*** ALITALIA : Poste Italiane al 15% ***


Stato
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Non è così ovvio. Dipende anche dalla eventuale (a mio parere obbligatoria) svalutazione delle attuali quote per coprire le perdite. Aspettiamo il CDA, ma soprattutto l'assemblea, prima di fare i conti della ripartizione del capitale.

...se non ricordo male non è obbligatoria ...in questo senso c'è una massima del consiglio notarile di Milano!

..cmq af scende sotto il 20%
 
Alitalia: Lupi; cambio vertici? Chiesta discontinuita'

ROMA (MF-DJ)--Il Governo spinge per una discontinuita' nella gestione di
Alitalia.

"Lo abbiamo detto chiaramente nel comunicato della Presidenza del
Consiglio, non abbiamo le mani davanti agli occhi e vediamo qual e' la
situazione, per cui si devono individuare le responsabilita'", afferma il
ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ribadendo la richiesta di
"discontinuita' nel piano industriale" di Alitalia.
ren/liv
carlo.renda@mfdowjones.it
(fine)

http://www.milanofinanza.it/news/de... Lupi; cambio vertici? Chiesta discontinuita'


Va bene la discontinuità, ma quale colpa ha DT nello stato fallimenatre in cui versa AZ?!?
 
Non ho capito se il salvataggio di Alitalia da parte di Poste Italiane sia per far arrivare le raccomandate via aerea, per spedire i passeggeri per raccomandata, o semplicemente per tutelare reciprocamente due imperi della raccomandazione.
 
...se non ricordo male non è obbligatoria ...in questo senso c'è una massima del consiglio notarile di Milano!

..cmq af scende sotto il 20%
E' obbligatoria entro l'esercizio successivo (ovviamente però si può - e direi si dovrebbe - operare anche prima).
 
Alitalia: Lupi; cambio vertici? Chiesta discontinuita'

ROMA (MF-DJ)--Il Governo spinge per una discontinuita' nella gestione di
Alitalia.

"Lo abbiamo detto chiaramente nel comunicato della Presidenza del
Consiglio, non abbiamo le mani davanti agli occhi e vediamo qual e' la
situazione, per cui si devono individuare le responsabilita'", afferma il
ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ribadendo la richiesta di
"discontinuita' nel piano industriale" di Alitalia.
ren/liv
carlo.renda@mfdowjones.it
(fine)

http://www.milanofinanza.it/news/de... Lupi; cambio vertici? Chiesta discontinuita'


Va bene la discontinuità, ma quale colpa ha DT nello stato fallimenatre in cui versa AZ?!?

Lui proprio nessuna . Spero che non venga mandato via
 
Lui proprio nessuna . Spero che non venga mandato via

Dubito che un top manager all'apice della carriera possa rimanere facendosi stravolgere le sue scelte e magari subire un affiancamento.

Se lo facesse, sarei contento anch'io e penso significherebbe anche molto del lato umano della persona.
Se andasse, sarebbe molto comprensibile.

D'altra parte, visto il rientro della politica, ieri si chiamava Cencelli, oggi si chiama spoil system.
 
Forse sono io ad essere un po' tardo, ma l'investimento di 75m da parte di Poste Italiane non puo' essere considerato un aiuto di stato, e come tale dare adito a ricorsi a Bruxelles da parte di altre compagnie?

Il problema principale per me e' che comunque non si affronta il nocciolo della questione: Alitalia, cosi' com'e', strategicamente non va da nessuna parte. E' troppo piccola per essere grande e troppo grande per essere piccola. Non mi sembra ci sia nessun impegno (almeno finora) di proseguire con il piano Dal Torchio, o con nessun altro piano: si va avanti cosi', fino a quando i soldi non finiranno di nuovo, permettendo alla fine all'Air France di turno di fare piazza pulita con due soldi.

Onestamente non capisco questo accanimento terapeutico per una realta' che da 10 anni e piu' ha dimostrato di essere incapace (per motivi endogeni od esogeni poco importa) di adattarsi alla nuova realta' del trasporto aereo. Hanno puntato tutto sulla LIN-FCO, arroccandosi nella fortezza di Viale Forlanini, protetta a colpi di decreto, per poi finire rosicchiati a poco a poco dall'Alta Velocita' e per trovarsi in un mercato dominato dalle LC sul p2p, senza un hub che possa definirsi tale, vista anche la pochezza dei collegamenti a lungo raggio.

Francamente, non capisco.
 
Forse sono io ad essere un po' tardo, ma l'investimento di 75m da parte di Poste Italiane non puo' essere considerato un aiuto di stato, e come tale dare adito a ricorsi a Bruxelles da parte di altre compagnie?

Il problema principale per me e' che comunque non si affronta il nocciolo della questione: Alitalia, cosi' com'e', strategicamente non va da nessuna parte. E' troppo piccola per essere grande e troppo grande per essere piccola. Non mi sembra ci sia nessun impegno (almeno finora) di proseguire con il piano Dal Torchio, o con nessun altro piano: si va avanti cosi', fino a quando i soldi non finiranno di nuovo, permettendo alla fine all'Air France di turno di fare piazza pulita con due soldi.

Onestamente non capisco questo accanimento terapeutico per una realta' che da 10 anni e piu' ha dimostrato di essere incapace (per motivi endogeni od esogeni poco importa) di adattarsi alla nuova realta' del trasporto aereo. Hanno puntato tutto sulla LIN-FCO, arroccandosi nella fortezza di Viale Forlanini, protetta a colpi di decreto, per poi finire rosicchiati a poco a poco dall'Alta Velocita' e per trovarsi in un mercato dominato dalle LC sul p2p, senza un hub che possa definirsi tale, vista anche la pochezza dei collegamenti a lungo raggio.

Francamente, non capisco.

L'attuale mossa è perfettamente giustificabile se vista in ottica "salvaguardare l'attuale governo e relative maggioranze". Regalarla oggi ad AF, con i tagli che sicuramente vi saranno, sarebbe una batosta in ottica elezioni. Fra sei mesi, chi si è visto si è visto. Nessuno, voglio sperare, crede veramente di riuscire a strappare migliori condizioni ad AF o a chi per lei con un'iniezione di 300 milioni che dureranno sì e no 4/5 mesi e in piena stagione invernale.
 
questo è ACCANIMENTO TERAPEUTICO nei confronti di Alitalia. Temo che sarà la solita stangata per gli italiani e non la soluzione per salvare l'insalvabile
 
Re: Alitalia : le Poste al 15%

Io la vedo come l'ennesimo intervento statale attraverso poste italiane che anche loro indirettamente dicono che non sono statali come pure le ferrovie, ma è mai possibile che dopo diversi anni c'è sempre il solito problema? prima vi erano degli aiuti di stato, poi l'alleanza con KLM poi ancora si parlava di fusione con Air France e subito i politici parlavano di svendita ed è stato creato poi il CAI ma no rompete, fatela finita
 
L'inviato Rai, in video in questo momento in diretta da FCO, si chiama Alessandro Marchetti.
Grandi!

Pure bravo. Diceva che all'ingresso in assemblea parrebbe che Colaninno e Traglio abbiano comunicato di aderire.
 
Forse sono io ad essere un po' tardo, ma l'investimento di 75m da parte di Poste Italiane non puo' essere considerato un aiuto di stato, e come tale dare adito a ricorsi a Bruxelles da parte di altre compagnie?

Il problema principale per me e' che comunque non si affronta il nocciolo della questione: Alitalia, cosi' com'e', strategicamente non va da nessuna parte. E' troppo piccola per essere grande e troppo grande per essere piccola. Non mi sembra ci sia nessun impegno (almeno finora) di proseguire con il piano Dal Torchio, o con nessun altro piano: si va avanti cosi', fino a quando i soldi non finiranno di nuovo, permettendo alla fine all'Air France di turno di fare piazza pulita con due soldi.

Onestamente non capisco questo accanimento terapeutico per una realta' che da 10 anni e piu' ha dimostrato di essere incapace (per motivi endogeni od esogeni poco importa) di adattarsi alla nuova realta' del trasporto aereo. Hanno puntato tutto sulla LIN-FCO, arroccandosi nella fortezza di Viale Forlanini, protetta a colpi di decreto, per poi finire rosicchiati a poco a poco dall'Alta Velocita' e per trovarsi in un mercato dominato dalle LC sul p2p, senza un hub che possa definirsi tale, vista anche la pochezza dei collegamenti a lungo raggio.

Francamente, non capisco.

Non è accanimento terapeutico. E' un modo per sedersi al tavolo di una trattativa con un partner esterno (sia esso AF, EY o financo FS) non dico con il coltello dalla parte del manico ma quantomeno non con l'acqua definitivamente alla gola e, sopratutto, per garantire la continuità operativa e tutto ciò che da essa ne consegue (fronte occupazionale, l'indotto, i passeggeri in giro per il mondo).

Il Piano di DT mi sembra, come ho già detto in un post precedente, l'unico percorribile e anche se lui venisse detronizzato per rappresentare una discontinuità col passato, il nuovo management credo seguirà in toto lo stesso piano di sviluppo.
 
DT ha lavorato al piano di sviluppo intercontinentale in questi mesi e sta intessendo i rapporti con EY, quindi sarebbe positivo restasse al timone di AZ. Si può comunque fare ampiamente un turn over al vertice anche senza toccare DT.
quoto in pieno
speriamo che lo sviluppo commerciale con EY sia reale, anche se dubito fortemente almeno al momento.
e' l'unico CEO che CAIAZ abbia mai avuto
 
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