Alitalia, la trattativa minuto per minuto


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Come farà il Berlusca a svignarsela ora!!!!!!???????? Intervista a Rutelli.


La situazione di Alitalia si fa sempre più complicata. Qual ...

La situazione di Alitalia si fa sempre più complicata. Qual è la sua posizione in merito alle dichiarazioni di mercoledì di Berlusconi, che rilancia la candidatura di AirOne e ipotizza un impegno da parte dei propri figli?
Berlusconi deve dire se è in grado di impegnarsi, se può e se davvero vuole acquistare Alitalia.
 
Il 25/3 c'è l'incontro con i sindacati e subito dopo il CDA Az.
La Sea comunque non torna indietro, i sindacati nemmeno = commissariamento deciso dal CDA e ministero dell'Economia già nel pomeriggio!!!!!
Anche a voi sembra tutto già scritto????
 
Citazione:Messaggio inserito da Manuel Fantoni

Se Berlusconi ha soldi suoi da tirare fuori Adesso che stacchi l'assegno e risani Lui alitalia , altrimenti e' solo propaganda elettorale da quattro soldi che ci fara' trovare fra 2 mesi in una situazione peggiore.


E' solo prpaganda elettorale.................non sa più cosa inventarsi............[:302][:307][:307][:307]
 
Piersilvio Airways

di Marco Travaglio

Scherzi di famiglia; Quand’erano un filo più giovani, i due figli di primo letto Marina e Piersilvio servivano al Cainano per giurare il falso sulle loro povere teste. Ora che son cresciuti, vengono adibiti agli usi più disparati.
C’è da sistemare una precaria? Che problema c’è, se la sposa Piersilvio (il poveretto non viene nemmeno consultato sui suoi gusti sessuali). C’è da salvare l’Alitalia? Ghe pensi mi, «ci sono i miei figli pronti a rilevarla, insieme a Toto e Banca Intesa». Purtroppo Toto ha già perso la sua chance.
Mentre Banca Intesa, non avendo legami di parentela con la famiglia Berlusconi (ma solo cospicui crediti con Forza Italia e con Toto), ha subito smentito. I due incolpevoli pargoli, invece, non osano nemmeno fiatare.
Del resto papà lo conoscono bene: lui le spara così, a raffica, come gli vengono. Infatti, col venir meno della banca, nonno Silvio fa presente che «la cordata è sempre pronta», ma c’è una piccola postilla: bisogna trovare qualcuno che metta i soldi, che sarà mai. Di qui l’idea geniale: il governo Prodi potrebbe lanciare un «prestito ponte», prelevandolo dalle tasche dei contribuenti, per finanziare l’operazione. In Europa si ride di gusto, visto che le regole comunitarie vietano gli aiuti di Stato. Ancora qualche ora e il Cainano dirà di essere stato frainteso dai soliti comunisti.
Peccato, però, che sia finita così. Intanto perché una compagnia aerea denominata «Piersilvio Airways» («Air Marina» avrebbe ingenerato equivoci col trasporto nautico) non avrebbe guastato affatto, in alta quota. Poi perché il conflitto d’interessi berlusconiano languiva da qualche anno sulle solite cosucce tipo tv, giornali, radio, portali internet, banche, assicurazioni, calcio, cinema, processi penali, insomma poca roba. Inglobare anche una compagnia di bandiera nel gruppo del futuro premier avrebbe conferito al conflitto d’interessi un frizzante tocco di novità, al punto che persino Uòlter, forse, avrebbe dovuto occuparsene. Ma l’operazione Piersilvio Airwaiys avrebbe giovato soprattutto per un terzo motivo: avrebbe inaugurato una nuova via tutto italiana al «fare impresa». Un tizio, uno a caso, mettiamo Berlusconi, diventa presidente del Consiglio nel 2001 e si incarica di mandare definitivamente a picco un’azienda pubblica già cagionevole di salute. Per essere sicuro che non ne resterà più traccia, la affida nelle mani sicure della Lega e di An, che ci giochicchiano per l’intera legislatura con i loro leggendari supermanager. Si comincia con l’ex deputato leghista Giuseppe Bonomi, promosso presidente di Alitalia e rimasto celebre per aver sponsorizzato i mondiali di equitazione indoor salto a ostacoli, ad Assago (Milano), dove lui stesso si esibì in sella al suo cavallo baio. Poi Bonomi viene spedito alla Sea (Linate e Malpensa) e ad Alitalia arriva un fedelissimo di Fini: Marco Zanichelli. Ma subito Tremonti litiga con Fini: «Giù le mani da Alitalia, non c’è più una lira». Zanichelli, preso fra le risse di potere del Cdl, se ne va dopo appena 70 giorni, rimpiazzato dall’ottimo Giancarlo Cimoli, che aveva già fatto così bene alle Ferrovie. Il tempo di scortare la compagnia verso il burrone, poi anche lui leva il disturbo, con una modica liquidazione di 5 milioni di euro.
A quel punto, affondata la flotta, il Cainano se ne va in ferie per un paio d’anni. E al suo posto arriva gente seria, come Prodi e Padoa Schioppa che tentarono di riparare ai guasti suoi. Quando ce la stanno per fare, trovando Airfrance interessata a rilevare un bidone che brucia 1 milione e ha perso 15 miliardi in 15 anni, riecco l’Attila di Arcore che, travestito da Buon Samaritano, tenta di sabotare la trattativa con l’aiuto consapevole di Bobo Formigoni, Bobo Maroni e Morticia Moratti e l’aiuto inconsapevole dei soliti sindacati miopi. Dice che compra tutto lui, anzi «i miei figli», più il celebre Toto, naturalmente coi soldi degli altri: o delle banche, o dello Stato. Perché lui, com’è noto, è un imprenditore che si è fatto da sé, e anche un vero liberale.
Una compagnia della buona morte talmente inguardabile che perfino Bonomi, da Malpensa, prende le distanze e, sotto sotto, si tocca. Basti pensare che ­ come rivelava ieri sulla Stampa Minzolini ­ sul caso Alitalia il consigliere più ascoltato di Berlusconi è il deputato forzista Giampiero Cantoni, già presidente craxiano della Bnl, più volte inquisito e arrestato, dunque titolare delle giuste credenziali per occuparsi della faccenda: per esempio, un patteggiamento di 11 mesi di reclusione per corruzione (con risarcimento di 800 milioni di lire) e un altro di 13 mesi per concorso in bancarotta fraudolenta del gruppo Mandelli. Un esperto. È la via berlusconiana al risanamento. Chi si chiama al capezzale di un’azienda dalla bancarotta? Un bancarottiere. Per dargli un’altra chance.
 
PADOA SCHIOPPA: Chi vuole Alitalia si faccia avanti SUBITO

ROMA - Silvio Berlusconi va dritto per la sua strada e disegna il piano 'b' per la privatizzazione di Alitalia: cordata italiana con AirOne e Intesa Sanpaolo. E questo nonostante dall'Istituto di credito non sia arrivata alcuna conferma. "Non c'é nulla sul tavolo", spiega infatti Corrado Passera. Ma, appunto, il Cavaliere non si arrende e chiede anche un prestito ponte al governo. I tempi però stringono, gli ribadisce Romano Prodi nel corso di un colloquio telefonico: se un'offerta c'é davvero, è bene che i protagonisti si facciano avanti. Anche perché senza una proposta concreta, spiega il Professore, Bruxelles bollerebbe il finanziamento come un aiuto di Stato. Berlusconi e Prodi si parlano di rado. Di telefonate in quindici anni se ne possono contare una ventina al massimo, l'ultima che risulta alle cronache è stata per la missione in Libano. A distanza di un anno e mezzo, è la vicenda della privatizzazione Alitalia a convincere, prima il Professore e poi il Cavaliere, ad alzare il telefono.

Un contatto diretto, cercato prima da Prodi ieri sera, e oggi concretizzatosi con chiamata dell'ex Premier, per verificare insieme quanto fosse concreta l'ipotesi rilanciata, con forza, dal leader del Pdl di una cordata italiana che possa strappare la compagnia aerea ad Air France. Ma proprio la richiesta del prestito sarebbe suonata 'stonata' al Professore. Fino a quel momento Prodi sarebbe stato incline a credere all'avversario di sempre. Quando si sono messi di traverso i soldi, però, si sarebbe rafforzato il timore di un 'bluff'. La preoccupazione che circola in ambienti del Pd è infatti che il leader di Forza Italia voglia solo prendere tempo, giocare la partita a fini elettoralistici; un atteggiamento che rischia - si ragiona - di portare Alitalia dritta nelle mani del commissario liquidatore. Eppure Berlusconi, dopo tanto riserbo, ora sembra irremovibile e pronto a non arrendersi davanti a niente, neanche davanti al no di Intesa Sanpaolo . A metà pomeriggio infatti Corrado Passera fa sapere che sul tavolo non c'é nulla e che, anzi, il progetto AirOne-Alitalia "era bello" ma "basato su una conoscenza che probabilmente adesso è superata dagli eventi".

Berlusconi prima casca dalle nuvole ("fatemi fare delle telefonate...vi dirò'"), poi annuncia che la grande banca non si è affatto ritirata e che aspetta solo la 'due diligence'. Un nuovo passo avanti, che però ottiene un secco"no comment" da parte dell'istituto di credito. Aver rimesso in campo l'ipotesi di una privatizzazione 'made in Italy' avrebbe comunque altre due conseguenze negative, si insiste in ambienti di governo: ha portato a un irrigidimento delle posizioni dei sindacati (che infatti chiedono più tempo e tornano a fare pressing per il prestito ponte da 300 milioni di euro) ma anche di quelle di Air France, che tenta di giocare al ribasso. Anche perché una certezza però c'é: i tempi, come ammonisce, il Tesoro "restano strettissimi". Il Pdl sembra comunque ritrovare una sua unità. Oggi infatti il leader di An Gianfranco Fini bolla come 'dilettantesco' il governo e ammette che rispetto a qualche giorno fa, quando lui stesso aveva lasciato aperto uno spiraglio alla proposta Air France, ci sono "troppe ombre". Dopodiché, il leader di An prova a smorzare l'idea che possano entrare in campo anche Marina e Pier Silvio Berlusconi e dice che se il Cavaliere ha ragione a fare appello agli imprenditori italiani, questo non vuol dire che abbia "sposato la cordata AirOne". Cambi di idee che sono nel mirino del Pd: Walter Veltroni accusa i leader del Pdl di aver parlato e continuare a parlare della vicenda Alitalia "con leggerezza" e senza coerenza. "Si annunciano cose che non si verificano - insiste Veltroni - nonostante siano questioni di grande delicatezza".

ANSA
 
non è questione di inventarsi nulla, la vittoria della destra alle prossime politiche è sicura come il fatto che alitalia ha fatto un bel buco finanziario. la propaganda può starci, ma un progetto del genere da uno che vent'anni or sono è stato nominato cavaliere dell'economia, potrebbe essere più che possibile, sulla strada della privatizzazione delle compagnie di bandiera.
siamo in campagna e parliamo di berluscono, ma sui suoi conti in tasca non scherza mai.
(sui nostri ogni tanto di più ma certo meno del mortadella)
 
Citazione:Messaggio inserito da AJ

Mi piacerebbe sapere cosa pensa Travaglio del piano industriale AF... Certo che a fare satira si fa presto, a cercare soluzioni un po' meno

Travaglio fa il suo lavoro, anche se a leggerlo mi pare piu' Crozza che Biagi (intendo Enzo..).
ma questo commento è OT..
quello che vale la pena, secondo me, considerare, dopo fiumi di parole, dichiarazioni, contro dichiarazioni, supermanager e minimanager, è che AZ era e rimane una 'emanazione economica' della politica italiana.
E la sua situazione comatosa, con al proprio capezzale avvoltoi pronti a spolpare quel poco di buono che ancora esprime (il mercato italiano) o pronti a utilizzarne l'eventuale decesso 'ad usum delphini', è la situazione del sistema italia
E visto che la politica italiana ha fatto fallimento, e il fallimento è chiaro, che si cominci a dare un taglio a questo sistema; che AZ fallisca, che la politica tocchi il fondo...magari è l'occasione buona per cominciare a adare una ripulita a tutto!
 
Citazione:Messaggio inserito da maverik

non è questione di inventarsi nulla, la vittoria della destra alle prossime politiche è sicura come il fatto che alitalia ha fatto un bel buco finanziario. la propaganda può starci, ma un progetto del genere da uno che vent'anni or sono è stato nominato cavaliere dell'economia, potrebbe essere più che possibile, sulla strada della privatizzazione delle compagnie di bandiera.

Premettendo che sulla vittoria della destra non ne sarei così sicuro visto che al Senato ci sarà il solito casino grazie all'attuale legge elettorale (approvata dall'allora premier ed attuale leader della coalizione avversaria del Partito Democratico), ti chiedo dove è stato in questi 20 anni e perchè si è svegliato solo adesso?

Inoltre proprio ieri sera ha smentito di un suo interesse diretto ma al massimo dei suoi figli.
Anzi a questo proposito varrebbe la pensa cambiare il titolo del 3d.
 
Citazione:Messaggio inserito da AJ

Mi piacerebbe sapere cosa pensa Travaglio del piano industriale AF... Certo che a fare satira si fa presto, a cercare soluzioni un po' meno
non ci sono soluzioni alternative al fallimento. questo nel mondo reale (e civile).

In Italia invece ci sono ancora un sacco di opportunità, soprattutto durante la campagna elettorale. E vedrete che bel 23233245657aduplo carpiato riusciranno a combinare...
 
Citazione:Messaggio inserito da Frequent Flyer

Messaggio inserito da AJ

E visto che la politica italiana ha fatto fallimento, e il fallimento è chiaro, che si cominci a dare un taglio a questo sistema; che AZ fallisca, che la politica tocchi il fondo...magari è l'occasione buona per cominciare a adare una ripulita a tutto!
[:304][:304][:304]Quoto al 100%!
 
Anche sui giornali francesi parlano della dichiarazione fatta ieri da Berlusconi:

Berlusconi : l'offre d'Air France est «inacceptable»
Silvio Berlusconi a relancé jeudi l'hypothèse d'une solution 100% italienne, alors que la direction d'Alitalia recevait les syndicats.

«Arrogante, irrecevable et inacceptable». C'est par ces termes que Silvio Berlusconi, le grand favori des législatives d'avril prochain, a désigné l'offre de reprise d'Alitalia par Air France-KLM, tandis que la direction de la compagnie italienne recevait aujourd'hui les syndicats.

Le chef de la droite a prôné une solution 100% nationale pour la reprise du transporteur national qui est au bord de la faillite et dont les pertes financières s'évaluent à un million d'euros par jour. Il a également demandé au gouvernement de Romano Prodi un «prêt relais», le temps de réunir des investisseurs italiens.

La famille Berlusconi à la rescousse ?

Silvio Berlusconi a lancé l'idée d'une association entre ses enfants, des hommes d'affaires italiens et la compagnie Air One, dont l'offre a été rejetée il y a plusieurs semaines par le gouvernement de Romano Prodi au profit de celle d'Air France. «En pleine campagne électorale, agiter l'argument de l'italianité est toujours payant. Le problème, c'est que cette fantomatique solution italienne, jetée régulièrement sur le devant de la scène, ne s'est jamais matérialisée,» a déclaré à l'AFP l'économiste Tito Boeri, rappelant que «le chiffre d'affaires d'Air One est inférieur au déficit d'Alitalia.»

«Si les deux compagnies devaient fusionner, on se retrouverait au point de départ dans un an», a-t-il conclu, soulignant qu'Alitalia «a déjà coûté 15 milliards d'euros aux contribuables italiens depuis 15 ans». Certains observateurs estiment qu'Air France-KLM seulement a les ressources financières pour sauver Alitalia.

Entamer une «approche différente »

Les syndicats, à l'issue de leur réunion avec Alitalia, ont indiqué dans un communiqué leur «disponibilité» à poursuivre les discussions sur le futur de leur entreprise. Ils exigent cependant une «approche différente» d'Air France-KLM, dénonçant une nouvelle fois «le diktat» du groupe franco-néerlandais.

Maurizio Prato, le président d'Alitalia, juge l'offre d'Air France-KLM financièrement «solide». Il a cependant fait comprendre aux syndicats que celle-ci était «à prendre ou à laisser». Une nouvelle rencontre entre les syndicats et la direction d'Air France-KLM est programmée pour mardi

LE FIGARO
 
La trattativa esclusiva con AF non significa che non possa ritornare l'altro competitor, AP. Anche io ho creduto ad una soluzione AF, almeno per qualche settimana, perchè sembrava portare l'ottica del risanamento in AZ... Ma poi: rinnovo della flotta inesistente, smembramento parziale dell'azienda e acquisto solo parziale, scambio azionario quindi non completa privatizzazione, taglio vertiginoso delle rotte e non solo semplice razionalizzazione.... Questo vi sembra accettabile? Non so se Toto avrebbe fatto meglio, ma sicuramente nel caso degli investimenti nella flotta si... Forse conviene tenere aperta questa porta: secondo me è questo il senso delle parole di Berlusconi... Che poi tutti vogliano trovare significati pre elettorali.... Prima non diceva nulla e gli si rimproverava il silenzio sulla questione, ora che parla si dice che fa propaganda... E basta, ragionando cosi i problemi non si risolvono mai....
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.