Anpac: non piace il piano AZ


io, al tavolo, ho sempre proposto.
ricordo che, sulla tua soppresione fisica, ci fu ampio e approfondito dibattito e il no la scampò per un singolo voto. (non il mio :D )
 
si incontra il muro....purtroppo la macchina la guidano loro....
Se si sperava di avere un Miglioramento dalla nuova compagnia siamo davvero su Marte...forse tra 2 anni entrando in una majors si ..ma ora è impossibile...

Si la guidano loro, ah si ? Bene tutti licenziati !!!! In tronco !!! Non gli comoda ??? Che si trovino un'altra compagnia aerea ! Di ragazzi che hanno voglia di lavorare, passione c'è ne sono quanti ne vuoi !!! Bah... Tutti che si lamentano, e questo no, e quell'altro no, se voi fate cosi noi facciamo colà... bambini dell'asilo altro che !!!!
 
mi sembra che l'attacco sia nei confronti dell'atteggiameneto di chi fa il portavoce per ANPAC e di ciò che questi dichiara per nome e per conto ANPAC
Se poi per combinazione ANPAC rappresenta un pilota, 10 piloti, 100 piloti, 1000 piloti o tutto l'universo dei piloti italiani, beh...è inevitabile che i giudizi su tali dichiarazioni coinvolgano tutti coloro che si sono fatti rappresentare da ANPAC.
Altrimenti si mandano tante belle lettere a ANPAC e si dice, sorry...parlate a sproposito e non ci sentiamo rappresentati da voi.
Si può essere bravissimi e grandi lavoratori ed essere iscritti ad Anpac. Se ne devono trarre le conseguenze: onori e oneri.
Non si può essere TUTTI ANPAC al momento dell'incasso e poi fare dei distinguo quando Anpac (stra) parla.
ricordo che all'epoca della trattativa AF/Spinetta ci fu un piccolo moto di sollevazione cibernetica con forum e blog di piloti dissenzienti dalle posizioni ufficiali "della categoria".
Si ripeterà l'episodio?
Qualcuno uscirà dal coro e dirà "va bene così, tacete voi che parlate per Anpac"?
Quoto.

Anpac ha avuto in AZ più potere di qualsiasi singolo Presidente del Consiglio, ministro dell'Economia, ministro dei Trasporti o amministratore delegato: la struttura di cui ha innervato l'azienda è tale da costituire un management parallelo a tutti gli effetti, che cogestisce di fatto la baracca e nei momenti risolutivi ha sempre vinto i braccio di ferro contro management (quasi non si contano quelli licenziati dopo uno sciopero o un minacciato sciopero) e politica.

E' stato furbo chi all'ombra di Anpac si è ingrassato a scapito dell'azienda. Chi invece ne fa parte oggi ed è lontano dalla pensione ricorda uno che si taglia le paxxe per punire la moglie che l'ha tradito.
 
Berti fa il suo lavoro.

Da la scusa agli altri per mandare tutto a monte senza perderci la faccia, e avendo un capro espiatorio.

Ovviamente Intesa & C. e il loro Club Alpinistico continuano ad avere in saccoccia AP, i suoi ordini, e possono sempre raccogliere i pezzettini dopo il fallimento di AZ, e sempre offrire lavoro in base a contratti che ritengono opportuni a condizioni di mercato, magari con megaagevolazioni statali per ricollocare i lavoratori in mobilita'.
 
Quoto.

Anpac ha avuto in AZ più potere di qualsiasi singolo Presidente del Consiglio, ministro dell'Economia, ministro dei Trasporti o amministratore delegato: la struttura di cui ha innervato l'azienda è tale da costituire un management parallelo a tutti gli effetti, che cogestisce di fatto la baracca e nei momenti risolutivi ha sempre vinto i braccio di ferro contro management (quasi non si contano quelli licenziati dopo uno sciopero o un minacciato sciopero) e politica.

E' stato furbo chi all'ombra di Anpac si è ingrassato a scapito dell'azienda. Chi invece ne fa parte oggi ed è lontano dalla pensione ricorda uno che si taglia le paxxe per punire la moglie che l'ha tradito.

Quoto integralmente. Aggiungendo che le nervature di ANPAC alla fine hanno interessato, o sono state interessate, da alcuni gangli della politica - probabilmente i più marci - con i quali le sintonie sono state idilliache.