«Berlusconi? Insider trading su Alitalia»
Di Pietro attacca: «Certe operazioni prima si fanno e poi si dicono». «Queste sono turbative di mercato illegali»
MILANO - Il giorno dopo la lite tra Berlusconi e Veltroni sui tempi della presunta cordata italiana pronta all'acquisizione di Alitalia, arriva l'attacco del leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro: «Berlusconi sta facendo insider trading facendo credere contrariamente al vero che c'è qualcuno che vuole comprare Alitalia».
Così il ministro delle Infrastrutture ha risposto ad una domanda dei giornalisti durante un giro tra gli elettori in un mercato di Milano. «Queste operazione prima si fanno poi si annunciano - ha aggiunto - annunciare per creare distorsione del mercato è un reato e io ritengo che farlo soprattutto sotto elezioni sia immorale e illegale».
TRATTATIVA CON AIR-FRANCE TRASPARENTE - Riguardo alle considerazioni di Silvio Berlusconi sul fatto che il governo avrebbe portato avanti le trattative solo con Air France Di Pietro ha risposto: «Le trattative con Air France vanno avanti alla luce del sole dal primo giorno tanto è vero che sono state fatte gare aperte sotto questo aspetto». «La verità è che Alitalia è un prodotto industriale che produce tra 1 e 2 milioni di euro al giorno di debiti - ha detto ancora il leader dell'Italia dei Valori - è difficile immaginare che qualcuno voglia comprarsela e neppure i figli del Cavaliere: se lui vuole se la compri, ma non può fare la mattina il presidente del Consiglio e il pomeriggio si compra i beni dello Stato con i soldi degli italiani, è una illogicità una presa in giro che è bene smascherare».
COMPAGNIA SUL LASTRICO PER COLPE PRECISE - «Il disastro Alitalia ha nomi ben precisi - ha concluso Di Pietro - e sono quelli degli amministratori delegati che Berlusconi ha messo durante il suo governo, amministratori delegati che hanno messo sul lastrico Alitalia perchè non hanno saputo fare e portare avanti alcun piano industriale».
PADOA-SCHIOPPA: «DRAMMATICA PERDITA SENSO REALTÀ»- «Un'estremamente drammatica e sorprendente perdita di senso della realtà». È questo ciò che, secondo il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, emerge dalla vicenda Alitalia. «La gente continua a sognare che ci sia ancora tempo, che ci siano compratori alternativi e soluzioni alternative». Ma Alitalia «ha ossigeno per poche settimane», sottolinea in un colloquio con il Financial Times, che alla compagnia italiana decida un articolo dal titolo "Alitalia più vicina alla bancarotta dopo il veto di Berlusconì". «Qualsiasi cosa pensino i politici, - prosegue il ministro - le scadenze sono dettate dalle condizioni della compagnia». «Non siamo nel campo della discrezione politica, ma in quello delle dinamiche di una crisi economica e finanziaria. Tutti si divertono a ballare sull'orlo del baratro - denuncia ancora il ministro - e il centro di gravità della compagnia è stato irresponsabilmente spostato oltre il limite».
TREMONTI : «TUTTI SAPEVANO DI CORDATA PRODI-AIR FRANCE» - «Tutta Europa sapeva che la cordata partiva da Prodi e finiva in Air France». A dirlo è Giulio Tremonti (Pdl) ospite questa della trasmissione «Omnibus» su LA7. Per questo, aggiunge l’ex ministro dell’Economia, «se a fianco dell`ipotesi Air One emergesse una cordata di industriali anche non italiani, sarebbe una cosa ottima».
MARONI: «INIZIATIVA BERLUSCONI PER MALPENSA. VELTRONI IPOCRITA» -
«Guardiamo con attenzione all' iniziativa di Silvio Berlusconi, molto forte, molto concreta. Siamo certi che se questa cordata ci sarà, terrà in giusto conto le sorti di Malpensa, a differenza di quanto ha fatto Air France». Parla così l'ex ministro leghista Roberto Maroni a Radio Padania sugli ultimi sviluppi della vicenda Alitalia. Air France infatti, prosegue, «ha solo l'interesse a chiudere Malpensa per chiudere un concorrente rispetto a Parigi. Questi due scali sono troppo vicini, troppo simili». «So che questa iniziativa di Berlusconi - conclude Maroni - ha fra i suoi obiettivi non solo l'acquisto di Alitalia ma, per noi soprattutto, il rilancio, comunque la salvaguardia di Malpensa».
«Sono veramente stupito dalle reazioni di Veltroni all'iniziativa di Berlusconi», ha aggiunto Maroni. «Non ho ancora capito bene - aggiunge - se Veltroni è a favore o meno del piano di Air France perchè dice: va bene il piano Air France, ma bisogna anche salvare Malpensa. Il piano Air France però condanna Malpensa e quindi quello che dice è un'ipocrisia». «E di fronte a questa forte iniziativa di Berlusconi - conclude l'ex ministro - non sa più cosa dire. Si è reso conto che per lui, al Nord, non c'è trippa per gatti».
Corriere della Sera