Alitalia, la trattativa minuto per minuto


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Alitalia, la parabola dei nostri mali
La vicenda è il perfetto esempio del peggio dell'odierna Italia: ci racconta perché ci siamo ridotti così

Alitalia è una parabola perfetta del peggio dell'odierna Italia: ci racconta perché ci siamo ridotti così. Nel suo microcosmo ritroviamo i nostri mali: imprevidenza, pressappochismo, frazionismo, scaricabarile, incoerenza, opportunismo. Ci fa vedere come, se i nostri vizi schiacciano le virtù, l'individuale astuzia genera follia collettiva. Imprevidenza anzitutto.

Da lustri Alitalia addossa a piè di lista le sue perdite al contribuente italiano: 15 miliardi in 15 anni, senza che nessuno affronti il drago. Il Cavaliere, che scende in campo a parole alla dodicesima ora, ben si guardò dall'esporsi mentre governava. Quando alfine Prodi e Padoa-Schioppa hanno il coraggio di farlo, la «coalizione degli imprevidenti» si scatena: manager, sindacati, politici, tutti per una volta concordi titillano i nostri vizi contro chi affronta l'idra. Non è il governo imbelle, ma questa coalizione che «ci consegna nudi alla trattativa», come dice uno dei suoi capi, Bonanni della Cisl. Chi sempre elude i problemi ha quel che merita, perché si riduce in uno stato che scoraggia tutti i compratori seri; lungi dal farsi la guerra, essi lasciano il campo solo a uno di loro, il quale può ora chiedere quel che vuole. L'alternativa non è certo l'esangue AirOne, o la strumentale cordata berlusconiana (a proposito, non è uno stunt, un trucco già visto in un film precedente?).

Pressappochismo e scaricabarile poi: si confondono due problemi distinti, Alitalia e Malpensa, e chi ha creato il secondo ne scarica ad Alitalia la colpa, alimentando il polverone. Malpensa soffre dei collegamenti ferroviari scadenti e del proliferare di aeroporti padani: per questo i clienti preferiscono partire da Linate o da Torino. Il problema lo han creato gli enti locali, che ora pretendono che altri suppliscano ai loro errori. La Sea, controllata dal comune di Milano vorrebbe che la boccheggiante Alitalia, in procinto di essere salvata dal solo Cavaliere serio in campo, mantenesse su Malpensa un assetto operativo che oggi costa a lei (quindi a noi tutti pro quota) 250 milioni all'anno: se non lo fa, dice il suo presidente Bonomi, paghi 1200 milioni! Chiedere che Alitalia si dia oggi carico dei buchi che gli enti locali han creato a Malpensa - continuando a godere dei profitti di Linate - più che ricattatorio, è masochistico (equivale a chiedere il fallimento di Alitalia) e incoerente. Che lo faccia proprio quel padano Bonomi che dalla sua poltrona romana di presidente Alitalia condivise questa scelta fallimentare, è surreale, roba da Magritte. Il che ci porta infine a frazionismo, incoerenza, opportunismo. Siccome chi si piega all'unica proposta seria in campo è il mio rivale politico, io mi oppongo, per trarne un dividendo politico. Se Alitalia andrà in procedura, potrò sempre prendermela con chi sta cercando di recidere il bubbone lungamente trascurato. Mors tua, vita mea, non fa una piega! Che poi chi tanto gorgheggia sul liberismo voglia una soluzione politica fuori dalle regole di mercato, cominciando dalla richiesta di soldi a Pantalone, è solo uno dei tanti esempi di incoerenza cui siamo ormai assuefatti, come ad un veleno che ci mina nel fisico.

Davanti a questo, solo un ingenuo può darsi cura del danno a chi compra e vende sul mercato azioni di una società quotata. Colpisce che nessun grande imprenditore osi dire parole di verità, ma il coraggio chi non ce l'ha non se lo può dare: sotto elezioni meglio non rischiare. Il governo si è inutilmente rivolto, nel 2007, proprio agli imprenditori italiani, cui però nessuno, per questo, può rimproverare alcunché: troppo grande è il rischio che si assumerebbero, senza specifiche competenze di settore. Se un'alternativa seria esistesse, avremmo dovuto vederla molto tempo fa; ancora oggi, se davvero stessimo vendendo Alitalia per un piatto di lenticchie, qualcuno offrirebbe una lenticchia in più (Padoa-Schioppa), per avere il gioiello, senza pretendere altri soldi pubblici: infatti, polveroni a parte, non succederà. Per sicurezza, allacciate le cinture, la parabola continua. Forza, Italia.
 
Citazione:Messaggio inserito da AJ

La trattativa esclusiva con AF non significa che non possa ritornare l'altro competitor, AP.
In teoria sì, ma in pratica sarebbe una pazzia.

Air France sola ha avuto diritto a guardare i conti di Alitalia, infatti ha scoperto che la situazione era peggiore del previsto e ha offerto 10 centesimi per azione, molto meno di quanto aveva promesso prima di guardare i conti.

Air One non ha avuto e non ha il diritto di guardare la contabilità di Alitalia, nonostante si sia lamentata di questa stortura. Perciò può fare un' offerta, ma "al buio" e Toto sarebbe pazzo a farla. La stessa cosa ha detto Passera di IntesaSanpaolo ieri.

Considerato che lo Stato non è un privato che può decidere di fare quel che vuole dei suoi beni, questa asimmetria di trattamento fra i contendenti è assolutamente iniqua e vomitevole. Non è però illegale, perché proprio per fare questa porcheria è stata modificata la legge sulle privatizzazioni.
 
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

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Alitalia, la parabola dei nostri mali
La vicenda è il perfetto esempio del peggio dell'odierna Italia: ci racconta perché ci siamo ridotti così
m'inchino e tanto di cappello.
 
A me sembra una manica di caxxate.

La storia che Alitalia perde milioni per colpa di Malpensa è la solita bugia propagandata per fare gli interessi romani e dei Benetton padroni di AdR, cui il Governo si è messo evidentemente d' accordo per un do ut des: loro hanno accettato di non vendere Autostrade agli Spagnoli e non hanno venduto le azioni Telecomitalia come Tronchetti Provera a 2,77 euro, aiutando gli amici di Prodi a tenere sotto controllo la società telefonica. Bell' affare, ora quelle azioni valgono 1,21 euro. Qualcosa dovranno pure avere in cambio, no?

Alitalia è la parabola dei nostri mali anche nel campo giornalistico. Si leggono solo caxxate scritte da incompetenti o da venduti.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Air France sola ha avuto diritto a guardare i conti di Alitalia, infatti ha scoperto che la situazione era peggiore del previsto e ha offerto 10 centesimi per azione, molto meno di quanto aveva promesso prima di guardare i conti.

Air One non ha avuto e non ha il diritto di guardare la contabilità di Alitalia, nonostante si sia lamentata di questa stortura. Perciò può fare un' offerta, ma "al buio" e Toto sarebbe pazzo a farla. La stessa cosa ha detto Passera di IntesaSanpaolo ieri.

Considerato che lo Stato non è un privato che può decidere di fare quel che vuole dei suoi beni, questa asimmetria di trattamento fra i contendenti è assolutamente iniqua e vomitevole. Non è però illegale, perché proprio per fare questa porcheria è stata modificata la legge sulle privatizzazioni.


questo punto meriterebbe un approfondimento...
perchè AZ è azienda quotata in borsa, tra l'altro sottoposta a rigido controllo Consob.
So già che qualcuno potrà rispondermi 'per le rime', ma io la butto in provocazione; allora la contabilità AZ non è quella dei bilanci e delle relazioni??
:(
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

A me sembra una manica di caxxate.
La storia che Alitalia perde milioni per colpa di Malpensa è la solita bugia propagandata per fare gli interessi romani e dei Benetton padroni di AdR, cui il Governo si è messo evidentemente d' accordo per un do ut des: loro hanno accettato di non vendere Autostrade agli Spagnoli e non hanno venduto le azioni Telecomitalia come Tronchetti Provera a 2,77 euro, aiutando gli amici di Prodi a tenere sotto controllo la società telefonica. Bell' affare, ora quelle azioni valgono 1,21 euro. Qualcosa dovranno pure avere in cambio, no?
Alitalia è la parabola dei nostri mali anche nel campo giornalistico. Si leggono solo caxxate scritte da incompetenti o da venduti.
Tanto ognuno ci legge quello che gli fa comodo, come sempre.
Lo sappiamo tutti cosa dovrebbero scrivere, e cioè come mai i libri in tribunale non ci sono finiti un 30 anni fa...
 
MESSAGGIO CANCELLATO PERCHE' RIPORTAVA UN ARTICOLO CHE GIA' COMPARE IN QUESTO STESSO THREAD, NELLA PAGINA PRECEDENTE.
 
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

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Chi sempre elude i problemi ha quel che merita, perché si riduce in uno stato che scoraggia tutti i compratori seri;

Pressappochismo e scaricabarile poi: si confondono due problemi distinti, Alitalia e Malpensa, e chi ha creato il secondo ne scarica ad Alitalia la colpa, alimentando il polverone. . ..
Il problema lo han creato gli enti locali, che ora pretendono che altri suppliscano ai loro errori. La Sea, controllata dal comune di Milano vorrebbe che la boccheggiante Alitalia, in procinto di essere salvata dal solo Cavaliere serio in campo, mantenesse su Malpensa un assetto operativo che oggi costa a lei (quindi a noi tutti pro quota) 250 milioni all'anno: se non lo fa, dice il suo presidente Bonomi, paghi 1200 milioni! Chiedere che Alitalia si dia oggi carico dei buchi che gli enti locali han creato a Malpensa - continuando a godere dei profitti di Linate - più che ricattatorio, è masochistico (equivale a chiedere il fallimento di Alitalia) e incoerente. Che lo faccia proprio quel padano Bonomi che dalla sua poltrona romana di presidente Alitalia condivise questa scelta fallimentare, è surreale, roba da Magritte.

Surreale , ho il sospetto che il giornalista Bragantini ogni tanto legga il forum di aviazionecivile e nel caso abbia fatto una volontaria citazione .


E' chiaro che prima o poi qualcuno dovrà renderne conto di questa situazione !
Non è possibile che in Italia non sia mai colpa di nessuno ,anche se in questo caso quà dei colpevoli c'è nome e cognome .

Per questo motivo è sicuramente mille volte peggio della spazzatura in Campania .

Non sò cosa sia successso in questi anni ma assomiglia molto ad un incubo .

OT Più che Rialzati Italia" sarebbe più opportuno dire "Svegliati Italia "
 
Citazione:Messaggio inserito da Luca Cordero

Non è possibile che in Italia non sia mai colpa di nessuno ,anche se in questo caso quà dei colpevoli c'è nome e cognome .

basta prendere la lista degli AD e Presidenti di AZ degli ultimi 25 anni, dei premier, dei ministri dei trasporti, delle attività produttive, del tesoro, dei vertici sindacali, degli amministratori locali...insomma, verrebbe fuori la treccani!
 
Domanda: ma perchè da ambienti di governo si continua a dire "se c'è una cordata si faccia avanti subito" quando la cordata di AP non si è mai tirata indietro? (Vedi ricorsi al TAR, etc) Pretendono che senza conoscere due diligence la cordata AP proponga un piano? Sarebbe saggio, visto lo stallo contrattuale delle trattative, rendere noti i conti anche ad AP e consentire la presentazione di un piano industriale alternativo... Perchè si ostina a dire che non c'è un'altra cordata??????
 
Perché così fa loro comodo, perché la vendita è una farsa: prima hanno fatto una gara a condizioni impossibili, poi hanno deciso chi chiamare, AF. AF ha presentato un' offerta preliminare civetta, è stata scelta come unico interlocutore, ha potuto unica guardare i conti e infine ha ridotto la sua offerta.

Roba da Eltsin o Menem.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

A me sembra una manica di caxxate.

La storia che Alitalia perde milioni per colpa di Malpensa è la solita bugia propagandata per fare gli interessi romani e dei Benetton padroni di AdR, cui il Governo si è messo evidentemente d' accordo per un do ut des: loro hanno accettato di non vendere Autostrade agli Spagnoli e non hanno venduto le azioni Telecomitalia come Tronchetti Provera a 2,77 euro, aiutando gli amici di Prodi a tenere sotto controllo la società telefonica. Bell' affare, ora quelle azioni valgono 1,21 euro. Qualcosa dovranno pure avere in cambio, no?

questo mi pare delirante
ma come si fa a ragionare così ?
allora è tutto plausibile ,
Questi scenari da fantapolitca lasciamoli al prode Scaramella e al suo polonio .

Please si sta parlando che ogni passegero di LIN è sottratto a chi fa è obbligato a far base alla meno appetibile MXP .
Bastava chiuder LIN e a MXP c'era veramente la fila .

Ma finchè si ragiona così tutto diventa plausbile come per esempio c'è vita su Marte e Ryanair ci vuole aprire una base .

Fantasia su fantasia .
Di vero c'è la spazzatura in campania AZ fallita e i debiti di MXP.
Facciamo paragoni seri .
 
Io non negherei il problema di gestione aeroportuale AZ sui due aeroporti milanesi, ma occorre dire che se siamo in questa situazione è perchè la trattativa dell'anno scorso e quella esclusiva sono state portate avanti senza logica di trasparenza e di merito, ma solo in base alla solidità dell'azienda AF... Poco importa se il piano AP era migliore, ma AF ha vinto solo perchè più grossa !!
 
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