Leggendo l'articolo però mi sfugge contro chi vorrbbe mobilitarsi il sindacato.
L'importante è mobilitarsi, esporre le belle bandiere rosse appese ad un cancello chiuso. Poco importa se i commissari hanno fatto l'impossibile per tenere a galla una baracca che, così com'è, non può che affondare anche se venisse Gesù in persona.
La faccenda è molto chiara: non importa di chi sia la colpa, quasi sicuramente non del "residuo" personale (soprattutto viaggiante): Alitalia, se vuole continuare ad esistere, deve ulteriormente "ridurre il perimetro aziendale", ovvero licenziare, altrimenti non potrà mai fare utili. Poi, solo dopo aver dimostrato che una società più snella (ovvero con meno persone, non stiamo parlando di fitness) è in grado di stare in piedi, potrà pensare a crescere. Se non fosse così ci sarebbe la fila per comprarla, anzi non ci sarebbe nessun motivo di venderla.
il problema è che in Italia la verità ha sempre fatto male, soprattutto al governo di turno, che ovviamente si presenta con il marchio ISO9001 di vero cambiamento
L'importante è mobilitarsi, esporre le belle bandiere rosse appese ad un cancello chiuso. Poco importa se i commissari hanno fatto l'impossibile per tenere a galla una baracca che, così com'è, non può che affondare anche se venisse Gesù in persona.
La faccenda è molto chiara: non importa di chi sia la colpa, quasi sicuramente non del "residuo" personale (soprattutto viaggiante): Alitalia, se vuole continuare ad esistere, deve ulteriormente "ridurre il perimetro aziendale", ovvero licenziare, altrimenti non potrà mai fare utili. Poi, solo dopo aver dimostrato che una società più snella (ovvero con meno persone, non stiamo parlando di fitness) è in grado di stare in piedi, potrà pensare a crescere. Se non fosse così ci sarebbe la fila per comprarla, anzi non ci sarebbe nessun motivo di venderla.
il problema è che in Italia la verità ha sempre fatto male, soprattutto al governo di turno, che ovviamente si presenta con il marchio ISO9001 di vero cambiamento
Io vorrei spezzare una lancia a favore del personale navigante. Leggendo vari post qui e su FlyerTalk mi sembra che i problemi con AZ non siano tanto con il personale navigante (quelli che lavorano piu' o meno bene degli altri ci sono dappertutto), ma sono con il call-center, con il sito (e quindi con IT), con i rapporti con i clienti, ecc. Non e' che il problema sia a terra anziche' in volo?
Io vorrei spezzare una lancia a favore del personale navigante. Leggendo vari post qui e su FlyerTalk mi sembra che i problemi con AZ non siano tanto con il personale navigante (quelli che lavorano piu' o meno bene degli altri ci sono dappertutto), ma sono con il call-center, con il sito (e quindi con IT), con i rapporti con i clienti, ecc. Non e' che il problema sia a terra anziche' in volo?
Quoto anche gli spaziIl problema di Alitalia è ovunque dall'AD all'ultimo dei turnisti assunto a tempo determinato da 25 anni. La gestione all'italiana.
Tutto in AZ è rigorosamente italico: l'approssimazione è l'unico driver conosciuto.
Questo perché è italiana ed è quindi semplicemente lo specchio del paese: conciato come la valle di A Shau, ma che comunque da decenni continua a vivere in una realtà parallela, oltremodo al di sopra dei propri mezzi.
Il debito pubblico viene nascosto sotto il tappeto = le perdite di AZ vengono coperte in modo creativo. E via dicendo.
E poi comunque il problema un giorno non sarà piu' quello di chi è a capo della baracca/del paese in questo momento, quindi mi barcameno italian style, fino al prossimo fallimento, fino alla prossima finanziaria, fino al prossimo commissariamento del paese/dell'azienda. Troppo difficile e impopolare ammettere che questa generazione dovrà mangiare sassi, quindi scarichiamo sulla prossima (che i sassi da mangiare se li sognerà a colazione): troppo difficile e impopolare far fallire Alitalia, chiudere tutto e ricominciare da zero. Quindi si prolunga l'agonia mentre il mondo va avanti, le quote di mercato si riducono, le alleanze ci lasciano da parte, gli aerei nuovi li hanno gli altri, ecc...
Non si può più competere perché zavorrati dal passato.
Italia o AZ non fa nessuna differenza.
Il problema di Alitalia è ovunque dall'AD all'ultimo dei turnisti assunto a tempo determinato da 25 anni. La gestione all'italiana.
Tutto in AZ è rigorosamente italico: l'approssimazione è l'unico driver conosciuto.
Questo perché è italiana ed è quindi semplicemente lo specchio del paese: conciato come la valle di A Shau, ma che comunque da decenni continua a vivere in una realtà parallela, oltremodo al di sopra dei propri mezzi.
Il debito pubblico viene nascosto sotto il tappeto = le perdite di AZ vengono coperte in modo creativo. E via dicendo.
E poi comunque il problema un giorno non sarà piu' quello di chi è a capo della baracca/del paese in questo momento, quindi mi barcameno italian style, fino al prossimo fallimento, fino alla prossima finanziaria, fino al prossimo commissariamento del paese/dell'azienda. Troppo difficile e impopolare ammettere che questa generazione dovrà mangiare sassi, quindi scarichiamo sulla prossima (che i sassi da mangiare se li sognerà a colazione): troppo difficile e impopolare far fallire Alitalia, chiudere tutto e ricominciare da zero. Quindi si prolunga l'agonia mentre il mondo va avanti, le quote di mercato si riducono, le alleanze ci lasciano da parte, gli aerei nuovi li hanno gli altri, ecc...
Non si può più competere perché zavorrati dal passato.
Italia o AZ non fa nessuna differenza.
L'unica differenza è che questa volta a rischiare il fallimento è direttamente lo stato.Quotone.
Alitalia è uno strumento, non un'azienda. E' utile a tutti, dalla politica all'ultimo dei suoi dipendenti.
A breve partirà la periodica crociata contro la "dirigenza cattiva e incapace", che sarà sostituita da una nuova di zecca con il medesimo incarico della precedente: assicurare a tutti la possibilità di continuare esattamente nella stessa linea.
L'unica differenza è che questa volta a rischiare il fallimento è direttamente lo stato.
Anche un paio di denti d'oroNon essere pessimista, forza! Hai ancora la casa da donare alla Patria, i risparmi in banca, l'argenteria, l'auto ...
Puoi ancora fare moltissimo per rendere quest'anno veramente meraviglioso.
***
Dal Sole 24 Ore di oggi:
Cancellata la scadenza del 30 giugno per la restituzione del prestito ponte AZ.
Previsti anche che il Ministero possa utilizzare gli interessi di suddetto prestito pari a 145 milioni per entrare con una quota nel capitale di new Alitalia.
Secondo il quotidiano finanziario il NO di Atlantia sarebbe superabile.
In altre parole il governo degli onesti ha appena sottratto un miliardo dalle tasche degli italiani.
Il problema di Alitalia è ovunque dall'AD all'ultimo dei turnisti assunto a tempo determinato da 25 anni. La gestione all'italiana.
Tutto in AZ è rigorosamente italico: l'approssimazione è l'unico driver conosciuto.
Questo perché è italiana ed è quindi semplicemente lo specchio del paese: conciato come la valle di A Shau, ma che comunque da decenni continua a vivere in una realtà parallela, oltremodo al di sopra dei propri mezzi.
Il debito pubblico viene nascosto sotto il tappeto = le perdite di AZ vengono coperte in modo creativo. E via dicendo.
E poi comunque il problema un giorno non sarà piu' quello di chi è a capo della baracca/del paese in questo momento, quindi mi barcameno italian style, fino al prossimo fallimento, fino alla prossima finanziaria, fino al prossimo commissariamento del paese/dell'azienda. Troppo difficile e impopolare ammettere che questa generazione dovrà mangiare sassi, quindi scarichiamo sulla prossima (che i sassi da mangiare se li sognerà a colazione): troppo difficile e impopolare far fallire Alitalia, chiudere tutto e ricominciare da zero. Quindi si prolunga l'agonia mentre il mondo va avanti, le quote di mercato si riducono, le alleanze ci lasciano da parte, gli aerei nuovi li hanno gli altri, ecc...
Non si può più competere perché zavorrati dal passato.
Italia o AZ non fa nessuna differenza.
Sicuramente nulla fino alle elezioni per non dare temi ai sovranisti de no' altri. Il dopo è tutto da vedere, ma a naso a settembre i problemi dell'Italia saranno talmente grossi che di AZ non si ricorderà nessuno.Ma l'UE sul fatto che il prestito a questo punto non è più a condizioni di mercato non dice nulla?