo statuto!

Uno dei compiti dell'agenzia è anche quello di "svolgere un’attività di studio e di indagine al fine di favorire il miglioramento della sicurezza del volo."

Peraltro le 6 raccomandazione emesse nel caso specifico non possono che essere condivisibili e spero servano da stimolo per gli enti competenti affinchè si faccia quanto prima questa benedetta revisione degli spazi aerei. Non mi pare ci sia nulla da ridere in proposito.
 
Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF

Citazione:Messaggio inserito da concorde
e ci risiamo... [...]

Ciao Concorde,

sull'eventuale 'sforamento' di competenze dell'ANSV non commento perché non conosco sufficientemente la materia.
Tuttavia, nel merito, che ne pensi della raccomandazione in questione? Se ne parla anche nelle sedi istituzionali preposte?

Grazie e ciao!

Nicola

è un argomento che va affrontato e va discusso in chiave di "rivisitazione" perchè l'attuale "suddivisione" ha dei limiti. l'ente preposto, però, ad affrontare questa tematica è l'enac, che con la riforma del codice della navigazione, è a tutti gl'effetti il solo regolatore del trasporto aereo (ha acquisito anche la regolamentazione sull'assistenza al vola prima di competenza dell'enav)... argomenti, quindi, che l'enac dovrebbe affrontare "in sintonia" con l'enav perchè ad oggi è l'unico soggetto in italia che ha le conoscenze sulle tematiche assistenza al volo...

purtroppo il nostro è il paese delle mille lobbing e dei mille micropoteri che nessuno vuole perdere o veder cambiato. questo "male" nazionale nel trasporto aereo lo si vede nelle "frizioni" tra i tre grandi soggetti: enav, enac e ansv con l'agenzia che ha storicamente sofferto il dover solo "indagare" (senza cercarne le responsabilità) su tutto ciò che è considerato un incidente o un incoveniente... quindi capita spesso che si senta autorizzata ad aprir bocca su tutto mettendo in imbarazzo enac ed enav nei confronti delle altre autorità che trovano difficoltoso capire perchè l'ansv mette "becco" su tutto!
 
oltretutto il tema è ben presente al nuovo direttore generale dell'enav. persona di competenza e in grado di dare una mano all'enac per smarcare il dossier
 
Secondo me il loro mestiere lo stanno facendo: cerchiamo di vedere la sostanza invece della forma.
Mi sembra un dato di fatto che così com'è organizzato lo spazio aereo italiano non è efficiente e sicuro per certe situazioni.
Vediamo cosa e come si può fare per aumentare efficienza e sicurezza, due cose che in Italia mi sembra non abbondino in nessun settore.

Saluti, Dino.
 
Citazione:Messaggio inserito da Dino_G

Secondo me il loro mestiere lo stanno facendo: cerchiamo di vedere la sostanza invece della forma.
Mi sembra un dato di fatto che così com'è organizzato lo spazio aereo italiano non è efficiente e sicuro per certe situazioni.
Vediamo cosa e come si può fare per aumentare efficienza e sicurezza, due cose che in Italia mi sembra non abbondino in nessun settore.

Saluti, Dino.

hai ragione sulla necessità di rivedere gli spazi aerei... ma la forma, qui, è assai importante per evitare quei "pasticci" che, nel trasporto aereo, possono far molto male! l'ansv deve fare un lavoro di "qualità", è il soggetto preposto a dire cos'è successo evitando tassativamente due cose: dare le colpe (ci pensa la magistratura) e dire cosa si deve fare per evitare in futuro... l'ansv deve trasmettere le sue indagini all'enac, che poi provvederà lei, come regolatore, a stabilire cosa trasformare in obbligo per i soggetti e cosa no... altrimenti in caso di incidente s'innesca il meccanismo del ripallo delle responsabilità (che in caso di mancanza regolamentare devono cadere solo sull'enac).. così funziona in tutti gli stati aeronauticamente evoluti esenti da personale malato di protagonismo...
 
non vorrei che, sapendo chi lavora all'ansv, ora si siano messi in testa di essere l'antitrust della sicurezza aerea... ovvero si svegliano alla mattina e quello che salta in mente si mettono a dirlo usando le raccomandazioni... iddio ce ne scampi!... abbian già troppe autorità fuori controllo (in italia)...
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde
l'ansv deve fare un lavoro di "qualità", è il soggetto preposto a dire cos'è successo evitando tassativamente due cose: dare le colpe (ci pensa la magistratura) e dire cosa si deve fare per evitare in futuro...
Sono particolarmente interessato all'investigazione degli incidenti aeronautici, tanto da farne l'oggetto della tesi con cui mi sono laureato. Sarei felice di vedere quest'argomento trattato più spesso sul forum e colgo l'occasione del tuo post per dire la mia.

Sul primo punto non ci sono dubbi: non è compito dell'ANSV attribuire colpe o responsabilità. Per rendere ancora più netta questa posizione, avrei preferito se nel d.lgs.66/99 si fosse esclusa la possibilità di assumere qualsiasi ruolo in procedimenti giudiziari anche per il personale investigatore e non solo per il presidente, il segretario e i membri del collegio (art.7 c.3). Del resto, la bozza della direttiva 94/56 prevedeva una tale incompatibilità anche per il personale investigatore, ma poi questa norma è stata esclusa dal testo finale.

Sul secondo punto non sono d'accordo. A mio parere l'ANSV e gli altri organismi che svolgono le inchieste secondo l'annesso 13 ICAO devono essere liberi di suggerire qualsiasi misura di prevenzione ritengano utile. Tale possibilità è prevista dall'annesso 13 ICAO e, a cascata, dalla direttiva 94/56/CE e dal d.lgs.66/99. Allo stesso tempo, è giusto le raccomandazioni di sicurezza non abbiano alcun valore giuridico o normativo in sé, ma che, invece, debbano essere vagliate ed eventualmente recepite dagli organismi regolatori.
Secondo me, il costante "mercanteggiare" tra l'equivalente dell'NTSB e della FAA in ciascun paese può essere di stimolo per garantire un livello di sicurezza accettabile senza penalizzare eccessivamente l'efficienza e la remuneratività.

Citazione:Messaggio inserito da concorde
l'ansv deve trasmettere le sue indagini all'enac, che poi provvederà lei, come regolatore, a stabilire cosa trasformare in obbligo per i soggetti e cosa no...
Perdonami se non ti seguo, ma dov'è la differenza con quanto avviene ora? La mia percezione è che l'ANSV pubblica l'inchiesta con le raccomandazioni e l'ENAC decide cosa recepire e cosa no. Dove mi sbaglio?
 
Citazione:Messaggio inserito da aircraftfire

Sul primo punto non ci sono dubbi: non è compito dell'ANSV attribuire colpe o responsabilità. Per rendere ancora più netta questa posizione, avrei preferito se nel d.lgs.66/99 si fosse esclusa la possibilità di assumere qualsiasi ruolo in procedimenti giudiziari anche per il personale investigatore e non solo per il presidente, il segretario e i membri del collegio (art.7 c.3). Del resto, la bozza della direttiva 94/56 prevedeva una tale incompatibilità anche per il personale investigatore, ma poi questa norma è stata esclusa dal testo finale.

Sul secondo punto non sono d'accordo. A mio parere l'ANSV e gli altri organismi che svolgono le inchieste secondo l'annesso 13 ICAO devono essere liberi di suggerire qualsiasi misura di prevenzione ritengano utile. Tale possibilità è prevista dall'annesso 13 ICAO e, a cascata, dalla direttiva 94/56/CE e dal d.lgs.66/99. Allo stesso tempo, è giusto le raccomandazioni di sicurezza non abbiano alcun valore giuridico o normativo in sé, ma che, invece, debbano essere vagliate ed eventualmente recepite dagli organismi regolatori.
Secondo me, il costante "mercanteggiare" tra l'equivalente dell'NTSB e della FAA in ciascun paese può essere di stimolo per garantire un livello di sicurezza accettabile senza penalizzare eccessivamente l'efficienza e la remuneratività.

Perdonami se non ti seguo, ma dov'è la differenza con quanto avviene ora? La mia percezione è che l'ANSV pubblica l'inchiesta con le raccomandazioni e l'ENAC decide cosa recepire e cosa no. Dove mi sbaglio?

condivido la tua posizione sull'esclusione dell'ansv dalla possibilità di assumere qualsiasi ruolo in procedimenti giudiziari. su questo punto, però, durante la riforma del codice c'è stata una piccola "battaglia" con qualche noto soggetto dell'ansv salito a piangere dal solito gianni letta al fine di tutelare l'agenzia da eventuali ridimensionamenti (perchè così era letto ciò che invece voleva essere chiarezza di ruoli e di responsabilità) e i risultati ora si vedono. il primo grado del processo sul disastro di linate si è basato quasi esclusivamente sulle risultanze di un'investigatore dell'ansv che ha portato ad una serie di condanne poi riviste in secondo grado tra lo stupore di molti...

nulla da dire sull'annesso 13 dell'icao, sulla direttiva e sul d lgs di recepimento della direttiva stessa. il problema è nelle modalità d'azione dell'ansv e se vuoi nelle persone. mi spiego meglio: se l'intento dell'ansv è quello di "fare una piccola e sottile guerra" all'enac cercando di rosicchiare funzioni che competono al regulator si viene a creare una situazione come quella italiana dove vi sono in proporzione più raccomandazioni che negli stati uniti. è pur vero che le raccomandazioni non hanno alcun valore cogente ma creano psicologicamente "incertezze" negli operatori e nelle autorità "straniere". da noi l'ansv apre inchieste ed emana raccomandazioni su tutto anche se un volatile si posa sul prato adiacente alla pista con una zampa anzichè con due!

non posso, poi, che condividere anche il "mercanteggio" tra regulator e organo d'inchiesta in nome della sicurezza però alla base ci deve essere collaborazione, discussione tra i due soggetti abbandonando rancori personali oggi, ahimè, presenti