Il funzionario del cub: "AZ nel 2016 ha fatto 23M di passeggeri, quindi è un vettore in assoluta salute".
E 'sto tizio è quello che rappresenta gli interessi dei lavoratori. Uno a cui non affideresti il cane ai giardinetti.
Il funzionario del cub: "AZ nel 2016 ha fatto 23M di passeggeri, quindi è un vettore in assoluta salute".
Il funzionario del cub: "AZ nel 2016 ha fatto 23M di passeggeri, quindi è un vettore in assoluta salute".
Potremo chiedere a Tuned se magari lo conosce di persona.E 'sto tizio è quello che rappresenta gli interessi dei lavoratori. Uno a cui non affideresti il cane ai giardinetti.
Antropologicamente è un bel documentario, io ne consiglio la visione.
Due gruppi di persone che non hanno mai lavorato in lavorato in vita loro, i grillini da una parte e i sindacalari dall'altra, organizzano un video fintissimo che simulerebbe una riunione per discutere l'argomento, con un Di Maio che ripete con difficoltà il solito set di frasi fatte.
Il tutto per suggellare l'esistenza di un piano diabolico internazionale (i poteri forti dell'UE, quelli che manco tengono insieme il continente) per papparsi la più ricca e bella compagnia europea: Alitalia. Il tizio del CUB (che ha omesso, e sono d'accordo lui, di metterci il nome), parla di AZ come di una compagnia in completa salute.
Di Maio si conferma invece il profeta del nulla, ad uso degli adepti della setta, nel tentativo maldestro di accusare il governo di fare terrorismo psicologico sui poveri dipendenti AZ.
Che paese della minchia!
Che tristezza pensare che ci possono essere milioni di italiani che vorrebbero essere guidati da un personaggio di tale pochezza...Antropologicamente è un bel documentario, io ne consiglio la visione.
Due gruppi di persone che non hanno mai lavorato in lavorato in vita loro, i grillini da una parte e i sindacalari dall'altra, organizzano un video fintissimo che simulerebbe una riunione per discutere l'argomento, con un Di Maio che ripete con difficoltà il solito set di frasi fatte.
Il tutto per suggellare l'esistenza di un piano diabolico internazionale (i poteri forti dell'UE, quelli che manco tengono insieme il continente) per papparsi la più ricca e bella compagnia europea: Alitalia. Il tizio del CUB (che ha omesso, e sono d'accordo lui, di metterci il nome), parla di AZ come di una compagnia in completa salute.
Di Maio si conferma invece il profeta del nulla, ad uso degli adepti della setta, nel tentativo maldestro di accusare il governo di fare terrorismo psicologico sui poveri dipendenti AZ.
Che paese della minchia!
Che tristezza pensare che ci possono essere milioni di italiani che vorrebbero essere guidati da un personaggio di tale pochezza...
Se ti riferisci a questo mi pare che il giornalista ci ricami un po' sopra, anche perché come premessa dice non ci sono dati ufficiali.Secondo il Corsera si va verso la vittoria del no e verso la liquidazione della società
Sembra che la gran parte dei dipendenti sia convinta, o sia stata convinta, che sia pagante tirare la corda. Che Pantalone arriverà anche questa volta, alle brutte con il suo assegno settennale.
Non è detto che abbiano torto. In fin dei conti siamo sempre in Italia, la patria delle buffonate.
L'unica differenza rispetto al passato, però, è che questa volta è una roulette russa. Hai il 50% delle possibilità che ti vada bene il bluff.
Se dovesse andar bene hai fatto bingo per un'altra mezza generazione, alimentando gli stabilimenti di Ostia e Fregene per altri dieci anni almeno.
Se dovesse andar male, tuttavia, sono cazzi amari. Perchè per quanto AZ possa essere velocemente sostituita sul mercato - e ne sono pienamente convinto - il 70% dei posti di lavoro saranno definitivamente persi. Riciclarsi, soprattutto per quelli del personale di terra, sarà impossibile. E la gran parte di loro vive in un territorio che vive di AZ e AdR, e di nient'altro, saturo fino al limite e senza alcuna capacità di assorbire anche una sola unità dim personale.
Io ho sentimenti confusi in materia. Da un lato mi dispiace veder sparire il marchio AZ dai cieli, di cui sono stato per lungo tempo utente e che tutto sommato avrebbe potuto rappresentare un asset economico per il paese. Una malinconia un po' insensata, me ne rendo conto.
Dall'altra parte sono invece del tutto convinto che sia la cosa giusta. Sarò cinico, ma alla fine uno è anche artefice del proprio destino. Avete deciso per la guerra? Combattetela e preparatevi al dopoguerra.
Non capisco come i giornali possano conoscere il trend del voto. Ho il sospetto che sia solo terrorismo mediatico, per una volta a fin di bene.Sul Messaggero di oggi la notizia che è avanti il no. AZ si sta già preparando alla Amministrazione Controllata. Si va verso una legge ad hoc per garantire le banche per permettere all'azienda di proseguire nell'attività corrente. Si chiuderanno molte rotte di medio raggio e si metteranno a terra decine di aerei. Stimati circa 7000 esuberi. In poche parole la fine della società così come la conosciamo adesso.
Curioso: ciò che non è riuscito alla politica sarà scelto dai dipendenti in caso di affermazione del no...
Ancora poco più di 48 ore e poi lo scopriremo.
Si dice sul quotidiano romano che consulenti del MISE, top manager di az e legali della Dli Piper sono da ieri al lavoro x la AS.
Sembra che la gran parte dei dipendenti sia convinta, o sia stata convinta, che sia pagante tirare la corda. Che Pantalone arriverà anche questa volta, alle brutte con il suo assegno settennale.
Non è detto che abbiano torto. In fin dei conti siamo sempre in Italia, la patria delle buffonate.
L'unica differenza rispetto al passato, però, è che questa volta è una roulette russa. Hai il 50% delle possibilità che ti vada bene il bluff.
Se dovesse andar bene hai fatto bingo per un'altra mezza generazione, alimentando gli stabilimenti di Ostia e Fregene per altri dieci anni almeno.
Se dovesse andar male, tuttavia, sono cazzi amari. Perchè per quanto AZ possa essere velocemente sostituita sul mercato - e ne sono pienamente convinto - il 70% dei posti di lavoro saranno definitivamente persi. Riciclarsi, soprattutto per quelli del personale di terra, sarà impossibile. E la gran parte di loro vive in un territorio che vive di AZ e AdR, e di nient'altro, saturo fino al limite e senza alcuna capacità di assorbire anche una sola unità dim personale.
Io ho sentimenti confusi in materia. Da un lato mi dispiace veder sparire il marchio AZ dai cieli, di cui sono stato per lungo tempo utente e che tutto sommato avrebbe potuto rappresentare un asset economico per il paese. Una malinconia un po' insensata, me ne rendo conto.
Dall'altra parte sono invece del tutto convinto che sia la cosa giusta. Sarò cinico, ma alla fine uno è anche artefice del proprio destino. Avete deciso per la guerra? Combattetela e preparatevi al dopoguerra.
Non capisco come i giornali possano conoscere il trend del voto. Ho il sospetto che sia solo terrorismo mediatico, per una volta a fin di bene.
Sembra che la gran parte dei dipendenti sia convinta, o sia stata convinta, che sia pagante tirare la corda. Che Pantalone arriverà anche questa volta, alle brutte con il suo assegno settennale.
Non è detto che abbiano torto. In fin dei conti siamo sempre in Italia, la patria delle buffonate.
L'unica differenza rispetto al passato, però, è che questa volta è una roulette russa. Hai il 50% delle possibilità che ti vada bene il bluff.
Se dovesse andar bene hai fatto bingo per un'altra mezza generazione, alimentando gli stabilimenti di Ostia e Fregene per altri dieci anni almeno.
Se dovesse andar male, tuttavia, sono cazzi amari. Perchè per quanto AZ possa essere velocemente sostituita sul mercato - e ne sono pienamente convinto - il 70% dei posti di lavoro saranno definitivamente persi. Riciclarsi, soprattutto per quelli del personale di terra, sarà impossibile. E la gran parte di loro vive in un territorio che vive di AZ e AdR, e di nient'altro, saturo fino al limite e senza alcuna capacità di assorbire anche una sola unità dim personale.
Io ho sentimenti confusi in materia. Da un lato mi dispiace veder sparire il marchio AZ dai cieli, di cui sono stato per lungo tempo utente e che tutto sommato avrebbe potuto rappresentare un asset economico per il paese. Una malinconia un po' insensata, me ne rendo conto.
Dall'altra parte sono invece del tutto convinto che sia la cosa giusta. Sarò cinico, ma alla fine uno è anche artefice del proprio destino. Avete deciso per la guerra? Combattetela e preparatevi al dopoguerra.
Si paventerebbe quindi una futura AZ in stile Iberia con WB e NB più o meno in egual numero, corto-medio raggio con low cost spinto, esternalizzazione massima dei servizi a terra, riduzione dei costi grazie a scioglimento dei contratti, JV e forte riduzione del costo del personale. Già stona leggere di garanzia per le banche, l'importante è che gli ammortizzatori sociali siano un anno di NASPI base come per i dipendenti di qualunque altra azienda fallita e direi che ai sindacalari è riuscito il colpo perfetto.Sul Messaggero di oggi la notizia che è avanti il no. AZ si sta già preparando alla Amministrazione Controllata. Si va verso una legge ad hoc per garantire le banche per permettere all'azienda di proseguire nell'attività corrente. Si chiuderanno molte rotte di medio raggio e si metteranno a terra decine di aerei. Stimati circa 7000 esuberi. In poche parole la fine della società così come la conosciamo adesso.
Curioso: ciò che non è riuscito alla politica sarà scelto dai dipendenti in caso di affermazione del no...
Ancora poco più di 48 ore e poi lo scopriremo.
Si dice sul quotidiano romano che consulenti del MISE, top manager di az e legali della Dli Piper sono da ieri al lavoro x la AS.