Infatti...non vedo poi come da un giorno all'altro una persona che ha lavorato in una compagnia aerea possa passare così rapidamente lavorare per un altro ente molto molto diverso.E soprattutto se servivano 6.000 persone alle poste perché non sono state assunte prima con regolare concorso secondo i meriti!?
E' ovvio che la manovra viene fatta per non scontentare nessuno ma così continueremo a essere sempre la solita Italietta che mette una pezza da una parte togliendo stoffa dall'altra.Questi "capitani coraggiosi" non lo sono poi più di tanto visto che rileveranno solamente la parte sana di Alitalia mentre la bad company se la caricheranno sulle spalle tutti i cittadini italiani.
tra l'altro non molte sttimane fà c'è stata una disputa allucinante proprio sui precari delle poste. I preacri a vita e perenni, i trimestrali che lavorano 12 mesi all'anno per 30 anni...Vengono solo licenziati prima delle ferie e riassunti subito dopo, così se le pagano!
Al di là di questa considerazione socio-economica, mi chiedo.
Le Poste volevano mantenere lo status quo di questi precari (= a vita o finchè faceva comodo, usando anche l'arma del ricatto per i rinnovi).
Diciamo che lo volessero fare per mantenere una certa flessibilità (ammesso e non concesso).
Quindi la necessità di quelle persone era variabile, aleatoria, non necessaria in assoluto.
Ora, invece, gli ex AZ sarebbero assunti in pianta stabile (non vedo altrimenti come sarebbero "garantiti").....
Qualcuno mente sapendo di mentire!
Non entro poi nel merito di come un'azienda privata (perchè tale è, così sbandierano ai 4 venti, quando aumentano le tariffe per fare efficienza e utili, operanotagli sul terriotorio, infischiandosene del valore sociale che ha una rete postale su un territorio e tessuto sociale com eil nostro) possa subire o vedersi imposti diverse centinaia di persone.
Sulle capacità professionali, senza togliere merito o demeriti a nessuno, una riconversione sarà d'obbligo, ma non dovrebbe essere quella la tragedia: meglio AAVV a casa e senza stipendio o impiegato in un'altra azienda con stipendio? Non tutti sono pronti ad un cambio così repentino della propria vita...lo so...ma di necessità si deve fare virtù.
Comunque sia resto sempre dell'opinione che se un territorio ha X milioni di viaggiatori aerei, non è che con la sparizione di una grossa azienda che trasporta la maggior parte di loro, questi non voleranno più.
Il mercato si aggiusterà da solo e per far volare quegli X milioni ci sarà pur sempre bisogno di quelle professionalità, con divisa verde, gialla, blu, rossa, marrone, indaco.
Più difficile (anche se non impossibile) che i precari delle poste arrivino a fare gli AAVV...non preoccupatevi!