Alitalia: si fa avanti l'ipotesi Atlantia


Stato
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Il problema di Alitalia è ovunque dall'AD all'ultimo dei turnisti assunto a tempo determinato da 25 anni. La gestione all'italiana.
Tutto in AZ è rigorosamente italico: l'approssimazione è l'unico driver conosciuto.

Questo perché è italiana ed è quindi semplicemente lo specchio del paese: conciato come la valle di A Shau, ma che comunque da decenni continua a vivere in una realtà parallela, oltremodo al di sopra dei propri mezzi.
Il debito pubblico viene nascosto sotto il tappeto = le perdite di AZ vengono coperte in modo creativo. E via dicendo.
E poi comunque il problema un giorno non sarà piu' quello di chi è a capo della baracca/del paese in questo momento, quindi mi barcameno italian style, fino al prossimo fallimento, fino alla prossima finanziaria, fino al prossimo commissariamento del paese/dell'azienda. Troppo difficile e impopolare ammettere che questa generazione dovrà mangiare sassi, quindi scarichiamo sulla prossima (che i sassi da mangiare se li sognerà a colazione): troppo difficile e impopolare far fallire Alitalia, chiudere tutto e ricominciare da zero. Quindi si prolunga l'agonia mentre il mondo va avanti, le quote di mercato si riducono, le alleanze ci lasciano da parte, gli aerei nuovi li hanno gli altri, ecc...

Non si può più competere perché zavorrati dal passato.
Italia o AZ non fa nessuna differenza.
Da incorniciare!
 
Mai visto qualcosa del genere, eppure....

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L'avevo detto qualche giorno fa: perché avere problemi a prorogare ogni volta quando lo si può rendere a tempo indeterminato? :sconfortato:
 
Il problema di Alitalia è ovunque dall'AD all'ultimo dei turnisti assunto a tempo determinato da 25 anni. La gestione all'italiana.
Tutto in AZ è rigorosamente italico: l'approssimazione è l'unico driver conosciuto.

Questo perché è italiana ed è quindi semplicemente lo specchio del paese: conciato come la valle di A Shau, ma che comunque da decenni continua a vivere in una realtà parallela, oltremodo al di sopra dei propri mezzi.
Il debito pubblico viene nascosto sotto il tappeto = le perdite di AZ vengono coperte in modo creativo. E via dicendo.
E poi comunque il problema un giorno non sarà piu' quello di chi è a capo della baracca/del paese in questo momento, quindi mi barcameno italian style, fino al prossimo fallimento, fino alla prossima finanziaria, fino al prossimo commissariamento del paese/dell'azienda. Troppo difficile e impopolare ammettere che questa generazione dovrà mangiare sassi, quindi scarichiamo sulla prossima (che i sassi da mangiare se li sognerà a colazione): troppo difficile e impopolare far fallire Alitalia, chiudere tutto e ricominciare da zero. Quindi si prolunga l'agonia mentre il mondo va avanti, le quote di mercato si riducono, le alleanze ci lasciano da parte, gli aerei nuovi li hanno gli altri, ecc...

Non si può più competere perché zavorrati dal passato.
Italia o AZ non fa nessuna differenza.

Applausi a scena aperta......
 
Quelli che..."la TAV va bloccata perché secondo uno studio porta più spese che benefici"...
 
Re: Alitalia - Marzo / Aprile 2019

Politica. Motivo per il quale Az non fara' mai utili.
Progetto nato morto, 800-1000 milioni di euro di capitale, nessuna idea di piano industriale e con un debito di quasi un miliardo.
Auguri.

Sono consapevole che questo è un forum di aviazione e non di politica ma non sono stato io ad introdurre l'argomento.
Personalmente non trovo sensata l'ossessione iperliberista ma antimercatista dominante su questo sito per cui una compagnia aerea debba per necessariamente A) essere privata B) Fare utili.

A livello teorico i servizi pubblici di trasporto possono ( anzi dovrebbero ) essere gestiti in perdita in quanto portatori di grandi esternalità positive. Una gestione dei servizi pubblici di trasporto in pareggio o addirittura in utile da un punto di vista del ( vero ) libero mercato è per definizione inefficiente dal punto di vista dell'allocazione di risorse ( si collocano meno risorse di quanto l'utilità del servizio renderebbe conveniente ).

Questo senza tenere conto del valore geopolitico e strategico delle stesse . Sarebbe davvero sensato che uno stato non considerasse le compagnie aeree " aziende come le altre ".

I Cinesi, la sola vera civiltà millenaria esistente su questo paese, gli unici ad avere una programmazione politica con orizzonte cinquantenario, hanno tutte le maggiori aziende aeree saldamente in mano pubblica. La Ue si sta dando la zappa sui piedi al solo scopo di favorire air France e Lufthansa, le uniche società di bandiera abbastanza grandi e abbastanza centrali da un punto di vista geografico in Europa da stare sul mercato facendo utili ( si ma a danno dell'efficienza dell'intero trasporto aereo, rendendolo asfittico )

Ora con tutto ciò non voglio assolutamente dimenticare gli enormi problemi specifici di Alitalia, ma solo dire che qualunque siano questi problemi, vanno affrontati e risolti ma non necessariamente la soluzione è che lo stato italiano se ne disinteressi ( qualuque sia il partito temporaneamente al governo ), lasciandola ai privati, e non è nemmeno così importante se sia in attivo o in perdita, la cosa importante è che migliori il trasporto aereo e riduca le tariffe ( noi abbiamo problemi specifici , leggi le nostre Isole ) per cui ci servono collegamenti in perdita sovvenzionati dallo stato, pena soffocare il nostro turismo e perdere MOLTI più soldi dei 400 milioncini l'anno che ci costa Alitalia ( un paese turistico come il nostro potrebbe spendere anche il doppio o il triplo e sarebbero soldi benissimo investiti ( a patto che il servizio fosse eccellente ed a prezzi bassi )

Per fare un esempio che conosco direttamente, chi beneficia del trasporto aereo verso l'Isola di Lampedusa purtroppo oggi abbastanza asfittico se pargonato a isole concorrenti ( ribadisco è solo un esempio tra mille , vale per Roma , Milano palermo, Venezia ) non sono solo i viaggiatori che pagano il biglietto e godono di una delle isole più belle del mediterraneo, ma sono anche gli albergatori, i ristoratori, i centri immersioni dell'isola etc etc.
Il fatto che verso l'isola ci siano solo pochi collegamenti aerei diretti, molto costosi e solo per un brevissimo periodo in estate ( se non da Palermo che però non è certi un Hub internazionale ) , fa si che enormi risorse finiscano in isole molto meno belle come le baleari, malta o le canarie, ma servite da molti voli a prezzi bassissimi. ed è davvero un autogoal.
 
Re: Alitalia - Marzo / Aprile 2019

Sono consapevole che questo è un forum di aviazione e non di politica ma non sono stato io ad introdurre l'argomento.
Personalmente non trovo sensata l'ossessione iperliberista ma antimercatista dominante su questo sito per cui una compagnia aerea debba per necessariamente A) essere privata B) Fare utili.

A livello teorico i servizi pubblici di trasporto possono ( anzi dovrebbero ) essere gestiti in perdita in quanto portatori di grandi esternalità positive. Una gestione dei servizi pubblici di trasporto in pareggio o addirittura in utile da un punto di vista del ( vero ) libero mercato è per definizione inefficiente dal punto di vista dell'allocazione di risorse ( si collocano meno risorse di quanto l'utilità del servizio renderebbe conveniente ).

Questo senza tenere conto del valore geopolitico e strategico delle stesse . Sarebbe davvero sensato che uno stato non considerasse le compagnie aeree " aziende come le altre ".

I Cinesi, la sola vera civiltà millenaria esistente su questo paese, gli unici ad avere una programmazione politica con orizzonte cinquantenario, hanno tutte le maggiori aziende aeree saldamente in mano pubblica. La Ue si sta dando la zappa sui piedi al solo scopo di favorire air France e Lufthansa, le uniche società di bandiera abbastanza grandi e abbastanza centrali da un punto di vista geografico in Europa da stare sul mercato facendo utili ( si ma a danno dell'efficienza dell'intero trasporto aereo, rendendolo asfittico )

Ora con tutto ciò non voglio assolutamente dimenticare gli enormi problemi specifici di Alitalia, ma solo dire che qualunque siano questi problemi, vanno affrontati e risolti ma non necessariamente la soluzione è che lo stato italiano se ne disinteressi ( qualuque sia il partito temporaneamente al governo ), lasciandola ai privati, e non è nemmeno così importante se sia in attivo o in perdita, la cosa importante è che migliori il trasporto aereo e riduca le tariffe ( noi abbiamo problemi specifici , leggi le nostre Isole ) per cui ci servono collegamenti in perdita sovvenzionati dallo stato, pena soffocare il nostro turismo e perdere MOLTI più soldi dei 400 milioncini l'anno che ci costa Alitalia ( un paese turistico come il nostro potrebbe spendere anche il doppio o il triplo e sarebbero soldi benissimo investiti ( a patto che il servizio fosse eccellente ed a prezzi bassi )

Per fare un esempio che conosco direttamente, chi beneficia del trasporto aereo verso l'Isola di Lampedusa purtroppo oggi abbastanza asfittico se pargonato a isole concorrenti ( ribadisco è solo un esempio tra mille , vale per Roma , Milano palermo, Venezia ) non sono solo i viaggiatori che pagano il biglietto e godono di una delle isole più belle del mediterraneo, ma sono anche gli albergatori, i ristoratori, i centri immersioni dell'isola etc etc.
Il fatto che verso l'isola ci siano solo pochi collegamenti aerei diretti, molto costosi e solo per un brevissimo periodo in estate ( se non da Palermo che però non è certi un Hub internazionale ) , fa si che enormi risorse finiscano in isole molto meno belle come le baleari, malta o le canarie, ma servite da molti voli a prezzi bassissimi. ed è davvero un autogoal.

è uno scherzo?
 
Re: Alitalia - Marzo / Aprile 2019

Sono consapevole che questo è un forum di aviazione e non di politica ma non sono stato io ad introdurre l'argomento.
Personalmente non trovo sensata l'ossessione iperliberista ma antimercatista dominante su questo sito per cui una compagnia aerea debba per necessariamente A) essere privata B) Fare utili.

A livello teorico i servizi pubblici di trasporto possono ( anzi dovrebbero ) essere gestiti in perdita in quanto portatori di grandi esternalità positive. Una gestione dei servizi pubblici di trasporto in pareggio o addirittura in utile da un punto di vista del ( vero ) libero mercato è per definizione inefficiente dal punto di vista dell'allocazione di risorse ( si collocano meno risorse di quanto l'utilità del servizio renderebbe conveniente ).

Questo senza tenere conto del valore geopolitico e strategico delle stesse . Sarebbe davvero sensato che uno stato non considerasse le compagnie aeree " aziende come le altre ".

I Cinesi, la sola vera civiltà millenaria esistente su questo paese, gli unici ad avere una programmazione politica con orizzonte cinquantenario, hanno tutte le maggiori aziende aeree saldamente in mano pubblica. La Ue si sta dando la zappa sui piedi al solo scopo di favorire air France e Lufthansa, le uniche società di bandiera abbastanza grandi e abbastanza centrali da un punto di vista geografico in Europa da stare sul mercato facendo utili ( si ma a danno dell'efficienza dell'intero trasporto aereo, rendendolo asfittico )

Ora con tutto ciò non voglio assolutamente dimenticare gli enormi problemi specifici di Alitalia, ma solo dire che qualunque siano questi problemi, vanno affrontati e risolti ma non necessariamente la soluzione è che lo stato italiano se ne disinteressi ( qualuque sia il partito temporaneamente al governo ), lasciandola ai privati, e non è nemmeno così importante se sia in attivo o in perdita, la cosa importante è che migliori il trasporto aereo e riduca le tariffe ( noi abbiamo problemi specifici , leggi le nostre Isole ) per cui ci servono collegamenti in perdita sovvenzionati dallo stato, pena soffocare il nostro turismo e perdere MOLTI più soldi dei 400 milioncini l'anno che ci costa Alitalia ( un paese turistico come il nostro potrebbe spendere anche il doppio o il triplo e sarebbero soldi benissimo investiti ( a patto che il servizio fosse eccellente ed a prezzi bassi )

Per fare un esempio che conosco direttamente, chi beneficia del trasporto aereo verso l'Isola di Lampedusa purtroppo oggi abbastanza asfittico se pargonato a isole concorrenti ( ribadisco è solo un esempio tra mille , vale per Roma , Milano palermo, Venezia ) non sono solo i viaggiatori che pagano il biglietto e godono di una delle isole più belle del mediterraneo, ma sono anche gli albergatori, i ristoratori, i centri immersioni dell'isola etc etc.
Il fatto che verso l'isola ci siano solo pochi collegamenti aerei diretti, molto costosi e solo per un brevissimo periodo in estate ( se non da Palermo che però non è certi un Hub internazionale ) , fa si che enormi risorse finiscano in isole molto meno belle come le baleari, malta o le canarie, ma servite da molti voli a prezzi bassissimi. ed è davvero un autogoal.

In maniera sintetica, non ne hai detta una giusta.
La liberalizzazione del sistema aeronautico ha portato ad un incremento eccezionale dell’offerta, a un crollo dei prezzi e a una marea di utili per gli investitori e gli sltri portatori di interessi.
Btw, l’esempio di Lamoedusa è totalmente errato perché la scarsità di offerta di voli eè dovuta a tutto meno che al libero mercato.
 
Re: Alitalia - Marzo / Aprile 2019

Io non sono certo un esperto di aviazione, per carità, ma sono purtroppo un esperto (come, nostro malgrado, tutti noi che siamo lavoratori dipendenti e non solo noi...) in pagare tasse, tasse ed ancora più tasse.
L'idea che, pur di tenere in piedi una compagnia che ha bisogno di 12000 persone per far volare (in poche destinazioni) la bellezza di 115 aeromobili quasi tutti NB, lo Stato debba impegnarsi a buttare fuori altri soldi (fossero anche i 400 "milioncini" l'anno che dici, a me 400 Milioni non sembrano tanto "ini" ma una valangata di soldi, corrispondenti a circa 10 Euro pro contribuente l'anno...) perché questa andazzo possa continuare, beh, a me fa venire il bruciore di stomaco, forte...
E, per favore, basta co' 'sta storia dei turisti che non vengono in Italia perché Alitalia è nei guai: parlavi delle isole? A me sembra che gli arrivi in aeroplano nelle nostre isole maggiori siano minoritarie, e di parecchio, rispetto a quelli con altri mezzi (in Sardegna la stragrande maggioranza degli arrivi sono via nave, ad esempio) e non mi sembra che nella stagione turistica ci sia così grande penuria di presenze...
Chi vuole venire in Italia, all'atto pratico, il mezzo lo trova eccome, fatto sta che la quota mercato di Alitalia per il traffico internazionale è sotto al 9%, quindi... famose a capì, ma de che stamo a parlà?
Se poi il modello economico perfetto deve essere quello della Millenaria Cina...
Beh, mi arrendo, lascio ad altri forumisti, molto più competenti di me il compito di trovare giustificazioni alle tue tesi...
 
Ultima modifica:
Re: Alitalia - Marzo / Aprile 2019

Chi vuole venire in Italia, all'atto pratico, il mezzo lo trova eccome, fatto sta che la quota mercato di Alitalia per il traffico internazionale è sotto al 9%, quindi... famose a capì, ma de che stamo a parlà?

In sintesi, l'unico commento valido. AZ deve diventare una linea aerea che ha hub a FCO non (solamente) la linea aerea che porta turisti in Italia, emigrati a casa, italiani all'estero. Le linee aeree europee di maggior successo commerciale (BA, LH, KL, per esempio) hanno una fortissima percentuale di passeggeri che va da A a B passando dalle loro basi. Questo a prescindere dalla proprieta' di AZ. Fino a quel salto di qualita' (o mentalita' fate voi), AZ non avra' mai buoni risultati commerciali.
 
Re: Alitalia - Marzo / Aprile 2019

In maniera sintetica, non ne hai detta una giusta.
La liberalizzazione del sistema aeronautico ha portato ad un incremento eccezionale dell’offerta, a un crollo dei prezzi e a una marea di utili per gli investitori e gli sltri portatori di interessi.
Btw, l’esempio di Lamoedusa è totalmente errato perché la scarsità di offerta di voli eè dovuta a tutto meno che al libero mercato.

Sono perfettamente d'accordo con te, la bimillenaria cultura cinese è ancora alle prese con la cultura marxista e maoista, che sarà anche bicentenaria, ma ha mostrato tutti i suoi limiti.
 
Quando sento la parola geopolitica riferita ad Alitalia mi viene sempre la pelle d'oca.
 
Ma un prestito "senza scadenza di rientro", con "interessi a carico del MISE" e "con zero interessi da un certo giorno in poi", non e' considerato palese aiuto di Stato dalla UE?
Il prestito ponte è sempre stata una pagliacciata, fin dall'inizio. Come se nel mondo reale un'azienda con i bilanci di AZ potesse presentarsi in banca ed ottenere al volo 900 M€.
La UE finora ha tergiversato, ma il problema è chiaramente politico. Fino a che punto sono disposti a tirare la corda Roma e Bruxelles? Il Italia il governo ha il terrore di assere additato come quello che fece scomparire AZ, mentre una UE sempre meno solida vorrebbe evitare lo scontro frontale con il Belpaese, dove è sempre meno amata.
Con ogni probabilità per qualche mese gli ingranaggi comunitari gireranno al minimo a causa del ricambio elettorale, poi si vedrà.
Comunque, se mai ce ne fosse stato bisogno, abbiamo un'ulteriore conferma che la classe politico/sindacale al gran completo (le opposizioni tacciono perchè acconsentono), non si pone limiti economici, giuridici e morali pur di salvare la compagnia.
 
Non so se sia stato gia' postato ma stamane Il Messaggero ha scritto che ieri sera il board di Delta ha ufficialmente deliberato lo stanziamento di 100 milioni di euro per l'ingresso nella compagine azionaria della new AZ.
 
Non so se sia stato gia' postato ma stamane Il Messaggero ha scritto che ieri sera il board di Delta ha ufficialmente deliberato lo stanziamento di 100 milioni di euro per l'ingresso nella compagine azionaria della new AZ.
Tre mesetti di aria in più.....
 
Diciamo che è parzialmente una notizia: il CDA ha approvato lo stanziamento, ma bisogna vedere a quali condizioni, non è che ha staccato un assegno. E comunque mancano all’appello parecchi quattrini, al momento siamo a 100+145+300, che servono a ben poco.
 
Re: Alitalia - Marzo / Aprile 2019

Sono consapevole che questo è un forum di aviazione e non di politica ma non sono stato io ad introdurre l'argomento.
Personalmente non trovo sensata l'ossessione iperliberista ma antimercatista dominante su questo sito per cui una compagnia aerea debba per necessariamente A) essere privata B) Fare utili.

A livello teorico i servizi pubblici di trasporto possono ( anzi dovrebbero ) essere gestiti in perdita in quanto portatori di grandi esternalità positive. Una gestione dei servizi pubblici di trasporto in pareggio o addirittura in utile da un punto di vista del ( vero ) libero mercato è per definizione inefficiente dal punto di vista dell'allocazione di risorse ( si collocano meno risorse di quanto l'utilità del servizio renderebbe conveniente ).

Questo senza tenere conto del valore geopolitico e strategico delle stesse . Sarebbe davvero sensato che uno stato non considerasse le compagnie aeree " aziende come le altre ".

I Cinesi, la sola vera civiltà millenaria esistente su questo paese, gli unici ad avere una programmazione politica con orizzonte cinquantenario, hanno tutte le maggiori aziende aeree saldamente in mano pubblica. La Ue si sta dando la zappa sui piedi al solo scopo di favorire air France e Lufthansa, le uniche società di bandiera abbastanza grandi e abbastanza centrali da un punto di vista geografico in Europa da stare sul mercato facendo utili ( si ma a danno dell'efficienza dell'intero trasporto aereo, rendendolo asfittico )

Ora con tutto ciò non voglio assolutamente dimenticare gli enormi problemi specifici di Alitalia, ma solo dire che qualunque siano questi problemi, vanno affrontati e risolti ma non necessariamente la soluzione è che lo stato italiano se ne disinteressi ( qualuque sia il partito temporaneamente al governo ), lasciandola ai privati, e non è nemmeno così importante se sia in attivo o in perdita, la cosa importante è che migliori il trasporto aereo e riduca le tariffe ( noi abbiamo problemi specifici , leggi le nostre Isole ) per cui ci servono collegamenti in perdita sovvenzionati dallo stato, pena soffocare il nostro turismo e perdere MOLTI più soldi dei 400 milioncini l'anno che ci costa Alitalia ( un paese turistico come il nostro potrebbe spendere anche il doppio o il triplo e sarebbero soldi benissimo investiti ( a patto che il servizio fosse eccellente ed a prezzi bassi )

Per fare un esempio che conosco direttamente, chi beneficia del trasporto aereo verso l'Isola di Lampedusa purtroppo oggi abbastanza asfittico se pargonato a isole concorrenti ( ribadisco è solo un esempio tra mille , vale per Roma , Milano palermo, Venezia ) non sono solo i viaggiatori che pagano il biglietto e godono di una delle isole più belle del mediterraneo, ma sono anche gli albergatori, i ristoratori, i centri immersioni dell'isola etc etc.
Il fatto che verso l'isola ci siano solo pochi collegamenti aerei diretti, molto costosi e solo per un brevissimo periodo in estate ( se non da Palermo che però non è certi un Hub internazionale ) , fa si che enormi risorse finiscano in isole molto meno belle come le baleari, malta o le canarie, ma servite da molti voli a prezzi bassissimi. ed è davvero un autogoal.

Confondi compagnie aeree e connettività aerea. La connettività aerea è importante per il turismo, l'economia, etc etc etc. Le compagnie aeree sono strumenti affinché ci sia connettività. Una compagnia forte, con un hub potente, può aiutare ma non è per niente condizione necessaria e sufficiente affinchè ci sia connettività.

Ciò che serve è competizione, libertà, accordi open skies. tutti volano ovunque, in mano al mercato. Così si genera efficienza e valore per il cliente, ossia il passeggero. Il governo deve garantire che ciò accada e, al massimo, assicurarsi che alcune aree del paese non rimangano indietro.

Invece ci troviamo in una situazione in cui abbiamo un governo che aiuta un paziente moribondo e dalla quota di mercato minuscola (150m di passeggeri/anno in Italia; 22 di questi su AZ, e pochissimi sull'intercontinentale), al punto di considerare storpiature alla concorrenza, e dove tocca fa danni - vedi Continuità.
 
Diciamo che è parzialmente una notizia: il CDA ha approvato lo stanziamento, ma bisogna vedere a quali condizioni, non è che ha staccato un assegno. E comunque mancano all’appello parecchi quattrini, al momento siamo a 100+145+300, che servono a ben poco.
Il punto è come sottolineo da tempo riguardo al controllo effettivo non in mani pubbliche a tutela dell'investimento. Gli americani sono convinti (la storia in fondo è chiara) che un secondo dopo la firma sono pronti per diventare i prossimi incapaci e approfittatori appena proveranno a ristrutturare AZ.
L'atto del CDA di DL è una notizia interessante perché è un atto ufficiale e potrebbe rappresentare un passo verso la capitolazione di giggino e soci.
Se arriveranno a una soluzione la cosa comunque è pensata con la necessità di successive ricapitalizzazioni per tenere sempre sulle spine il governo e costringerli a lasciarli lavorare senza ingerenze. Così se il governo non sta al gioco possono staccare la spina a stretto giro di posta.
 
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