Citazione:Messaggio inserito da sarrebal
Non e' un problema di stranieri o no.
Il problema e' che ormai in Italia sono rimasti quasi solo lavori manifatturieri, onorevolissimi ma non certo appetibili ai giovani, per lo piu' laureati.
Un ragazzo che vuol fare carriera secondo voi sta in Italia a lavorare per una PMI (il tessuto industriale italiano) con tutte le limitazioni del caso, oppure se ne va a Londra, Amsterdam, Parigi, New York, Singapore? Posti molto piu' gradevoli (si', ok, de gustibus...ma siamo oggettivi) di qualsiasi citta' italiana tranne Milano o Roma ed in cui si guadagna almeno il doppio.
L'Italia per decenni ha preso altre direzioni. O si e' ipersindacalizzati o si e' un genio della partita iva.
E poi le multinazionali, che sono quelle che portano soldi e quindi i posti di lavoro migliori, aprono in altri Paesi.
In tutti i Paesi i lavori piu' umili vengono fatti da stranieri che vengono da condizioni molto piu' disagiate. Lo hanno fatto per piu' di un secolo anche gli Italiani. Altro che raccogliere le cipolle!
In Italia non manca il lavoro, manca il lavoro vicino a casa, che paga bene, lascia molto tempo libero, non è faticoso e rimane per tutta la vita. Conosco colleghi (commercialisti) e aziende che hanno obiettive difficoltà a trovare contabili. Contabili, non giardinieri o addetti alle pulizie. Perché quando si comincia a dire che ogni tanto serve restare qualche ora in più, che a volte c'è bisogno di fare un salto al sabato mattina, che le ferie non sono necessariamente in agosto.... l'asino lascia dei crateri al suolo che manco un meteorite...